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art civile codice

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Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 40

Il disciplinare della concessione determina la quantità, il modo, le condizioni della raccolta, regolazione, estrazione, derivazione, condotta, uso, restituzione integrale o ridotta e scolo dell'acqua, le garanzie richieste nell'interesse dell'agricoltura, dell'igiene pubblica e stabilisce...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 41

Il Ministro dei lavori pubblici ha facoltà di ingiungere agli utenti di acque pubbliche quegli adattamenti o modifiche di adattamenti di bacini idrici ed impianti idroelettrici che siano riconosciuti necessari dall'autorità militare. Tutte le spese per i predetti adattamenti da apportare nei...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 42

1. Tutti gli utenti di acqua pubblica sono obbligati a mantenere in regolare stato di funzionamento le opere di raccolta, derivazione e restituzione, le chiuse stabili o instabili, fisse o mobili costruite nel corso d'acqua per la derivazione e mantenere le imboccature delle derivazioni munite degli...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 65

Lo statuto determina, tra l'altro, le norme per la validità delle adunanze dell'assemblea generale degli utenti e per la costituzione e rinnovazione degli organi del consorzio, stabilendone la competenza. Nel consiglio d'amministrazione possono essere chiamati a far parte i rappresentanti dello...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 68

Le deliberazioni del consorzio sono obbligatorie anche per i dissenzienti. Il consorzio provvede al riparto provvisorio e definitivo delle spese fra gli utenti consorziati secondo le norme che saranno stabilite nel regolamento. Tali riparti, dopo l'approvazione del Ministro dei lavori pubblici,...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 74

Sono esentati dal diritto proporzionale del registro e soggetti al solo diritto fisso di lire duemila (importo elevato dall'art. 1, l. 21 luglio 1961, n. 707.): a) l'atto di concessione per la costruzione del serbatoio o lago e per l'utilizzazione delle acque in esso accumulate, nonché l'atto di...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 77

In ogni caso il contributo complessivo sulla spesa per la costruzione di serbatoi e di laghi artificiali, compreso il premio giusta l'art. 75, e compreso, ove ne ricorra la concessione, il maggior contributo di cui all'art. 76, non può essere superiore al disavanzo determinato in base al piano...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 79

Il contributo è pagato in unica soluzione o in annualità comprensive di capitale ed interesse ad un tasso la cui misura non potrà superare quella vigente all'atto della liquidazione delle annualità stesse, ai sensi dell'art. 2 del R.D.L. 22 ottobre 1932, n. 1378. Lo Stato ha sempre facoltà di...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 81

Il Ministro dei lavori pubblici, sentito quello delle finanze, può autorizzare i concessionari ai quali sia accordato il contributo governativo ad ammettere obbligazioni garantite con il contributo. Le obbligazioni così emerse, e sempre che provvedano esclusivamente al finanziamento della...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 83

Per imporre contributi sui fondi soggetti ad irrigazione si devono nella domanda indicare i terreni che si prestano, per natura e convenienza economica, ad essere irrigati con notevole utilità generale, la quantità d'acqua occorrente ad ogni terreno per una adatta coltura irrigua, il prezzo di...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 88

Qualora non vi siano iniziative private meritevoli di accoglimento, il Ministero dei lavori pubblici può provvedere direttamente alla costruzione di serbatoi e laghi, stipulando, ove occorra, convenzioni speciali per la costruzione ed esercizio degli impianti idroelettrici distintamente da...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 92

Per la ricerca, l'estrazione e l'utilizzazione delle acque sotterranee, escluse quelle termali minerali e radioattive o comunque regolate da leggi speciali, si osservano le disposizioni seguenti in quanto non siano applicabili le norme del titolo I della presente legge.

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 93

Il proprietario di un fondo, anche nelle zone soggette a tutela della pubblica amministrazione, a norma degli articoli seguenti, ha facoltà, per gli usi domestici, di estrarre ed utilizzare liberamente, anche con mezzi meccanici, le acque sotterranee nel suo fondo, purché osservi le distanze e...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 99

Quando la ricerca e l'estrazione delle acque sotterranee siano dirette alla soddisfazione di pubblici generali interessi, le opere e gli impianti relativi possono essere dichiarati di pubblica utilità con decreto del Presidente della Repubblica da emanarsi su proposta del Ministro dei lavori...

Regio Decreto del 1933 numero 215 art. 2

Delle bonifiche Della classificazione dei Comprensori e del piano generale di bonifica I Comprensori soggetti a bonifica sono di due categorie. Appartengono alla prima categoria quelli che hanno una eccezionale importanza, specialmente ai fini della colonizzazione, e richiedono, a tale effetto,...

Regio Decreto del 1933 numero 215 art. 3

Alla classificazione dei Comprensori di bonifica di 1ª categoria si provvede con legge; a quelli dei Comprensori di 2ª categoria con decreto reale. In ogni caso, la proposta di classificazione è fatta dal Ministro dell'agricoltura e delle foreste, di concerto con i Ministri delle finanze e dei...

Regio Decreto del 1938 numero 1165 art. 34

Ferme restando le disposizioni riflettenti gli alloggi costruiti col concorso dello Stato, il Ministro per i lavori pubblici può autorizzare i comuni e gli istituti per case popolari a vendere od assegnare in locazione con patto di futura vendita, all'inquilino od ai suoi eredi, gli stabili in...

Regio Decreto del 1939 numero 1127 art. 14

abrogato [Un'invenzione è considerata nuova se non è compresa nello stato della tecnica. Lo stato della tecnica è costituito da tutto ciò che è stato reso accessibile al pubblico nel territorio dello Stato o all'estero prima della data del deposito della domanda di brevetto, mediante una...

Regio Decreto del 1939 numero 1127 art. 59

abrogato Il brevetto è nullo: 1) se l'invenzione non è brevettabile ai sensi degli articoli 12, 13, 14, 16 e 17; 2) se l'invenzione non è descritta in modo sufficientemente chiaro e completo da consentire a persona esperta di attuarla; 3) se l'oggetto del brevetto si estende oltre il...

Regio Decreto del 1939 numero 1127 art. 67

abrogato [La trascrizione è soggetta al pagamento della tassa prescritta. Per ottenere la trascrizione, il richiedente deve presentare apposita nota di trascrizione, sotto forma di domanda, allegando copia autentica dell'atto pubblico, ovvero originale o la copia autentica della scrittura...

Regio Decreto del 1939 numero 1127 art. 77

abrogato [1. L'onere di provare la nullità o la decadenza di un brevetto per l'invenzione industriale incombe in ogni caso a chi impugna il brevetto e l'onere di provare la contraffazione incombe al titolare del brevetto. 2. Qualora una parte abbia fornito seri indizi della fondatezza delle...

Regio Decreto del 1939 numero 1127 art. 81

abrogato [1. Il titolare dei diritti di brevetto per invenzione industriale può chiedere che sia disposta la descrizione o il sequestro di alcuni o di tutti gli oggetti prodotti in violazione di tali diritti, nonché dei mezzi adibiti alla produzione dei medesimi e degli elementi di prova...

Regio Decreto del 1939 numero 1238 art. 60

Nei registri di cittadinanza si trascrivono: 1) i decreti reali (Ora, decreti presidenziali) di concessione della cittadinanza italiana; 2) i decreti reali (Ora, decreti presidenziali) che, a norma della legge 31 gennaio 1926, n. 108 dispongono la perdita della cittadinanza italiana; 3) gli altri...

Regio Decreto del 1940 numero 1443 art. 133

Pubblicazione e comunicazione della sentenza: 1. la sentenza è resa pubblica mediante deposito nella cancelleria del giudice che l' ha pronunciata; 2. il cancelliere dà atto del deposito in calce alla sentenza e vi appone la data e la firma, ed entro cinque giorni, mediante biglietto contenente il...

Regio Decreto del 1942 numero 239 art. 1

INTESTAZIONE DELLE AZIONI 1. Le azioni emesse dalle società aventi sede nel Regno debbono essere intestate ad una determinata persona fisica o giuridica. 2. L'intestazione è fatta dalla società emittente sul fronte o a tergo del titolo e nel libro dei soci. 3. Chi ha l'usufrutto ha diritto di...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 104

CAPO VI (Dell'esercizio provvisorio e della liquidazione dell'attivo (Rubrica così sostituita dall'art. 89, D.Lgs. 9 gennaio 2006, n. 5, con la decorrenza indicata nell'art. 153 dello stesso decreto) - SEZIONE I Disposizioni generali - (ESERCIZIO PROVVISORIO DELL'IMPRESA DEL FALLITO) 1. Con la...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 108

SEZIONE III Della vendita dei beni immobili (POTERI DEL GIUDICE DELEGATO) 1. Il giudice delegato, su istanza del fallito, del comitato dei creditori o di altri interessati, previo parere dello stesso comitato dei creditori, può sospendere, con decreto motivato, le operazioni di vendita, qualora...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 111

ORDINE DI DISTRIBUZIONE DELLE SOMME 1. Le somme ricavate dalla liquidazione dell'attivo sono erogate nel seguente ordine: 1) per il pagamento dei crediti prededucibili; (Numero così sostituito dall'art. 99, D.Lgs. 9 gennaio 2006, n. 5, con la decorrenza indicata nell'art. 153 dello stesso...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 113

RIPARTIZIONI PARZIALI 1. Nelle ripartizioni parziali, che non possono superare l'ottanta per cento delle somme da ripartire, devono essere trattenute e depositate, nei modi stabiliti dal giudice delegato, le quote assegnate: 1) ai creditori ammessi con riserva; 2) ai creditori opponenti a favore...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 123

EFFETTI DELLA RIAPERTURA SUGLI ATTI PREGIUDIZIEVOLI AI CREDITORI 1. In caso di riapertura del fallimento, per le azioni revocatorie relative agli atti del fallito, compiuti dopo la chiusura del fallimento, i termini stabiliti dagli artt. 65, 67 e 67-bis sono computati dalla data della sentenza di...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 127

VOTO NEL CONCORDATO 1. Se la proposta è presentata prima che lo stato passivo venga reso esecutivo, hanno diritto al voto i creditori che risultano dall'elenco provvisorio predisposto dal curatore e approvato dal giudice delegato; altrimenti, gli aventi diritto al voto sono quelli indicati nello...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 133

abrogato SPESE PER OMOLOGAZIONE [1. Alle spese di omologazione si provvede con le somme liquide del fallimento, mediante prelevamenti disposti dal giudice delegato. 2. Se non vi sono somme liquide, il giudice dispone che si proceda alle spese di omologazione con prenotazione a debito. Per il...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 135

EFFETTI DEL CONCORDATO 1. Il concordato è obbligatorio per tutti i creditori anteriori alla apertura del fallimento, compresi quelli che non hanno presentato domanda di ammissione al passivo. A questi però non si estendono le garanzie date nel concordato da terzi. 2. I creditori conservano la...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 137

RISOLUZIONE DEL CONCORDATO 1. Se le garanzie promesse non vengono costituite o se il proponente non adempie regolarmente gli obblighi derivanti dal concordato, ciascun creditore può chiederne la risoluzione. 2. Si applicano le disposizioni dell'articolo 15 in quanto compatibili. 3. Al...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 138

ANNULLAMENTO DEL CONCORDATO 1. Il concordato omologato può essere annullato dal tribunale, su istanza del curatore o di qualunque creditore, in contraddittorio con il debitore, quando si scopre che è stato dolosamente esagerato il passivo, ovvero sottratta o dissimulata una parte rilevante...