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art civile codice

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Cass. civile, sez. I del 2013 numero 23077 (10/10/2013)

Non costituisce danno risarcibile il pregiudizio subito dal traente in seguito al protesto di un assegno bancario per mancato pagamento, allorché la banca trattaria abbia adempiuto all'ordine di non pagare il titolo, impartito dal cliente per iscritto prima della scadenza del termine di...

Cass. civile, sez. I del 2013 numero 27117 (04/12/2013)

La natura reale del vincolo di destinazione impresso dalla costituzione del fondo patrimoniale, in vista del soddisfacimento dei bisogni della famiglia, e la conseguente necessità che la sentenza faccia stato nei confronti di tutti coloro per i quali il fondo è stato costituito, comportano che, nel...

Cass. civile, sez. I del 2013 numero 5836 (08/03/2013)

Ciò che caratterizza la società, secondo la nozione espressa dall'art. 2247 c.c., è che lo svolgimento in comune tra i soci di un'attività economica sia previsto a scopo di lucro, il quale consiste non solo nel perseguimento di un utile, ma anche nella volontà di ripartirlo tra i soci. Ne deriva che...

Cass. civile, sez. I del 2013 numero 6207 (13/03/2013)

Il diritto di rimborso delle azioni spettante al socio che recede da società con azioni quotate in borsa è rigorosamente ancorato, in base all’art. 2437 c.c., nel testo ante riforma del 2003, alle quotazioni di mercato registrate nel semestre anteriore al giorno in cui è stata assunta la...

Cass. civile, sez. I del 2013 numero 8693 (10/04/2013)

In tema di società per azioni, la possibilità di riscuotere il dividendo delle azioni richiede - in conformità a quanto previsto dall'art. 4 della legge n. 1745 del 1962 (tuttora applicabile ove si tratti di società non ammesse alla gestione accentrata e per titoli concretamente emessi) - il...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 1277 (22/01/2014)

I doveri morali e sociali che trovano la loro fonte nella formazione sociale costituita dalla convivenza more uxorio refluiscono sui rapporti di natura patrimoniale, nel senso di escludere il diritto del convivente di ripetere le eventuali attribuzioni patrimoniali effettuate nel corso od in...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 16004 (11/07/2014)

Le dichiarazioni menzognere (cosiddetto mendacio) sono idonee ad integrare raggiri - e, dunque, a configurare il dolo contrattuale - la cui rilevanza è tanto maggiore in relazione all'affidabilità intrinseca degli atti utilizzati (come quelli contabili destinati a rappresentare in modo veritiero e...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 16168 (15/07/2014)

È valida la clausola statutaria che preveda che la consistenza patrimoniale della società, alla quale fa riferimento l'art. 2437 ter, comma II, c.c. ai fini della liquidazione della partecipazione in caso di recesso del socio (ovvero, in virtù del richiamo di cui all'art. 2355 bis, comma III, c.c.,...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 19689 (18/09/2014)

I titoli di partecipazione ad una società cooperativa acquistati, in costanza di matrimonio, da uno dei coniugi ed allo stesso intestati, sono suscettibili di essere compresi nel regime di comunione legale contemplata dall'art. 177, comma I, lett. a), c.c., in tutti i casi in cui il carattere...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 21494 (10/10/2014)

L’elargizione di una somma di denaro quale mezzo per l'unico e specifico fine dell'acquisto di un immobile da parte del destinatario, che il disponente intenda in tal modo beneficiare, si configura come una liberalità che, in quanto avente ad oggetto l'immobile e non già la somma di denaro, è...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 22984 (29/10/2014)

L'omessa riproduzione, nel contratto definitivo di cessione di quote sociali, di una clausola già inserita nel preliminare non comporta, necessariamente, la rinunzia alla pattuizione ivi contenuta, che non resta assorbita ove sussistano elementi in senso contrario ricavabili dagli atti ovvero...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 24643 (19/11/2014)

Il contratto concluso dal falsus procurator non è nullo ma solo inefficace, la cui rilevazione è consentita solo su eccezione della parte falsamente rappresentata senza necessità di ricorrere a particolari formule ed anche in via implicita, essendo sufficiente, a tal fine, che la parte deduca la...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 24867 (21/11/2014)

L'art. 228 della legge n. 151/1975, di riforma del diritto di famiglia, nel prevedere che, a partire dal 15 gennaio 1978, rimanessero esclusi dall'applicazione del regime legale della comunione i beni dei coniugi già uniti in matrimonio soltanto qualora uno di essi avesse effettuato, entro due anni...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 5102 (05/03/2014)

La trascrizione della domanda di esecuzione in forma specifica di contratto preliminare produce gli effetti prenotativi previsti dall'art. 2652, n. 2, c.c. solo in caso di trascrizione della successiva sentenza di accoglimento e non anche quando il processo sia stato definito con verbale di...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 8957 (17/04/2014)

L'azione di simulazione (assoluta o relativa) dà luogo ad un litisconsorzio necessario fra tutti i partecipanti all'accordo simulatorio, giacché l'accertamento da svolgere comporta il mutamento della situazione giuridica unica e necessariamente comune a tutti i soggetti che hanno concorso a...

Cass. civile, sez. I del 2015 numero 15367 (22/07/2015)

Ai sensi dell'art. 6, comma 6, della l. n. 898/1970 (nel testo sostituito dall'art. 11 della l. n. 74/1987), il provvedimento di assegnazione della casa familiare al coniuge (o al convivente) affidatario di figli minori (o maggiorenni non autosufficienti) è opponibile - nei limiti del novennio, ove...

Cass. civile, sez. I del 2015 numero 1630 (28/01/2015)

Se è vero che la donazione indiretta rientra nella previsione di cui all'art. 179, comma I, lett. b), c.c., con conseguente esclusione del bene dalla comunione legale dei coniugi, l'applicabilità di detto regime deve essere esclusa laddove non si raggiunge la prova circa la dedotta erogazione dalla...

Cass. civile, sez. I del 2015 numero 22008 (28/10/2015)

Deve ritenersi che la norma dell’art. 34 del D. Lgs. n. 5/2003, contempli l’unica ipotesi di clausola compromissoria che possa essere introdotta negli atti costitutivi delle società, ad eccezione di quelle che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio a norma dell’art. 2325 bis c.c., restando...

Cass. civile, sez. I del 1995 numero 12733 (12/12/1995)

L'esistenza di un collegamento funzionale tra più negozi, pur non eliminando l’individualità giuridica dei singoli negozi collegati, che restano conseguentemente soggetti alla disciplina propria del rispettivo schema negoziale, ne impone una considerazione unitaria anche quando non vi sia...

Cass. civile, sez. I del 1995 numero 12772 (13/12/1995)

L' art. 2260 cod. civ., che concede alla società di persone, quale ente munito di autonoma soggettività e di un proprio patrimonio, la facoltà di agire contro gli amministratori, per rivalersi del danno subito a causa del loro inadempimento ai doveri fissati dalla legge e dall'atto costitutivo, non...

Cass. civile, sez. I del 1995 numero 1540 (11/02/1995)

L'art. 5 della l. 19 aprile 1925 n. 475, secondo cui "nei procedimenti relativi ai reati previsti dalla legge, qualora il fatto sia accertato, deve essere dichiarato nella sentenza di esso anche se, per qualsiasi motivo, non si debba procedere o non possa essere pronunciata condanna" deve...

Cass. civile, sez. I del 1995 numero 2570 (06/03/1995)

La clausola che preveda che l' acquirente acquisti per sé o per persona da nominare (comprovante la configurabilità sia di una cessione del contratto ai sensi dell' art. 1406 cod. civ. con il preventivo consenso del cessionario a norma del successivo art. 1407, sia di un contratto per persona da...

Cass. civile, sez. I del 1995 numero 2575 (06/03/1995)

In tema di brevetto per invenzione industriale, anche il coordinamento di elementi noti (o esplicitabili senza difficoltà, se impliciti) può integrare un' invenzione un' invenzione autonoma, qualora, attraverso l' individuazione della specifica funzione evidenziata con tale coordinamento, si ottenga...

Cass. civile, sez. I del 1995 numero 2730 (09/03/1995)

Ad escludere la mora del debitore e la conseguente responsabilità per interessi e danni è sufficiente un' offerta non formale del debitore, ai sensi dell' art. 1220 cod.civ. (nella specie la S.C., in relazione ad una offerta di una compagnia assicuratrice di pagamento all' assicurato di un...

Cass. civile, sez. I del 1995 numero 7111 (23/06/1995)

La disciplina delle rinunzie e transazioni dettate dall' art. 2113 cod. civ., applicabile anche ai rapporti dei lavoratori cosiddetti parasubordinati, considerati nell' art. 409 n. 3 cod, proc. civ., fra i quali rientra il gestore di un impianto di distribuzione di carburante, presuppone che la...

Cass. civile, sez. I del 1995 numero 8468 (02/08/1995)

La presunzione di eguale obbligo di conferimento del socio della società semplice e di eguale partecipazione del medesimo alla società, stabilita, in mancanza di patto contrario, dagli artt. 2253 e 2263 cod. civ., è esclusa per il socio d'opera la cui quota, in considerazione della particolare...

Cass. civile, sez. I del 1995 numero 9157 (30/08/1995)

La responsabilità precontrattuale, configurabile per la violazione del precetto posto dall'art. 1337 cod. civ. - a norma del quale le parti, nello svolgimento delle trattative contrattuali, debbono comportarsi secondo buona fede - costituisce una forma di responsabilità extracontrattuale, che si...

Cass. civile, sez. I del 1995 numero 9511 (09/09/1995)

In tema di responsabilità civile dei magistrati per i danni cagionati nell'esercizio delle funzioni giudiziarie, rientra nella fase preliminare di deliberazione sull'ammissibilità dell'azione, di cui all'art. 5 della l. 13 aprile 1988 n. 117, anche l'indagine sul carattere non interpretativo della...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 10819 (04/12/1996)

Nel mandato conferito nell' interesse del mandatario, in presenza di procura, l' irrevocabilità prevista dall' art. 1723, secondo comma, cod. civ. si esaurisce nel rapporto interno fra il mandante e il mandatario e non è opponibile al terzo debitore, il quale, nell' ipotesi di mandato all' incasso,...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 1311 (20/02/1996)

Poiché, secondo quanto risulta dal disposto dell' art. 2557 primo comma cod. civ., la violazione del divieto di concorrenza non richiede un danno effettivo o una effettiva concorrenza, essendo sufficiente un danno potenziale per conseguire la risoluzione del contratto o l' inibitoria, l'...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 1780 (06/03/1996)

Al fine dell'obbligazione indennitaria del coniuge cui sia imputabile la nullità del matrimonio, ai sensi dell'art. 129 bis cod. civ., il requisito della buona fede dell'altro coniuge, da presumersi fino a prova contraria, si identifica nella incolpevole ignoranza della specifica circostanza per la...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 2675 (26/03/1996)

In caso di notificazione di un atto presso lo studio professionale del procuratore destinatario, mediante consegna a persona che si trovava nei locali ove era ubicato detto studio e che aveva dichiarato di essere addetta allo stesso o, comunque, incaricata dal destinatario di ricevere gli atti a lui...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 2773 (27/03/1996)

Nel caso in cui un contratto (nella specie, di assicurazione contro i danni) contenga due clausole che disciplinano in modo diverso, e ciascuno esaustivo, lo stesso fatto, correttamente il giudice del merito attribuisce prevalenza a quella che ritiene più congrua alla soddisfazione degli interessi...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 365 (17/01/1996)

L'obbligazione principale e quella fideiussoria, per quanto tra loro collegate, essendo quella garantita presupposto dell'obbligazione di garanzia e questa servendo allo scopo di quella, mantengono una propria individualità non soltanto soggettiva - perché il fideiussore rimane estraneo al rapporto...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 496 (16/01/1996)

In materia di espropriazione per pubblica utilità, ai fini della determinazione del valore venale dell'immobile, da corrispondersi al privato che abbia subito la cosiddetta occupazione acquisitiva, deve tenersi conto dei vincoli di destinazione fissati da piani di edilizia economica e popolare, i...