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Cass. civile, sez. II del 1994 numero 11195 (27/12/1994)

Nel rapporto giuridico che si costituisce per effetto della sentenza di esecuzione specifica dell' obbligo di concludere il contratto preliminare di compravendita, il pagamento del prezzo ancora dovuto (dal promittente compratore), pur conservando la sua originaria natura di prestazione essenziale...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 1383 (11/02/1994)

Riguardo alla confessoria "servitutis", la legittimazione dal lato passivo è in primo luogo di colui che, oltre a contestare l' esistenza della servitù, abbia un rapporto attuale con il fondo servente (proprietario, comproprietario, titolare di un diritto reale sul fondo o possessore "suo nomine"),...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 1428 (12/02/1994)

Con riguardo al possesso di una servitù discontinua, la sporadicità del relativo esercizio è indissolubilmente connessa alla natura stessa delle servitù appartenenti a tale categoria, tuttavia perché possa ritenersi che un soggetto ne sia in possesso, occorre che l'attività umana esplicata per la...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 1460 (14/02/1994)

La proposizione della domanda di risoluzione del contratto per inadempimento comporta, a termini dell' art. 1453 cod. civ., la cristallizzazione, fino alla pronuncia giudiziale definitiva, delle posizioni delle parti contraenti, nel senso che come è vietato al convenuto di eseguire la sua...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 3745 (20/04/1994)

Lo scioglimento della comunione ereditaria nei confronti di uno dei coeredi non ne modifica la natura e non fa venir meno, conseguentemente, il diritto di prelazione che, ai sensi dell' art. 732 cod. civ., spetta agli altri coeredi nei confronti di quello che vuole alienare, in tutto o in parte, la...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 4828 (18/05/1994)

Il principio secondo cui l'atto di divisione, per il suo carattere meramente dichiarativo, non è idoneo a fornire la prova della proprietà nei confronti dei terzi, non può essere applicato nella controversia sulla proprietà tra i condividenti o i loro aventi causa, perché la divisione, accertando i...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 622 (22/01/1994)

La presunzione di possesso utile "ad usucapionem" di cui all' art. 1141 cod. civ., non opera quando la relazione con la cosa consegua non ad un atto volontario di apprensione, ma ad un atto o ad un fatto del proprietario-possessore, poiché l' attività del soggetto che dispone della cosa...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 6697 (16/07/1994)

La garanzia da eccezioni dilatorie, propria della clausola "solve et repete", non ha un'efficacia tale da paralizzare in toto l'exceptio inadimpleti contractus, bensì resta correlata all'ambito di operatività dell'exceptio non rite adimpleti contractus, sicché essa non incide sulla possibilità di...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 6884 (23/07/1994)

Poiché l' edificio condominiale comprende l' intero manufatto che va dalle fondamenta al tetto e, quindi, anche i vani scantinati compresi tra le fondamenta stesse ed il suolo su cui sorge l' edificio, costituisce oggetto di proprietà comune, ai sensi dell' art. 1117 cod. civ., non la superficie a...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 6887 (23/07/1994)

La formale costituzione in mora del debitore non è necessaria se il termine, anche non essenziale, di adempimento della obbligazione sia scaduto e la prestazione debba essere eseguita al domicilio del creditore o, in altri termini, in un luogo "latu sensu" riferibile alla sfera patrimoniale di...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 6890 (23/07/1994)

L' accettazione dell' eredità devoluta per legge costituisce una manifestazione unilaterale di volontà del successibile, non del suo dante causa, che produce l' effetto dell' acquisto dell' eredità ex lege a norma dell' art. 459 cod. civ. e non in forza di disposizioni del de cuius. Essa, pertanto,...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 7202 (03/08/1994)

Ai fini della decorrenza del termine breve di otto giorni per la denunzia di vizi della compravendita, il "dies a quo" soltanto per il vizio apparente coincide con il giorno di ricevimento della merce, mentre per gli altri vizi, ossia per quelli non rilevabili attraverso un rapido e sommario esame...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 759 (26/01/1994)

La clausola limitativa della proponibilità di eccezioni, di cui all'art. 1462 cod. civ., si differenzia dall'istituto del "solve et repete" in materia fiscale (oggetto della dichiarazione di incostituzionalità di cui alla sentenza Corte Cost. 31 marzo 1961 n. 21) perché ha la sua fonte in un...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 7622 (01/09/1994)

Nel contratto a favore di terzo il diritto del terzo è autonomo rispetto a quello dello stipulante e, anche se di natura reale, (nella specie, servitù costituita in favore del terzo), può essere, pertanto, fatto valere contro il promittente anche in via diretta, senza necessità dell' intervento in...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 7894 (28/09/1994)

Poiché non sono derogabili dal regolamento di condominio, anche se di natura contrattuale, le norme concernenti la composizione ed il funzionamento dell' assemblea, è nulla per contrarietà a norme imperative (art. 1136, 1138 cod. civ.) la clausola del regolamento contrattuale che prevede che l'...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 8527 (19/10/1994)

In caso di opposizione allo stato di graduazione dell'eredità beneficiata, la pubblicazione, ai sensi dell'art. 498 cod. civ., nel Foglio degli Annunzi Legali della Provincia dell'invito a legatari e creditori a presentare le dichiarazioni di credito assolve alla funzione di assicurare una forma di...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 8899 (28/10/1994)

Tra i requisiti formali del testamento olografo (costituiti, a norma dell' art. 602 cod. civ., dalla sua totale autografia, dall' opposizione della data - per la quale non è richiesta una particolare posizione rispetto al testo dell' atto - e dalla sottoscrizione in calce - che può anche non essere...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 9304 (09/11/1994)

La sopravvenuta impossibilità che, ai sensi dell' art. 1256 cod. civ., estingue l' obbligazione è quella che concerne direttamente la prestazione e non quella che pregiudica le possibilità della sua utilizzazione da parte del creditore. (Nella specie, l' acquirente di un forno da installare in un...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1037 (28/01/1995)

L' impossibilità sopravvenuta della prestazione, che derivi da causa non imputabile al debitore ai sensi dell' art. 1218 cod. civ., opera, paralizzandola, più propriamente in relazione ad una domanda di adempimento, determinando, essa, di diritto, nei contratti con prestazioni corrispettive, se...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1040 (28/01/1995)

Se è vero che obbligazione inerenti all' esercizio di un' attività professionale sono generalmente obbligazioni di mezzi, in determinate circostanze esse assumono le caratteristiche delle obbligazioni di risultato in cui il professionista si impegna a realizzare un determinato "opus". Tale è il caso...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 11521 (04/11/1995)

Il venditore di un bene immobile destinato ad abitazione, quando non vi siano patti contrari, ha l'obbligo di dotare tale bene della licenza di abitabilità senza della quale esso non acquista la normale attitudine a realizzare la sua funzione economico-sociale e tale requisito giuridico essenziale...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1156 (01/02/1995)

L' articolo 844 cod. civ. impone nei limiti della normale tollerabilità e dell' eventuale contemperamento delle esigenze della produzione con le ragioni della proprietà, l' obbligo di sopportazione delle propagazioni inevitabili determinate dall' uso delle proprietà attuato nell' ambito delle norme...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 12422 (01/12/1995)

Nel caso di inadempimento di obbligazioni pecuniarie il creditore, il quale intenda ottenere il risarcimento dell' ulteriore danno non assorbito dal tasso legale degli interessi, ai sensi dell' art. 1224 comma secondo cod. civ., ha l' onere di allegare e provare la propria appartenenza ad una...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1255 (02/02/1995)

Nel condominio degli edifici la comproprietà delle parti comuni indicate dall' art. 1117 cod. civ. e, più in generale, che servono per l' esistenza e l' uso delle singole proprietà immobiliari, alla quale si lega l' obbligo di partecipazione alle relative spese di manutenzione e conservazione (che...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 12576 (06/12/1995)

Il principio secondo cui la cessione del contratto importa il trasferimento di questo nel suo complesso unitario di diritti ed obblighi, lasciandone immutati gli elementi oggettivi essenziali e realizzando soltanto una sostituzione soggettiva, non esclude che, a cessione avvenuta o contestualmente...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1790 (18/02/1995)

La risoluzione di un contratto di trasferimento o di costituzione o di risoluzione di diritti reali immobiliari richiede la forma scritta "ad substantiam" non soltanto quando il contratto da risolvere sia definitivo, e quindi il contratto risolutorio rientri nell' espressa previsione dell' art. 1350...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1981 (22/02/1995)

Non sussiste indebito soggettivo, con il conseguente diritto del "solvens" alla ripetizione, ove un soggetto abbia adempiuto un debito altrui, con la consapevolezza di non essere debitore, non potendo tale pagamento considerarsi effettuato in situazione di errore, salva la surrogazione del "solvens"...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1992 (22/02/1995)

L' adesione ad una associazione non riconosciuta si perfeziona con l' incontro delle volontà delle parti per la cui manifestazione non sono richieste forme particolari e perciò nel momento in cui al proponente perviene l' accettazione dell' associazione, fatto del quale il proponente medesimo non...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 2170 (25/02/1995)

L' amministratore della comunione non può agire in giudizio in rappresentanza dei partecipanti contro uno dei comunisti, se tale potere non gli sia stato attribuito nella delega di cui al secondo comma dell' art. 1106 cod. civ., non essendo applicabile analogicamente - per la presenza della...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 2347 (01/03/1995)

L' azione generale di rescissione per lesione prevista dall' art. 1448 cod. civ. richiede la simultanea ricorrenza di tre requisiti e cioè l' eccedenza di oltre la metà della prestazione rispetto alla controprestazione, l' esistenza di uno stato di bisogno, che funzioni come motivo dell'...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 244 (10/01/1995)

Poiché la norma imperativa dell'art. 18 della legge 6 agosto 1967 n. 765 ha riconosciuto ai condomini un diritto reale d'uso sugli spazi riservati al parcheggio dei veicoli, nel caso in cui il costruttore dell'edificio, in violazione di tale norma, abbia ceduto le unità immobiliari riservandosi la...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 3378 (23/03/1995)

L'indennità dovuta al proprietario del fondo a favore del quale è stata costituita la servitù di passaggio coattivo non rappresenta il corrispettivo dell'utilità conseguita dal fondo dominante, ma un indennizzo risarcitorio da ragguagliare al danno cagionato al fondo servente. Ne consegue che ai...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 3550 (25/03/1995)

La qualità della cosa compravenduta, qualora sia espressamente promessa, assume, per volontà dei contraenti, un carattere di essenzialità di per se stesso incompatibile con la tollerabilità della sua mancanza, la quale comporta il diritto del compratore di ottenere la risoluzione del contratto.

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 3670 (28/03/1995)

Nel contratto che ha per oggetto il trasferimento di beni immobili stipulato dal rappresentante nel nome e per conto del rappresentato, la "contemplatio domini", pur non richiedendo l' uso di formule sacramentali, deve risultare, "ad substantiam", dallo stesso documento, restando irrilevante la...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 4014 (06/04/1995)

Le ricevute bancarie costituiscono non il titolo originario del credito, ma solo una modalità del rapporto tra la banca ed il creditore per la riscossione del credito verso terzi ed assumono la natura di quietanza solo dopo che la banca abbia in esse attestato l' avvenuto pagamento del debito.Ne...