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Trascrizione della vendita di cose future

Un tempo vivamente disputata, oggi tuttavia sostanzialmente pacifica, è la possibilità che la vendita avente ad oggetto una cosa (immobile) futura possa essere assoggettata alla formalità della trascrizione. Negava, in particolare, tale esito chi reputava che la vendita di cosa futura si palesasse,...

Momento dell'acquisto nella vendita di cose future

Quando la vendita ha ad oggetto una cosa futura l'effetto traslativo che è proprio di essa interviene in capo all'acquirente automaticamente, non appena la cosa viene ad esistenza (cfr. art. , I comma, cod.civ.). In questo senso agevole è porre la distinzione tra la figura in oggetto e il mero...

Vendita di cose generiche

La vendita di cosa generica, espressamente prevista dal codice civile del 1865, in quello vigente non è più connotata da una apposita disciplina. La fattispecie può ritenersi regolata dall'art. cod.civ., disposizione relativa al contratto in generale, in base alla quale nei contratti che hanno per...

Vendita internazionale di cose mobili

Oltre alla normativa codicistica occorre rammentare l'esistenza di una speciale disciplina destinata ad operare quando uno dei contraenti ha il suo domicilio, o la sede della sua impresa, all'estero (c.d. vendita internazionale ). Per la verità il legislatore italiano non ha predisposto una...

La restituzione di cose non pagate (vendita di cose mobili)

Può capitare che l'acquirente riceva in consegna le cose acquistate senza aver ancora provveduto a pagarne il prezzo (prescindendo dalla vendita a rate o con pagamento differito convenzionalmente). In questa ipotesi il venditore è privo dello strumento di protezione più efficace, che consiste assai...

Garanzia di buon funzionamento (vendita di cose mobili)

Ai sensi dell'art. cod.civ. viene prevista l'eventualità in cui la parte venditrice abbia garantito per un tempo determinato il buon funzionamento della cosa venduta. Vengono in esame a questo proposito soprattutto beni mobili inconsumabili, ancorchè deteriorabili, destinati ad essere utilizzati...

La consegna della cosa (vendita di cose mobili)

Ai sensi del I comma dell' cod.civ. , in mancanza di patto o di uso contrario la consegna della cosa mobile deve avvenire nel luogo dove questa si trovava al tempo della vendita se le parti ne erano a conoscenza, ovvero nel luogo dove il venditore aveva il suo domicilio o la sede dell'impresa. E'...

Accertamento dei difetti (vendita di cose mobili)

L' cod.civ. predispone uno strumento finalizzato ad evitare l'insorgenza di eventuali liti o divergenze tra venditore ed acquirente circa le qualità o le condizioni della cosa oggetto del contratto. Si tratta di una verifica preventiva relativa a tali aspetti che le parti possono domandare al...

Individuazione delle cose nella vendita con trasporto

La consegna che avviene rimettendo le cose mobili al vettore o allo spedizioniere ai sensi del II comma dell' cod.civ. vale, quando si tratti di cose di genere, anche come specificazione o individuazione, ciò che comporta il passaggio della proprietà al compratore e, correlativamente, dei rischi...

Risarcimento del danno (vendita di cose mobili)

In esito alla risoluzione del contratto per inadempimento la parte inadempiente deve, secondo il principio di cui all' cod.civ. , risarcire all'altra il danno arrecato. Vengono a tal proposito in considerazione non soltanto le regole generali di cui agli artt. e ss cod.civ., bensì anche la speciale...

Forma e strumenti pubblicitari (vendita di cose mobili)

La vendita di cose mobili può, in linea generale, essere considerata a forma libera e non soggetta a speciali adempimenti pubblicitari (stante l'analoga funzione svolta latu sensu dal possesso esercitato sul bene, ciò che rileva sia ai sensi del principio di cui all'art. cod. civ. , sia del...

Deposito della cosa venduta (vendita di cose mobili)

Nell'ipotesi in cui l'acquirente della cosa mobile non si presenti per riceverla, l'art. cod. civ. conferisce al venditore la facoltà di farne deposito in un locale di pubblico deposito o in un altro eventualmente indicato dal tribunale del luogo di consegna. Il tutto a spese e per conto del...

La tutela delle parti nella vendita di cose mobili

La normativa codicistica in materia di vendita di cose mobili fa perno sulla opportunità di introdurre specifici strumenti di protezione delle parti, tenuto conto delle peculiarità del commercio mobiliare. L'eventuale inadempimento è oggetto di rapido accertamento, allo scopo di attivare i rimedi...

La risoluzione di diritto nella vendita di cose mobili

La legge appronta, in tema di vendita di cose mobili, un particolare rimedio diretto a prevenire il pericolo di inadempimento . L'art. cod.civ. prevede infatti che uno dei contraenti possa offrire la consegna della cosa o il pagamento del prezzo (a seconda che si tratti del venditore o del...

Cose composte

Le cose possono ricevere un impiego separatamente le une dalle altre oppure in connessione al fine di conseguire una speciale utilità. Da questa semplice osservazione nasce la differenza tra cosa semplice e cosa composta, già delineata in relazione alla divisibilità o indivisibilità della stessa...

Cose consumabili e cose inconsumabili

La consumabilità è attributo che è necessario imputare non genericamente al bene giuridicamente inteso quanto più specificamente ai beni che consistono in cose, connotate cioè dalla dimensione materiale. Ciò premesso, la qualificazione in oggetto deve essere valutata non tanto alla stregua...

Cose deteriorabili

La qualificazione di una cosa come deteriorabile è intesa a porre un criterio naturalistico volto a chiarire la distinzione, avente invece natura eminentemente giuridica, tra cose consumabili e cose inconsumabili. Anche una cosa inconsumabile (cioè a fertilità o utilità multipla) è pur sempre...

Cose specifiche e generiche

La distinzione tra cose di genere e di specie può essere sovrapposta a quella relativa alla fungibilità o infungibilità del bene. La differenza di queste due qualificazioni può essere individuata nel fatto che la fungibilità attinge ad una nozione non solo naturalistica, bensì anche giuridica,...

Cose non divisibili

Lo scioglimento della comunione non può essere domandato qualora la comunione comprenda cose che, se divise, cesserebbero di servire all'uso a cui sono destinate quali ad esempio un muro divisorio, una scala comune, etc. (art. cod. civ. ): si veda Cass. Civ. Sez. II, ) . Nè potrebbe essere...

Disciplina delle cose composte

La figura della cosa composta pone problemi nell'ipotesi in cui le singole cose che la compongono appartengano a proprietari diversi, con particolare riferimento al caso in cui essa venga alienata a terzi che ignorino tale condizione giuridica. Consideriamo innanzitutto il rapporto che si pone...

Cose mobili e immobili

La distinzione tra beni mobili ed immobili si fonda sul criterio della possibilità di spostamento nello spazio della res . La legge non esplicita una definizione della nozione di " cosa immobile", limitandosi ad elencare i principali beni immobili che vengono distinti in tre...

Cose divisibili ed indivisibili

La distinzione tra cose divisibili e cose indivisibili ha valore relativo. Da un punto di vista puramente materiale ogni cosa è divisibile. Anche l'atomo, secondo le più recenti teorie della fisica, è ulteriormente divisibile in particelle subatomiche. Giuridicamente possono essere considerate...

Rivendica delle cose mobili

Il I° comma dell'art. cod.civ. prescrive che il mandante può rivendicare le cose mobili acquistate per suo conto dal mandatario che ha agito in nome proprio, salvi i diritti acquistati dai terzi per effetto del possesso di buona fede. Giova osservare tuttavia, come il terzo compulsato dal mandante...

Pagamento effettuato con cose altrui

Ai sensi dell'art. cod. civ. , nell'ipotesi in cui il debitore abbia eseguito il pagamento con cose di cui non poteva disporre (dunque non appartenentigli), il creditore che le ha ricevute in buona fede può impugnare il pagamento ed ha il diritto al risarcimento del danno. Analoga facoltà di...

Uso illegittimo delle cose sociali

Ai sensi dell'art. cod. civ. nessuno tra i soci, senza il consenso degli altri, può servirsi delle cose appartenenti al patrimonio sociale per fini estranei a quelli della società. Si tratta di un divieto (o meglio di un'obbligazione negativa) volto a tutelare l'autonomia del patrimonio...

Il prezzo delle cose (contratto estimatorio)

In capo all'accipiens esiste una sola obbligazione: quella di provvedere alla corresponsione del prezzo convenuto per le cose ricevute in consegna. Come avremo modo di mettere a fuoco specificamente, la  restituzione costituisce semplicemente il contenuto di un'obbligazione...

La consegna delle cose mutuate

Particolare rilevanza assume la considerazione del requisito della consegna delle cose oggetto del contratto di mutuo, ciò che, unitamente all'espressione del consenso, scandisce il momento del perfezionamento del vincolo negoziale. Poiché a nessuno verrebbe in mente di stimare indispensabile la...

Il luogo di restituzione delle cose mutuate

Per quanto attiene al luogo della restituzione di quanto oggetto del mutuo valgono in generale le prescrizioni negozialmente raggiunte dalle parti. In difetto di indicazioni nel contratto si ritiene possano applicarsi le regole di cui all'art. cod.civ.. Quando si tratti di restituire una somma di...

Il tempo della restituzione delle cose mutuate

Nel mutuo il termine non assume il carattere di elemento accidentale: esso risulta infatti connaturato rispetto all'essenza stessa della negoziazione, stante il carattere restitutorio dell'obbligazione principale posta in capo al mutuatario. Pertanto un termine finale è indispensabilmente connesso...

Diritti dei condomini sulle cose comuni

I condomini in via generale, sempre che il titolo costitutivo non disponga altrimenti, possono godere delle parti comuni dell'edificio proporzionalmente al valore dell'unità immobiliare di appartenenza (art. , I comma, cod.civ.). La legge collega pertanto l'entità della quota di partecipazione che...

Vendita ad effetti reali e vendita obbligatoria

L'efficacia propria del principio consensualistico di cui all'art. cod.civ. vale a determinare la produzione immediata degli effetti traslativi previsti dal contratto. Se esso consiste in una compravendita ha pertanto luogo il trasferimento del diritto (normalmente la proprietà) sulla cosa solo...