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Cass. civile, sez. I del 1991 numero 3435 (29/03/1991)

Qualora, secondo lo statuto di una società di capitali, competa all'organo amministrativo di procedere alla ratifica di atti compiuti, prima o dopo la sua costituzione, da un rappresentante senza poteri, la partecipazione allo stesso organo del soggetto fisico che ha compiuto l'atto da ratificare...

Cass. civile, sez. I del 1991 numero 4785 (02/05/1991)

La divulgazione del ritratto di una persona notoria é lecita, ai sensi dell'art. 97 della legge sul diritto di autore, solo se risponde ad esigenze di pubblica informazione e cioè allo scopo di far conoscere al pubblico le fattezze della persona in questione e di documentare visivamente le notizie...

Cass. civile, sez. I del 1991 numero 508 (19/01/1991)

La situazione di socio occulto di una società in accomandita semplice, la quale è caratterizzata dall'esistenza di due categorie di soci, che si diversificano a seconda del livello di responsabilità (illimitata per gli accomandatari e limitata alla quota conferita per gli accomandanti, ai sensi...

Cass. civile, sez. I del 1991 numero 7533 (08/07/1991)

Le clausole, che, in un contratto di assicurazione contro i furti, subordinano il diritto dell'assicurato all'indennizzo a specifiche misure di difesa del bene protetto, non realizzano una limitazione della responsabilità dell'assicuratore, ma individuano e delimitano l'oggetto del contratto ed il...

Cass. civile, sez. I del 1992 numero 12341 (18/11/1992)

Ai sensi dell' art. 1322, secondo comma, cod. civ., sono ammissibili sia il contratto di garanzia cosidetta autonoma (performance bond) - con cui il garante si obbliga ad eseguire la prestazione oggetto della garanzia "a semplice o prima domanda" del creditore garantito, senza opporre eccezioni...

Cass. civile, sez. I del 1992 numero 12727 (28/11/1992)

La responsabilità aquiliana "ex" art. 2053 c.c., del proprietario di un edificio e di altra costruzione, per i danni cagionati dalla loro rovina (salva la prova liberatoria che la rovina non sia dovuta a vizio di manutenzione e a difetto di costruzione), non può essere invocata per il costo...

Cass. civile, sez. I del 1992 numero 12732 (28/11/1992)

In tema di società in accomandita semplice, qualora l'unico socio accomandatario venga giudizialmente privato della facoltà di amministrare, non può applicarsi analogicamente l'art. 2323, secondo comma, cod. civ. (a norma del quale, ove vengano meno tutti gli accomandatari per il periodo indicato...

Cass. civile, sez. I del 1992 numero 2907 (11/03/1992)

Il rapporto giuridico tra l'intermediario di borsa, incaricato di concludere operazioni di borsa in proprio nome e per conto di chi ha conferito l'ordine, e quest'ultimo, è fondamentalmente regolato dagli usi di borsa, costituenti usi normativi "praeter legem", con la conseguenza che l'intermediario...

Cass. civile, sez. I del 1974 numero 2076 (12/07/1974)

L'impossibilità di conseguire l'oggetto sociale, per assurgere a causa legittima di scioglimento della società, deve rivestire carattere di assolutezza e definitività, tali cioè da rendere frustranea la permanenza del vincolo associativo. L'accertamento in concreto di tali caratteri si risolve in un...

Cass. civile, sez. I del 1975 numero 1581 (23/04/1975)

La validita' del patto di sindacato azionario di voto e' esclusa quando, attraverso il patto stesso, o l' assemblea della societa' risulti prevalentemente svuotata di funzioni di contenuto, o quando venga ad essere soppressa la liberta' del voto con la possibilita' della formazione di maggioranze...

Cass. civile, sez. I del 1975 numero 167 (16/01/1975)

Il procedimento rivolto alla pronunzia di decadenza della patria potestà deve svolgersi presso il giudice del luogo in cui l'esercente la patria potestà ha la residenza o domicilio; e ciò non tanto per il motivo che anche il minore ha lo stesso domicilio, ai sensi dell'art. 45 cod. civ., quanto...

Cass. civile, sez. I del 1975 numero 2129 (27/05/1975)

L'art. 700 cod. proc. civ., se può consentire l'emanazione di provvedimenti cautelari atipici intesi a far cessare temporaneamente o a contenere il pregiudizio che deriva a terzi da una pubblicazione a stampa, non può, tuttavia, costituire la fonte del potere di concedere un provvedimento di...

Cass. civile, sez. I del 1975 numero 4191 (19/12/1975)

I casi di sospensione della prescrizione sono tassativamente indicati dalla legge e sono insuscettibili di applicazione analogica e di interpretazione estensiva, in quanto il legislatore regola inderogabilmente le cause di sospensione, limitandole a quelle che consistono in veri e propri impedimenti...

Cass. civile, sez. I del 1975 numero 879 (10/03/1975)

In tema di società personale, anche composta da due soci a quote uguali, entrambi investiti, in ragione della loro qualità di soci ed in conformità del disposto dell'art. 2257 cod. civ., del potere di amministrazione, può l'uno di essi chiedere la revoca giudiziale dell'altro dalla facoltà di...

Cass. civile, sez. I del 1976 numero 1343 (15/04/1976)

La clausola compromissoria, in quanto derogativa della competenza del giudice ordinario in favore dell' arbitro, rientra fra le clausole particolarmente onerose, che, se comprese fra le condizioni generali di contratto predisposte da uno dei contraenti, sono, a sensi dell' art. 1341, secondo comma,...

Cass. civile, sez. I del 1976 numero 185 (22/01/1976)

Nell' ambito delle prestazioni animate da sentimenti di benevolenza o di condiscendenza, debbono distinguersi le prestazioni di mera cortesia, le quali si inseriscono in rapporti normalmente non rilevanti nella sfera giuridica, come, ad esempio, l' amicizia, e le prestazioni gratuite in senso...

Cass. civile, sez. I del 1976 numero 2037 (05/06/1976)

La compensazione estingue ope legis i debiti contrapposti per effetto del fatto oggettivo della loro coesistenza, sicché la dichiarazione giudiziale della parte che oppone la compensazione legale equivale ad una manifestazione di volontà diretta a giovarsi di un effetto già verificatori e la...

Cass. civile, sez. I del 1976 numero 3028 (12/08/1976)

L'art. 2319 cod. civ., relativo alla revoca degli amministratori della società in accomandita semplice (col consenso dei soci accomandatari e l'approvazione di tanti soci accomandanti che rappresentino la maggioranza del capitale da essi sottoscritto), riguarda l'ipotesi in cui non ricorra una...

Cass. civile, sez. I del 1976 numero 3876 (26/10/1976)

Il possessore di un immobile, che sia convenuto con l'azione di rivendicazione da chi si affermi proprietario, non può congiungere il suo possesso a quello del suo dante causa, agli effetti dello usucapione abbreviata prevista dall'art. 1159 cod. civ., opposta al rivendicante quando il suo possesso...

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 1779 (09/05/1977)

Al fine dell' annullabilità del contratto di assicurazione per dolo del contraente, ai sensi dell' art. 1892 Cod. civ., non si richiedono veri e propri artifici o raggiri, essendo sufficiente la coscienza e volontà di dire il falso o di tacere il vero, nel contesto di una dichiarazione che, in...

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 3534 (05/08/1977)

Dall' obbligazione alternativa, nella quale due o più prestazioni vengono poste su una posizione di reciproca parità, rimanendo rimessa alla volontà del debitore o del creditore la scelta di una di esse, va distinta l' obbligazione con facoltà alternativa, nella quale è prevista un' unica...

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 406 (27/01/1977)

Qualora il socio di una società in nome collettivo incorra in violazione del divieto di concorrenza, previsto dall'art. 2301 primo comma cod. civ., la legittimazione ad agire per il risarcimento dei danni, ai sensi del terzo comma della norma medesima, spetta esclusivamente alla società, e non,...

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 4246 (06/10/1977)

Al fine della liquidazione della quota spettante al socio uscente, ai sensi dell'art. 2289 cod. civ., la valutazione dell'avviamento va effettuata in base alle concrete attitudini produttive dell'azienda, nella sua realtà dinamica esistente alla data dello scioglimento del rapporto sociale.

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 4869 (11/10/1977)

L'art. 1148 cod. civ., il quale riconosce al possessore in buona fede i frutti del bene posseduto fino al giorno della domanda giudiziale di restituzione,opera nei soli rapporti fra possessore ed avente diritto alla restituzione. Tale norma, pertanto, non è invocabile dal beneficiario di un atto di...

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 5178 (29/11/1977)

In presenza di una successione, in breve arco di tempo, di una pluralità di atti dispositivi del debitore, tali da provocare, nel loro complesso, se non l'assoluta insolvenza, quantomeno un'oggettiva difficoltà ed incertezza di soddisfacimento delle ragioni del creditore, a quest'ultimo deve...

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 595 (10/02/1977)

Il "fatto del creditore", al quale l'art. 1955 Cod. civ. riconosce effetto estintivo dell'obbligazione del fideiussore, ove pregiudichi la surrogazione di quest' ultimo nei diritti del creditore medesimo verso il debitore principale (art. 1949 Cod. civ.), può ravvisarsi esclusivamente nella colposa...

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 922 (07/03/1977)

Ricorre ipotesi di determinazione convenzionale del compenso spettante al mandatario, come tale ostativa, ai sensi dell'art. 1709 cod. civ., alla possibilita di ricorrere al giudice per la quantificazione del compenso medesimo, non soltanto nel caso di attribuzione di una somma di denaro, o di un...

Cass. civile, sez. I del 1978 numero 1498 (03/04/1978)

L' art. 24 terzo comma Cod. civ., il quale, in tema di associazioni riconosciute, consente, da una parte, la possibilita di esclusione dell' associato, con delibera assembleare, per gravi motivi, e, d' altra parte, riconosce all' associato escluso il diritto di ricorrere all' autorità giudiziaria...

Cass. civile, sez. I del 1978 numero 192 (17/01/1978)

Affinché l'esecuzione della prestazione, contrattualmente prevista a carico di uno dei contraenti (nella specie, pagamento del prezzo di trasferimento di diritti reali), possa essere ritenuta non solo oggetto degli obblighi convenzionalmente assunti, ma anche fatto condizionante l'efficacia del...

Cass. civile, sez. I del 1983 numero 515 (20/06/1983)

In tema di rettificazione di attribuzione di sesso, secondo la nuova disciplina introdotta dalla legge 14 aprile 1982 n. 164, l'art. 1 di detta legge autorizza l'attribuzione di un sesso diverso da quello enunciato nell'atto di nascita non soltanto nel caso di evoluzione naturale di situazione...

Cass. civile, sez. I del 1983 numero 7156 (29/11/1983)

E' manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 151, comma secondo, 156, comma primo, 548,585 e 143 cod. civ., in relazione agli artt. 3 e 29 cost. nella parte in cui tali disposizioni, oltre a non fare distinzioni, in tema di addebito per mancata osservanza dei...

Cass. civile, sez. I del 1983 numero 7158 (29/11/1983)

Allorché sulla base di una declaratoria incidentale di filiazione naturale, l'interessato abbia chiesto ed ottenuto l'attribuzione dell'assegno vitalizio previsto dall'art. 580 cod. civ., egli ha consumato l'azione diretta alla soddisfazione delle sue pretese sull'eredità del genitore naturale,...