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art civile codice

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Cass. civile, sez. Unite del 2008 numero 19499 (16/07/2008)

Nelle obbligazioni pecuniarie, in difetto di discipline particolari dettate da norme speciali, il maggior danno (da svalutazione) di cui all'art.1224, comma II, c.c.(rispetto a quello già coperto dagli interessi legali moratori non convenzionali che siano comunque dovuti) è in via generale...

Cass. civile, sez. Unite del 2008 numero 21933 (29/08/2008)

La disciplina dettata dall'art. 2389 c.c. deve ritenersi di carattere imperativo ed inderogabile la cui violazione determina la sanzione della nullità senza possibilità di convalida laddove non espressamente stabilito dalla legge. L'attribuzione e determinazione dei compensi da corrispondere agli...

Cass. civile, sez. Unite del 2008 numero 24772 (08/10/2008)

In tema di azioni esercitabili dal mandante nell'ipotesi di mandato senza rappresentanza, il sistema normativo è imperniato sul rapporto regola-eccezione, nel senso che, secondo la regola generale di cui all'art. 1705, comma II, c.c., il mandatario acquista i diritti e assume gli obblighi derivanti...

Cass. civile, sez. Unite del 2008 numero 28654 (03/12/2008)

Appartiene alla giurisdizione ordinaria la controversia in cui la demanialità collettiva di un fondo sia fatta valere quale ragione di nullità del contratto con il quale un Comune, agendo "iu-re privatorum", abbia locato a terzi quel suolo, atteso che le questioni circa l'esistenza, la natura e...

Cass. civile, sez. Unite del 2008 numero 7930 (27/03/2008)

Il promissario acquirente di un bene immobile il quale, in virtù di un preliminare di compravendita, da un lato, anticipi in tutto o in parte il pagamento del prezzo e, dall'altro, ottenga l'immediata immissione nel godimento del bene per effetto dell'esecuzione anticipata della consegna della res...

Cass. civile, sez. Unite del 2009 numero 23825 (11/11/2009)

Ai fini dell'ammissibilità dell'azione di esecuzione in forma specifica dell’obbligo a contrarre, è necessaria, in riferimento agli immobili costruiti anteriormente al 1^ settembre 1967, una dichiarazione, predisposta nella forma della dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, attestante...

Cass. civile, sez. Unite del 2010 numero 18331 (06/08/2010)

L’amministratore del condominio, potendo essere convenuto nei giudizi relativi alle parti comuni ma essendo tenuto a dare senza indugio notizia all’assemblea della citazione e del provvedimento che esorbiti dai suoi poteri, ai sensi dell’art. 1131, commi II e III c.c., può costituirsi in giudizio e...

Cass. civile, sez. Unite del 2011 numero 14319 (28/06/2011)

L’istituzione da parte dei comuni, previa deliberazione della giunta, di aree di sosta a pagamento, ai sensi dell’art. 7, comma I, lettera f) , del d.lgs 285/1992, non comporta l’assunzione dell’obbligo del gestore di custodire i veicoli su di esse parcheggiati se l’avviso “parcheggio incustodito” è...

Cass. civile, sez. Unite del 2011 numero 3938 (18/02/2011)

Appartengono al demanio marittimo necessario le valli da pesca - le quali consistono in bacini di acqua salsa o salmastra, inframmezzati da barene e terre emerse, con presenza di canali, posti fra il mare e la terraferma, e ricompresi nella laguna di Venezia - e ciò sin dall’emanazione del...

Cass. civile, sez. Unite del 2011 numero 6597 (23/03/2011)

In caso di proposizione di domanda giudiziale illegittimamente trascritta al di fuori delle ipotesi di cui agli artt. 2652 e 2653 c. c., la conseguente domanda di risarcimento danni è proponibile, ai sensi dell’art. 2043 c. c., anche in separato giudizio, non sussistendo la competenza funzionale, ai...

Cass. civile, sez. Unite del 2011 numero 8491 (14/04/2011)

In tema di impugnazioni delle delibere condominiali, la norma di cui all'art. 1137 c.c. non ne disciplina la forma, onde deve ritenersi, in base ai principi generali, che esse vadano proposte con atto di citazione, in applicazione della regola dettata dall'art. 163 c.p.c., senza che, peraltro, la...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1998 numero 4582 (06/05/1998)

Qualora il lavoratore sostenga di avere stipulato un contratto a tempo indeterminato e che nel contratto di lavoro prodotto dalla controparte, redatto mediante utilizzazione di un modulo prestampato e pacificamente da lui sottoscritto, la data di scadenza, lasciata in bianco, è stata apposta in un...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1998 numero 5347 (29/05/1998)

L'impossibilità sopravvenuta, in quanto causa di estinzione delle obbligazioni avente portata generale, esplica la sua efficacia estintiva anche in relazione alla promessa del fatto del terzo. (Nella specie, una persona fisica si era impegnata a far assumere, con una determinata retribuzione, un...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1998 numero 6193 (22/06/1998)

Nel sistema delineato dalla legge 12 giugno 1990 n. 146 per i servizi pubblici essenziali, quando non sia raggiunto l' accordo fra le parti contrapposte è consentito un intervento della pubblica autorità, restando escluso che il datore di lavoro possa assumere iniziative diverse da quella...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1998 numero 7617 (03/08/1998)

La rinnovazione del licenziamento disciplinare in base agli stessi motivi addotti a giustificazione di un precedente recesso non è in linea generale preclusa dalla revoca del precedente licenziamento ed ha l' effetto di risolvere "ex nunc" il rapporto sia lavoro, sia stata o meno disposta la...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1999 numero 1078 (08/02/1999)

Mentre l'agente è la parte che assume stabilmente l'incarico di promuovere per conto dell'altra (preponente o mandante) la conclusione di contratti in zona determinata (art. 1742 cod. civ.), il procacciatore d'affari è colui che raccoglie le ordinazioni dei clienti, trasmettendole alla ditta da cui...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1999 numero 1081 (08/02/1999)

Non è configurabile un rapporto di lavoro subordinato del componente del consiglio di amministrazione di una società di capitali quando - secondo l'accertamento del giudice di merito, insindacabile in cassazione se sorretto da motivazione immune da vizi logici e giuridici - non sia provato che egli...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1999 numero 12946 (22/11/1999)

Ove il lavoratore, che lamenti il mancato versamento dei contributi previdenziali, agisca nei confronti del datore di lavoro chiedendone la condanna al pagamento di un importo pari alla riserva matematica necessaria per la costituzione della rendita vitalizia ex art. 13 della legge n. 1338 del 1962,...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1999 numero 3026 (29/03/1999)

La novazione non forma oggetto di un' eccezione in senso proprio, come si può dedurre dalla sua nozione e dalla sua disciplina quali delineate negli artt. 1230 - 1235 cod. civ., poste a raffronto con la espressa previsione della non rilevabilità d' ufficio della compensazione (art. 1242 cod. civ.),...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1999 numero 5786 (11/06/1999)

Qualora il datore di lavoro sia soggetto munito di personalità giuridica di diritto privato, la volontà di recedere dal rapporto di lavoro, mediante il licenziamento (atto unilaterale recettizio), deve essere manifestata dalla persona o dall' organo abilitato a compiere atti dispositivi del relativo...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1999 numero 8572 (10/08/1999)

Nell' ipotesi di successione di società a seguito di fusione per unione o per incorporazione si verifica un fenomeno analogo a quello della successione a titolo universale, che, agli effetti processuali, importa successione nella qualità di parte, ex art. 110 cod. proc. civ., della società...

Cass. civile, sez. Lavoro del 2001 numero 6143 (27/04/2001)

In caso di scissione totalitaria di una società per azioni a norma dell'art. 2504 septies cod.civ., con contestuale costituzione di una pluralità di società, si verifica una successione a titolo universale tra le società oggetto di scissione, che si estingue senza prima passare attraverso la fase di...

Cass. civile, sez. Lavoro del 2001 numero 6810 (18/05/2001)

L'art. 2499 c.c., secondo il quale la trasformazione di una società libera i soci illimitatamente responsabili per le obbligazioni sociali anteriori alla trasformazione, ove risulti che i creditori sociali hanno dato il loro consenso alla trasformazione stessa, non trova applicazione per i crediti...

Cass. civile, sez. Lavoro del 2002 numero 9850 (06/07/2002)

Il dovere - imposto al creditore o al danneggiato dall'art. 1227, comma 2, c.c. - di evitare, usando la normale diligenza, i danni che possono essere arrecati alla propria sfera giuridica dallo altrui comportamento illecito, sussiste anche se questo si protrae nel tempo, sempre che la sua osservanza...

Cass. civile, sez. Lavoro del 2003 numero 7754 (17/05/2003)

Ove il creditore, del quale non sia controversa la qualità di imprenditore commerciale, deduca di aver subito dal ritardo del debitore nell'adempimento dell'obbligazione pecuniaria un pregiudizio conseguente al diminuito potere d'acquisto della moneta, non è necessario, ai fini del riconoscimento...

Cass. civile, sez. Lavoro del 2004 numero 741 (19/01/2004)

La società per azioni, regolarmente sciolta, continua a sopravvivere come soggetto collettivo, all'unico scopo di liquidare i risultati della cessata attività sociale, sicchè non è consentito ai liquidatori, in virtù del richiamo operato dall'art. 2452 cod. civ. alla disciplina dettata dagli artt....

Cass. civile, sez. Lavoro del 2005 numero 20012 (17/10/2005)

Il trasferimento ad altra impresa di lavoratori addetti ad una struttura aziendale priva di autonomia organizzativa e caratterizzata dall'estrema eterogeneità delle funzioni degli addetti, insuscettibile di assurgere ad unitaria entità economica non può configurare una cessione del ramo d'azienda...

Cass. civile, sez. Lavoro del 2013 numero 18201 (29/07/2013)

Nell'ipotesi di comunione tacita familiare l'acquisto di un bene da parte di un singolo componente non comporta il trasferimento automatico della proprietà agli altri membri della comunione né giustifica una richiesta di divisione di beni di proprietà esclusiva. Tale acquisto avrebbe potuto tutt'al...

Cass. civile, sez. Lavoro del 2015 numero 20552 (13/10/2015)

L’esercizio dell'impresa familiare è incompatibile con la disciplina societaria, essenzialmente per la partecipazione del familiare agli utili ed ai beni acquistati con essi, nonché agli incrementi dell'azienda, anche in ordine all'avviamento, in proporzione alla quantità e qualità del lavoro...

Cass. civile, sez. Unite del 1962 numero 2929 (10/10/1962)

Nel distinguere l'arbitrato libero da quello rituale, la caratteristica del primo va ricercata, non nel conferimento agli arbitri del potere di decidere come amichevoli compositori, né nella dichiarazione di non impugnabilità del lodo e nemmeno nella mancata prescrizione delle parti circa...

Cass. civile, sez. Unite del 1975 numero 1283 (09/04/1975)

I piani di lottizzazione costituiscono strumenti urbanistici che, nei comuni privi di piani particolareggiati, attuano la disciplina urbanistica non mediante provvedimenti autoritativi, ma con un procedimento nel quale l'atto di approvazione del piano è geneticamente e funzionalmente subordinato...

Cass. civile, sez. Unite del 1975 numero 4153 (18/12/1975)

Una promessa di donazione non è giuridicamente produttiva di obbligo a contrarre, perché la coazione all' adempimento, cui il promittente sarebbe soggetto, contrasta con il requisito della spontaneita della donazione, il quale deve sussistere al momento del contratto.