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art civile codice

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Cass. civile, sez. II del 1992 numero 11551 (22/10/1992)

Il diritto di prelazione tra i coeredi, in costanza di comunione ereditaria, non è trasmissibile a favore dei successori del coerede perché la norma dell' art. 732 cod. civ., che eccezionalmente lo prevede (solo per il coerede), in deroga al generale principio della libertà ed autonomia negoziale e...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 11752 (29/10/1992)

In virtù del richiamo contenuto nell'art. 1555 cod. civ., per cui le norme stabilite per la vendita si applicano alla permuta, in quanto compatibili, la permuta medesima resta soggetta alle disposizioni degli artt. 1500 e 1509 cod. civ., in tema di riscatto convenzionale.

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 1323 (06/02/1992)

Nell' ipotesi di occupazione di urgenza il proprietario conserva "solo animo" il possesso giuridico del fondo fino a quando non è condotto a termine il procedimento di espropriazione, mentre l' ente occupante ne acquista la detenzione qualificata, sicché qualora questi mantenga il suo comportamento...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 1873 (15/02/1992)

La mancanza della specifica approvazione per iscritto delle clausole onerose indicate dall' art. 1341 comma secondo cod.civ. comporta non l' inefficacia ma la nullità della clausola stessa, eccepibile da chiunque vi abbia interesse e suscettibile di rilievo d' ufficio in ogni stato e grado del...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 4531 (14/04/1992)

L' azione diretta alla pronuncia dei provvedimenti necessari per eliminare il pericolo di danno cui soggiace il fondo per effetto della situazione determinatasi nel fondo vicino a causa di un' opera portata a compimento deve qualificarsi di danno temuto, piuttosto che di nuova opera, in quanto il...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 5065 (28/04/1992)

Nel caso in cui, trattandosi di vendita a consegne ripartite, l'azione di risoluzione per vizi, nonostante il perimento di una parte dei beni, non sia preclusa, ai sensi dell'ultimo comma dell'art. 1492 cod. civ., perché i vizi riguardavano solo alcune partite della merce, all'obbligo della...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 5066 (28/04/1992)

La dichiarazione recettizia di riscatto, ai sensi dell'art. 732 cod. civ., produce i suoi effetti reali nel momento in cui perviene a conoscenza del destinatario senza necessità di un atto di retrocessione ed anche se non sia stato contestualmente pagato il prezzo (e le eventuali spese), la cui...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 6142 (21/05/1992)

Le limitazioni della prova testimoniale della simulazione quando la domanda sia proposta da una delle parti (art. 1417 e 2722 cod. civ.) riguardano i contratti e gli atti unilaterali recettizi (art. 1414 comma primo e terzo) e non le fatture commerciali le quali costituiscono atti giuridici a...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 861 (27/01/1992)

L' accollo costituisce un negozio giuridico avente una finalità autonoma ed una causa a sé stante distinta da quella del rapporto fondamentale. Pertanto, se un terzo abbia assunto il debito altrui ed il creditore abbia consentito alla liberazione del debitore originario, è irrilevante nei rapporti...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 9042 (28/07/1992)

La prescrizione di cui all' art. 2956 n. 3 cod. civ. del diritto al compenso spettante ad un notaio per le sue prestazioni professionali, essendo fondata su di una presunzione legale di pagamento, non può trovare applicazione allorché il debitore abbia ammesso anche implicitamente di non avere...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 10718 (28/10/1993)

Il dolo che vizia la volontà e causa l'annullamento del contratto può consistere nel "mendacio", purché, valutato in relazione alle circostanze di fatto ed alle qualità e condizioni dell'altra parte, sia accompagnato da una condotta maliziosa ed astuta capace di realizzare l'inganno voluto ed a...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 11433 (19/11/1993)

Nel caso di una strada risultante dal conferimento di porzioni di terreno da parte dei proprietari latistanti (ex collatione privatorum agrorum") questi non conservano la proprietà della zona di terreno conferita fino alla linea mediana della strada stessa, ma diventano proprietari di questa in...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 11873 (01/12/1993)

La condizione, stabilita dall'art. 564 comma primo cod. civ., della preventiva accettazione dell'eredità con beneficio di inventario, vale soltanto per il legittimario che abbia in pari tempo la qualità di erede (per disposizione testamentaria o per delazione "ab intestato"), e non anche per il...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 12152 (10/12/1993)

Il regolamento dei rapporti tra i proprietari di distinte unità immobiliari site in un edificio soggetto a regime del condominio, non si esaurisce con le disposizioni relative ai rapporti di vicinato tra due proprietà finitime (emulazione, immissioni e servitù). Detti rapporti sono disciplinati...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 1218 (01/02/1993)

I regolamenti condominiali, non approvati dall' assemblea, ma adottati coattivamente, in virtù di sentenza attuativa del diritto potestativo di ciascun partecipe del condominio (con più di dieci componenti) di ottenere la formazione del regolamento della comunione, hanno efficacia vincolante per...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 1682 (10/02/1993)

Nel contratto per persona da nominare il termine di tre giorni per la nomina previsto dall' art. 1402 cod. civ. si applica se le parti non abbiano stabilito un termine diverso. Pertanto qualora i contraenti di un contratto preliminare per persona da nominare convengano che il terzo possa essere...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 1842 (13/02/1993)

Il titolo costitutivo di una servitù prediale può rinvenirsi in un contratto cui abbia partecipato soltanto il proprietario del fondo servente, rispetto al quale il proprietario del fondo dominante abbia assunto la posizione di terzo favorito (nella specie: convenzione di lottizzazione), non...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 1993 (16/02/1993)

Il vigente ordinamento giuridico non prevede una distinta accettazione dell'eredita` a seconda del titolo della delazione (testamentaria o legittima), ma un solo diritto di accettazione che ha per oggetto il diritto all'eredita` e non il titolo della delazione ereditaria. Pertanto, l'accettazione...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 2263 (24/02/1993)

La provvigione dovuta al mediatore non rientra tra le spese del contratto di compravendita e le altre accessorie che, salvo diverso accordo delle parti, l'art. 1475 cod. civ. pone a carico del compratore perché la relativa spesa non è accessoria al contratto di compravendita, scaturendo da un...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 3159 (17/03/1993)

Nei poteri attribuiti all' amministratore di condominio dall' art. 1130 cod. civ. rientra quello di stipulare contratti necessari per provvedere, nei limiti della spesa approvata dall' assemblea, tanto all' ordinaria manutenzione, quanto alla prestazione dei servizi comuni. Detti contratti sono,...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 393 (14/01/1993)

L'acquirente di un immobile pignorato che, avendo volontariamente limitato la garanzia per evizione alla restituzione del prezzo pagato, sia intervenuto nel processo esecutivo "ex" art. 511 cod. proc. civ., conseguendo l'assegnazione di parte della somma ricavata dalla vendita forzata dell'immobile,...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 5067 (29/04/1993)

La disposizione dell'art. 490 comma secondo n. 2) cod. civ. che limiti la responsabilità dell'erede accettante con il beneficio d'inventario per il pagamento dei debiti ereditari e dei legati "intra vires" e "cum viribus hereditatis", va intesa nel senso che nell'espressione "debiti" debbono...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 6127 (01/06/1993)

La disposizione dell'ultimo comma dell'art. 1498 cod. civ., secondo la quale il pagamento del prezzo, se non deve essere contestuale alla consegna, deve essere eseguito al domicilio del venditore, trova applicazione solo nel caso in cui le parti, concordando il pagamento del prezzo dilazionato...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 7844 (15/07/1993)

La violenza per assurgere a causa di invalidità del contratto deve concretarsi nella minaccia attuale di un male futuro, dipendente in qualche modo dal comportamento dello stesso autore della "vis compulsiva" in quanto se la rappresentazione di un pericolo di danno non deriva dal comportamento del...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 9142 (02/08/1993)

La disposizione dell'art. 485 cod. civ., secondo cui il chiamato all'eredità che è qualunque titolo nel possesso dei beni ereditari, è considerato puro e semplice, ove non ottemperi alle disposizioni circa la compilazione dell'inventario nel termine prescritto, non è applicabile (anche ai fini...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 9842 (05/10/1993)

Poiché l'erede subentra nei rapporti attivi e passivi del "de cuius" con gli stessi poteri e con gli stessi limiti o vincoli di quest'ultimo, nel caso in cui nel patrimonio del "de cuius" vi siano beni di una eredità da questo accettata con beneficio di inventario, il regime giuridico al quale...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 10320 (01/12/1994)

Il termine annuale di decadenza per la proposizione dell' azione di manutenzione del possesso (la cui osservanza deve essere provata dall' attore) decorre dal primo atto di turbativa se essi risultino intimamente connessi, costituendo in questo caso ciascun atto espressione di un' unica condotta...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 10697 (14/12/1994)

La clausola "solve et repete", prevista dall'art. 1462 cod. civ., avendo un contenuto fondamentalmente di diritto sostanziale, in relazione alla collocazione della disposizione citata e, soprattutto, agli interessi tutelati (garantire al creditore di una prestazione il soddisfacimento del suo...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 10703 (14/12/1994)

Nella vendita di immobili destinati ad abitazione, la licenza di abitabilità è un elemento che caratterizza l'immobile in relazione alla sua capacità di assolvere una determinata funzione economico-sociale e, quindi, di soddisfare i concreti bisogni che hanno indotto l'acquirente ad effettuare...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 11064 (22/12/1994)

La destinazione industriale del fondo alla quale, ai sensi dell' art. 1028 cod. civ., può inerire l' utilità costituente, in corrispondenza di un peso imposto ad altro fondo di diverso proprietario, il contenuto di una servitù industriale, ha riferimento all' industria non quale attività di...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 1367 (10/02/1994)

L' accettazione delle tabelle millesimali - desumibile anche da fatti concludenti, come il costante pagamento delle quote condominiali in base ad esse dovuta - non ne esclude l' impugnabilità, ex art. 69, n. 1, disp. att. cod. civ., per obiettiva divergenza del valore considerato rispetto a quello...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 1500 (16/02/1994)

Poiché l' art. 1218 cod. civ. pone espressamente a carico del debitore la prova che l' inadempimento è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile, la generica prova della sua diligenza non può essere sufficiente a dimostrare l' assenza di colpa del...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 1653 (21/02/1994)

L' azione prevista dall' art. 844 cod. civ. per far cessare le immissioni provenienti dal fondo vicino che eccedano la normale tollerabilità compete non solo al proprietario o al titolare di un diritto reale di godimento che abbia il possesso del fondo oggetto di immissioni moleste, ma anche,...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 2452 (15/03/1994)

Per il disposto degli artt. 1130 e 1131 cod. civ. l' amministratore del condominio ha la legittimazione ad agire in giudizio, nei confronti del condomino moroso per la riscossione dei contributi, senza necessità di autorizzazione da parte dell' assemblea, rilevando l' esistenza o meno di uno stato...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 2453 (15/03/1994)

In termine di giorni 30, previsto dall' art. 1132 cod. civ., per l' atto di estraniazione del condomino dissenziente è di decadenza, com' è fatto palese dalle parole usate e dalla "ratio legis" correlata all' esigenza di provvedere in tempi brevi all' amministrazione e di dare certezza ai rapporti...