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Cass. civile, sez. I del 1984 numero 4787 (07/09/1984)

La clausola di un contratto di assicurazione contro il furto, la quale stabilisce l'ambito oggettivo del rischio assicurato col prevedere che, ai fini dell'operatività della polizza, il furto sia consumato con determinate modalità, non introduce una limitazione di responsabilità a favore...

Cass. civile, sez. I del 1984 numero 5853 (17/11/1984)

In ipotesi di uscita del socio da una società di persone la conseguente definizione dei rapporti fra socio e società, che va attuata attraverso la liquidazione della quota del socio uscente, deve essere effettuata tenendo presenti i criteri stabiliti in relazione alla divisione del patrimonio...

Cass. civile, sez. I del 1984 numero 6180 (28/11/1984)

La volgarizzazione del marchio, che - qualunque ne sia il tipo - importa la decadenza a norma dell'art. 41 n. 1 del R.D. 21 giugno 1942 n. 929, consiste nell'acquisizione al linguaggio comune, dei produttori e, soprattutto, dei consumatori, della parola che costituisce il marchio, in modo che...

Cass. civile, sez. I del 1985 numero 4494 (23/08/1985)

La sospensione dei termini durante il periodo feriale, prevista dall'art. 1 della legge 7 ottobre 1969 n. 742, riguarda soltanto i termini processuali, e, pertanto, non è applicabile con riferimento ai termini previsti, a pena di decadenza, per la proposizione di un'azione giudiziaria (nella specie,...

Cass. civile, sez. I del 1985 numero 74 (15/01/1985)

Con riguardo alla compravendita di cose determinate solo nel genere, e da trasportarsi da un luogo all' altro, qualora il venditore, tenuto in forza di patto contrattuale a curare il trasporto, faccia caricare le cose medesime alla rinfusa, senza alcuna distinzione di lotti, assieme ad un maggior...

Cass. civile, sez. I del 1986 numero 1767 (15/03/1986)

Nel concorso di più obbligati alla prestazione alimentare, ai sensi dell' art. 441 cod. civ., il giudice non è tenuto a ripartire fra i coobbligati in eguale misura l' assegno valutato sufficiente, allo stretto necessario, per il sostentamento dell' alimentando, ma deve porre a carico di ciascuno di...

Cass. civile, sez. I del 1986 numero 3266 (17/05/1986)

L' art. 2362 cod. civ., il quale prevede la responsabilità illimitata dell' unico azionista per le obbligazioni sociali, è qualificabile come norma imperativa, cioè sottratta ad ogni possibilità di deroga negoziale, in quanto, con il vietare che detto unico azionista utilizzi l' ente societario come...

Cass. civile, sez. I del 1986 numero 3898 (12/06/1986)

I comitati, di cui agli artt. 39 e segg. cod. civ., pur mancando della personalità giuridica, configurano autonomi centri di imputazione di situazioni giuridiche soggettive e sono titolari di un proprio patrimonio, insensibile rispetto alle eventuali obbligazioni personali degli organizzatori, del...

Cass. civile, sez. I del 1986 numero 467 (24/01/1986)

Gli artt. 580 e 594 (nuovo testo) cod. civ., in forza dei quali ai figli naturali non riconoscibili, siano essi minorenni o maggiorenni, spetta un assegno vitalizio di natura successoria sull'eredità del padre naturale (rispettivamente, in sede di successione legittima e di successione...

Cass. civile, sez. I del 1987 numero 134 (13/01/1987)

Nella societa' di persone, il principio, secondo il quale, nel concorso di piu' cause di scioglimento del rapporto sociale limitatamente ad un socio, deve ritenersi operante quella che si verifichi per prima, trova applicazione anche nel caso di concorso fra recesso ed esclusione. Ne discende che,...

Cass. civile, sez. I del 1987 numero 1382 (09/02/1987)

Nella controversia promossa dal venditore nei confronti del compratore, per sentire accertare la simulazione assoluta della compravendita di immobile, qualora, a seguito del fallimento del compratore, il giudizio venga riassunto nei confronti del curatore, il curatore medesimo, a difesa degli...

Cass. civile, sez. I del 1987 numero 2311 (05/03/1987)

Dato l'effetto automatico, ai sensi dell'art. 147 l. fall., della dichiarazione di fallimento del socio illimitatamente e solidalmente responsabile (effetto che prescinde dalla qualità d'imprenditore e dall'insolvenza del socio medesimo), per la dichiarazione di fallimento dello stesso non è...

Cass. civile, sez. I del 1987 numero 4223 (07/05/1987)

Nel caso di sconto bancario, mediante girata di cambiale tratta, il girante ed il traente del titolo si pongono nella qualità di debitori solidali della banca girataria, e, pertanto, il comportamento di questa, consistente nell' esigere il pagamento nei confronti del traente, non può di per sé...

Cass. civile, sez. I del 1987 numero 9259 (14/12/1987)

L' atto di proroga di una societa', deliberata dopo la scadenza dell' originario termine, e' soggetto, nel vigore della legge di registro di cui al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 634, all' imposta proporzionale prevista per la costituzione di societa', assumendosi come valore imponibile il patrimonio...

Cass. civile, sez. I del 1973 numero 1977 (09/07/1973)

Nelle società di persone non è prevista l' assemblea quale organo della società e, pertanto, non è obbligatorio il metodo assembleare per la formazione della maggioranza. Nelle società di persone non è necessaria, per la legittimità della deliberazione di esclusione di un socio la preventiva...

Cass. civile, sez. I del 1975 numero 1434 (16/04/1975)

In materia di società è ammesso il patto di consolidazione delle azioni o delle quote fra i soci, nel caso di morte di uno di essi. Tale consolidazione da luogo alla liquidazione della porzione spettante al defunto ed alla devoluzione di tale porzione secondo le regole della successione...

Cass. civile, sez. I del 1975 numero 3835 (14/11/1975)

Nella fidejussione, mentre la subordinazione dell'obbligazione del fidejussore all'inadempimento del debitore principale è elemento tipico e necessario (che diversifica la fattispecie da quella della espromissione), tale non è il beneficium excussionis, che comporta per il creditore, prima che gli...

Cass. civile, sez. I del 1975 numero 4143 (17/12/1975)

Nel vigente ordinamento è pienamente ammissibile il contratto a favore di terzo nel quale il beneficiario non sia ancora venuto ad esistenza, come soggetto giuridico, al momento della stipulazione. (Nella specie, si trattava di contratto stipulato tra soci di una costituenda società a favore di...

Cass. civile, sez. I del 1975 numero 423 (05/02/1975)

La norma di cui all' art. 1190 cod. civ. - secondo cui il pagamento fatto al creditore incapace di riceverlo non libera il debitore se questi non prova che ciò che fu pagato è stato rivolto a vantaggio dell' incapace - non può trovare applicazione nell' ipotesi in cui il pagamento è stato eseguito a...

Cass. civile, sez. I del 1975 numero 938 (13/03/1975)

La nullità delle deliberazioni assembleari delle società per azioni non discende dalla violazione di una qualsiasi norma cogente o di norme statutarie, ma esclusivamente dal contrasto delle deliberazioni medesime con le norme che sono rivolte alla tutela di un interesse generale che trascende quello...

Cass. civile, sez. I del 1976 numero 1741 (17/05/1976)

Le obbligazioni dello spedizioniere cessano con la consegna delle merci al vettore, o anche, com'è invalso nella pratica commerciale, agli agenti a terra del vettore: egli non è pertanto tenuto ad accertarsi che la merce sia stata caricata a bordo, in quanto, a norma dell'art. 452 cod nav, la...

Cass. civile, sez. I del 1976 numero 2663 (12/07/1976)

Nel contratto a favore di terzo l' interesse alla stipulazione da parte dello stipulante può essere di natura non solo concreta, ma anche meramente morale, e può consistere sia nell' attribuzione di un diritto, sia nella rinuncia all' esercizio di un' azione, poiché in tale figura negoziale non...

Cass. civile, sez. I del 1976 numero 2815 (16/07/1976)

Nel processo inteso ad accertare la nullità della deliberazione degli organi di una società di conferire l'azienda sociale ad altra società, quest'ultima non è parte necessaria. Nella società di persone il liquidatore dev' essere nominato da tutti i soci all' unanimità, così come l' unanimità è...

Cass. civile, sez. I del 1976 numero 3286 (06/10/1976)

La remissione di un debito, da parte di un socio, a favore di una società può configurarsi, agli effetti dell' imposta di registro, sia come atto di liberalità, tassabile ai sensi dell' art. 44 R.D. n. 3269 del 1923 - quando sussistano l' animus donandi e l' obiettiva gratuita dello atto - sia come...

Cass. civile, sez. I del 1976 numero 35 (09/01/1976)

I provvedimenti di nomina del curatore dei beni ereditari rilasciati ai creditori ed ai legatari degli eredi accettanti con il beneficio dell'inventario, ha natura di provvedimento di volontaria giurisdizione, poiché non tende alla composizione di un contrasto di interessi, bensì a regolare...

Cass. civile, sez. I del 1976 numero 4712 (22/12/1976)

Qualora sia stata denunciata in primo grado la violazione del divieto di concorrenza stabilito dall'art. 2301 cod. civ. a carico del socio accomandante, per aver questi assunto la qualità di socio amministratore in una società a responsabilità limitata concorrente della società in accomandita,...

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 4469 (19/10/1977)

Il principio in base al quale la coobbligazione nel debito d' imposta, in quanto regolata dalle norme generali sulla solidarietà, non impedisce la possibilità di instaurazione del rapporto processuale nei confronti di uno od alcuni dei condebitori, senza necessità di integrazione del contraddittorio...

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 4790 (09/11/1977)

L' annullamento della transazione su pretesa temeraria, ai sensi dell' art. 1971 cod. civ., presuppone che la pretesa fatta valere dalla parte nei cui confronti si chiede l' annullamento sia assolutamente ed obbiettivamente infondata, in aderenza alla necessità che il rapporto dal quale scaturisce...

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 4902 (12/11/1977)

Qualora un comitato, che abbia svolto non opera meramente promozionale, ma concreta attività di attuazione di uno scopo programmato e duraturo, attraverso l' utilizzazione di beni e a tal fine destinati e vincolati, venga successivamente ad evolversi in un ente munito di personalità giuridica, nelle...

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 872 (02/03/1977)

L'autorizzazione alla vendita di beni immobili pervenuti ad un minore per causa di morte e compresi in un'eredita beneficiata deve essere chiesta dai genitori al giudice tutelare, ai sensi dell'art 320 cod civ, nel nuovo testo risultante dall'art 143 legge n 151 del 1975, e non al tribunale, ai...

Cass. civile, sez. I del 1978 numero 1346 (17/03/1978)

Ricorre l' ipotesi del contratto complesso o misto quando la combinazione di distinti schemi negoziali venga dalle parti attuata in relazione ad una causa unica, nel senso cioè che le varie prestazioni, intimamente ed organicamente connesse, e reciprocamente condizionate, nella loro essenza e nelle...

Cass. civile, sez. I del 1978 numero 2299 (11/05/1978)

La vendita di un bene del figlio minore, effettuata dal genitore senza dichiarare tale appartenenza e senza agire in rappresentanza del minore bensì in nome proprio, non rientra nell' ambito della disciplina dell' art. 322 cod. civ., non vertendosi in un' ipotesi in cui manca il presupposto di...

Cass. civile, sez. I del 1988 numero 1673 (16/02/1988)

L' impugnazione della deliberazione dell' assemblea di una società, ai sensi dell' art. 2377 cod. civ., è consentita non soltanto per violazioni formali, ma anche per vizi di legittimità sostanziale, come quando abbia un contenuto non consentito dalla legge, ovvero dallo statuto o dall' atto...

Cass. civile, sez. I del 1988 numero 4709 (20/07/1988)

Con riguardo alle società per azioni, in ordine alla rappresentanza del socio nell' assemblea l' art. 8 della legge 7 giugno 1974, n. 216 il quale, modificando l' art. 2372 cod. civ., ha inteso imporre all' azionista una maggiore oculatezza nell' esercizio del diritto di farsi rappresentare nell'...