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Risultati 9556-9590 di 36873

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 5416 (12/06/1996)

Nelle società di capitali, l' efficacia delle deliberazioni assembleari che modificano l' atto costitutivo è subordinata alla condizione risolutiva del diniego dell' omologazione giudiziaria; pertanto, dette delibere sono immediatamente efficaci pur potendo la loro efficacia venir meno...

Cass. civile, sez. I del 1999 numero 9696 (11/09/1999)

Ai sensi dell' art. 343, primo comma c.p.c., nel testo anteriore alla modifica di cui all' art. 51 della legge n. 353 del 1990, l' appello incidentale doveva essere proposto a pena di decadenza nella comparsa di risposta depositata in cancelleria o depositata e scambiata nella prima udienza davanti...

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 1375 (08/02/2000)

In tema di azione di responsabilità promossa dal curatore contro amministratori, liquidatori e sindaci, il danno non può essere identificato nella differenza tra attivo e passivo fallimentare, a meno che non si dimostri che il dissesto economico della società e il conseguente fallimento si siano...

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 5941 (10/05/2000)

La riunione delle cause in sede di appello è obbligatoria per il giudice soltanto nell'ipotesi di separata proposizione dell'impugnazione contro la stessa sentenza, ovvero in quella di impugnazione di sentenze diverse ma relative a controversia sostanzialmente e processualmente unitaria.Il vizio di...

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 9464 (19/07/2000)

L'art. 2258 cod. civ., con disposizione dettata per le società semplici, ma applicabile, in virtù del richiamo di cui all'art. 2293 dello stesso codice, alle società in nome collettivo, prevede che, quando per il compimento di un atto è necessario il consenso di tutti i soci ovvero della maggioranza...

Cass. civile, sez. I del 2001 numero 10127 (25/07/2001)

Al fine dell'applicazione della disciplina di cui agli artt. 1469 bis e segg. cod.civ. relativa ai contratti del consumatore, deve essere considerato "consumatore" la persona fisica che, anche se svolge attività imprenditoriale o professionale, conclude un qualche contratto (avente ad oggetto la...

Cass. civile, sez. I del 2001 numero 13881 (09/11/2001)

L'aricolo 41, primo comma, della legge n. 2359 del 1865 sulle espropriazioni per pubblica utilità - il quale dispone che, qualora dall'esecuzione dell'opera pubblica derivi un vantaggio speciale ed immediato alla parte del fondo non espropriata, tale vantaggio sarà estimato e detratto dalla...

Cass. civile, sez. I del 2001 numero 14865 (23/11/2001)

I patti parasociali (e, in particolare, i sindacati di voto) sono, nella loro composita tipologia (che non consente, pertanto, la riconduzione a uno schema tipico unitario), accordi atipici, volti a disciplinare, in via meramente obbligatoria tra i soci contraenti, il modo in cui dovrà atteggiarsi,...

Cass. civile, sez. I del 2001 numero 314 (11/01/2001)

Sebbene la fideiussione non possa essere inclusa di per sè fra i contratti di cessione di beni o di prestazione di servizi intercorrenti tra professionista ed un consumatore, previsti dall'articolo 1469 bis cod.civ. nel testo anteriore alla legge n. 526 del 1999, tuttavia, anche nel vigore della...

Cass. civile, sez. I del 2001 numero 6667 (15/05/2001)

In tema di esercizio di impianti di trasmissioni radiotelevisive, lo speciale meccanismo autorizzatorio di cui agli artt. 4 del decreto legge 6 dicembre 1984, n. 807 (convertito in legge 4 febbraio 1985, n. 10) e 32 della legge 6 agosto 1990, n. 223 non esclude che possa aversi, nello specifico...

Cass. civile, sez. I del 2001 numero 793 (19/01/2001)

Le prescrizioni del piano regolatore generale, una volta approvate e pubblicate nelle forme previste, hanno valore di prescrizioni di ordine generale di contenuto normativo, come tali assistite da una presunzione legale di conoscenza da parte dei destinatari, sicché i vincoli da essi imposti non...

Cass. civile, sez. I del 2001 numero 8324 (22/03/2001)

Ai fini della configurabilità di un contratto autonomo di garanzia oppure di un contratto di fideiussione, non è decisivo l'impiego o meno delle espressioni "a semplice richiesta" o "a prima richiesta" del creditore, ma la relazione in cui le parti hanno inteso porre l'obbligazione principale e...

Cass. civile, sez. I del 2002 numero 13063 (09/09/2002)

La volontà del socio di recedere dalla società per giusta causa ai sensi dell'art. 2285 c.c. determina lo scioglimento del singolo rapporto sociale, con il conseguente diritto alla liquidazione della quota a favore del socio uscente, che risponde soltanto dei debiti sociali già sorti. Pertanto,...

Cass. civile, sez. I del 2002 numero 5728 (19/04/2002)

Dopo la sent. n. 369 del 1996 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 5-bis, comma sesto, del D.L. 11 luglio 1992 n. 333, convertito in legge 8 agosto 1992 n. 359, come sostituito dall'art. 1, comma sessantacinquesimo, della legge 28 dicembre 1995, n....

Cass. civile, sez. I del 2002 numero 6728 (10/05/2002)

La cosiddetta cauzione fideiussoria (o assicurazione fideiussoria) è una figura contrattuale intermedia tra il versamento cauzionale e la fideiussione, che rimane sostanzialmente regolata dalla disciplina propria di quest'ultima; peraltro, qualora le parti abbiano espressamente previsto la...

Cass. civile, sez. I del 2002 numero 8276 (07/06/2002)

La mancata previsione normativa di un organo assembleare nelle società di persone non comporta che ne sia, per ciò solo, vietata la costituzione, e che sia preclusa ai soci, qualora questi siano chiamati ad esprimere il proprio "consenso" nelle materie di cui agli artt. 2252, 2275,2301,2257 II...

Cass. civile, sez. I del 2003 numero 10574 (04/07/2003)

In tema di estinzione della fideiussione in caso di scadenza dell' obbligazione principale, la disposizione di cui all'art.1957 del Cc è derogabile dalle parti e la deroga può essere anche implicita, come quando la durata della fideiussione sia stata ricollegata dalle parti all'estinzione...

Cass. civile, sez. I del 2003 numero 10843 (10/07/2003)

In caso di servitù coattiva di elettrodotto l'indennità dovuta al proprietario del fondo servente ( a norma dell' articolo 123 del regio decreto n. 1175 del 1993) non va necessariamente correlata all' intero fondo, qualora la diminuzione di valore di questo non riguardi il terreno nella sua...

Cass. civile, sez. I del 2003 numero 14433 (29/09/2003)

I soci di società di persone in liquidazione, ove non siano stati nominati i liquidatori, hanno il potere di rappresentanza della società e sono pertanto legittimati all'impugnazione in appello, a condizione però che agiscano in qualità di rappresentanti della società e non in nome proprio.

Cass. civile, sez. I del 2003 numero 15482 (18/10/2003)

In relazione a una pluralità di rapporti contrattuali tra loro collegati per la realizzazione di un'unica operazione economica, la corrispondenza a buona fede dell'esercizio del diritto di recesso, contrattualmente previsto, deve essere valutata nel complessivo contesto dei rapporti intercorrenti...

Cass. civile, sez. I del 2013 numero 13081 (27/05/2013)

Ai fini della sussistenza del nesso causale tra l'omesso controllo della contabilità da parte dei sindaci e la mancata tempestiva dichiarazione di fallimento, deve ritenersi necessario non solo dimostrare che l'omissione dei controlli aveva consentito la prosecuzione dell'attività e, quindi, il...

Cass. civile, sez. I del 2013 numero 16141 (26/06/2013)

In sede di separazione, la possibilità di assoggettare un immobile di un terzo ad assegnazione, in quanto casa coniugale, presuppone l'accertamento che la sua cessione in comodato sia avvenuta per volontà comune di destinarla alle esigenze abitative del nucleo familiare. Tale volontà, che deve...

Cass. civile, sez. I del 2013 numero 17255 (12/07/2013)

Il consenso dei soci che rappresentino la maggioranza del capitale, richiesto dall'art. 2322 c. c. per il trasferimento della quota sociale di una società in accomandita semplice, non incide sul perfezionamento e sulla validità del contratto traslativo ad effetti reali, operando come una condicio...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 1041 (21/01/2014)

L'esercizio dell'azione di accertamento della nullità di delibere assembleari presuppone, in virtù del richiamo agli artt. 1421 e 1423 c.c., operato dall'art. 2379 c.c. (nel testo anteriore alla riforma del 2003 nella specie applicabile ratione temporis ), un interesse concreto ed attuale,...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 10452 (14/05/2014)

Si configura la responsabilità risarcitoria a carico di amministratori e sindaci della s.c.a r.l. laddove le perdite superano il capitale sociale e, pertanto, si verifica, ai sensi dell'art. 2539 c.c., una causa di scioglimento della società che avrebbe imposto agli amministratori ed ai sindaci, in...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 17270 (30/07/2014)

Il privilegio speciale sul bene immobile, che assiste, ai sensi dell’art. 2775 bis c.c., i crediti del promissario acquirente conseguenti alla mancata esecuzione del contratto preliminare trascritto ex articolo 2645 bis c.c., siccome subordinato ad una particolare forma di pubblicità costitutiva...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 19019 (10/09/2014)

Deve escludersi che possa trovare ingresso la revocatoria fallimentare sul contratto di compravendita richiesta sul rilievo che al momento del contratto sussistesse un’iscrizione giudiziale dovendosi ritenere che la circostanza sia insufficiente a ritenere raggiunta la prova per presunzioni della...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 19314 (12/09/2014)

Nell'ipotesi di revocatoria fallimentare di un atto di compravendita preceduto dalla stipula di un contratto preliminare, la sproporzione tra le prestazioni deve essere valutata con riferimento al momento della conclusione del contratto definitivo, essendo tale negozio a determinare l'effettivo...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 24655 (19/11/2014)

Chi abbia acquistato un bene, oggetto di azione revocatoria, dal sub acquirente del medesimo bene, non è legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso la sentenza che abbia accolto la domanda, atteso che egli non assume la condizione di successore a titolo particolare ai sensi dell’art. 111...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 25585 (03/12/2014)

L'erogazione di somme, che a vario titolo i soci effettuano alle società da loro partecipate, può avvenire a titolo di mutuo oppure di apporto del socio al patrimonio della società. La qualificazione, nell'uno o nell'altro senso, dipende dall'esame della volontà negoziale delle parti, dovendo trarsi...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 3555 (14/02/2014)

Nella fattispecie rappresentata dal pegno di titoli del privato in favore della banca a garanzia di crediti che l’istituto vanta nei confronti della società deve ritenersi erronea la decisione secondo cui l’atto costitutivo del pegno non avrebbe individuato il credito garantito, laddove esso risulta...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 6829 (24/03/2014)

La deliberazione di esclusione di un socio in esito a opposizione proposta a norma dell'art. 2287, comma II, c.c., opera ex tunc e comporta la reintegrazione del socio stesso nella sua posizione anteriore e nella pienezza dei diritti da essa derivati. Va quindi esclusa la natura meramente...

Cass. civile, sez. I del 2014 numero 6835 (24/03/2014)

Lo scopo mutualistico di una società cooperativa non è inconciliabile con quello di lucro, quale obiettiva economicità della gestione, potendo i due fini coesistere ed essere rivolti al conseguimento di uno stesso risultato. Ne consegue che, ai fini dell'applicabilità dell'art. 2545-terdecies c.c.,...

Cass. civile, sez. I del 2015 numero 11862 (09/06/2015)

L’atto di costituzione del fondo patrimoniale, quando è posto in essere da entrambi i coniugi, costituisce un atto a titolo gratuito che può essere dichiarato inefficace nei confronti del creditore, qualora ricorrano le condizioni di cui al n. l dell’articolo 2901 c.c., anche quando il fondo...

Cass. civile, sez. I del 2015 numero 15841 (28/07/2015)

La clausola compromissoria contenuta nello statuto societario, la quale non preveda che la nomina degli arbitri debba essere effettuata da un soggetto estraneo alla società, è nulla anche ove si tratti di arbitrato irrituale, ed è affetta, sin dalla data di entrata in vigore del citato d.lgs. n....