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art civile codice

Risultati 10501-10535 di 37018

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 7667 (13/07/1995)

In tema di condominio di edifici, poiché l' uso delle cose comuni è in funzione del godimento delle parti di proprietà esclusiva, la maggiore o minore comodità di uso cui fa riferimento l' art. 1119 cod. civ. ai fini della divisibilità delle cose stesse, va valutata oltre che con riferimento alla...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 8630 (05/08/1995)

Il contratto avente ad oggetto il trasferimento della proprietà di un'area in cambio di un fabbricato o di alcune sue parti da costruire sull'area stessa, a cura e con mezzi del cessionario, può integrare sia un contratto di permuta di un bene esistente con un bene futuro, sia un contratto misto,...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 948 (26/01/1995)

In tema di condominio, poiché l' art. 70 disp. att. cod. civ. prevede che per le infrazioni al regolamento di condominio può essere stabilito, a titolo di sanzione, il pagamento di una somma fino al lire cento, sono nulle, in quanto "contra legem", le eventuali disposizioni del regolamento di...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 10632 (29/11/1996)

Poiché a norma dell' art. 1453 comma terzo cod. civ., il debitore inadempiente non può più adempiere la propria obbligazione dopo la proposizione nei suoi confronti della domanda di risoluzione, il giudice nel valutare la gravità dell' inadempimento (art. 1455 cod. civ.) non deve tenere conto degli...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 1102 (14/02/1996)

Le dichiarazioni di scienza contenute in un atto di transazione ben possono assumere valore confessorio quando abbiano per oggetto la ricognizione di situazioni di fatto preesistenti o di situazioni giuridiche considerate, però, sub specie facti, perché‚ la funzione della transazione, che tende alla...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 1657 (04/03/1996)

La vendita con patto di riscatto o di retrovendita, anche quando sia previsto il trasferimento effettivo del bene, è nulla se stipulata per una causa di garanzia (piuttosto che per una causa di scambio) nell' ambito della quale il versamento del danaro, da parte del compratore, non costituisca...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 2469 (22/03/1996)

Per suolo su cui sorge l' edificio, con riferimento al quale l' art. 1117 cod. civ. stabilisce una presunzione di comunione, deve intendersi quella porzione di terreno sulla quale poggia l' intero edificio ed, immediatamente, la parte infima di esso. Pertanto, rientrano in tale nozione la superficie...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 301 (16/01/1996)

La possibilità di attribuire efficacia costitutiva ad una dichiarazione ricognitiva dell'altrui diritto dominicale su un bene immobile (nella specie, contenuta in un contratto di compravendita di altro immobile) presuppone che anche la causa della dichiarazione risulti dall'atto dato che,...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 4018 (02/05/1996)

Il credito del professionista per il compenso delle sue prestazioni è di valuta e non di valore e si estingue, quindi, con moneta avente corso legale nello Stato e per il suo valore nominale, salvo il diritto del creditore, in presenza dei presupposti richiesti dall' art. 1224 cod. civ., al...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 4088 (03/05/1996)

Nell' indagine in ordine al requisito dell' apparenza di una servitù di passaggio, al fine di accertare se sia visibile o meno la funzione strumentale di un sentiero rispetto al bisogno del fondo da considerare come dominante, non è necessario che il tracciato continui anche in quest' ultimo fondo...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 4089 (03/05/1996)

La cosiddetta sdemanializzazione tacita, ossia il passaggio dei beni del demanio pubblico al patrimonio dello Stato, delle Regioni, delle Provincie, dei Comuni nonostante la mancanza di un formale atto di declassificazione, non può desumersi dalla sola circostanza che un bene non sia più adibito...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 4503 (15/05/1996)

L' alea, connaturale al contratto di rendita vitalizia, postula una situazione di incertezza circa il vantaggio economico o la perdita che potrà alternativamente verificarsi nello svolgimento e nella durata del rapporto.Tale elemento manca, rendendo nullo il contratto per difetto di causa, sia...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 5434 (13/06/1996)

Il riconoscimento da parte del venditore dell' esistenza dei vizi della cosa venduta, impedisce il verificarsi a carico del compratore della decadenza di cui all' art. 1495, comma secondo, cod. civ, per la mancata denunzia dei vizi entro il termine di otto giorni dalla loro scoperta, previsto nel...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 5959 (01/07/1996)

Anche alle prescrizioni presuntive, disciplinate dagli artt. 2954 e seguenti cod. civ., è applicabile il principio di cui all' art. 2938 che fa divieto al giudice di rilevare d' ufficio la prescrizione non opposta. Ne consegue che quando la parte abbia genericamente eccepito l' intervenuta...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 6262 (10/07/1996)

IL requisito della forma scritta per i contratti degli enti pubblici non esclude che la loro conclusione possa risultare da un insieme di dichiarazioni scambiate fra le parti contraenti, (dichiarazioni che nella fase formativa del contratto si atteggiano come proposta e accettazione fra assenti)...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 635 (27/01/1996)

Il diritto potestativo di risolvere il rapporto, in conseguenza dell' inadempimento di una parte, quando sia prevista la clausola risolutiva espressa, diritto che si esercita mediante la manifestazione di volontà di avvalersi della clausola stessa (art. 1456, secondo comma, cod. civ.), è soggetto a...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 637 (27/01/1996)

Il principio secondo cui gli interessi sulle somme di denaro, liquidate a titolo risarcitorio, decorrono dalla data in cui il danno si è verificato, è applicabile solo in tema di responsabilità extracontrattuale da fatto illecito, in quanto, ai sensi dell' art. 1219, secondo comma, cod. civ., il...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 639 (27/01/1996)

La parte adempiente che chiede la risoluzione del contratto preliminare di compravendita per inadempimento del promittente venditore ha diritto sia alla restituzione della somma pagata in conto prezzo, in virtù dell'efficacia retroattiva della risoluzione, sia al risarcimento del danno, comprensivo...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 7286 (08/08/1996)

Singoli edifici costituiti in altrettanti condomini vengono a formare un "supercondominio" quando talune cose, impianti e servizi comuni (viale d' ingresso, impianto centrale per il riscaldamento, parcheggio, locali per la portineria o per l' alloggio del portiere, ecc.) contestualmente sono legati,...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 7492 (12/08/1996)

A norma dell' art. 1875 cod. civ. la costituzione della rendita vitalizia a favore di un terzo, quantunque importi per questo una liberalità, non richiede la forma dell' atto pubblico "ad substantiam". Tuttavia, poiché l' ipotesi prevista dall' art. 1875 cod. civ. si verifica se la liberalità sia...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 10256 (20/10/1997)

La naturale impossibilità della reintegrazione specifica delle posizioni giuridiche anteriori al contratto dovuta al perimento della "res" non è ostativa alla esperibilità dell'azione di risoluzione per inadempimento, ma comporta esclusivamente l'obbligo, per il giudicante che dichiari la...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 12011 (28/11/1997)

Il termine di decadenza per la denunzia dei vizi della cosa venduta ai sensi dell'art. 1495 cod. civ., pur dovendo essere riferito alla semplice manifestazione del vizio e non già alla sua individuazione causale, decorre tuttavia solo dal momento in cui il compratore abbia acquisito la certezza...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 1214 (10/02/1997)

Per la validità' di una donazione indiretta è sufficiente l'osservanza delle prescrizioni di forma richieste per l'atto da cui essa risulta, in quanto l'art. 809 cod. civ., mentre assoggetta le liberalità risultanti da atti diversi da quelli previsti dall'art. 769 cod. civ. alle stesse norme che...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 12258 (03/12/1997)

Per aversi atto emulativo vietato dall' art. 833 cod. civ. è necessario che l' atto di esercizio del diritto sia privo di utilità per chi lo compie e che sia stato posto in essere con il solo scopo di nuocere o di recare molestia ad altri, onde non è riconducibile a tale categoria di atti l' azione...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 12347 (05/12/1997)

Non può ravvisarsi il concorso di un fatto colposo del danneggiato, suscettibile di limitare la responsabilità dell'autore del danno a norma dell'art. 1227 c.c., nel comportamento del committente che non si sia sostituito all'appaltatore nell'esecuzione di opere atte a limitare le conseguenze dei...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 1284 (12/02/1997)

Il committente può eccezionalmente essere corresponsabile, in via diretta, con l'appaltatore, per i danni cagionati a terzi dall'esecuzione dell'appalto, se riduce l'autonomia dell'appaltatore stesso, ingerendosi nella realizzazione dell'opera o del servizio, ovvero, in via indiretta, se affida...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 1287 (12/02/1997)

Integra spoglio l' impedimento del possesso esistente senza che possa diversamente rilevare la possibilità di un diverso esercizio di detto possesso, atteso che questo verrebbe a porre in essere una situazione di fatto diversa dalla precedente ed estranea all' esercizio in atto tutelato.

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 2126 (10/03/1997)

Nella vendita di cosa futura - (art. 1472 cod. civ.) - l'effetto traslativo si verifica nel momento in cui il bene (nella specie appartamento da costruire) è venuto ad esistenza nella sua completezza, restando irrilevante soltanto la mancanza di rifiniture o di qualche accessorio non indispensabile...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 238 (11/01/1997)

In tema di imputazione del pagamento, i criteri di cui all' art. 1193 cod. civ., in quanto dettati per la determinazione del debito cui l' adempimento si riferisce, si applicano ai pagamenti eseguiti volontariamente e non a quelli conseguiti coattivamente in sede espropriativa, per i quali le parti...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 249 (13/01/1997)

La ratifica del "dominus", prevista dall'art. 1399 primo comma cod. civ., e' una dichiarazione di volonta' unilaterale, che deve osservare la forma prescritta per il contratto concluso dal "falsus procurator", ed ha caratte recettizio; percio', per produrre effetto, deve essere notificata o almeno...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 2968 (07/04/1997)

La successione legittima può coesistere con la successione testamentaria nell'ipotesi in cui il "de cuius" non abbia disposto con il testamento della totalità del suo patrimonio ed in particolare, nel caso di testamento che senza recare istituzione di erede, contenga soltanto attribuzione di legati.

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 3049 (09/04/1997)

Se un erede aliena ad un estraneo la quota indivisa dell' unico cespite ereditario, si presume l' alienazione della sua corrispondente quota, intesa come porzione ideale dell' "universum ius defuncti", e perciò il coerede può esercitare il retratto successorio (art. 732 cod. civ.), salvo che il...