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art civile codice

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Cass. civile, sez. III del 1963 numero 594 (11/03/1963)

In tema di sanzioni disciplinari contro i notai, l'art. 137 L.13 febbraio 1913, n 89 sull'ordinamento del notariato, prevede l'ipotesi che il notaio abbia commesso irregolarità nella tenuta del repertorio detto articolo presuppone, cioe`, l'esistenza del repertorio. quando, invece, il repertorio...

Cass. civile, sez. III del 1967 numero 2012 (28/07/1967)

La presunzione di responsabilità, di cui all'art. 2047 cod. civ., e stabilita nei confronti di coloro che sono tenuti alla sorveglianza degli incapaci, i quali cagionino danni, e non trova, quindi, applicazione nell'ipotesi inversa di incapaci i quali siano i soggetti passivi dell'evento di danno.

Cass. civile, sez. III del 1973 numero 196 (19/01/1973)

Nelle società di persone, le quali non hanno personalità giuridica, ma solo un'autonomia patrimoniale, quando si parla di "maggioranza" si intende avere riguardo non già ad un organo collegiale al quale debba attribuirsi la volontà espressa dalla maggioranza dei suoi membri, bensì ad una pluralità...

Cass. civile, sez. III del 1975 numero 196 (17/01/1975)

Gli atti compiuti dagli amministratori prima dell'iscrizione di una società di capitali divengono riferibili a quest'ultima soltanto a seguito di ratifica che può essere espressa o tacita, ma che, comunque, non può consistere in un comportamento imputabile ai soli amministratori che hanno compiuto i...

Cass. civile, sez. III del 1975 numero 2072 (23/05/1975)

Per la sussistenza del contratto a favore del terzo non basta che questi tragga un vantaggio indiretto dal contenuto del contratto, ma è, invece, necessario che i contraenti abbiano inteso direttamente e consapevolmente attribuire al terzo la titolarità di un diritto soggettivo, per aver il...

Cass. civile, sez. III del 1975 numero 3029 (02/09/1975)

Le parti possono ricorrere in via tacita alla proroga contrattuale anche quando il contratto cui essa si riferisce deve farsi per iscritto. (Nella specie si trattava di contratto di mutuo con pattuizione di interessi in misura superiore a quella legale). Cass. civile, sez. III, 03-03-1994, n. 2118...

Cass. civile, sez. III del 1975 numero 3301 (13/10/1975)

La qualificazione giuridica di un contratto, che per inserzione di alcune clausole particolari presenti contenuto complesso o comunque difforme alla causa di una o più specifiche tipologie negoziali previste dalla legge, va individuata avendo riguardo al criterio della prevalenza, vale a dire...

Cass. civile, sez. III del 1976 numero 2830 (16/07/1976)

L' imprenditore che trasferisce l' azienda con il suo nome commerciale, senza introdurre o farvi introdurre alcuna variazione che valga a rendere noto al pubblico l' intervenuto trasferimento, ovvero senza provvedere ad una pubblicità di fatto idonea all' indicato fine, è solidalmente responsabile...

Cass. civile, sez. III del 1976 numero 479 (14/02/1976)

Gli artt 1783 e 1784 cod civ prevedono due distinte ipotesi di responsabilità dell' albergatore per la perdita delle cose appartenenti ai clienti.La prima concerne le cose affidate in custodia, è illimitata e deriva da un comune contratto di deposito distinto da quello alberghiero e collegato a...

Cass. civile, sez. III del 1976 numero 74 (12/01/1976)

Nel contratto estimatorio, l'obbligo dell'accipiens di pagare al tradens il prezzo dei beni mobili ricevuti, per il caso in cui li abbia venduti a terzi, ovvero non possa o non voglia restituirli nel termine pattuito, deve essere adempiuto, in quanto avente ad oggetto una somma di denaro...

Cass. civile, sez. III del 1977 numero 1205 (28/03/1977)

La distinzione fra contratto complesso e contratti collegati consiste nel corrispondere il contratto complesso al fenomeno della giustapposizione nel contenuto precettivo di un unico negozio di più elementi, ciascuno dei quali, isolatamente considerato, rientra nel contenuto di un distinto negozio...

Cass. civile, sez. III del 1977 numero 1496 (22/04/1977)

La risoluzione per mutuo consenso di un contratto per il quale non sia richiesta la forma scritta ad substantiam può risultare - oltre che da un esplicito accordo dei contraenti diretto a sciogliere il rapporto - anche dalla loro comune tacita volontà di non dare ulteriore corso al contratto,...

Cass. civile, sez. III del 1977 numero 745 (18/02/1977)

La rinunzia, quale espressione tipica dell' autonomia negoziale privata, può riguardare anche diritti futuri ed eventuali, purché determinati o determinabili nel loro contenuto, con il limite che non esistano divieti di legge ovvero che non si tratti di diritti indisponibili. L' accertamento in...

Cass. civile, sez. III del 1978 numero 102 (11/01/1978)

L' azione di nullità e la relativa eccezione, la quale può essere opposta a chiunque faccia valere pretese fondate su un atto nullo, sono logicamente e giuridicamente ben distinte dall' azione di ripetizione dell' indebito oggettivo, esercitata per il recupero della prestazione effettuata in base ad...

Cass. civile, sez. III del 1978 numero 2193 (06/05/1978)

La ritardata riconsegna della cosa locata, per averne il conduttore mantenuto il godimento dopo la scadenza del contratto, di per se giustifica la pronuncia, a carico del conduttore medesimo, di condanna generica al risarcimento del danno in favore del locatore.

Cass. civile, sez. III del 1978 numero 4074 (08/09/1978)

La presunzione di responsabilità del vettore per danni alla incolumità delle persone trasportate rimane superata dall'accertamento che l'evento dannoso sia ascrivibile, come causa unica ed esclusiva, al fatto del terzo. Qualora la responsabilità del vettore per i danni subiti dal trasportato sia...

Cass. civile, sez. III del 1978 numero 426 (28/01/1978)

Tanto il vettore, per l'art. 1693 cod. civ., quanto il depositario, per l'art. 1780 cod. civ., quanto, ancora, lo spedizioniere-vettore, per l'art. 1741 cod. civ., sono responsabili ex recepto dei danni derivanti dalla distruzione delle cose loro affidate. Di conseguenza, una volta che il...

Cass. civile, sez. III del 1978 numero 4546 (11/10/1978)

Il "fatto del creditore", al quale l'art. 1955 Cod. civ. riconosce effetto estintivo dell'obbligazione del fideiussore, ove pregiudichi la surrogazione di quest'ultimo nei diritti del creditore medesimo verso il debitore principale, può ravvisarsi esclusivamente nella colposa violazione di un dovere...

Cass. civile, sez. III del 1979 numero 1717 (24/03/1979)

La cambiale di favore esclude l' esistenza di un rapporto sottostante tra favorito e favorente, nel senso che il favorente, con la creazione di essa, non intende assumere un' obbligazione verso il favorito, ma verso i terzi, presso i quali il favorito - grazie alla firma del favorente - può trovare...

Cass. civile, sez. III del 1979 numero 4385 (21/07/1979)

Nell'ipotesi di danno derivato all'utente di un ascensore dal cattivo funzionamento del relativo impianto, il condominio e non l'appaltatore del servizio di manutenzione risponde ex art. 2051 c.c., in mancanza di prova del fortuito (comprensivo della colpa del danneggiato e del fatto del terzo): ciò...

Cass. civile, sez. III del 1979 numero 4961 (26/09/1979)

La volontà di prestare fideiussione -pur dovendo essere espressa e risultare, quindi, senza incertezze o ambiguità - non esige solennità di forme e l'accertamento di essa, che costituisce indagine di fatto riservata al giudice di merito, può essere basato sulle risultanze della prova testimoniale,...

Cass. civile, sez. III del 1979 numero 5851 (12/11/1979)

La responsabilità del preponente per i danni cagionati al terzo dal preposto (domestico o commesso) nell' esercizio delle incombenze cui è adibito, è disciplinata dall' art. 2049 Cod. civ. anche per gli atti produttivi di danno compiuti dai preposti in stato di incapacità di intendere e di volere,...

Cass. civile, sez. III del 1979 numero 5956 (16/11/1979)

La fattispecie del mutuo con interessi usurari, di cui al secondo comma dell' art. 1815 cod. civ., ricorre solo quando sussistano tutti gli elementi del reato di usura, e cioè, non soltanto l' esorbitanza degli interessi convenuti, ma anche lo stato di bisogno del mutuatario e il consapevole...

Cass. civile, sez. III del 1980 numero 1625 (11/03/1980)

Le deliberazioni dell'assemblea e del consiglio di amministrazione di una società di capitali, fatta eccezione per la deliberazione aventi un oggetto impossibile o illecito, le quali sono espressamente dichiarate nulle dall'articolo 2379 cod.civ., sono impugnabili soltanto nei limiti e dai soggetti...

Cass. civile, sez. III del 1980 numero 1838 (19/03/1980)

L' attribuzione apparente del diritto di proprietà a persona diversa da quella che intende conservarne l' effettiva disponibilità puo realizzarsi o con l' interposizione fittizia, rientrante nello schema del negozio simulato, o con l' interposizione reale, strumentale o non rispetto ad un negozio...

Cass. civile, sez. III del 1980 numero 2105 (01/04/1980)

La risarcibilità del danno ex art. 2043 Cod. civ. va ammessa con riguardo non solo alla lesione di diritti assoluti e primari (della persona e della proprietà) ma anche alla lesione di un diritto di credito. L' ingiustizia del danno considerata da detta norma è, infatti, da intendersi nella duplice...

Cass. civile, sez. III del 1980 numero 2335 (12/04/1980)

Gli usi espressamente richiamati dalla legge acquistano, per effetto del richiamo, forza di legge negli stessi termini in cui essi si sono formati in seno alla categoria di persone che vi danno vita, onde la norma che li richiama, nel regolare attraverso essi la materia che ne costituisce oggetto,...

Cass. civile, sez. III del 1980 numero 4293 (05/07/1980)

Nell' ipotesi di contratto concluso per mezzo di rappresentante, l' accettazione dell' ordinativo da parte di costui pone in essere l' incontro dei consensi tra venditore e compratore, e la conclusione del negozio deve considerarsi avvenuta attraverso il consenso manifestato dalle parti presenti,...

Cass. civile, sez. III del 1980 numero 4948 (20/08/1980)

Il fenomeno della rappresentazione (art. 467 Cod. civ.) - per il quale, nelle ipotesi di cui all'art. 468 dello stesso codice, i discendenti legittimi o naturali subentrano nel luogo e nel grado del loro ascendente in tutti i casi in cui questi non può o non vuole accettare l'eredità - si verifica...

Cass. civile, sez. III del 1981 numero 1389 (11/03/1981)

L'eccezione d'inadempimento, ai sensi dell'art. 1460 Cod. civ., è deducibile in relazione a prestazioni legate da vincolo di corrispettività, e, pertanto, con riguardo a prestazioni scaturenti da contratti giuridicamente autonomi, solo quando gli stessi siano posti dalle parti in un rapporto di...

Cass. civile, sez. III del 1981 numero 294 (13/01/1981)

Per l'affermazione della responsabilità del padrone o del committente, ai sensi dell'art. 2049 c.c., per il danno conseguito al fatto illecito del domestico o del commesso, è sufficiente che sussista un nesso di occasionalità necessaria tra il fatto del commesso ed il rapporto che lega detti...

Cass. civile, sez. III del 1981 numero 3980 (18/06/1981)

La necessità che il contratto preliminare rivesta la medesima forma prescritta per quello definitivo, concerne soltanto il caso che una determinata forma sia stabilita dalla legge e non pure quello in cui essa sia stata prevista dalle parti per un contratto per il quale la legge nulla dispone.Con la...