Testo cercato:

art civile codice

Risultati 7491-7525 di 37437

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 2874 (29/03/1996)

L'indennità dovuta dal proprietario del fondo a favore del quale sia costituita la servitù di passaggio coattivo, non rappresenta il corrispettivo dell'utilità conseguita dal fondo dominante, ma un indennizzo risarcitorio da ragguagliare al danno cagionato al fondo servente. Pertanto, nel caso in...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 3294 (10/04/1996)

Il condomino che, essendo titolare del diritto di uso esclusivo sul lastrico solare, vi rinunzi è esonerato dalla contribuzione nelle spese di riparazione e ricostruzione del lastrico secondo il criterio dell'art. 1126 cod. civ. e deve parteciparvi in base alla quota millesimale di proprietà, non...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 4265 (08/05/1996)

Ai fini dell' acquisto di una servitù per usucapione, il requisito dell' apparenza (art. 1061 cod. civ.) postula, nel caso di opera formatasi naturalmente e gradualmente, come un sentiero per effetto del diuturno calpestio, che essa sin dall' inizio del ventennio abbia acquistato le caratteristiche...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 442 (20/01/1996)

Nella vendita di immobili destinati ad abitazione, la licenza di abitabilità è un elemento che caratterizza l'immobile in relazione alla sua capacità di assolvere una determinata funzione economico-sociale e, quindi di soddisfare i concreti bisogni che hanno indotto l'acquirente ad effettuare...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 5893 (26/06/1996)

Delle due fasi del procedimento di qualificazione di un contratto - l'una consistente nella ricerca e nella individuazione della comune volontà dei contraenti e l'altra concernente l'inquadramento della comune volontà cosi accertata nello schema legale corrispondente - la prima configura un tipico...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 7259 (07/08/1996)

L' azione di riduzione del legittimario è di natura personale (in quanto diretta a rivendicare non lo specifico bene posseduto dal beneficiario dell' atto di liberalità, bensì a far valere sul valore di detto bene le proprie ragioni successorie dopo l' accertamento della sua qualità) ma non...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 7285 (08/08/1996)

La proponibilità dell' azione generale di arricchimento, la cui esperibilità va valutata in astratto, deve essere negata tutte le volte che il depauperato abbia a disposizione altra azione utile per farsi indennizzare del pregiudizio subito, a nulla rilevando che sia decaduto da essa o sia rimasto...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 7359 (09/08/1996)

La deliberazione assembleare adottata a maggioranza, che approvi le tabelle millesimali o il regolamento non contrattuale relativi alla ripartizione delle spese, è inefficace nei confronti del condomino assente o dissenziente per nullità radicale deducibile senza limitazione di tempo e non meramente...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 8527 (27/09/1996)

Colui che agisce in "confessoria servitutis" ( art. 1079 cod. civ.) ha l' onere di fornire la prova dell' esistenza di tale diritto, presumendosi il fondo preteso servente libero da pesi e limitazioni, mediante uno dei modi di costituzione o di acquisto ( art. 1058 cod. civ. e segg.) non essendo...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 10248 (20/10/1997)

Il contratto di compravendita con il quale il costruttore di un fabbricato, alienando le singole unità immobiliari, riservi a sé la proprietà delle aree destinate a parcheggio ex lege n. 765 del 1967 (sottraendole, per l' effetto, alla loro inderogabile destinazione) è affetto da nullità parziale,...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 1199 (08/02/1997)

In assenza della dichiarazione degli estremi della concessione edilizia o della allegazione della domanda di concessione in sanatoria con gli estremi del versamento delle prime due rate della relativa oblazione il giudice non può pronunciare la sentenza di trasferimento coattivo di diritti reali su...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 13098 (30/12/1997)

E' nullo per indeterminatezza della prestazione e per mancanza di criteri oggettivi per individuarla - che devono esser prestabiliti nello stesso contratto, se la forma scritta è richiesta "ad substantiam" - un preliminare di permuta immobiliare con il quale una parte si obbliga a trasferire all'...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 1561 (20/02/1997)

Il riconoscimento dei vizi della cosa venduta - che a norma dell'art. 1495 cod. civ. esclude la necessità della loro denuncia da parte dell'acquirente - può avvenire anche tacitamente, e cioè mediante il compimento di atti incompatibili con l'intenzione di respingere la pretesa del compratore o di...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 2389 (18/03/1997)

La norma dell'art. 1712 cod. civ. secondo cui il ritardo del mandante nel rispondere alla comunicazione dell'avvenuta esecuzione dell'incarico comporta approvazione dell'atto compiuto dal mandatario anche se questi ha ecceduto dai limiti del mandato, opera esclusivamente nei rapporti fra mandante e...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 281 (14/01/1997)

La volontà del proprietario, impeditiva della costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia ai sensi dell' art. 1062 cod. civ., è utilmente manifestata non solo se il dante causa, nell' atto di separazione di due fondi, ha espressamente dichiarato di voler escludere la...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 3503 (23/04/1997)

Il criterio fondamentale di distinzione tra vendita a misura e vendita a corpo sta in ciò che nella prima la determinazione dei confini della cosa venduta è effettuata attraverso la misurazione mentre la seconda è caratterizzata dalla determinazione e delimitazione del bene in modo che esso resti...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 380 (16/01/1997)

Il risarcimento del danno per equivalente costituisce una reintegrazione del patrimonio del creditore che si realizza mediante l' attribuzione, al creditore, di una somma di danaro pari al valore della cosa o del servizio oggetto della prestazione non adempiuta, e quindi si atteggia come la forma,...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 3873 (03/05/1997)

Il carattere saltuario dell' esercizio delle servitù discontinue (servitù di passaggio) non costituisce ostacolo all' esperibilità delle azioni a tutela del possesso, dovendo esso essere valutato in relazione alle peculiari caratteristiche ed esigenze della servitù stessa, essendo sufficiente, una...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 3968 (07/05/1997)

In un edificio in condominio, le scale - oggetto di proprietà comune a norma dell' art. 1117 n. 1 cod. civ., se il contrario non risulta dal titolo - comprendono l' intera relativa "cassa", di cui costituiscono componenti essenziali ed inscindibili le murature che la delimitano, assolvano o meno le...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 4287 (15/05/1997)

Il principio per cui rinunzia richiede forma scritta "ad substantiam" solo quando abbia come oggetto immediato i diritti reali immobiliari indicati nell' art. 1350 cod. civ., è estraneo all' ipotesi di rinunzia ad un legato in sostituzione della legittima allorché il contenuto del legato medesimo...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 4328 (16/05/1997)

La buona fede nel possesso, dell' acquirente "a non domino" di bene mobile va presunta, ai sensi dell' art. 1147 cod. civ., con la conseguenza che spetta a chi rivendichi il bene, al fine di escludere in favore del possessore gli effetti di cui all' art. 1153 cod. civ., di fornire la prova della...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 4463 (20/05/1997)

A concretare la molestia che legittima il possessore ad esperire l'azione di manutenzione è sufficiente la sussistenza dell'"animus turbandi" e cioè la volontà di compiere un atto che modifichi o alteri l'altrui possesso. Tale intento deve escludersi quando l'autore della molestia abbia agito...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 4511 (21/05/1997)

La condanna generica al risarcimento del danno, avendo come contenuto una mera "declaratoria iuris" postula quale presupposto necessario e sufficiente a legittimarla, l'accertamento di un fatto ritenuto dal giudice, alla stregua di un giudizio di probabilità, potenzialmente produttivo di conseguenze...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 5266 (12/06/1997)

La pattuizione che impegna il promittente venditore a liberare l' immobile promesso in vendita, entro un termine prefissato, dalle iscrizioni ipotecarie sussistenti al momento del contratto e note al compratore, non può considerarsi clausola di stile non espressiva di una volontà negoziale, in...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 5333 (13/06/1997)

Poiché l'art. 1138, ultimo comma, cod. civ., dispone che "Le norme del regolamento" - senza distinguere se contrattuale o maggioritario - "...IN nessun caso possono derogare.." all'art. 1136 cod. civ., - a norma del quale (sesto comma) "tutti i condomini" devono esser invitati alla riunione per...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 5711 (26/06/1997)

Il rigore probatorio sotteso all' esercizio dell' azione di rivendica, che impone all' attore la dimostrazione dell' acquisto del bene a titolo originario (o della ricezione del medesimo, per effetto di una serie ininterrotta di trasferimenti, da chi lo aveva acquistato a detto titolo, ovvero del...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 631 (22/01/1997)

In materia di giuramento decisorio, le disposizioni dell' art. 2738, primo comma, cod. civ., sono indicative della volontà del legislatore di impedire, anche prima del passaggio in giudicato della sentenza, ogni possibilità di rimettere in discussione, per effetto delle deduzioni difensive delle...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 6480 (16/07/1997)

Quando una parte negoziale, nel senso di centro di imputazione delle posizioni attive o passive nascenti dal contratto, ha carattere soggettivamente complesso, essa resta insensibile alle mutazioni attinenti ai soggetti che la costituiscono, e tale insensibilità si riflette anche su quelle...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 7618 (14/08/1997)

Le obbligazioni inerenti all'esercizio di un'attività professionale sono, di regola, obbligazioni di mezzi e non di risultato, in quanto il professionista, assumendo l'incarico, si impegna a prestare la propria opera per raggiungere il risultato desiderato ma non a conseguirlo. Avuto riguardo, più...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 827 (27/01/1997)

Perché possa configurarsi un collegamento di negozi in senso tecnico, tale da imporre la considerazione unitaria della fattispecie, è necessario che ricorra sia il requisito oggettivo, costituito dal nesso teleologico fra i negozi, sia il requisito soggettivo, costituito dal comune intento pratico...

Cass. civile, sez. II del 1998 numero 1131 (04/02/1998)

Al fine di ritenere l'esistenza di uno spoglio occulto o clandestino è necessario non tanto che il possessore abbia ignorato il fatto, ma soprattutto che egli si sia trovato nella impossibilità di averne cognizione, onde per escludere la clandestinità è determinante la presenza di persone che in...

Cass. civile, sez. II del 1998 numero 2259 (02/03/1998)

L' amministratore del condominio, convenuto in giudizio da un terzo o da un condomino è tenuto a darne senza indugio notizia all' assemblea quando la domanda abbia un contenuto esorbitante dalle sue attribuzioni, cosi come delineate dall' art. 1130 cod. civ. Pertanto poiché in base a detto articolo...