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Cass. civile, sez. II del 1979 numero 2228 (21/04/1979)

L' art. 631 comma primo cod. civ., che sanziona con la nullità ogni disposizione testamentaria con la quale si faccia dipendere dallo arbitrio di un terzo l' indicazione dell' erede o del legatario, ovvero la determinazione della quota di eredità, non comprende nella nozione di terzo la persona...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 3088 (28/05/1979)

Affinché le parti possano addivenire a un nuovo assetto degli interessi che non poterono avere vita mediante un negozio affetto da nullità assoluta, occorre che il negozio sia rinnovato, non nel senso di riprodurlo, ma nel senso di compierlo ex novo per sottrarlo all' influenza della preesistente...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 3153 (04/06/1979)

Ai fini dell' applicazione della sanzione di invalidità di cui al secondo comma dell' art. 1341 cod. civ. non è necessario che al di fuori del contratto oggetto della controversia una delle parti di esso si trovi in una situazione di preminenza economica, operando in regime di monopolio o quasi...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 528 (24/01/1979)

Nella vendita avente a oggetto una massa di cose (nella specie kg 30.000 di cotone) i modi e il momento di determinazione della quantità della massa e dell'ammontare del prezzo non incidono nella determinazione dell'oggetto della vendita, ancorché possano avere rilevanza sotto altri profili (art....

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 530 (24/01/1979)

Poiché in materia di garanzia per vizi nella vendita di animali, la norma del R.D. 10 maggio 1914 n. 533, quale legge speciale, trova applicazione, a norma dell'art. 1496 Cod. civ., con esclusione degli usi locali, l'animale che sia affetto da una delle malattie infettive indicate nell'art. 1 del...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 569 (25/01/1979)

Nella divisione dei beni ereditari, l' erede, che sia debitore di altri coeredi in dipendenza dei rapporti di comunione, può evitare estinguendo in moneta corrente il suo debito che costoro imputino il debito alla sua quota attraverso il prelevamento di beni dalla massa, ereditaria, di cui all' art....

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 5983 (17/11/1979)

A norma dell' art. 1064 cod. civ., il diritto di servitù comprende tutto ciò che è necessario per usarne ed è comprensivo anche di quelle facoltà accessorie (adminicula servitutis) che sono indispensabili per l' esercizio del diritto e senza delle quali l' utilitas della servitù non potrebbe...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 1116 (14/02/1980)

Nel caso di vendita, definitiva o preliminare, di cosa altrui, l'impegno del venditore o del promittente, può essere adempiuto sia mediante l'acquisto della proprietà della cosa da parte di tale soggetto, col successivo trasferimento di essa al promissario acquirente (nell'ipotesi di vendita...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 2059 (28/03/1980)

Il trasferimento delle cose mobili vendute in un locale di pubblico deposito, qualora il compratore non si sia presentato a riceverle, costituisce, a norma dell'art. 1514 cod. civ., una facoltà del venditore, dal cui mancato esercizio non deriva, al venditore medesimo, alcuna conseguenza...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 2551 (18/04/1980)

La nullità del mandato all' acquisto di beni immobili, da trasferire successivamente al mandante, per difetto di forma scritta, non osta a che il mandatario possa dare spontanea esecuzione agli accordi verbali intercorsi con il mandante, e, quindi, non può di per se costituire ragione d' invalidità...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 2555 (18/04/1980)

Il diritto di tenere alberi a distanza inferiore a quella legale costituisce una vera e propria servitù affermativa, come quella che impone un pari al proprietario di un fondo e permette una più ampia utilizzazione del fondo limitrofo dove l' albero è mantenuto a distanza non legale dal confine: ne...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 3813 (16/06/1980)

La garanzia per i vizi della cosa venduta disciplinata agli artt 1490 e seguenti cod. civ., differisce da quella di buon funzionamento prevista dall'art. 1512 dello stesso codice per il fatto che, mentre la seconda impone all'acquirente solo l'onere di dimostrare il cattivo funzionamento della cosa...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 4254 (03/07/1980)

Il patto di riscatto - inteso come condizione risolutiva potestativa della vendita, il cui avveramento è rimesso alla libera determinazione del venditore e produce l' immediato ritorno della proprietà della cosa al medesimo senza il bisogno di una manifestazione di volontà del compratore, anzi...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 4442 (11/07/1980)

Il chiamato all'eredità, ancor prima ed indipendentemente dalla accettazione, ove si immetta nella gestione dei beni ereditari, ne va considerato alla stregua delle disposizioni dell'art. 460 Cod. civ. possessore, sicché quando la chiamata all'eredità sia venuta meno per la successiva pubblicazione...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 4929 (13/08/1980)

Il chiamato all'eredità che non è nel possesso dei beni ereditari non è legittimato attivamente e passivamente nelle azioni relative a crediti del de cuius, poiché tali azioni, presupponendo un attivo interessamento tendente a incrementare il patrimonio ereditario, comportano, di regola,...

Cass. civile, sez. II del 1981 numero 2403 (23/04/1981)

Non puo qualificarsi vessatoria, ai sensi e per gli effetti di cui all' art 1341, secondo comma, cod civ, la clausola di esclusione della revisione del prezzo ex art 1664 successivo, in quanto l' elencazione delle clausole onerose contenuta nell' art 1341, secondo comma, citato ha carattere...

Cass. civile, sez. II del 1981 numero 247 (10/01/1981)

Per effetto del rinvio operato dall'art 1497 cod civ alle disposizioni generali sulla risoluzione del contratto per inadempimento, il compratore può ottenere la risoluzione del contratto. Soltanto se il difetto di qualità della cosa venduta non sia di scarsa importanza; tuttavia, quando...

Cass. civile, sez. II del 1981 numero 3483 (27/05/1981)

Qualora avverso la sentenza del giudice di primo grado che, modificando lo stato di graduazione dei crediti di una eredita beneficiata, abbia condannato due creditori privilegiati a corrispondere ad un terzo - rispetto al quale le loro posizioni venivano posposte - quanto da quello non percepito ed...

Cass. civile, sez. III del 2010 numero 16905 (20/07/2010)

Sussiste la responsabilità contrattuale del notaio per non aver effettuato le necessarie visure catastali ed ipotecarie nell’ipotesi di acquisto di un bene immobile che, già in epoca anteriore alla stipula, era risultato gravato da pignoramento, nonostante la parte venditrice ne avesse garantito la...

Cass. civile, sez. III del 2010 numero 2033 (29/01/2010)

In tema di accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario,la proroga del termine per il compimento dell'inventario, prevista per il chiamato che è nel possesso dei beni dall'art. 485, comma I, c.c., e richiamata nell'art. 487 c.c., può essere concessa una sola volta, sicchè ha carattere...

Cass. civile, sez. III del 2010 numero 22944 (12/11/2010)

Sussiste il diritto di prelazione o di riscatto di cui all'art. 8, L. n. 590/1965, anche in caso in vendita una quota di un fondo, appartenente a più persone in proprietà indivisa. Non va confuso con la legittimità dell'esercizio della prelazione o del riscatto anche relativamente alla sola quota...

Cass. civile, sez. III del 2010 numero 25123 (13/12/2010)

In caso di cessione di quota di società in nome collettivo, qualora il cedente non abbia garantito gli acquirenti la quota stessa dell’inesistenza di debiti sociali, lo stesso risponde delle obbligazioni sociali sorte anteriormente alla cessione esclusivamente nei confronti del creditori sociali e...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 25230 (29/11/2011)

Con riferimento alla prelazione urbana, l’esercizio del diritto di riscatto previsto dall’art. 39 della l. n. 392/78 a favore del conduttore di immobile urbano adibito ad uso diverso dall’abitazione pretermesso nel caso di vendita del bene locato ha, come effetto, non la risoluzione del contratto...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 26022 (05/12/2011)

L'impossibilità di utilizzare le presunzioni in riferimento ai contratti aleatori - in ragione della loro eccezionalità, sì da richiedere che essi risultino da una espressa volizione delle parti e da clausole appositamente stabilite o accettate - esclude soltanto la possibilità di affermare che in...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 291 (10/01/2011)

L'unicità del fatto dannoso richiesta dall'art. 2055 c.c., ai fini della configurabilità della responsabilità solidale degli autori dell'illecito va intesa in senso non assoluto, ma relativo, sicché tale responsabilità, volta a rafforzare la garanzia del danneggiato e non ad alleviare la...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 4907 (28/02/2011)

La sentenza di esecuzione in forma coattiva dell'obbligo di contrarre, ex art. 2932 c.c., produce gli effetti del contratto definitivo, che è destinata a surrogare, solo col passaggio in giudicato. Pertanto, prima di tale momento, il creditore del promissario acquirente non può iniziare l'esecuzione...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 5690 (10/03/2011)

Laddove le spese per lavori condominiali siano deliberate in base a tabelle millesimali imprecise perché non comprendenti un’unità immobiliare sorta in seguito, il rimedio a disposizione del condominio nei confronti del relativo condomino è l’azione di indebito arricchimento: pur essendo infatti...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 6254 (21/02/2011)

Gli oggetti c.d. di "design", la cui produzione si contraddistingue per la stretta correlazione fra aspetti prettamente industriali e sensibilità artistica dell'autore che ne determinano la originalità e la riconoscibilità da parte dei consumatori, ancorché interessati ad uno specifico ambito...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 7553 (01/04/2011)

In materia di contratto d’opera intellettuale, nel caso in cui risulti provato l’inadempimento del professionista alla propria obbligazione, per negligente svolgimento della prestazione, il danno derivante da eventuali sue omissioni deve risultare sussistente qualora, sulla scorta di criteri...

Cass. civile, sez. III del 2012 numero 17152 (09/10/2012)

Il prelegatario non acquista il possesso esclusivo del bene assegnatogli sino a quando non gli venga consegnato da tutti gli altri coeredi. Ne consegue che, se il bene assegnato in prelegato è rappresentato da un immobile locato a terzi, fino al momento suindicato esso resta nel compossesso dei...

Cass. civile, sez. III del 2012 numero 2562 (22/02/2012)

Laddove si presenti un sinistro su una strada statale, provocato dal ghiaccio, è ritenuto applicabile all’ente l’art. 2051 c.c., in quanto proprietaria e gestore della strada pubblica, qualora esso non abbia dimostrato di avere usato la diligenza che il caso richiedeva, ovvero di avere adottato...

Cass. civile, sez. III del 2012 numero 27905 (21/12/2011)

In tema di fusione di società perfezionatasi nel sistema vigente prima dell’entrata in vigore del d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6, a partire dall’ultima delle iscrizioni nell’ufficio del registro delle imprese, prescritte dall’art. 2504 c.c., la società risultante dalla fusione assume tutti i diritti e...

Cass. civile, sez. II del 2019 numero 29229 (12/11/2019)

Nella stipula di un preliminare di vendita il mediatore ha l'obbligo di comunicare al promissario acquirente le circostanze a lui note o comunque conoscibili con la comune diligenza richiesta in relazione al tipo di prestazione, non essendo egli tenuto, in difetto di uno specifico incarico, a...