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Cass. civile, sez. III del 1998 numero 1766 (19/02/1998)

La prescrizione dell'azione disciplinare contro i notai, come espressamente previsto dall'art. 146 della legge 16 febbraio 1913 n. 89 si compie per effetto del decorso di quattro anni dal giorno in cui l'infrazione è stata commessa "ancorché vi siano stati atti di procedura", e quindi non subisca...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 212 (13/01/1998)

Nei confronti del subconduttore, ai sensi del terzo comma dell' art. 1595 cod. civ., esplica efficacia, anche di titolo esecutivo, la sentenza pronunciata tra locatore e conduttore e pur nell' assenza in giudizio di quegli perché il diritto del subconduttore deriva ed è condizionato da quello del...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 2405 (04/03/1998)

E' configurabile un grave motivo per l' opposizione del locatore alla cessione della locazione di un immobile, adibito ad uso diverso dall' abitazione, (art. 36 legge 27 luglio 1978 n. 392) nell’insolvibilità del cessionario, presunta per i protesti di titoli cambiari emessi da una società in nome...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 2483 (06/03/1998)

La responsabilità per l'esercizio di attività pericolose implica l'accertamento di presupposti di fatto diversi, quanto meno in parte, da quelli propri della responsabilità per fatto illecito prevista dalla norma generale dell'art. 2043 c.c., onde la domanda che ha per oggetto l'accertamento del...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 5086 (21/05/1998)

Il cosiddetto contratto di sponsorizzazione comprende una serie di ipotesi nella quali un soggetto, detto sponsorizzato, si obbliga a consentire ad altri l' uso della propria immagine e del proprio nome, per promuovere un marchio o un prodotto specificamente marcato, dietro corrispettivo. Tale...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 6062 (18/06/1998)

Nell' assicurazione contro gli infortuni a favore di un terzo - cui si applica la disciplina dell' assicurazione sulla vita - la norme contenuta nell' art. 1920 cod. civ. secondo cui il terzo acquista un diritto proprio ai vantaggi dell' assicurazione, va inteso nel senso che il diritto all'...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 884 (29/01/1998)

La dichiarazione di un condebitore di voler profittare della transazione intervenuta tra altro condebitore solidale e il creditore (art. 1304 cod. civ.), è un diritto potestativo che non ammette equipollenti - e perciò non può esser sostituita dalla rinuncia del creditore ad eccepirne la mancanza -...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 8876 (08/09/1998)

La previsione, ad opera dell'art. 1105, comma quarto, cod. civ. in materia di comunione, per il caso in cui non si formi una maggioranza ai fini dell'adozione dei provvedimenti necessari per l'amministrazione della cosa comune, dello specifico rimedio del ricorso, da parte di ciascun partecipante,...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 9909 (06/10/1998)

Il coniuge comproprietario di un bene che l'altro coniuge ha concesso in comodato senza il suo consenso, non tempestivamente impugnato ai sensi dell'art. 184 cod. civ., è obbligato al rispetto del contratto e se prima della scadenza di esso decede il comodante, i suoi eredi subentrano nell'obbligo...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 102 (08/01/1999)

Nel contratto di assicurazione l' onere della forma scritta "ad probationem" ex art. 1888 cod. civ. è rispettato quando l' assicurato abbia sottoscritto una clausola di rinvio, nella quale si dica che l' assicurato medesimo ha ricevuto ed accettato le condizioni generali di polizza.

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 108 (08/01/1999)

Nel contratto di trasporto con rispedizione il vettore assume due obblighi: quello di trasferire la merce per una certa tratta, e quello - successivo - di concludere un contratto di trasporto, quale mandatario del mittente, per la tratta successiva. Al contrario, nel contratto concluso con lo...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 12833 (19/11/1999)

La società di fatto, ancorché irregolare e non munita di personalità giuridica, è tuttavia soggetto di diritto, in quanto titolare di un patrimonio formato con i beni conferiti dai soci, con la conseguenza che detta società è passivamente legittimata rispetto alla domanda del socio receduto che...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 1427 (20/02/1999)

La previsione per l'obbligazione fideiussoria di una scadenza anteriore a quella dell'obbligazione principale concretizza l'ipotesi di cui all'art. 1941, terzo comma, cod. civ., sotto il profilo della maggiore onerosità delle condizioni a cui è sottoposta la fideiussione, e comporta la nullità della...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 2896 (26/03/1999)

I diritti di prelazione e di riscatto agrario, stante la tassativa elencazione contenuta negli artt. 8 della legge n. 590 del 1965 e 7 della legge n. 817 del 1971, non possono essere riconosciuti a coloro che coadiuvano il soggetto titolare degli stessi nella coltivazione del fondo che dà diritto...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 2963 (29/03/1999)

La responsabilità dell'ente proprietario della strada è configurabile, a parte ogni problema di concorrente responsabilità dell'impresa appaltatrice dei lavori, anche quando i lavori di costruzione, manutenzione o restauro di una strada vengano dati in appalto, derivando dalla stessa titolarità...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 4377 (03/05/1999)

Qualora un contratto di locazione abitativo sia stato stipulato con la previsione di un uso transitorio, il conduttore che assuma la nullità ex art. 79 della legge 27 luglio 1978 n. 392 di tale clausola per inesistenza in concreto della dedotta natura transitoria delle esigenze abitative, deve...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 5296 (01/06/1999)

A differenza dell' art. 137 della legge 16 febbraio 1913, n. 89 sull' ordinamento del notariato, che prevede l' ipotesi che il notaio abbia commesso irregolarità nella tenuta del repertorio, nel caso in cui il repertorio manchi, trova applicazione la disposizione dell' art. 138, primo comma n. 4...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 591 (22/01/1999)

L' azione revocatoria ordinaria (rimedio funzionale alla ricostituzione della garanzia generica assicurata al creditore dal patrimonio del debitore) presuppone, per la sua legittima esperibilità, la sola esistenza di un debito, e non anche la concreta esigibilit... di esso (potendo essere esperita,...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 6121 (18/06/1999)

Il proprietario è responsabile, ai sensi dell'art. 2051 c.c., nelle ipotesi in cui la cosa in custodia abbia causato l'evento dannoso o abbia contribuito concausalmente alla sua produzione, inserendosi in un processo dannoso in atto ed alimentando lo stesso con accentuato dinamismo (in applicazione...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 6248 (21/06/1999)

In tema di azione revocatoria ordinaria, nel caso in cui il debitore disponga del suo patrimonio mediante vendita contestuale di una pluralità di beni, l'esistenza e la consapevolezza sua e dei terzi acquirenti del pregiudizio patrimoniale che tali atti recano alle ragioni del creditore ai fini...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 6397 (23/06/1999)

La valida offerta, ancorché informale, dei canoni dovuti, anteriore alla notifica di intimazione di sfratto per morosità, esclude la mora colpevole, ai sensi dell' arte. 1220 cod. civ., e perciò non consente al locatore di avvalersi della clausola risolutiva espressa.

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 9270 (03/09/1999)

Quando il contratto concluso dal rappresentante con se stesso è stato concluso in adempimento di un contratto preliminare non opera la presunzione di conflitto di interessi che l'art. 1395 cod. civ. pone per il caso in cui il rappresentante è tale nei confronti di due diversi soggetti e regola i...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 9400 (06/09/1999)

Le spese legali corrisposte dal cliente al proprio avvocato in relazione ad attività stragiudiziale seguita da attività giudiziale e non considerate nella nota di cui all' art. 75 disp.att.cod.proc.civ., possono formare oggetto di domanda di risarcimento nei confronti dell' altra parte a titolo di...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 9401 (06/09/1999)

In tema di prelazione agraria, la dichiarazione del titolare di esercitare il relativo diritto non produce l'effetto traslativo della proprietà del fondo se non si avveri, entro il termine previsto dall'art.8, comma secondo, della legge 26 maggio 1965 n.590, la condizione sospensiva dell'effettivo...

Cass. civile, sez. III del 2000 numero 13337 (06/10/2000)

Il dovere del custode di segnalare il pericolo connesso all'uso della cosa si arresta di fronte ad un'ipotesi di utilizzazione impropria, la cui pericolosità sia talmente evidente ed immediatamente apprezzabile da chiunque, tale da renderla del tutto imprevedibile, sicché l'imprudenza del...

Cass. civile, sez. III del 2000 numero 15080 (22/11/2000)

Il divieto, stabilito dall'art. 2279 cod. civ. a carico dei liquidatori, di nuove operazioni - intendendosi per tali quelle che non si giustificano con lo scopo di liquidazione o di definizione dei rapporti in corso - ha l'evidente ratio d'impedire ai medesimi la prosecuzione dell'attività sociale,...

Cass. civile, sez. III del 2000 numero 15538 (07/12/2000)

In tema di responsabilità da custodia, per aversi imputazione degli effetti dannosi a norma dell'art. 2051 c.c. è necessario che il danno si sia verificato nello sviluppo di un agente insito nella cosa, e che il soggetto convenuto abbia, in virtù del suo rapporto con la cosa stessa, l'obbligo di...

Cass. civile, sez. III del 2000 numero 1859 (18/02/2000)

L'art. 2051 c.c. non si riferisce alla custodia nel senso contrattuale del termine, bensì ad un effettivo potere fisico che implica il governo e l'uso della cosa ed a cui sono riconducibili l'esigenza e l'onere della vigilanza affinché dalla cosa stessa, per sua natura o per particolari contingenze,...

Cass. civile, sez. III del 2000 numero 2091 (24/02/2000)

L'art. 2044 rinvia sostanzialmente, per la nozione di legittima difesa quale situazione idonea ad escludere la responsabilità civile per fatto illecito, all'art. 52 c.p., che richiede, a tal fine, la sussistenza, nella fattispecie, della necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il...

Cass. civile, sez. III del 2000 numero 2220 (28/02/2000)

Ai fini dell'accertamento della sussistenza della responsabilità ex art. 2050 c.c., il giudizio sulla pericolosità dell'attività svolta - ossia l'apprezzamento della stessa come attività che, per sua natura, o per i mezzi impiegati, rende probabile, e non semplicemente possibile, il verificarsi...

Cass. civile, sez. III del 2000 numero 5421 (28/04/2000)

Ai fini dell'applicazione dell'art. 2055 c.c., in tema di solidarietà tra più responsabili del danno, è sufficiente la consumazione di un unico fatto dannoso (nella specie inquinamento di un unico fondo), alla cui produzione abbiano concorso, con efficacia causale, più condotte lesive, essendo del...

Cass. civile, sez. III del 2000 numero 5962 (10/05/2000)

Del bene della vita l'elemento tempo costituisce una componente essenziale, con la conseguenza che ogni fatto imputabile che ne determini l'anticipata cessazione, influenzando un fattore patogenetico già esistente e costituente la causa clinica del decesso, non può considerarsi mera occasione, ma...

Cass. civile, sez. III del 2001 numero 12655 (17/10/2001)

Nel comodato c.d. precario in mancanza di determinazione della sua durata, ove non risulti un termine in relazione all'uso del bene, ancorchè il comodatario sia tenuto a restituire la cosa "non appena il comodante la richieda", ai sensi dell'art. 1810 cod.civ., tale disciplina, configurando...

Cass. civile, sez. III del 2001 numero 4022 (21/03/2001)

In materia di responsabilità derivante dalla circolazione dei veicoli, l'art. 2054 c.c. esprime, in ciascuno dei commi che lo compongono, principi di carattere generale applicabili a tutti i soggetti che da tale circolazione comunque ricevano danni e quindi anche ai trasportati quale che sia il...

Cass. civile, sez. III del 2001 numero 4742 (30/03/2001)

La responsabilità ex art. 2052 c.c. del proprietario dell'animale (o dell'utilizzatore che se ne serva in modo autonomo, tale da escludere l'ingerenza del proprietario nel governo dell'animale) postula il nesso causale tra il fatto dell'animale medesimo ed il danno subito dall'attore, il quale,...