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Codice di Procedura Civile art. 214

DISCONOSCIMENTO DELLA SCRITTURA PRIVATA 1. Colui contro il quale è prodotta una scrittura privata se intende disconoscerla, è tenuto a negare formalmente la propria scrittura o la propria sottoscrizione. 2. Gli eredi o aventi causa possono limitarsi a dichiarare di non conoscere la scrittura o la...

Codice di Procedura Civile art. 215

RICONOSCIMENTO TACITO DELLA SCRITTURA PRIVATA 1. La scrittura privata prodotta in giudizio si ha per riconosciuta: 1) se la parte, alla quale la scrittura è attribuita o contro la quale è prodotta, è contumace, salva la disposizione dell'articolo 293 terzo comma; 2) se la parte comparsa non la...

Codice di Procedura Civile art. 23

FORO PER LE CAUSE TRA SOCI E TRA CONDOMINI 1. Per le cause tra soci [c.c. 2247] è competente il giudice del luogo dove ha sede la società; per le cause tra condomini, ovvero tra condomini e condominio, il giudice del luogo dove si trovano i beni comuni o la maggior parte di essi. (Comma così...

Codice di Procedura Civile art. 263

§10 Del rendimento dei conti (PRESENTAZIONE E ACCETTAZIONE DEL CONTO) 1. Se il giudice ordina la presentazione di un conto, questo deve essere depositato in cancelleria con i documenti giustificativi, almeno cinque giorni prima dell' udienza fissata per la discussione di esso. 2. Se il conto...

Codice di Procedura Civile art. 277

PRONUNCIA SUL MERITO 1. Il Collegio nel deliberare sul merito deve decidere tutte le domande proposte e le relative eccezioni, definendo il giudizio. 2. Tuttavia il Collegio, anche quando il giudice istruttore gli ha rimesso la causa a norma dell' art. 187 primo comma, può limitare la decisione...

Codice di Procedura Civile art. 279

FORMA DEI PROVVEDIMENTI DEL COLLEGIO 1. Il Collegio quando provvede soltanto su questioni relative all' istruzione della causa, senza definire il giudizio, pronuncia ordinanza 2. Il Collegio pronuncia sentenza: 1) quando definisce il giudizio, decidendo questioni di giurisdizione o di...

Codice di Procedura Civile art. 340

RISERVA FACOLTATIVA DI APPELLO CONTRO SENTENZE NON DEFINITIVE 1. Contro le sentenze previste dall' art. 278 e dal n. 4 del secondo comma dell' art. 279, l' appello può essere differito , qualora la parte soccombente ne faccia riserva, a pena di decadenza, entro il termine per appellare e, in ogni...

Codice di Procedura Civile art. 375

PRONUNCIA IN CAMERA DI CONSIGLIO La Corte, sia a sezioni unite che a sezione semplice, pronuncia con ordinanza in camera di consiglio quando riconosce di dovere: 1) dichiarare l’inammissibilità del ricorso principale e di quello incidentale eventualmente proposto, anche per mancanza dei motivi...

Codice di Procedura Civile art. 409

TITOLO IV Norme per le controversie in materia di lavoro - CAPO I Delle controversie individuali di lavoro - SEZIONE I Disposizioni generali - (CONTROVERSIE INDIVIDUALI DI LAVORO) 1. Si osservano le disposizioni del presente capo nelle controversie relative a: 1) i rapporti di lavoro subordinato...

Codice di Procedura Civile art. 410

TENTATIVO OBBLIGATORIO DI CONCILIAZIONE 1. Chi intende proporre in giudizio una domanda relativa ai rapporti previsti dall'articolo 409 e non ritiene di avvalersi delle procedure di conciliazione previste dai contratti e accordi collettivi deve promuovere, anche tramite l'associazione sindacale...

Codice di Procedura Civile art. 429

PRONUNCIA DELLA SENTENZA 1. Nell' udienza, il giudice, esaurita la discussione orale e udite le conclusioni delle parti, pronuncia sentenza con cui definisce il giudizio dando lettura del dispositivo. 2. Se il giudice lo ritiene necessario, su richiesta delle parti, concede alle stesse un termine...

Codice di Procedura Civile art. 52

RICUSAZIONE DEL GIUDICE 1. Nei casi in cui è fatto obbligo al giudice di astenersi, ciascuna delle parti può proporne la ricusazione mediante ricorso contenente i motivi specifici e i mezzi di prova. 2. Il ricorso, sottoscritto dalla parte o dal difensore, deve essere depositato in cancelleria...

Codice di Procedura Civile art. 669bis

CAPO III Dei procedimenti cautelari - SEZIONE I Dei procedimenti cautelari in generale - (FORMA DELLA DOMANDA) 1. La domanda si propone con ricorso depositato nella cancelleria del giudice competente.

Codice di Procedura Civile art. 720

REVOCA DELL'INTERDIZIONE O DELL'INABILITAZIONE Per la revoca dell'interdizione o dell'inabilitazione si osservano le norme stabilite per la pronuncia di esse. Coloro che avevano diritto di promuovere l'interdizione e l'inabilitazione [c.c. 417] possono intervenire nel giudizio di revoca per...

Codice di Procedura Civile art. 737

FORMA DELLA DOMANDA E DEL PROVVEDIMENTO I provvedimenti, che debbono essere pronunciati in camera di consiglio, si chiedono con ricorso al giudice competente e hanno forma di decreto motivato, salvo che la legge disponga altrimenti.

Codice di Procedura Civile art. 742

REVOCABILITA' DEI PROVVEDIMENTI 1. I decreti possono essere in ogni tempo modificati o revocati, ma restano salvi i diritti acquistati in buona fede dai terzi in forza di convenzioni anteriori alla modificazione o alla revoca.

Codice di Procedura Civile art. 75

TITOLO III Delle parti e dei difensori - CAPO I Delle parti - (CAPACITA' PROCESSUALE) 1. Sono capaci di stare in giudizio le persone che hanno il libero esercizio dei diritti che vi si fanno valere. 2. Le persone che non hanno il libero esercizio dei diritti non possono stare in giudizio se non...

Codice di Procedura Civile art. 772

AVVISO DELL'INIZIO DELL'INVENTARIO 1. L' ufficiale che procede all' inventario deve dare avviso, almeno tre giorni prima, alle persone indicate nell' articolo precedente del luogo, giorno e ora in cui darà inizio alle operazioni. 2. L' avviso non è necessario per le persone che non hanno...

Codice di Procedura Civile art. 783

VENDITA DI BENI EREDITARI 1. La vendita dei beni mobili deve essere promossa dal curatore nei trenta giorni successivi alla formazione dell' inventario, salvo che il pretore, con decreto motivato , non disponga altrimenti . 2. La vendita dei beni immobili può essere autorizzata dal tribunale con...

Codice di Procedura Civile art. 82

PATROCINIO 1. Davanti al giudice di pace le parti possono stare in giudizio personalmente nelle cause il cui valore non eccede euro 1.100. (Comma così modificato dalla lett. a) del comma 1 dell’art. 13, D.L. 22 dicembre 2011, n. 212 come modificata dalla legge di conversione n. 17 del 17...

Codice di Procedura Civile art. 833

abrogato [FORMA DELLA CLAUSOLA COMPROMISSORIA] [1. La clausola compromissoria contenuta in condizioni generali di contratto oppure in moduli o formulari non è soggetta alla approvazione specifica prevista dagli articoli 1341 e 1342 del Codice civile . 2. E' valida la clausola compromissoria...

Codice di Procedura Civile art. 111

SUCCESSIONE A TITOLO PARTICOLARE NEL DIRITTO CONTROVERSO 1. Se nel corso del processo si trasferisce il diritto controverso per atto tra vivi a titolo particolare, il processo prosegue tra le parti originarie. 2. Se il trasferimento a titolo particolare avviene a causa di morte, il processo è...

Codice di Procedura Civile art. 163

CONTENUTO DELLA CITAZIONE 1. La domanda si propone mediante citazione a comparire a udienza fissa. 2. Il presidente del tribunale stabilisce al principio dell'anno giudiziario, con decreto approvato dal primo presidente della corte di appello, i giorni della settimana e le ore delle udienze...

Codice di Procedura Civile art. 192

ASTENSIONE E RICUSAZIONE DEL CONSULENTE L'ordinanza è notificata al consulente tecnico a cura del cancelliere, con invito a comparire all'udienza fissata dal giudice. Il consulente che non ritiene di accettare l'incarico o quello che, obbligato a prestare il suo ufficio, intende astenersi, deve...

Codice di Procedura Civile art. 22

FORO PER LE CAUSE EREDITARIE 1. E' competente il giudice del luogo dell' aperta successione per le cause: 1) relative a petizione o divisione di eredità e per qualunque altra tra coeredi fino alla divisione; 2) relative alla rescissione della divisione e alla garanzia delle quote, purché...

Codice di Procedura Civile art. 278

CONDANNA GENERICA. PROVVISIONALE 1. Quando è già accertata la sussistenza di un diritto,ma è ancora controversa la quantità della prestazione dovuta, il collegio, su istanza di parte, può limitarsi a pronunciare con sentenza la condanna generica alla prestazione, disponendo con ordinanza che il...

Codice di Procedura Civile art. 295

SOSPENSIONE NECESSARIA 1. Il giudice dispone che il processo sia sospeso in ogni caso in cui egli stesso o altro giudice deve risolvere una controversia, dalla cui definizione dipende la decisione della causa (1). (Articolo così sostituito dall'art. 35, L. 26 novembre 1990, n. 353, in vigore dal...

Codice di Procedura Civile art. 324

COSA GIUDICATA FORMALE 1. S'intende passata in giudicato la sentenza che non è più soggetta né a regolamento di competenza, né ad appello, né a ricorso per cassazione, né a revocazione per i motivi di cui agli numeri 4 e 5 dell'articolo 395.

Codice di Procedura Civile art. 411

PROCESSO VERBALE DI CONCILIAZIONE 1. Se la conciliazione riesce, si forma processo verbale che deve essere sottoscritto dalle parti e dal presidente del collegio che ha esperito il tentativo, il quale certifica l'autografia della sottoscrizione delle parti o la loro impossibilità di sottoscrivere....

Codice di Procedura Civile art. 64

RESPONSABILITA' DEL CONSULENTE 1. Si applicano al consulente tecnico le disposizioni del codice penale relative ai periti. 2. In ogni caso, il consulente tecnico che incorre in colpa grave nell'esecuzione degli atti che gli sono richiesti, è punito con l'arresto fino a un anno o con l'ammenda...

Codice di Procedura Civile art. 705

DIVIETO DI PROPORRE GIUDIZIO PETITORIO 1. Il convenuto nel giudizio possessorio non può proporre giudizio petitorio, finché il primo giudizio non sia definito e la decisione non sia stata eseguita. 2. Il convenuto può tuttavia proporre il giudizio petitorio quando dimostra che l' esecuzione del...

Codice di Procedura Civile art. 714

ISTRUZIONE PRELIMINARE 1. All' udienza, il giudice istruttore, con l' intervento del pubblico ministero, procede all' esame dell' interdicendo o dell' inabilitando, sente il parere delle altre persone citate, interrogandole sulle circostanze che ritiene rilevanti ai fini della decisione e può...

Codice di Procedura Civile art. 750

PROVVEDIMENTI DEL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE RELATIVI ALLE CAUZIONI E AGLI ESECUTORI TESTAMENTARI 1. L' istanza per l' imposizione di una cauzione a carico dell' erede o del legatario, nei casi previsti dalla legge, è proposta, quando non vi è giudizio pendente, con ricorso al presidente del...