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art civile codice

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Cass. civile, sez. III del 1988 numero 6685 (09/12/1988)

La prescrizione del credito nei confronti di chi si è arricchito senza causa inizia a decorrere dal momento in cui si matura il diritto all' indennizzo, che coincide con quello in cui si verifica l' arricchimento del beneficiario e la correlativa diminuzione patrimoniale dell' altra parte.

Cass. civile, sez. III del 1988 numero 6774 (13/12/1988)

La presunzione di responsabilità del proprietario di un edificio o di altra costruzione per i danni cagionati dalla loro rovina, prevista dall'art. 2053 c.c., trova applicazione anche se danneggiato sia il conduttore dell'immobile (che nella specie aveva riportato gravi lesioni personali a seguito...

Cass. civile, sez. III del 1989 numero 4791 (13/11/1989)

Nella liquidazione dei crediti di valore, il giudice deve tener conto dell'eventuale diminuito potere di acquisto della moneta disponendo la relativa rivalutazione fino alla data di pubblicazione della sentenza che costituisce il momento in cui il credito dedotto in giudizio diviene liquido ed...

Cass. civile, sez. III del 1990 numero 11236 (21/11/1990)

In tema di prelazione agraria, in mancanza di norme che deroghino al principio di cui all'art. 1277 cod. civ. (in base al quale per la estinzione di un debito pecuniario occorre la dazione di moneta avente corso legale), la offerta di assegni non può essere equiparata al pagamento del prezzo, atteso...

Cass. civile, sez. III del 1990 numero 1700 (05/03/1990)

Al trasporto "amichevole o di cortesia", che, a differenza del trasporto "gratuito" il quale corrisponde ad un interesse essenzialmente economico del vettore, è privo dell' elemento negoziale, atteso che il trasporto viene offerto e concesso per amicizia, condiscendenza, mero spirito di liberalità...

Cass. civile, sez. III del 1990 numero 2428 (26/03/1990)

La responsabilità del professionista per i danni causati nello esercizio della sua attività postula la violazione dei doveri inerenti al suo svolgimento, tra i quali quello di diligenza, che va a sua volta valutato con riguardo alla natura dell'attività e che, in rapporto alla sua professione di...

Cass. civile, sez. III del 1990 numero 9354 (11/09/1990)

In tema di locazione di immobile urbano che, adibito ad uso diverso da quello di abitazione, appartenga "pro indiviso" a più comproprietari il diritto di prelazione previsto dall'art. 38 della L. n. 392/1978 spetta al conduttore anche con riguardo alla sola quota dell'immobile che uno dei...

Cass. civile, sez. III del 1991 numero 11677 (04/11/1991)

Nel caso in cui, sulla base di convenzioni di natura urbanistica, il comune inserisca nella propria rete viaria le strade di proprietà di altro ente, (nella specie, un consorzio stradale), consentendo che la collettività ne usi per pubblico transito e disciplinandovi con appositi cartelli la...

Cass. civile, sez. III del 1991 numero 12960 (03/12/1991)

Il rapporto organico in forza del quale la P.A. è obbligata a rispondere dei danni arrecati a terzi dai propri dipendenti può ritenersi interrotto soltanto quando il comportamento dell' agente, doloso o colposo, non sia diretto al conseguimento dei fini istituzionali propri dell' ufficio o del...

Cass. civile, sez. III del 1991 numero 3468 (03/04/1991)

Il mandatario che invece di procedere all'acquisto, di cui è incaricato, per conto del mandante, vi provvede in nome e per conto proprio, distraendo a tale scopo il denaro fornitogli dal mandante per l'esecuzione dell'incarico, incorre oltre che in responsabilità contrattuale per la mancata...

Cass. civile, sez. III del 1991 numero 5244 (10/05/1991)

La fideiussione, prestata da uno solo dei coniugi in regime di comunione legale, è valida ed efficace, indipendentemente dalla inerenza del rapporto ai beni comuni, ed altresì a prescindere dalla sua qualificabilità come atto di ordinaria o straordinaria amministrazione, ferma restando, in entrambi...

Cass. civile, sez. III del 1991 numero 60 (07/01/1991)

Con riguardo a fatto illecito produttivo di lesioni personali, la responsabilità risarcitoria dell'autore si estende al pregiudizio subito dai familiari della vittima solo se lo stesso si ponga in rapporto di causalità con l'illecito, e, quindi, non ne rappresenti mera conseguenza mediata ed...

Cass. civile, sez. III del 1991 numero 7215 (27/06/1991)

La rinuncia ad un diritto, se non espressa, si può desumere soltanto da un comportamento concludente del titolare che riveli, in maniera univoca, la sua definitiva volontà di non avvalersi del diritto stesso; l' inerzia o il ritardo nell' esercizio di un diritto, non possono, quindi, di per sé soli,...

Cass. civile, sez. III del 1991 numero 7413 (05/07/1991)

Il debitore solidale rimasto estraneo alla transazione non può profittare a norma dell'art. 1304 cod. civ. della stessa, ove conclusa dal creditore non riguardi l'intero debito solidale bensì sia limitata alla quota interna del debitore che l'abbia stipulata, con la conseguenza di restare destinata...

Cass. civile, sez. III del 1991 numero 7763 (12/07/1991)

Con riguardo al concorso a pronostici del "totocalcio", che integra un contratto di natura privatistica (natura compatibile con l' approvazione ministeriale prevista per le attività di gioco riservate al CONI), le clausole fissate nell' apposito regolamento, ancorché di tipo vessatorio, quale quella...

Cass. civile, sez. III del 1991 numero 8668 (09/08/1991)

La responsabilità del committente per fatto proprio dell'ausiliario di cui all'art. 2049 c.c. sussiste non solo in presenza di un rapporto contrattuale, ma anche in presenza di un rapporto effettuale che leghi due soggetti, dei quali l'uno esplichi, in posizione di subordinazione, una attività per...

Cass. civile, sez. III del 1991 numero 8788 (12/08/1991)

La responsabilità civile conseguente al danno a cose o persone provocato da animali selvatici deve essere imputata, concorrendo le condizioni di cui all'art. 2043 c.c. alla regioni, alle quali sono state trasferite le funzioni concernenti la tutela della fauna e la disciplina della caccia, e nel...

Cass. civile, sez. III del 1993 numero 10732 (28/10/1993)

In tema di cessazione, recesso o risoluzione di contratti aventi ad oggetto l' utilizzazione economica dell' immobile oggetto di comunione (allorché questa si esprima sul piano negoziale con i terzi, nel suo aspetto esterno e dinamico, ma difetti di un organo titolare del potere deliberativo, come...

Cass. civile, sez. III del 1993 numero 11054 (09/11/1993)

Dall'art. 29 legge 11 giugno 1971, n. 426, secondo cui il trasferimento della gestione della titolarità di un esercizio commerciale comporta il trasferimento dell'autorizzazione sempre che sia provato l'effettivo trapasso dell'esercizio, non può ricavarsi che l'autorizzazione amministrativa possa...

Cass. civile, sez. III del 1993 numero 11087 (10/11/1993)

Con riguardo all'illecito civile si ha interruzione del nesso causale, per effetto del comportamento sopravvenuto dello stesso danneggiato, soltanto quando il fatto di costui si ponga come unica ed esclusiva causa dell'evento di danno, sí da privare di efficienza causale e da rendere giuridicamente...

Cass. civile, sez. III del 1993 numero 2973 (12/03/1993)

La responsabilità precontrattuale prevista dall' art. 1337 cod. civ., coprendo nei limiti del cosiddetto interesse negativo, tutte le conseguenze immediate e dirette della violazione del dovere di comportarsi secondo buona fede nella fase preparatoria del contratto, secondo i criteri stabiliti dagli...

Cass. civile, sez. III del 1993 numero 3378 (22/03/1993)

L'accordo delle parti, ai fini della conclusione del contratto, può considerarsi inesistente solo quando sia impossibile la giuridica identificazione di una espressione della volontà comune che, sorretta da comune intenzione, abbia forza di legge tra le parti, e non anche nei casi in cui il consenso...

Cass. civile, sez. III del 1993 numero 6384 (08/06/1993)

I patti di esclusiva e di irrevocabilita temporanea sono compatibili con il rapporto di mediazione, in quanto rappresentano delle semplici cautele ai fini di un non motivato ripensamento del proponente, legittimamente consentito nell'ambito dei poteri di autonomia spettanti alle parti. E' possibile,...

Cass. civile, sez. III del 1993 numero 6859 (21/06/1993)

Legittimati a chiedere la pronuncia di indegnità possono essere soltanto coloro che potenzialmente sono idonei a subentrare al posto dell' indegno nella delazione ereditaria e quindi i successibili per diritto di rappresentazione e coloro che hanno titolo di subentrare in caso di rinuncia di detti...

Cass. civile, sez. III del 1993 numero 6940 (23/06/1993)

Il provvedimento del Commissario per la liquidazione degli usi civici di legittimazione delle occupazioni abusive di terre del demanio civico, ai sensi degli artt. 9 e 10 legge 16 giugno 1927 n. 1766 e 29 e 30 R.D. 26 febbraio 1928 n. 332, conferisce al destinatario la titolarità di un diritto...

Cass. civile, sez. III del 1993 numero 7297 (03/07/1993)

L' osservanza, da parte della minoranza dissenziente, della deliberazione legittimamente adottata dall' assemblea dei condomini dell' edificio per il regolamento interno della ripartizione delle spese per il godimento di parti comuni (nella specie, ripartizione delle spese di esercizio e...

Cass. civile, sez. III del 1993 numero 7672 (12/07/1993)

Con riguardo all' esimente da responsabilità, prevista dal secondo comma dell' art. 1227 cod. civ., il giudice del merito è tenuto a svolgere l' indagine in ordine all' omesso uso dell' ordinaria diligenza da parte del creditore, soltanto se vi sia un' espressa istanza del debitore, in quanto nella...

Cass. civile, sez. III del 1993 numero 8200 (22/07/1993)

Il promittente compratore, nel caso in cui l' altra parte, dopo essersi obbligata a consegnare il bene promesso in un momento anteriore alla stipulazione del contratto definitivo, consegni una cosa priva di alcune delle caratteristiche convenzionalmente fissate nell' accordo preliminare o affetta da...

Cass. civile, sez. III del 1993 numero 9777 (01/10/1993)

In tema di annullamento del contratto per errore, le disposizioni che di tal vizio richiedono oltre che il carattere essenziale (cioè tale da determinare la parte a concludere il contratto stesso), anche quello della riconoscibilità dall'altro contraente (da apprezzarsi dal giudice del merito con...

Cass. civile, sez. III del 1994 numero 2038 (02/03/1994)

Poiché il genitore ha l'obbligo di concorrere al mantenimento del figlio fin dalla nascita di quest'ultimo, ai sensi dell'art. 261 cod. civ., ancorché la procreazione naturale sia stata successivamente accertata con sentenza, il figlio naturale, che è titolare del correlativo diritto al mantenimento...

Cass. civile, sez. III del 1994 numero 2988 (28/03/1994)

Il diritto al risarcimento da fatto illecito concretatosi in un evento mortale va riconosciuto - con riguardo sia al danno morale, sia a quello patrimoniale, che presuppone, peraltro, la prova di uno stabile contributo economico apportato, in vita, dal defunto al danneggiato - anche al convivente...

Cass. civile, sez. III del 1994 numero 3957 (26/04/1994)

L'art. 1227 comma 1 c.c., a norma del quale, quando vi è concorso di colpa del danneggiato, la responsabilità del danneggiante è diminuita secondo la gravità della colpa e l'entità delle conseguenze che ne sono derivate, si applica anche nei casi di responsabilità (presunta) del custode perché è...

Cass. civile, sez. III del 1994 numero 5619 (09/06/1994)

In tema di responsabilità dei genitori per i danni cagionati dall'illecito del figlio minore, ove manchi, da parte dei primi, la prova liberatoria di non avere potuto impedire il comportamento dannoso - e cioè la dimostrazione di avere impartito al minore l'educazione e l'istruzione consone alle...

Cass. civile, sez. III del 1994 numero 5663 (10/06/1994)

In tema di responsabilità del precettore per i danni subiti dall'allievo nel tempo in cui è a lui affidato, il direttore didattico, per la sua attività meramente amministrativa, di organizzazione e di controllo dei maestri, deve considerarsi non un precettore, bensì un organo interno...

Cass. civile, sez. III del 1994 numero 6464 (08/07/1994)

La disposizione dell'art. 2236 c.c. che, nei casi di prestazioni che implichino la soluzione di problemi tecnici particolarmente difficili, limita la responsabilità del professionista ai soli casi di dolo o colpa grave, non trova applicazione per i danni ricollegabili a negligenza o imprudenza, dei...