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art civile codice

Risultati 12951-12985 di 36873

Cass. civile, sez. I del 1992 numero 8463 (11/07/1992)

Lo scioglimento della comunione legale dei beni tra i coniugi si verifica con il passaggio in giudicato della sentenza di separazione, ai sensi dell' art. 191 cod. civ., mentre non spiega effetti al riguardo il precedente provvedimento con cui il Presidente del tribunale, ai sensi dell' art. 708...

Cass. civile, sez. I del 1993 numero 1027 (28/01/1993)

Il conferimento di un bene immobile da parte di un socio di una società di fatto alla società, in mancanza di un atto formale, vale come conferimento non in prorpietà, ma in uso, per cui è al valore d'uso che dev'essere ragguagliata la liquidazione della quota chiesta, ex art. 2289 cod. civ., dal...

Cass. civile, sez. I del 1993 numero 12439 (16/12/1993)

La comunione legale fra coniugi, ai sensi dell' art. 177 primo comma lett. a) cod. civ., riguarda gli "acquisti" compiuti durante il matrimonio, indipendentemente dalla provenienza delle risorse che li abbiano consentiti (con le sole eccezioni elencate dall' art. 179 cod. civ.), e, pertanto, si...

Cass. civile, sez. I del 1993 numero 12523 (17/12/1993)

La cessazione della convivenza dei coniugi, ancorché autorizzata con i provvedimenti provvisori adottati a norma dell' art. 708 terzo comma cod. proc. civ., non osta a che i beni successivamente acquistati dai coniugi medesimi ricadano nella comunione legale, ai sensi dell' art. 177 primo comma...

Cass. civile, sez. I del 1993 numero 1503 (06/02/1993)

A norma dell'art. 10 cod. civ., nonché‚ degli artt. 96 e 97 della legge 22 aprile 1941 n. 633 sul diritto d'autore, la divulgazione dell'immagine, senza il consenso dell'interessato, con riguardo alla particolare ipotesi del ritratto di persona che possa definirsi notoria, é lecita soltanto se ed in...

Cass. civile, sez. I del 1993 numero 2635 (04/03/1993)

La sdemanializzazione di un bene può essere anche tacita, indipendentemente da un formale atto di sclassificazione, purché risulti da atti univoci e concludenti, incompatibili con la volontà dell'amministrazione di conservarne la destinazione all'uso pubblico, e da circostanze tali da rendere non...

Cass. civile, sez. I del 1993 numero 5216 (05/05/1993)

Quando l'inserimento della promessa del fatto del terzo è operato nel contesto di un contratto a prestazioni corrispettive, con effetti integrativi dell'obbligazione gravante su uno dei contraenti a vantaggio dell'altro, sì da condizionare la funzionalità del contratto stesso, l'autonomia dei due...

Cass. civile, sez. I del 1993 numero 7560 (09/07/1993)

In materia di edilizia residenziale pubblica, il diritto alla cessione dell' alloggio (così come delineato dall' art. 52 della legge 5 agosto 1978 n. 457) o l' aspettativa giuridica della cessione, maturata dopo l' entrata in vigore della vigente disciplina (di cui alle leggi 8 agosto 1977 n. 513 e...

Cass. civile, sez. I del 1993 numero 8565 (07/08/1993)

Nel rapporto di appalto, sia pubblico che privato, il recesso "ad nutum" del committente rappresenta l' esercizio di un diritto potestativo, riservato alla libera determinazione del recedente e sottratto al controllo di terzi e dell' appaltatore, senza che assumano rilievo i motivi che lo hanno...

Cass. civile, sez. I del 1993 numero 9197 (30/08/1993)

Il termine quinquennale di prescrizione dell' azione revocatoria fallimentare decorre dalla data della dichiarazione di fallimento in quanto solo da tale momento il diritto puo` essere fatto valere dal curatore, che è l' unico soggetto legittimato all' esercizio dell' azione.

Cass. civile, sez. I del 1993 numero 9935 (07/10/1993)

La responsabilità diretta dello Stato verso i terzi per l' attività a questi ultimi pregiudizievole dei pubblici dipendenti presuppone la riferibilità dell' attività allo Stato, in quanto diretta al perseguimento dei suoi fini istituzionali, ancorché con abuso di potere. Tale riferibilità va esclusa...

Cass. civile, sez. I del 1994 numero 2755 (22/03/1994)

Con riguardo al trasferimento di azienda per atto tra vivi, il contestuale trasferimento della ditta (ai sensi dell' art. 2565, secondo comma, cod. civ.) deve essere oggetto di una distinta manifestazione di volontà negoziale, ma tale manifestazione non richiede un' esplicita menzione della ditta...

Cass. civile, sez. I del 1994 numero 3207 (01/04/1994)

Nel contratto di assicurazione contro gli infortuni a favore di un terzo - cui si applica la disciplina della assicurazione sulla vita - il carattere autonomo del diritto acquistato da beneficiario, ai sensi dell' art. 1920, terzo comma, cod. civ., non implica che il medesimo diritto sia svincolato...

Cass. civile, sez. I del 1994 numero 3773 (20/04/1994)

La società in nome collettivo, ancorchè non munita di personalità giuridica, è soggetto di diritto, in quanto titolare di un patrimonio formato con i beni conferiti dai soci, con la conseguenza che detta società è passivamente legittimata rispetto alla domanda del socio escluso - e quindi terzo...

Cass. civile, sez. I del 1994 numero 7030 (27/07/1994)

Il patto con il quale i soci di una s.r.l. s'impegnino nei confronti di un terzo, socio uscente ed ex amministratore unico della società, a non deliberare l'azione sociale di responsabilità nei confronti dello stesso, abdicando all'esercizio del diritto di voto pur in presenza dei presupposti...

Cass. civile, sez. I del 1994 numero 7872 (27/09/1994)

Nel contratto plurilaterale deve ritenersi valida ed efficace la clausola con la quale una delle parti presta adesione preventiva alle modifiche che le altre intendessero introdurre nel contesto del contratto, anche se relative non al contenuto tipico di quest' ultimo, ma a distinte pattuizioni...

Cass. civile, sez. I del 1994 numero 8081 (05/10/1994)

In caso di violazione da parte della moglie divorziata del divieto di uso del cognome del marito (art. 5, comma secondo, legge 1 dicembre 1970 n. 898, nel testo sostituito dall'art. 9 legge 6 marzo 1987 n. 74) da quest'ultimo può, ai sensi dell'art. 7 cod. civ., chiedere la cessazione del fatto...

Cass. civile, sez. I del 1995 numero 10751 (14/10/1995)

Il divieto di superare i prezzi praticati alla data del 16 luglio 1973, contenuto nell' art. 1 comma primo del D.L. 24 luglio 1973 n. 427, convertito in legge con modificazioni della legge 4 agosto 1973 n. 496, riguarda i contratti stipulati nel periodo compreso tra il 24 luglio 1973 (data di...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 18321 (01/12/2003)

E'ammissibile il contratto di opzione a favore di un terzo, nel caso i cui il soggetto promettente, piuttosto che obbligarsi (nella forma del contratto preliminare bilaterale o unilaterale) con l'altro stipulante a prestare il suo consenso alla definitiva vendita di un suo bene a favore di un terzo,...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 18736 (09/12/2003)

Mentre l'agente è colui che assume stabilmente l'incarico di promuovere per conto dell'altra (preponente o mandante) la conclusione di contratti in una zona determinata, il procacciatore di affari è colui che raccoglie le ordinazioni dei clienti, trasmettendole all'impresa da cui ha ricevuto...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 19050 (12/12/2003)

Nel trasporto di merci concordato dal mittente con un unico vettore che si avvalga dell'opera di altro vettore, con il quale stipuli un contratto di subtrasporto (fattispecie diversa da quella di cui all'art. 1700 del Cc), il primo vettore risponde della regolarità dell'intero trasporto nei...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 2879 (26/02/2003)

In base agli articolo 8, comma 1, della legge 26 maggio 1965 n. 590 e 7, comma 1, della legge 14 agosto 1971 n. 817, il diritto a essere preferito nell'acquisto, in tanto spetta al coltivatore diretto in quanto egli abbia iniziato a condurre il fondo almeno due anni prima che lo stesso sia posto in...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 3166 (04/03/2003)

Una volta che sia stata comunicata la proposta di alienazione, la parte, se le condizioni per essere preferita, ha il diritto di acquistare il fondo e se, ne può decadere per mancato esercizio, non vi rinuncia validamente che per iscritto, giacché si tratta di rinuncia all'acquisto di un diritto...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 613 (17/01/2003)

La sentenza di condanna pronunciata in un processo tra il creditore della società ed una società di persone costituisce titolo esecutivo anche contro il socio illimitatamente responsabile, in quanto dall'esistenza dell'obbligazione sociale deriva necessariamente la responsabilità del socio e quindi...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 6984 (08/05/2003)

La disposizione di carattere generale dell'art. 1186 c.c., che consente al creditore di esigere immediatamente la prestazione, anche quando per essa sia stato stabilito un termine nell'interesse del debitore, se questo è divenuto insolvente o ha diminuito per fatto proprio le garanzie o non ha dato...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 7281 (12/05/2003)

Alla risarcibilità del danno non patrimoniale ex art. 2059 c.c. e 185 c.p. non osta il mancato positivo accertamento della colpa dell'autore del danno, se essa, come nel caso di cui all'art. 2051 c.c., debba ritenersi sussistente in base ad una presunzione di legge e se, ricorrendo la colpa, il...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 732 (20/01/2003)

La cosiddetta quietanza liberatoria rilasciata a saldo di ogni pretesa, costituisce, di regola, una semplice manifestazione del convincimento, soggettivo, dell'interessato di essere stato soddisfatto di tutti i suoi diritti e, pertanto, concreta una dichiarazione di scienza, priva di alcuna...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 12279 (05/07/2004)

In tema di leasing finanziario - fattispecie che integra gli estremi del collegamento negoziale tra il contratto di leasing ed il contratto di fornitura - la scissione tra soggetto destinato a ricevere, dal fornitore, la prestazione di consegna e soggetto destinato ad adempiere, nei confronti del...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 20792 (27/10/2004)

A norma dell'articolo 1439 del Cc il dolo è causa di annullamento del contratto quando i raggiri usati siano tali che, senza di essi, l'altra parte non avrebbe prestato il proprio consenso per la conclusione del contratto, ossia quanto, determinando la volontà del contraente, abbiano ingenerato nel...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 22592 (01/12/2004)

La presunzione di responsabilità per danni cagionati dalla cosa in custodia, di cui all'art. 2051 c.c., non si applica agli enti pubblici, ogni qual volta il bene, sia esso demaniale o patrimoniale, per le sue caratteristiche (estensione e modalità di uso) è oggetto di una utilizzazione generale e...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 52 (07/01/2004)

Ai fini della configurabilità di un contratto autonomo di garanzia oppure di un contratto di fideiussione, non è decisivo l'impiego, o meno, delle espressioni "a semplice richiesta" o "a prima richiesta" del creditore, ma la relazione in cui le parti hanno inteso porre l'obbligazione principale e...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 7499 (20/04/2004)

Nel caso di appalto che non implichi il totale trasferimento all'appaltatore del potere di fatto sull'immobile nel quale deve essere eseguito il lavoro appaltato, non viene meno per il committente, detentore dell'immobile stesso che continui a esercitare siffatto potere, il dovere di custodia e di...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 1273 (21/01/2005)

Il contratto di "sale and lease back" si configura secondo uno schema negoziale, socialmente tipico (in quanto frequentemente applicato, sia in Italia che all'estero, nella pratica degli affari), caratterizzato da una specificità tanto di struttura quanto di funzione (e, quindi, da originalità e...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 14089 (04/05/2005)

L'art. 1957, comma 1, c.c., individua un termine de decadenza che non determina l'estinzione della fideiussione, ma riguarda l'azione spettante al creditore; a detto termine il fideiussore stesso può peraltro rinunciare, trattandosi di materia non sottratta alla disponibilità delle parti, con la...