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art civile codice

Risultati 13021-13055 di 37566

Cass. civile, sez. Lavoro del 1982 numero 4437 (07/08/1982)

La responsabilità del professionista è attenuata allorché l'esecuzione dell'attività professionale richiestagli implichi, in relazione al caso concreto la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, secondo la locuzione usata dall'art. 2236 c.c., da intendere nel senso che l'impegno...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1982 numero 4642 (18/08/1982)

Funzione primaria degli interessi è, nelle obbligazioni pecuniarie, quella corrispettiva, quali frutti civili della somma dovuta, e nei contratti di scambio, caratterizzati dalla contemporaneità delle reciproche prestazioni, quella compensativa del mancato godimento dei frutti della cosa, consegnata...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1982 numero 5849 (06/11/1982)

Ai sensi dell' art.. 1, ultimo comma, della legge 23 ottobre 1960 n.. 1369 (divieto d' intermediazione ed interposizione nelle prestazioni di lavoro e nuova disciplina dell' impiego di mano d' opera negli appalti di opere e servizi), i prestatori di lavoro occupati in violazione dei divieti posti...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1983 numero 726 (26/01/1983)

In tema di intrpretazione del contratto, o di una clausola singola, il sindacato di legittimità può riguardare la delimitazione della fattispecie astratta, nonchè la riconduzione ad esso della specie in concreto accertata, trattandosi di operazioni implicanti l'applicazione di norme di diritto, ma...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1983 numero 945 (04/02/1983)

L'esercizio del diritto di sciopero cessa di essere legittimo allorché‚ per le sue modalità di attuazione, la sospensione totale o parziale della prestazione lavorativa determini o renda possibili e prevedibili lesioni di altri diritti - personali, di proprietà o di iniziativa economica - ugualmente...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1984 numero 253 (12/01/1984)

La compensazione volontaria, ai sensi ed agli effetti di cui all' art.. 1252 cod. civ., si concretizza in un negozio bilaterale diretto ad elidere le reciproche ragioni di credito, previo riconoscimento della loro esistenza. L' eccepibilità di detta compensazione, pertanto,postula la dimostrazione...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1984 numero 3750 (26/06/1984)

L' osservanza da parte del lavoratore di accordi sindacali, ancorché considerati pregiudizievoli di diritti patrimoniali irrinunciabili e tutelati da norme inderogabili, non integra una rinunzia in senso tecnico, ove manchi un atto in cui sia consacrata la volontà del lavoratore stesso di dismettere...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1985 numero 3673 (18/06/1985)

L'obbligo dell'agente di visitare o d'istruire gli altri collaboratori, di raccogliere lamentele della clientela per riferirne al preponente, ed altri incarichi simili, non alterano la natura del rapporto di agenzia, giustificandosi in base all'obbligo dell'agente di adempiere l'incarico affidatogli...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1985 numero 5802 (22/11/1985)

La solidarietà passiva nel rapporto obbligatorio è prevista dal legislatore nell'interesse del creditore e serve a rafforzare il diritto di quest'ultimo consentendogli di ottenere l'adempimento dell'intera obbligazione da uno qualsiasi dei condebitori, mentre non ha alcuna influenza nei rapporti...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1986 numero 3845 (10/06/1986)

La cessione del contratto di lavoro col consenso del lavoratore, che non è preclusa da alcuna disposizione dell' ordinamento, può conseguire anche al consenso prestato eventualmente in via preventiva all' atto dell' assunzione senza che ciò costituisca clausola vessatoria da approvare specificamente...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1986 numero 7714 (18/12/1986)

Il carattere autonomo della prestazione lavorativa dell'agente non è incompatibile né con la soggezione della stessa a determinati controlli e direttive - più o meno penetranti in relazione alla natura dell'attività ed all'interesse del preponente - né con l'intesa delle parti in ordine alla...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 2397 (06/03/1987)

In tema di società, la verbalizzazione delle deliberazioni del consiglio di amministrazione ha una funzione meramente certificativa della volontà già formata con la votazione, per cui le deliberazioni non verbalizzate (al contrario di quanto è prescritto, dall'art. 2375 c. c., per le deliberazioni...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 7015 (25/08/1987)

Nello speciale rapporto di portierato, la somministrazione dell'alloggio costituisce una prestazione del datore di lavoro fornita della connotazione della alternativa (onde la validità delle clausole individuali o collettive, che la contemplino, in riferimento all'art. 1285 cod. civ.) rispetto...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 8062 (03/11/1987)

L' interpretazione estensiva delle categorie di clausole "vessatorie" di cui al secondo comma dell' art.. 1341 cod. civ., benché non incompatibile con la tassatività della elencazione ivi contenuta, può essere ammessa solo quando l' ipotesi non prevista in detta norma sia accomunata a quelle...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1988 numero 1701 (17/02/1988)

La presunzione di gratuità delle prestazioni lavorative rese tra persone conviventi more uxorio - gratuità che in generale, pur essendo eccezionale rispetto al normale carattere oneroso del rapporto di lavoro può essere ricavata da specifici elementi oggettivi e soggettivi, quali il tipo e le...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1988 numero 499 (22/01/1988)

Le parti, che abbiano convenuto l' adozione della forma scritta per un determinato atto, possono, nella loro autonomia negoziale, rinunciare successivamente al detto requisito formale e tale rinuncia ben può derivare da atti diversi dallo scritto e, in particolare, da comportamenti concludenti...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1988 numero 6138 (12/11/1988)

In tema di locazione di immobili urbani ad uso non abitativo, qualora, a causa dell'inadempimento del conduttore, sia sorta controversia con riguardo alla risoluzione del contratto e le parti abbiano definito il giudizio con un accordo transattivo, mediante reciproche concessioni, dando vita, con...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1989 numero 761 (07/02/1989)

La fattispecie prevista dall' art. 26 della legge n. 300 del 1970 - che attribuisce alle associazioni sindacali il diritto a percepire i contributi loro dovuti dai lavoratori mediante ritenuta sui salari effettuata dal datore di lavoro e successivo versamento, da parte del medesimo, alle...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1990 numero 1133 (15/02/1990)

Il danno per il ritardato adempimento della prestazione pensionistica, dovuta dall'I.N.P.S. ad un suo ex dipendente, va determinato non alla stregua del criterio di rivalutazione previsto dal terzo comma dell'art. 429 cod. proc. civ., che è applicabile solo ai crediti di lavoro, né alla stregua del...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1990 numero 11652 (04/12/1990)

Ai sensi degli artt. 1176 e 1218 cod. civ., nelle obbligazioni di mezzi, quando la prestazione del debitore non è mancata, grava sul creditore l' onere di allegare (e provare), mediante eccezione in senso proprio soggetta alla preclusione di cui all' art. 416 cod. proc. civ. e non proponibile per la...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1990 numero 5803 (14/06/1990)

La presenza di una comunanza di vita e di interessi fra conviventi (cosiddetta famiglia di fatto), una volta accertata, rende operante - nei limiti che derivano dall' operatività dell' art. 230 bis cod. civ. - la presunzione di gratuità delle prestazioni lavorative rese da una parte in favore dell'...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1990 numero 7686 (01/08/1990)

Il criterio dell' imputazione del pagamento, quale previsto dall' art. 1193 cod. civ., riguarda solo le obbligazioni per le quali il creditore possa pretendere l' adempimento e non si riferisce anche ai debiti prescritti, il cui pagamento costituisce un caso di adempimento di obbligazione naturale e...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1991 numero 100 (09/01/1991)

In tema di contratto di agenzia, la sostanziale diversità, per natura ed effetti, fra il recesso - il quale consiste in una dichiarazione unilaterale ricettizia, volta a far cessare il rapporto a tempo indeterminato, che non richiede accettazione della controparte e produce effetto solo che quest'...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1991 numero 11504 (29/10/1991)

Il contratto estimatorio si differenzia dal contratto di agenzia perché, mentre quest'ultimo ha per oggetto la prestazione di un'attività professionale diretta a promuovere in una data zona contratti nell'interesse del committente, e non per proprio conto, elemento caratterizzante del contratto...

Cass. civile, sez. Unite del 2004 numero 13603 (21/07/2004)

Ove il comodato di un bene immobile sia stato stipulato senza limiti di durata in favore di un nucleo familiare (nella specie: dal genitore di uno dei coniugi) già formato o in via di formazione, si versa nell'ipotesi del comodato a tempo indeterminato, caratterizzato dalla non prevedibilità del...

Cass. civile, sez. Unite del 2005 numero 4810 (07/03/2005)

L'illeggibilità della firma del conferente la procura alla lite, apposta in calce od a margine dell'atto con il quale sta in giudizio una società esattamente indicata con la sua denominazione, è irrilevante, non solo quando il nome del sottoscrittore risulti dal testo della procura stessa o della...

Cass. civile, sez. Unite del 2006 numero 2637 (08/02/2006)

Ai sensi del nuovo art. 2505-bis c.c., conseguente al d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6 recante la riforma del diritto societario, la fusione tra società non determina, nelle ipotesi di fusione per incorporazione, l'estinzione della società incorporata, né crea un nuovo soggetto di diritto nell'ipotesi...

Cass. civile, sez. Unite del 2006 numero 6572 (24/03/2006)

In tema di risarcimento del danno da demansionamento e dequalificazione del lavoratore Il danno esistenziale, conseguente a demansionamento del lavoratore, può essere riconosciuto dal giudice solo se debitamente provato. Il riconoscimento del diritt del lavoratore al risarcimento del danno...

Cass. civile, sez. Unite del 2006 numero 7033 (02/03/2006)

La vendita del fondo acquistato con i benefici della legge 26 maggio 1965, n. 590, la quale abbia luogo prima del decorso di dieci anni dall'acquisto, non è nulla, ma comporta unicamente la decadenza dai benefici previsti dalla legislazione in materia di formazione e arrotondamento della proprietà...

Cass. civile, sez. Unite del 2007 numero 11334 (17/05/2007)

In materia di edilizia residenziale pubblica, in costanza di applicabilità della disciplina normativa di cui al Dpr 1035/1972 e alla L. 865/1971, il momento ultimo in base al quale sorge il diritto alla cessione in proprietà dell'alloggio assegnato coincide con la scadenza del termine di...

Cass. civile, sez. Unite del 2007 numero 17952 (24/08/2007)

La controversia sull'esecuzione in forma specifica di un preliminare di vendita, stipulato da uno soltanto dei coniugi con riguardo ad immobile oggetto di comunione legale, esige la partecipazione anche dell'altro coniuge, in qualità di contraddittore necessario. Ciò in quanto, pur se costui non è...

Cass. civile, sez. Unite del 2007 numero 26724 (19/12/2007)

La violazione dei doveri d'informazione del cliente e di corretta esecuzione delle operazioni, che la legge pone a carico dei soggetti autorizzati alla prestazione dei servizi di investimento finanziario, può dar luogo a responsabilità precontrattuale, con conseguente obbligo di risarcimento dei...

Cass. civile, sez. Unite del 2007 numero 26725 (19/12/2007)

La violazione dei doveri d'informazione del cliente e di corretta esecuzione delle operazioni che la legge pone a carico dei soggetti autorizzati alla prestazione dei servizi d'investimento finanziario può dar luogo a responsabilità precontrattuale, con conseguente obbligo di risarcimento dei danni,...

Cass. civile, sez. Unite del 2009 numero 553 (14/01/2009)

Il venditore che ha fatto causa all'acquirente per ottenere la risoluzione di un contratto preliminare non andato a buon fine, e quindi per avere il risarcimento del danno, non può, a contenzioso già iniziato, convertire la sua richiesta in una domanda di recesso che apre la possibilità di...

Cass. civile, sez. Unite del 2010 numero 18477 (09/08/2010)

L'approvazione o la revisione delle tabelle millesimali sono di competenza dell'assemblea e non devono essere approvate all'unanimità, ma è sufficiente la maggioranza qualificata prevista dall'art. 1136, comma 2 c.c. (maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio).