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art civile codice

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Cass. civile, sez. III del 2001 numero 12751 (18/10/2001)

La presunzione di responsabilità del conducente di un veicolo è esclusa, non solo quando questi abbia fornito la prova d'aver fatto tutto il possibile per evitare il danno, tenendo un comportamento esente da colpa e perfettamente conforme alle regole del codice della strada, ma anche quando risulti...

Cass. civile, sez. III del 2001 numero 15035 (27/11/2001)

Nel caso di vendita, definitiva o preliminare, di cosa altrui il venditore o il promittente venditore è obbligato a procurare al compratore o al promissario compratore l'acquisto della proprietà della cosa. Tale obbligo può essere adempiuto sia mediante l'acquisto della proprietà della cosa mediante...

Cass. civile, sez. III del 2001 numero 16177 (21/12/2001)

In regime di comunione legale tra i coniugi, il contratto preliminare di vendita di bene immmobile (che, ai sensi dell'articolo 180, comma 2, del cod.civ., è atto di straordinaria amministrazione, giacchè si pone quale momento originario di una sequenza obbligatoria e successiva il cui esito...

Cass. civile, sez. III del 2001 numero 4480 (28/03/2001)

La responsabilità ex art. 2051 c.c. non richiede necessariamente che la cosa sia suscettibile di produrre danni per sua natura, cioè per suo intrinseco potere, in quanto anche in relazione alle cose prive di un proprio dinamismo il danno può verificarsi in conseguenza dell'insorgere in esse di un...

Cass. civile, sez. III del 2001 numero 4881 (03/04/2001)

A fronte di un protesto illegittimo, grava sulla vittima la prova dell'avvenuta lesione della reputazione commerciale, nonché della reputazione personale: lesioni suscettibili di provocare, rispettivamente, una perdita patrimoniale - la cui sussistenza andrà dimostrata - e una riduzione di un valore...

Cass. civile, sez. III del 2001 numero 6383 (08/05/2001)

In tema di responsabilità disciplinare del notaio, l'interesse che rende incompatibile l'esercizio della funzione di interprete del sordomuto che sia parte dell'atto rogato (ex artt. 50 e 56 della legge notarile) non è ogni tipo di interesse (non importa, peraltro, se coincidente o confliggente con...

Cass. civile, sez. III del 2001 numero 6757 (17/05/2001)

L'istituto dell'associazione in partecipazione di cui all'articolo 2549 cod.civ. ss., che si qualifica per il carattere sinallagmatico fra l'attribuzione da parte di un contraente (associante) di una quota degli utili, anche forfettari, derivanti dalla gestione di una sua impresa o di un suo affare...

Cass. civile, sez. III del 2001 numero 7025 (23/05/2001)

La ricostruzione storica dei fatti, la valutazione del contenuto degli articoli, l'apprezzamento della loro attitudine offensiva e l'esclusione della sussistenza dell'esimente dell'esercizio del diritto di cronaca e di critica costituiscono invero accertamenti di fatto, apprezzamenti e valutazioni...

Cass. civile, sez. III del 2001 numero 9092 (05/07/2001)

Non può affermarsi la responsabilità della p.a. per il verificarsi di un danno eziologicamente legato ad un bene pubblico quando su tale bene viene esercitato un uso ordinario, generale e diretto da parte dei cittadini, come per le strade pubbliche, in quanto, per l'estensione del bene e per l'uso...

Cass. civile, sez. III del 2001 numero 9289 (09/07/2001)

Il mandato senza rappresentanza avente ad oggetto il trasferimento di beni immobili richiede la forma scritta ad substantiam, la cui assenza rende nullo il negozio, impedendo che si costituisca il rapporto giuridico e che, conseguentemente, sorgano legittimamente obbligazioni tra le parti.In tema di...

Cass. civile, sez. III del 2002 numero 10562 (19/07/2002)

In tema di responsabilità per i danni cagionati da cosa in custodia allorchè la cosa svolge solo in ruolo di occasione dell'evento ed è svilita a mero tramite del danno in effetti provocato da una cosa ad essa estranea, che ben può essere integrata dallo stesso comportamento del danneggiato, si...

Cass. civile, sez. III del 2002 numero 14655 (15/10/2002)

Nella vigenza del'art. 11 della legge 392/1978 gli interessi legali sul deposito cauzionale devono essere corrisposti dal locatore alla fine di ogni anno, senza che occorra una richiesta dal conduttore, perchè sono irrinunciabili, e se non si è così provveduto vanno restituiti, unitamente alla somma...

Cass. civile, sez. III del 2002 numero 17150 (03/12/2002)

Il contratto d'albergo, sia concluso direttamente con l'albergatore, sia concluso per il tramite di un'agenzia di viaggi, che in questo caso opera come mandataria dell'albergatore, in ragione del carattere di offerta al pubblico che l'albergatore fa con la gestione dell'impresa alberghiera nelle...

Cass. civile, sez. III del 2002 numero 3103 (04/03/2002)

Lo svolgimento delle sole trattative in vista della conclusione di un contratto puo' essere oggetto di un mandato con rappresentanza, in quanto la prestazione del mandatario non deve consistere necessariamente nella conclusione di negozi giuridici, ma puo' concretarsi anche nel compimento di atti...

Cass. civile, sez. III del 2002 numero 6369 (03/05/2002)

Nel leasing di godimento, pattuito con funzione di finanziamento per la durata del contratto, i canoni costituiscono il corrispettivo dell'uso dei beni. Per contro nel leasing traslativo la circostanza che i beni conservino alla scadenza un valore residuo superiore rispetto al prezzo d'esercizio...

Cass. civile, sez. III del 2002 numero 982 (28/01/2002)

La sola mancanza del corrispettivo in favore dell'obbligato non comporta la mancanza di causa del contratto atipico allorquando esso sia assimilabile ad un tipo nominato dal codice per il quale sia prevista la gratuità, sempre che l'atto di autonomia privata sia diretto a realizzare interessi...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1992 numero 13459 (19/12/1992)

Il principio posto dall' art. 1339 cod. civ. (inserzione automatica di clausole) non è invocabile nell' ipotesi in cui non si prospetti la sostituzione di clausole contrattuali difformi rispetto a norme imperative di legge ma solo l' integrazione di lacune della manifestazione della volontà...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1992 numero 3901 (30/03/1992)

L' art. 2, comma diciannovesimo, del D.L. 12 settembre 1983 n. 463 (convertito con legge n. 638 del 1983), che, come altre norme della legislazione speciale configuranti casi di sospensione "ope legis" ulteriori rispetto a quelli di cui agli artt. 2941 e 2942 cod. civ., prevede la sospensione per un...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1992 numero 4105 (03/04/1992)

La cessione di un credito vantato da un privato nei confronti della P.A., posta in essere mediante scrittura privata priva dell' autentica notarile, prevista dall' art. 69, comma terzo, del R.D. 18 novembre 1923 n. 2440 (sulla contabilità generale dello Stato), pur essendo valida nei rapporti fra...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1992 numero 6586 (01/06/1992)

Ai sensi dell'art. 1748 cod. civ., l'agente ha diritto alle provvigioni sulle vendite di macchinari del preponente sia nel caso in cui tali vendite siano effettuate in leasing, cioè mediante trasferimento della proprietà dei beni ad una società finanziaria che li concede in locazione ai clienti, non...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1992 numero 6741 (03/06/1992)

Nell' ipotesi di nullità del licenziamento intimato in violazione della garanzia procedimentale del contraddittorio di cui al secondo e terzo comma dell' art. 7 della legge n. 300 del 1970, applicabile anche nell' area della recedibilità "ad nutum" del datore di lavoro, la questione della...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1993 numero 1359 (04/02/1993)

Nel rapporto di agenzia, il patto così detto dello star del credere (per cui l'agente, in relazione agli affari non andati a buon fine, non solo non percepisce alcuna provvigione, ma partecipa anche al rischio di impresa sopportando in parte - a prescindere da qualsiasi colpa o dolo - le perdite...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1993 numero 1906 (16/02/1993)

La partecipazione di una società di capitali, in qualità di accomandante, ad una società in accomandita semplice, comportando la violazione di norme inderogabili (concernenti l'amministrazione ed i bilanci della società di capitali) è nulla per violazione di norme imperative, restando peraltro tale...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1993 numero 5583 (17/05/1993)

Data la sostanziale diversità tra il recesso e la risoluzione consensuale del contratto, la prescrizione dell' uso della forma scritta pattuita per l' esercizio del recesso dal rapporto di agenzia non è estensibile - in mancanza di un' espressa previsione contrattuale - all' ipotesi di risoluzione...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1993 numero 8711 (16/08/1993)

In tema di atti interruttivi della prescrizione, la circostanza che la costituzione in mora provenga non dal creditore personalmente, ma da soggetto che abbia agito nella dichiarata qualità di rappresentante o mandatario del titolare del diritto, in forza di un potere genericamente o specificamente...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1995 numero 10130 (25/09/1995)

In tema di contratto di agenzia, l'obbligo dell'agente di promuovere la conclusione dei contratti per conto del proponente, da adempiersi, conformemente ai criteri di cui all'art. 1176 cod. civ., usando la diligenza del buon padre di famiglia, con riguardo alla natura dell'attività esercitata, si...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1995 numero 10408 (04/10/1995)

In conformità di un uso praticato in tutto il territorio dello Stato ed avente carattere di notorietà, il luogo di pagamento delle prestazioni dovute dal datore di lavoro ai lavoratori è quello in cui è posta l' azienda presso la quale essi lavorano, sicché la mora del datore di lavoro nel pagamento...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1995 numero 11565 (06/11/1995)

Ai fini della configurabilità di un rapporto di lavoro subordinato fra una società di capitali ed un componente del consiglio di amministrazione con riguardo a mansioni che esorbitino dai suoi compiti di amministratore, il requisito della subordinazione postula che tali mansioni siano assoggettate...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1996 numero 2646 (26/03/1996)

Anche nell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, alla quale, ai sensi dell'art. 1886 c.c., si applicano, in difetto di norme speciali, le disposizioni del c.c. in materia di assicurazione, trova applicazione la regola di cui all'art. 1897 c.c. -...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1996 numero 307 (16/01/1996)

Con riguardo al mezzo di autotutela previsto dall'art. 1460 cod. civ.(utilmente invocabile anche nel contratto di lavoro subordinato tenuto conto della sua tipica natura di contratto a prestazioni corrispettive) se la parte chiamata successivamente ad adempiere non si avvale del rimedio consentito...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1996 numero 600 (26/01/1996)

In tema di contratto di agenzia, il preponente che, essendosi contrattualmente riservata la facoltà di concludere affari diretti anche nella zona assegnata all'agente, suggerisca alla clientela di preferire l'acquisto diretto invece che per il tramite dell'agente, esercita il proprio diritto di fare...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1996 numero 7181 (06/08/1996)

Poiché l'unico requisito formale prescritto dall'art. 1219 comma primo cod. civ. per la costituzione in mora del debitore è la richiesta scritta di adempimento, il creditore può provare con qualsiasi mezzo, anche con presunzioni, di avergli manifestato in tal modo la sua chiara volontà in tal senso....

Cass. civile, sez. Lavoro del 1996 numero 7386 (09/08/1996)

La comunicazione dell' esercizio dell' opzione di continuare a prestare l' attività lavorativa - prevista dall' art. 6 del D.L. 22 dicembre 1981 n. 791 (convertito nella legge 26 febbraio 1982 n. 54) per gli iscritti all' assicurazione generale obbligatoria I.V.S. per incrementare l' anzianità...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1996 numero 7636 (19/08/1996)

Le norme dettate in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, tese ad impedire l'insorgenza di situazioni pericolose, sono dirette a tutelare il lavoratore non solo dagli incidenti derivanti dalla sua disattenzione, ma anche da quelli ascrivibili ad imperizia, negligenza ed imprudenza dello...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1997 numero 10851 (05/11/1997)

La disciplina di cui all' art. 23 del R.D. 29 giugno 1939 n. 1127, nel sancire l' automatica appartenenza al datore di lavoro dei diritti derivanti dall' invenzione, e nel porre così un' eccezione al principio che titolare dei diritti stessi è lo stesso inventore, dà rilievo alla circostanza che l'...