Testo cercato:

art civile codice

Risultati 11901-11935 di 36873

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 78 (07/01/1993)

La ratifica contemplata dall'art. 1399 cod. civ. si riferisce alla ipotesi di chi abbia contrattato come rappresentante senza averne i poteri, o eccedendo i limiti delle facoltà conferitegli, mentre nel caso in cui taluno senza "contemplatio domini" abbia agito in nome proprio e per conto altrui,...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 9586 (18/09/1993)

La dichiarazione dell'avvenuto pagamento dell'intero prezzo della compravendita contenuta nel relativo atto pubblico, non è atto unilaterale del venditore creditore del prezzo, ma ha efficacia negoziale per la sua portata liberatoria nei confronti del compratore, debitore del prezzo stesso.

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 10102 (26/11/1994)

La clausola risolutiva espressa rende irrilevante l'indagine circa l'importanza di un determinato inadempimento, che è valutata anticipatamente dalle parti, mentre il giudice deve verificare soltanto se sussista o non la colpa dell'obbligato.Le fattispecie previste rispettivamente dagli artt. 1456...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 10967 (14/12/1994)

La clausola "solve et repete", prevista dall'art. 1462 cod. civ., avendo un contenuto fondamentalmente di diritto sostanziale, in relazione alla collocazione della disposizione citata e, soprattutto, agli interessi tutelati (garantire al creditore di una prestazione il soddisfacimento del suo...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 11281 (29/12/1994)

Il riconoscimento dei vizi della cosa venduta ed il contestuale impegno del venditore ad eliminarli in sede di esecuzione del contratto non è che uno dei modi con cui il venditore, che ha l' obbligo di consegnare una cosa immune dai vizi di cui all' art. 1490 cod. civ., assicura ed attua, l' esatto...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 1381 (11/02/1994)

Nella vendita (anche internazionale) di cose mobili da piazza a piazza, il contratto di trasporto si inserisce nella vicenda contrattuale come modalità esecutiva di essa ed il venditore si fa sostituire nella prestazione di consegnare la cosa, con effetto liberatorio, dal vettore e dallo...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 1424 (12/02/1994)

In tema di compravendita, si hanno vizi redibitori, che danno luogo alla garanzia di cui all'art. 1490 cod. civ., quando nella cosa venduta sussistono imperfezioni concernenti il processo di produzione, di fabbricazione e di formazione, che rendono la cosa inidonea all'uso al quale è destinata o ne...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 4033 (28/04/1994)

Poiché per il disposto dell' art. 2384 cod.civ., nel testo modificato dall' art. 5, D.P.R. 29 dicembre 1969, n. 1127, le limitazioni dei poteri di rappresentanza degli amministratori di società di capitali risultanti dall' atto costitutivo o dallo statuto non sono opponibili ai terzi anche se...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 4707 (14/05/1994)

Il possesso dei beni ereditari previsto dall'art. 485 cod. civ. per l'acquisto della qualità di erede puro e semplice nel caso di mancata redazione dell'inventario nei termini di legge non deve necessariamente riferirsi all'intera eredità, essendo sufficiente il possesso di un solo bene (nella...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 475 (20/01/1994)

La richiesta dell'intervento del notaio in relazione ad un trasferimento immobiliare può configurarsi quale mera domanda di pubblica certificazione da concretarsi nell'autenticazione delle sottoscrizioni apposte dalle parti, in presenza del notaio stesso, in calce ad un documento redatto da altro...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 4814 (17/05/1994)

La partecipazione con il voto favorevole alle reiterate delibere adottate dall' assemblea dei condomini di un edificio per ripartire le spese straordinarie secondo un valore delle quote dei singoli condomini diverso da quello espresso nelle tabelle millesimali, o l' acquiescenza alla concreta...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 5024 (23/05/1994)

La specifica approvazione per iscritto delle clausole onerose a norma degli artt. 1341 e 1342 cod. civ. non è necessaria nel caso in cui dette clausole riproducano il contenuto di un uso normativo ossia di uno di quegli usi che costituiscono fonte sussidiaria del diritto, ma non anche in quello in...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 5191 (27/05/1994)

Gli atti compiuti con l'altrui tolleranza, traendo origine dall'altrui condiscendenza o da rapporti di familiarità, amicizia o buon vicinato, implicano, di regola, un elemento di transitorietà e saltuarietà, per cui, in mancanza di una specifica prova contraria, è da escludere che sia stato...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 5895 (18/06/1994)

La volontà di diseredazione di alcuni successibili può valere a fare riconoscere una contestuale volontà di istituzione di tutti gli altri successibili non diseredati solo quando, dallo stesso tenore della manifestazione di volontà o dal tenore complessivo dell'atto che la contiene, risulti la...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 5979 (22/06/1994)

L' assegnazione da parte del creditore con la diffida ad adempiere di un termine inferiore a quello di giorni quindici stabilito dall' art. 1454 cod. civ. o comunque non congruo comporta l' impossibilità di utilizzare la diffida ai fini della risoluzione di diritto del contratto, ma non esclude la...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 7592 (30/08/1994)

L'estinzione del mandato per morte del mandante non fa venir meno l'obbligo di rendiconto del mandatario, che deve adempierlo nei confronti degli eredi del mandante.L'azione di rendiconto nei confronti del mandatario comporta anche un giudizio sulla responsabilità connessa allo svolgimento concreto...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 7859 (24/09/1994)

La riduzione della penale (che non può essere disposta d' ufficio) può essere invocata tanto in via di azione, quanto in via di eccezione, allorché tende a paralizzare, sia pure in parte, la domanda di attribuzione della penale stessa e, in quest' ultimo caso, è proponibile anche nel giudizio d'...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 8778 (26/10/1994)

La responsabilità precontrattuale si configura quando la parte che conosca o dovrebbe conoscere l' esistenza di una causa di invalidità del contratto non ne dia notizia all' altra parte, la quale venga a risentire un danno per avere confidato senza sua colpa nella validità del contratto.(Fattispecie...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 9062 (04/11/1994)

Ai fini di stabilire se esista un titolo contrario alla presunzione di comunione sancita dalla norma dell' articolo 1117 cod. civ. occorre fare riferimento all' atto costitutivo del condominio, cioè al primo atto di trasferimento di una unità immobiliare dall' originario proprietario ad altro...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 9063 (04/11/1994)

E' nullo, ai sensi dell'art. 1418 cod. civ., il contratto di agenzia commerciale stipulato con un soggetto non iscritto nel ruolo degli agenti e rappresentanti di commercio, per violazione della norma imperativa di cui all'art. 9 legge n. 204/85, non derogabile da parte dei contraenti, in quanto...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 9221 (07/11/1994)

Il vincolo pertinenziale comporta l' esclusività della funzione accessoria, onde nell' ipotesi di un immobile contemporaneamente adibito al servizio di diversi altri, appartenenti ciascuno a proprietari diversi può solo verificarsi un caso di proprietà comune ovvero un caso di servitù.

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 9710 (17/11/1994)

Quando l' attività di gestione di una società dotata di personalità giuridica è affidata ad un consiglio di amministrazione si verifica (a differenza del caso dell' amministratore unico) una separazione del potere deliberativo, diretto a formare la volontà dell' ente, da quello di rappresentanza...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 9991 (24/11/1994)

L' art. 2932 cod. civ. offre un rimedio specifico contro il rifiuto della parte di stipulare il contratto definitivo, ma non esaurisce la tutela della parte adempiente alla stregua dei principi generali dei contratti con prestazioni corrispettive. Pertanto, con riguardo ad un preliminare di vendita...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1032 (28/01/1995)

Il beneficio previsto dall'art. 1461 cod. civ. - a norma del quale ciascun contraente può sospendere l'esecuzione della prestazione da lui dovuta se le condizioni patrimoniali dell'altro sono divenute tali da porre in evidente pericolo il conseguimento della controprestazione, salvo che sia prestata...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 10675 (13/10/1995)

La promessa di vendita di un bene immobile in comproprietà, stipulata da uno dei comproprietari anche in veste di rappresentante dell'altro, deve considerarsi priva di effetto per l'intera "res" in difetto di prova del conferimento della procura a vendere per atto scritto, con la conseguenza che i...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 10842 (18/10/1995)

Quando le parti si rivolgono ad un notaio per ottenere la sua consulenza, quale tecnico del diritto in relazione ad un contratto da esse o da altri predisposto, mirano ad assicurarsi che il contratto stesso sia non solo formalmente perfetto, ma anche idoneo a produrre il risultato pratico...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 11036 (24/10/1995)

In tema di garanzia per vizi della cosa venduta, il principio secondo cui l'azione redibitoria e quella estimatoria (o "quanti minoris"), essendo incompatibili tra loro, in quanto preordinate alla tutela di un medesimo diritto l'una attraverso la risoluzione e l'altra mercè il mantenimento del...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 12098 (22/11/1995)

Poiché il testamento olografo può essere revocato dal testatore anche mediante distruzione o lacerazione (art. 684 cod. civ.), il suo mancato reperimento giustifica la presunzione che il "de cuius" lo abbia revocato, distruggendolo deliberatamente, con la conseguenza che per vincere tale presunzione...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 12577 (06/12/1995)

Anche nelle cosiddette vendite a catena l'azione contrattuale di risarcimento del danno sorge solo nei confronti del diretto venditore in quanto, nonostante l’identità dell'oggetto e del contenuto delle rispettive obbligazioni, ciascuna vendita ha una propria autonomia che non consente di trasferire...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1309 (03/02/1995)

A norma dell' art. 2732 cod. civ., per privare la confessione del valore probatorio che le è proprio, ove venga dedotto l' errore di fatto, non è sufficiente provare l' insussistenza obiettiva del fatto confessato, essendo altresì necessario provare, sotto l' aspetto soggettivo, anche le circostanze...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1529 (11/02/1995)

In tema di divisione ereditaria, l'errore riguardante le operazioni divisionali, cioè i beni da dividere, la loro essenza e il loro valore, non costituisce causa di annullamento della divisione, dovendo trovare piena applicazione, in tal caso, la norma speciale dell'art. 761 cod.civ. che annovera...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 3366 (23/03/1995)

L' art. 1130 n. 4 cod. civ. che attribuisce all' amministratore del condominio il potere di compiere gli atti conservativi dei diritti inerenti alle parti comuni dell' edificio deve interpretarsi estensivamente nel senso che oltre agli atti conservativi necessari ad evitare pregiudizi a questa od a...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 3548 (25/03/1995)

L'azione esercitata dal creditore ai sensi dell'art. 524 cod. civ. per essere autorizzato ad accettare l'eredità in nome ed in luogo del debitore rinunziante ha una funzione strumentale per il soddisfacimento del credito, in quanto mira a rendere inopponibile al creditore la rinunzia e a...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 369 (13/01/1995)

La svalutazione monetaria, al pari di ogni altro accadimento dal quale derivi squilibrio tra le prestazioni contrattuali, può giustificare la risoluzione del negozio giuridico per eccessiva onerosità, ai sensi e nei limiti dell'art. 1467 cod. civ., qualora per la sua entità presenti i caratteri di...