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Risultati 14841-14875 di 37018

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 24445 (21/11/2011)

La stipula di un patto di opzione, nel quale vi sono due parti che convengono che una di esse resti vincolata dalla propria dichiarazione, mentre l’altra resti libera di accettarla o meno, non fa sorgere un vincolo giuridico che abiliti ciascuna delle parti ad agire per l’esecuzione specifica del...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 25215 (29/11/2011)

Deve essere escluso il risarcimento del danno patrimoniale ai congiunti del defunto in un incidente qualora manchi la prova che il de cuius avrebbe in futuro contribuito al bilancio familiare, laddove le entrate della vittima al momento del decesso a malapena consentivano il soddisfacimento dei suoi...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 3680 (15/02/2011)

Il titolo della responsabilità del Ministero della pubblica istruzione, nel caso di alunni che subiscano danni durante il tempo in cui dovrebbero esser sorvegliati dal personale della scuola, può essere duplice e può esser fatto valere contemporaneamente. Il titolo è contrattuale se la domanda è...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 4917 (28/02/2011)

Nell’ipotesi di concessione in comodato da parte di un terzo di un bene immobile di sua proprietà affinchè venga destinato a casa coniugale, il successivo provvedimento di assegnazione ad uno dei coniugi del medesimo bene immobile, emesso nel corso di un procedimento separazione personale, non è...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 525 (12/01/2011)

Nei rapporti tra cedente e cessionario di quota di società di persone, l'individuazione della parte tenuta al pagamento delle obbligazioni contratte dalla società prima della cessione e non ancora estinte è un problema di ermeneutica contrattuale, avendo il legislatore lasciato all'autonomia...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 7441 (31/03/2011)

In tema di responsabilità da prodotto farmaceutico la conoscenza o conoscibilità del difetto del farmaco, idonea a determinare il dies a quo dal quale far decorrere la prescrizione ai sensi dell’art.13, comma I, del D.P.R. n. 224/1988, non può in ogni caso ravvisarsi fino al momento nel quale non...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 7554 (01/04/2011)

A norma dell'art. 2359, comma III, c. c., si considerano collegate le società sulle quali un'altra società esercita un'influenza notevole; tale situazione - che la norma considera presunta ove nell'assemblea ordinaria possa essere esercitato almeno un quinto dei voti ovvero un decimo, se si tratta...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 8745 (15/04/2011)

Qualora il contenuto del contratto, come appare stipulato, non corrisponda alla comune, reale volontà delle parti, sia che l'erronea formulazione o trascrizione debba ascriversi alle parti medesime o ad un terzo da loro incaricato ed ancorché tale discordanza non emerga a prima vista, ma debba...

Cass. civile, sez. III del 2012 numero 12454 (19/07/2012)

Nell’ipotesi di contratto di mutuo, in cui sia previsto lo scopo del reimpiego della somma mutuata per l’acquisto di un determinato bene, sussiste il collegamento negoziale tra tali contratti (di compravendita e di mutuo), per cui il mutuatario è obbligato all’utilizzazione della somma mutuata per...

Cass. civile, sez. III del 2012 numero 12466 (19/07/2012)

Non cade in comunione legale l'immobile che, promesso in vendita a persona coniugata in regime di comunione legale, sia coattivamente trasferito ex art. 2932 c.c., a causa dell'inadempimento del promittente venditore, al promissario acquirente, con sentenza passata in giudicato dopo che tra...

Cass. civile, sez. III del 2012 numero 16549 (29/09/2012)

In ordine alla responsabilità professionale dei notai rispetto agli atti di trasferimento immobiliare, se da un lato, non può contestarsi che costituisce obbligo del professionista consultare anche il registro generale per il periodo successivo all'aggiornamento del registro particolare, dall'altro...

Cass. civile, sez. III del 2012 numero 16578 (28/09/2012)

Secondo il costante orientamento di questa Corte, l'interpretazione di un atto negoziale è tipico accertamento in fatto riservato al giudice di merito, incensurabile in sede di legittimità, se non nell'ipotesi di violazione dei canoni legali di ermeneutica contrattuale, di cui agli artt. 1362 e ss....

Cass. civile, sez. III del 2012 numero 1769 (08/02/2012)

Poiché la responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia, prevista dall'art. 2051 c.c., ha carattere oggettivo, essendo sufficiente, per la sua configurazione, la dimostrazione, da parte dell'attore, del verificarsi dell'evento dannoso e del suo rapporto di causalità con il bene in...

Cass. civile, sez. III del 2012 numero 2103 (14/02/2012)

In tema di comodato, in caso di riconsegna dell’immobile, è necessario attribuire rilevanza al dato oggettivo dell’uso cui la cosa è destinata. La specificità della destinazione a casa familiare, quale punto di riferimento e centro di interessi del nucleo familiare, è incompatibile con un godimento...

Cass. civile, sez. II del 1962 numero 287 (10/02/1962)

Gli atti diversi dalla divisione, soggetti alla rescissione per lesione oltre il quarto, a norma dell'art. 764 cod.civ. rientrano nella nozione di negozio divisorio in senso ampio, il quale ricorre quando l'atto a titolo oneroso, intervenuto tra coeredi, faccia conseguire a ciascuno di essi un...

Cass. civile, sez. II del 1962 numero 2904 (10/10/1962)

La ratio dell'art. 969 cod. civ. trova giustificazione nell'esigenza di dare al concedente la possibilità di ottenere il riconoscimento del proprio diritto da parte di chi si trova nel possesso del fondo enfiteutico, per modo da impedire che l'ex enfiteuta, con il decorso del tempo, possa acquistare...

Cass. civile, sez. II del 1964 numero 1964 (20/03/1964)

La revoca espressa del testamento consiste in una dichiarazione di volontà unilaterale e non recettizia, diretta a togliere in tutto o in parte efficacia giuridica a precedenti disposizioni testamentarie dello stesso revocante, e può essere manifestata con un testamento posteriore, anche privo di...

Cass. civile, sez. II del 1968 numero 1404 (07/05/1968)

Nell'ipotesi in cui un bene di uso civico o demaniale di proprietà di una università agraria sia, a seguito della ripartizione di cui agli art.13 e seguenti della legge 16 giugno 1927 n.1766, concesso in enfiteusi ad un privato, con obbligo di migliorare e con facoltà di affrancare dopo eseguite ed...

Cass. civile, sez. II del 1969 numero 2633 (16/07/1969)

Il donatario dispensato dalla collazione, qualora esperisca l'azione di riduzione, ha l'onere di imputare la donazione nella propria quota di legittima, a meno che non sia stato espressamente dispensato anche dall'imputazione stessa (imputaione ex se). L'interpretazione del giudice di merito,...

Cass. civile, sez. II del 1970 numero 543 (05/03/1970)

La successione legittima può coesistere con la successione testamentaria limitatamente a quella parte dell'asse ereditario di cui non sia stato disposto con testamento.L'azione di divisione e l'azione di reintegrazione di quota legittima presentano una netta differenza sostanziale, perchè...

Cass. civile, sez. II del 1971 numero 1313 (08/05/1971)

L'art. 2268 cod. civ., secondo il quale il socio di una società semplice risponde personalmente delle obbligazioni sociali salvo che chieda la preventiva escussione del patrimonio della società, indicando i beni sui quali il creditore possa agevolmente soddisfarsi, non presuppone che il creditore...

Cass. civile, sez. II del 1971 numero 1572 (27/05/1971)

Nell'ordinamento giuridico italiano è ammessa la fattispecie del negozio di accertamento, caratterizzato, per ciò che attiene alla sua causa, dall'intento di eliminare l'incertezza di una situazione o rapporto giuridico preesistente, attraverso la precisazione dell'essenza, del contenuto e degli...

Cass. civile, sez. II del 1971 numero 3605 (11/12/1971)

Le controdichiarazioni relative alle convenzioni matrimoniali, alle quali si riferiscono le disposizioni di cui agli artt. 1383 cod.civ. del 1865 e 164 cod.civ. in vigore, per raggiungere gli effetti che sono loro propri, non richiedono la forma dell'atto pubblico, necessaria invece per il mutamento...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 2574 (02/07/1975)

Nelle controversie per lo scioglimento della comunione avente a oggetto immobili non comodamente divisibili, il giudice deve tener presente, quale necessaria componente del suo giudizio, la concreta entità delle quote dei singoli condividenti, per adempiere il precetto di legge secondo cui gli...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 2954 (02/08/1975)

Quando oggetto del giudizio sia un'obbligazione pecuniaria, alla condanna al pagamento della somma richiesta può aggiungersi la condanna al pagamento degli interessi moratori solo se vi sia esplicita domanda, trattandosi di obbligazione accessoria, mentre, se oggetto del giudizio è il risarcimento...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 132 (15/01/1976)

La deliberazione con la quale l'assemblea di un condominio di edificio, alla stregua del regolamento condominiale, accerti eccessi od abnormita nell'uso dei beni comuni da parte di un singolo condomino (nella specie, per deposito di materiali nel cortile e nell'androne), ed applichi, nei confronti...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 1383 (20/04/1976)

Poiché nello spoglio del possesso l' animus spoliandi è insito nello stesso atto d' impossessamento della cosa e non è escluso dalla convinzione di essere proprietario della medesima, l' eccezione feci sed iure feci non vale a contrastare l' azione di reintegrazione se sia fondata su un preteso ius...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 1407 (21/04/1976)

Gli istituti della successione e dell'accessione, disciplinati in relazione al possesso dell'art. 1146 cod. civ., non sono applicabili alla detenzione: invero, costituendo la detenzione di un determinato bene manifestazione di facoltà proprie di un rapporto obbligatorio, una successione sia a titolo...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 2120 (09/06/1976)

Poiché la turbativa del possesso configura attività antigiuridica incidente in misura minore dello spoglio sul potere di fatto del possessore, nella proposizione da parte di quest' ultimo della domanda di reintegrazione deve ritenersi implicita l' istanza di manutenzione. Pertanto, non incorre nel...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 3083 (03/09/1976)

I coeredi possono esercitare il riscatto, previsto dall'art. 732 cod. civ., nel caso che oggetto della vendita sia stata una quota ereditaria costituita soltanto dalla nuda proprietà di immobili caduti nella successione, e ciò ancorchè l'acquirente di detta quota abbia anche acquistato, da un...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 3246 (04/10/1976)

In materia testamentaria, la captazione non si concreta in una qualsiasi influenza d'ordine psicologico esercitata mediante blandizie, richieste o suggerimenti, quantunque insistenti ed interessati, ma deve esprimersi in raggiri ed artifici, cioè in mezzi fraudolenti posti in essere direttamente nei...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 1761 (26/03/1979)

Il requisito dello stato di comunione ereditaria, di cui all'art. 732 cod. civ., è soltanto un presupposto per l'esercizio del diritto di prelazione spettante al coerede e della relativa azione (cosiddetto retratto successorio), ma tale presupposto opera pur sempre nell'ambito della prescrizione,...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 2167 (12/04/1979)

L'azione di riduzione del prezzo, previsto dall'ultimo comma dell'art. 1492 cod. civ., in tema di vendita, è applicabile, a norma dell'art. 1555 cod. civ., anche al contratto di permuta, dal momento che devono ritenersi compatibili, con quest'ultimo contratto, tutte quelle norme in materia di...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 2211 (19/04/1979)

L'azione intesa a ottenere il rilascio di beni ereditari da chi li possiede vantando un titolo successorio che non gli compete (possessor pro herede) ovvero senza alcun titolo (possessor pro possessore) si inquadra nello schema della petitio hereditatis se ha come necessario presupposto...