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Cass. civile, sez. V del 2016 numero 2616 (10/02/2016)

Il termine perentorio di diciotto mesi fissato, a pena di decadenza, per il trasferimento di residenza, ai fini della conservazione dell'agevolazione fiscale, non tollera alcuna giustificazione in quanto il trasferimento è onere che conforma un potere dell'acquirente e che va esercitato nel...

Cass. civile, sez. V del 2016 numero 3110 (17/02/2016)

Deve riconoscersi il carattere di negoziazione globale a tutti gli accordi di separazione che, anche mediante la previsione di trasferimenti mobiliari od immobiliari, siano volti a definire in modo tendenzialmente stabile la crisi coniugale, destinata a sfociare, di lì a breve, nella cessazione...

Cass. civile, sez. V del 2016 numero 3457 (22/02/2016)

La dichiarazione di voler stabilire la residenza nel Comune ove è ubicato l'immobile acquistato con l'agevolazione "prima casa" deve essere resa, a pena di decadenza, dall'acquirente nell'atto di acquisto. La norma, la quale fa riferimento espressamente soltanto alla dichiarazione di voler...

Cass. civile, sez. V del 2016 numero 4351 (04/03/2016)

È illegittima la revoca dell'agevolazione per l'acquisto della prima casa conseguita alla segnalazione, ai sensi dell'art. 15 della L. n. 765 del 1967, trasmessa dal Comune all'Agenzia delle entrate, circa la realizzazione di opere abusive, nell'ipotesi in cui le opere anzidette siano realizzate in...

Cass. civile, sez. V del 2016 numero 7243 (13/04/2016)

Deve affermarsi che l’agevolazione di cui al quarto comma dell’art. 34 del Dpr 131/86 - secondo cui «le comunioni tra i medesimi soggetti, che trovano origine in più titoli, sono considerate come una sola comunione se l’ultimo acquisto di quote deriva da successione a causa di morte» - presuppone la...

Cass. civile, sez. V del 2016 numero 8351 (27/04/2016)

In materia di agevolazioni per l'acquisto della "prima casa", il trasferimento della residenza nel comune di ubicazione dell'immobile costituisce un vero e proprio obbligo di facere del contribuente a fronte dell'ottenimento del beneficio fiscale. Tuttavia, anche in detta materia, come in ogni altro...

Cass. civile, sez. V del 2017 numero 12316 (17/05/2017)

Deve essere annullato l’atto che sottopone a tassazione la plusvalenza in capo al donante per il terreno edificabile rivenduto dai donatari a breve distanza dall’atto di liberalità dovendosi escludere l’elusione laddove non risulta provata la natura simulata della donazione laddove i beneficiari...

Cass. civile, sez. V del 2017 numero 15703 (23/06/2017)

In tema di accertamento tributario, la motivazione di un avviso di rettifica e di liquidazione dell'imposta di registro ha la funzione di delimitare l'ambito delle ragioni adducibili dall'Ufficio nell'eventuale successiva fase contenziosa, consentendo al contribuente l'esercizio del diritto di...

Cass. civile, sez. V del 2017 numero 2403 (31/01/2017)

Deve ritenersi che quando l’imposta pretesa dall’amministrazione è complementare, come ad esempio la maggiore imposta derivante dall’attività di accertamento sostanziale sugli atti di trasferimento di beni immobili o sulle cessioni d’azienda volta a rettificare il valore dichiarato nell’atto, detta...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1982 numero 5431 (19/10/1982)

L' art.. 2120 cod. civ., disponendo che l' indennità di anzianità è dovuta in un ammontare proporzionale agli anni di servizio, stabilito in base all' ultima retribuzione e in relazione alla categoria alla quale appartiene il prestatore di lavoro, non pone vincoli per la concreta determinazione -...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1985 numero 1896 (08/03/1985)

E' illecita a termini dell'art.2126, primo comma cod. civ. la causa del rapporto di lavoro allorché ad esso acceda in funzione sinallagmatica un patto successorio sempre che si tratti del frutto di un consenso bilaterale diretto a costituire per il lavoratore l'obbligo di erogare la prestazione...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1985 numero 6280 (12/12/1985)

Gli usi aziendali che sono riconducibili alla categoria degli usi negoziali e non a quella degli usi normativi, per esplicare la loro efficacia non debbono necessariamente interessare la generalità delle aziende del settore (essendo sufficiente la affermazione di essi anche presso una sola azienda)...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1986 numero 1375 (04/03/1986)

“Il pregiudizio, previsto dal primo comma dell' art.. 428 cod. civ. perché l' atto unilaterale compiuto dalla persona che, sebbene non interdetta, si sia trovata per qualsiasi causa, anche transitoria, incapace di intendere e di volere, non ha un contenuto esclusivamente patrimoniale, ma è...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 4423 (13/05/1987)

L' estinzione per compensazione (legale) di due debiti (art.. 1242 cod. civ.) postula non solo la liquidità ed esigibilità degli stessi ma anche la loro certezza, e di tale carattere difetta il credito riconosciuto da una sentenza, o da altro titolo, provvisoriamente eseguibile, poiché la...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 4671 (22/05/1987)

Nell'ipotesi di obbligazione solidale passiva non si verifica la inscindibilità delle cause a norma dell'art. 331 cod. proc. civ., in quanto, potendo il creditore ripetere da ciascuno dei condebitori l'intero suo credito, è sempre possibile la scissione del rapporto processuale, il quale può...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 5776 (02/07/1987)

Anche agli effetti del divieto - fatto all'agente dall'art.. 1743 cod. civ. - di trattare "per lo stesso ramo gli affari di più imprese concorrenti tra loro", la nozione di concorrenza non va necessariamente individuata in relazione alla produzione o commercializzazione di identici prodotti da parte...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 6392 (22/07/1987)

L' uso aziendale - che è riconducibile alla categoria degli usi negoziali e non già di quelli normativi - consiste in una prassi adottata dal datore di lavoro con comportamenti reiterati all' interno di una determinata azienda che, inserendosi, ex art.. 1340 cod. civ., nel contratto di lavoro...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 835 (28/01/1987)

Al fine della rettifica del contratto, quale prevista dall'art. 1430 cod. civ., si ha errore di calcolo, che non influenza il consenso (e non già un errore "in quantitate" che viceversa vizia la volontà negoziale) solo quando, definiti in modo chiaro e preciso i termini da computare ed il criterio...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1988 numero 2009 (25/02/1988)

Le norme sulla interpretazione dei contratti si applicano anche ai negozi unilaterali nei limiti della compatibilità dei criteri stabiliti dagli artt. 1362 e segg. cod. civ. con la particolare natura e struttura della predetta categoria di negozi. Pertanto, nei negozi unilaterali non può aversi...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1988 numero 5102 (08/09/1988)

La convenzione con la quale un soggetto si impegna ad assumere i futuri eventuali debiti altrui costituisce un negozio preliminare di accollo in cui la prestazione dedotta è rappresentata dall'obbligo di accollarsi il debito, mentre l'accollo effettivo costituisce esecuzione della prestazione...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1988 numero 5224 (24/09/1988)

Con riguardo all'indennità di accompagnamento prevista dalla legge n. 18 del 1980, la domanda in sede amministrativa tende ad ottenere dalla P.A. l'accertamento delle condizioni di legge per ottenere tale indennità, ed ove la P.A. abbia dato inizio e corso al relativo procedimento, non ne comporta...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1988 numero 5584 (14/10/1988)

Ai fini della determinazione dell'indennità di scioglimento del contratto di agenzia prevista dall'art. 1751 cod. civ., non puo tenersi conto di compensi cui l'agente abbia diritto in forza di una convenzione parallela a tale contratto e per un'attività (nella specie, di esazione) autonoma e...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1988 numero 5944 (03/11/1988)

Il canone ermeneutico dell' interpretazione complessiva delle clausole ( art. 1363 cod. civ.) - che è funzionale alla ricerca della comune intenzione della volontà delle parti, al di là del senso letterale delle parole, secondo la regola fondamentale dettata dall' art. 1362, primo comma, cod. civ. -...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1989 numero 1071 (27/02/1989)

L'ammissione dell'utilizzabilità, in tema di recesso dal contratto di agenzia, del concetto di giusta causa, dettato dall'art. 2119 cod. civ. in tema di scioglimento del rapporto di lavoro subordinato, non implica che il fatto imputabile all'agente e preclusivo del diritto del medesimo all'indennità...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1990 numero 12223 (29/12/1990)

In caso di risoluzione del rapporto di agenzia, mentre non spetta all'agente l'indennità sostitutiva di clientela ove il rapporto sia cessato per volontà ed iniziativa dell'agente, invece compete in ogni caso all'agente, a norma dell'art. 1751 cod. civ. e delle corrispondenti norme degli accordi...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1990 numero 3061 (11/04/1990)

Il principio stabilito dall' art. 1335 cod. civ., secondo cui ogni dichiarazione diretta ad una determinata persona si reputa conosciuta al momento in cui giunge all' indirizzo del destinatario, opera per il solo fatto oggettivo dell' arrivo della dichiarazione stessa nel luogo indicato dalla norma,...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1991 numero 10814 (14/10/1991)

Il fatto illecito colposo di uno dei soci di una società di fatto, commesso nell'ambito attività di essa e per il raggiungimento dei suoi scopi, costituisce illecito della società stessa ed impegna solidalmente ed illimitatamente i suoi soci, ad eccezione del caso in cui, trattandosi di atto posto...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1991 numero 6083 (29/05/1991)

La prova che le prestazioni lavorative fra conviventi "more uxorio", le quali possono essere rese anche per cortesia o a titolo gratuito, sono invece riconducibili ad un contratto di lavoro subordinato deve essere fornita dal soggetto che invoca la sussistenza del relativo rapporto e l' accertamento...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1991 numero 9076 (23/08/1991)

Il rapporto d' immedesimazione organica fra l' amministratore delegato ed una società di capitali, escludendo che le funzioni connesse alla carica svolte dall' amministratore medesimo siano riferibili a due distinti centri d' interesse, comporta che le prestazioni relative a tali funzioni non siano...

Cass. civile, sez. Unite del 2005 numero 12793 (15/06/2005)

I parcheggi realizzati in eccedenza rispetto allo spazio minimo richiesto dalla legge (art. 18 della legge 6 agosto 1967, n. 765) non sono soggetti a vincolo pertinenziale a favore delle unità immobiliari del fabbricato; conseguentemente, l’originario proprietario-costruttore del fabbricato può...

Cass. civile, sez. Unite del 2005 numero 28507 (23/12/2005)

In tema di equa riparazione ai sensi della l. 89/2001, la lesione del diritto alla definizione del processo in un termine ragionevole, di cui all'art. 6, paragrafo 1, della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, va riscontrata, anche per le cause davanti...

Cass. civile, sez. Unite del 2005 numero 4806 (07/03/2005)

La mancata comunicazione, a taluno dei condomini, dell'avviso di convocazione dell'assemblea condominiale comporta non la nullità, ma l'annullabilità della delibera condominiale, che se non viene impugnata nel termine di trenta giorni previsto dall'articolo 1137, comma 3, del Cc. Decorrente per i...

Cass. civile, sez. Unite del 2006 numero 11624 (18/05/2006)

Il promittente venditore di una cosa che non gli appartiene può adempiere la propria obbligazione anche procurando l'acquisto del promissario direttamente dall'effettivo proprietario. Ciò pure nell'eventualità in cui il promissario acquirente ignori che il bene, all'atto della stipula del...

Cass. civile, sez. Unite del 2006 numero 13524 (12/06/2006)

Ai fini dell'individuazione della quota di riserva spettante alle singole categorie di legittimari e ai singoli legittimari nell'ambito della stessa categoria occorre far riferimento alla situazione esistente al momento dell'apertura della successione e non a quella che si viene a determinare per...

Cass. civile, sez. Unite del 2006 numero 14865 (28/06/2006)

L'acquisto di un terreno per realizzare un parco pubblico e l'iscrizione di esso nell'inventario dei beni demaniali comunali, in difetto della concreta e attuale destinazione al pubblico servizio, non è sufficiente per attribuire il carattere dell'indisponibilità, come pure la cessione di un terreno...