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Cass. civile, sez. V del 2014 numero 14413 (25/06/2014)

Per conservare i benefici fiscali sulla prima casa, non è sufficiente al momento dell’acquisto dichiarare la volontà di destinare l’immobile ad abitazione entro i termini previsti dalla legge; i benefici fiscali per l’acquisto della prima casa (abitazione non di lusso) spettano alla sola condizione...

Cass. civile, sez. V del 2014 numero 25560 (03/12/2014)

Ai fini del riconoscimento della ruralità degli immobili agli effetti fiscali, i fabbricati o porzioni di fabbricati devono soddisfare le seguenti condizioni: a) il fabbricato deve essere posseduto dal soggetto titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale sul terreno, ovvero detenuto...

Cass. civile, sez. V del 2014 numero 27075 (19/12/2014)

In tema di imposta di registro (nonché di imposte ipotecaria e catastale), il D.P.R. n. 131/1986, art. 34, comma IV, suppone doversi tener conto, ai fini della tassazione della divisione tra coeredi, del rapporto genetico tra il titolo e la massa dividenda. Ne consegue che la cessione di una quota...

Cass. civile, sez. V del 2014 numero 7067 (26/03/2014)

La realizzazione dell'impegno di trasferire la residenza, elemento costitutivo per conseguire il beneficio prima casa e solo provvisoriamente concesso dalla legge al momento della registrazione dell'atto, costituisce un vero e proprio obbligo del contribuente verso il fisco, obbligo che va...

Cass. civile, sez. V del 2015 numero 10586 (22/05/2015)

In materia di benefici connessi alla riduzione dell'imposta per la registrazione del contratto di vendita di un immobile da adibire a prima casa, il contribuente che non adempia all'obbligo di trasferimento della residenza entro i dodici mesi previsti dalla legge, ha l'onere di provare...

Cass. civile, sez. V del 2015 numero 19611 (01/10/2015)

Il processo tributario iniziato in relazione alle imposte sui redditi nei confronti di una società, una volta che questa si sia estinta per cancellazione dal registro delle imprese non può proseguire nel giudizio di cassazione ad opera o nei confronti degli ex soci. Questi, invero, rispondono del...

Cass. civile, sez. V del 2015 numero 1972 (04/02/2015)

La normativa in materia di imposta sulle successioni e donazioni stabilisce che la base imponibile relativamente alle azioni, obbligazioni, altri titoli e quote sociali compresi nell'attivo ereditario è determinata assumendo per le azioni e per i titoli o quote di partecipazione al capitale di enti...

Cass. civile, sez. V del 2015 numero 24253 (27/11/2015)

In tema di agevolazioni fiscali correlati all'acquisto della prima casa, il contribuente che entro il termine di un anno dalla fruizione delle agevolazioni di cui all'art. 1, nota II bis, parte prima della tariffa allegata al D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, alieni il primo immobile e realizzi su un...

Cass. civile, sez. V del 2015 numero 5978 (25/03/2015)

Una sentenza di natura costitutiva, avente effetto traslativo del diritto reale di proprietà di un bene, promesso in vendita con un preliminare di vendita rimasto inadempiuto, è soggetta all'imposta di registro proporzionale stabilita per il corrispondente atto e non alla tassazione in misura fissa.

Cass. civile, sez. V del 2015 numero 8760 (30/04/2015)

In presenza di un complesso di negozi giuridici che il Fisco ritenga posti in essere al fine di eludere l'imposta di registro, è necessario che vengano individuati gli aspetti e le particolarità che inducono a far ritenere che le operazioni realizzate siano state meramente elusive e, quindi, prive...

Cass. civile, sez. V del 2015 numero 9952 (15/05/2015)

In tema di avviso di liquidazione per il recupero delle imposte ipotecarie e catastali - versate in misura fissa invece che proporzionale in relazione all'atto rogato da un notaio a seguito dell'acquisto di un immobile da parte di una Società - deve essere cassata, senza rinvio, la sentenza che ha...

Cass. civile, sez. V del 2015 numero 9956 (15/05/2015)

A norma del D.P.R. n. 131/1986, art. 52, comma I, l'ufficio provvede alla rettifica, e alla conseguente liquidazione, se ritiene che gli immobili ceduti abbiano un valore venale superiore a quello dichiarato o al corrispettivo pattuito, ed, a tal fine, ha "riguardo ai trasferimenti a qualsiasi...

Cass. civile, sez. V del 2016 numero 13346 (28/06/2016)

Il mancato rilascio dell’immobile da parte del conduttore, nonostante la tempestiva disdetta, non può essere addotto come causa di forza maggiore del mancato trasferimento della residenza: il beneficio fiscale sulla prima casa non può, pertanto, essere concesso a chi ne faccia richiesta.

Cass. civile, sez. V del 2016 numero 18206 (16/09/2016)

In tema di imposte di registro, ipotecarie o catastali, per stabilire se un'abitazione sia di lusso e, quindi, esclusa dai benefici per l'acquisto della prima casa ai sensi della Tariffa I, art. 1, nota II-bis del D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131, la sua superficie utile, complessivamente superiore a...

Cass. civile, sez. V del 2016 numero 2616 (10/02/2016)

Il termine perentorio di diciotto mesi fissato, a pena di decadenza, per il trasferimento di residenza, ai fini della conservazione dell'agevolazione fiscale, non tollera alcuna giustificazione in quanto il trasferimento è onere che conforma un potere dell'acquirente e che va esercitato nel...

Cass. civile, sez. V del 2016 numero 3110 (17/02/2016)

Deve riconoscersi il carattere di negoziazione globale a tutti gli accordi di separazione che, anche mediante la previsione di trasferimenti mobiliari od immobiliari, siano volti a definire in modo tendenzialmente stabile la crisi coniugale, destinata a sfociare, di lì a breve, nella cessazione...

Cass. civile, sez. V del 2016 numero 3457 (22/02/2016)

La dichiarazione di voler stabilire la residenza nel Comune ove è ubicato l'immobile acquistato con l'agevolazione "prima casa" deve essere resa, a pena di decadenza, dall'acquirente nell'atto di acquisto. La norma, la quale fa riferimento espressamente soltanto alla dichiarazione di voler...

Cass. civile, sez. V del 2016 numero 4351 (04/03/2016)

È illegittima la revoca dell'agevolazione per l'acquisto della prima casa conseguita alla segnalazione, ai sensi dell'art. 15 della L. n. 765 del 1967, trasmessa dal Comune all'Agenzia delle entrate, circa la realizzazione di opere abusive, nell'ipotesi in cui le opere anzidette siano realizzate in...

Cass. civile, sez. V del 2016 numero 7243 (13/04/2016)

Deve affermarsi che l’agevolazione di cui al quarto comma dell’art. 34 del Dpr 131/86 - secondo cui «le comunioni tra i medesimi soggetti, che trovano origine in più titoli, sono considerate come una sola comunione se l’ultimo acquisto di quote deriva da successione a causa di morte» - presuppone la...

Cass. civile, sez. V del 2016 numero 8351 (27/04/2016)

In materia di agevolazioni per l'acquisto della "prima casa", il trasferimento della residenza nel comune di ubicazione dell'immobile costituisce un vero e proprio obbligo di facere del contribuente a fronte dell'ottenimento del beneficio fiscale. Tuttavia, anche in detta materia, come in ogni altro...

Cass. civile, sez. V del 2017 numero 12316 (17/05/2017)

Deve essere annullato l’atto che sottopone a tassazione la plusvalenza in capo al donante per il terreno edificabile rivenduto dai donatari a breve distanza dall’atto di liberalità dovendosi escludere l’elusione laddove non risulta provata la natura simulata della donazione laddove i beneficiari...

Cass. civile, sez. V del 2017 numero 15703 (23/06/2017)

In tema di accertamento tributario, la motivazione di un avviso di rettifica e di liquidazione dell'imposta di registro ha la funzione di delimitare l'ambito delle ragioni adducibili dall'Ufficio nell'eventuale successiva fase contenziosa, consentendo al contribuente l'esercizio del diritto di...

Cass. civile, sez. V del 2017 numero 2403 (31/01/2017)

Deve ritenersi che quando l’imposta pretesa dall’amministrazione è complementare, come ad esempio la maggiore imposta derivante dall’attività di accertamento sostanziale sugli atti di trasferimento di beni immobili o sulle cessioni d’azienda volta a rettificare il valore dichiarato nell’atto, detta...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1982 numero 5431 (19/10/1982)

L' art.. 2120 cod. civ., disponendo che l' indennità di anzianità è dovuta in un ammontare proporzionale agli anni di servizio, stabilito in base all' ultima retribuzione e in relazione alla categoria alla quale appartiene il prestatore di lavoro, non pone vincoli per la concreta determinazione -...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1985 numero 1896 (08/03/1985)

E' illecita a termini dell'art.2126, primo comma cod. civ. la causa del rapporto di lavoro allorché ad esso acceda in funzione sinallagmatica un patto successorio sempre che si tratti del frutto di un consenso bilaterale diretto a costituire per il lavoratore l'obbligo di erogare la prestazione...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1985 numero 6280 (12/12/1985)

Gli usi aziendali che sono riconducibili alla categoria degli usi negoziali e non a quella degli usi normativi, per esplicare la loro efficacia non debbono necessariamente interessare la generalità delle aziende del settore (essendo sufficiente la affermazione di essi anche presso una sola azienda)...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1986 numero 1375 (04/03/1986)

“Il pregiudizio, previsto dal primo comma dell' art.. 428 cod. civ. perché l' atto unilaterale compiuto dalla persona che, sebbene non interdetta, si sia trovata per qualsiasi causa, anche transitoria, incapace di intendere e di volere, non ha un contenuto esclusivamente patrimoniale, ma è...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 4423 (13/05/1987)

L' estinzione per compensazione (legale) di due debiti (art.. 1242 cod. civ.) postula non solo la liquidità ed esigibilità degli stessi ma anche la loro certezza, e di tale carattere difetta il credito riconosciuto da una sentenza, o da altro titolo, provvisoriamente eseguibile, poiché la...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 4671 (22/05/1987)

Nell'ipotesi di obbligazione solidale passiva non si verifica la inscindibilità delle cause a norma dell'art. 331 cod. proc. civ., in quanto, potendo il creditore ripetere da ciascuno dei condebitori l'intero suo credito, è sempre possibile la scissione del rapporto processuale, il quale può...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 5776 (02/07/1987)

Anche agli effetti del divieto - fatto all'agente dall'art.. 1743 cod. civ. - di trattare "per lo stesso ramo gli affari di più imprese concorrenti tra loro", la nozione di concorrenza non va necessariamente individuata in relazione alla produzione o commercializzazione di identici prodotti da parte...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 6392 (22/07/1987)

L' uso aziendale - che è riconducibile alla categoria degli usi negoziali e non già di quelli normativi - consiste in una prassi adottata dal datore di lavoro con comportamenti reiterati all' interno di una determinata azienda che, inserendosi, ex art.. 1340 cod. civ., nel contratto di lavoro...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 835 (28/01/1987)

Al fine della rettifica del contratto, quale prevista dall'art. 1430 cod. civ., si ha errore di calcolo, che non influenza il consenso (e non già un errore "in quantitate" che viceversa vizia la volontà negoziale) solo quando, definiti in modo chiaro e preciso i termini da computare ed il criterio...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1988 numero 2009 (25/02/1988)

Le norme sulla interpretazione dei contratti si applicano anche ai negozi unilaterali nei limiti della compatibilità dei criteri stabiliti dagli artt. 1362 e segg. cod. civ. con la particolare natura e struttura della predetta categoria di negozi. Pertanto, nei negozi unilaterali non può aversi...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1988 numero 5102 (08/09/1988)

La convenzione con la quale un soggetto si impegna ad assumere i futuri eventuali debiti altrui costituisce un negozio preliminare di accollo in cui la prestazione dedotta è rappresentata dall'obbligo di accollarsi il debito, mentre l'accollo effettivo costituisce esecuzione della prestazione...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1988 numero 5224 (24/09/1988)

Con riguardo all'indennità di accompagnamento prevista dalla legge n. 18 del 1980, la domanda in sede amministrativa tende ad ottenere dalla P.A. l'accertamento delle condizioni di legge per ottenere tale indennità, ed ove la P.A. abbia dato inizio e corso al relativo procedimento, non ne comporta...