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Cass. civile, sez. III del 2003 numero 7282 (12/05/2003)

Alla risarcibilità del danno non patrimoniale ex art. 2059 c.c. e 185 c.p. non osta il mancato positivo accertamento della colpa dell'autore del danno se essa, come nel caso di cui all'art. 2054 c.c., debba ritenersi sussistente in base ad una presunzione di legge e se, ricorrendo la colpa, il fatto...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 7529 (15/05/2003)

Il creditore di un' obbligazione contrattuale inadempiuta non può chiedere, a titolo di risarcimento del danno derivato al suo patrimonio dall'inadempimento o dall'inesatto adempimento, congiuntamente sia l' attribuzione della somma di denaro equivalente al valore della prestazione, sia il...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 15424 (10/08/2004)

Il notaio può acquisire la certezza dell'identità della persona che sottoscrive anche nello stesso momento della sottoscrizione, attraverso tutti gli elementi a sua disposizione, ai sensi della L. 16 febbraio 1913, n. 89; ne consegue che il notaio non è responsabile dei danni che taluno subisca per...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 21059 (03/11/2004)

La concessione in comodato di un immobile per tutta la vita del comodatario è un contratto a termine, di cui è certo l'an e incerto il quadro; di conseguenza, stante la natura obbligatoria del contratto, gli eredi del comodante sono tenuti a rispettare il termine di durata del contratto stesso,...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 338 (14/01/2004)

Qualora l'Inail, surrogandosi al danneggiato, ai sensi dell'articolo 1916 del Cc, o dell'articolo 28 della legge n. 990 del 1969, agisca nei confronti dell'assicuratore della responsabilità civile della vettura del danneggiante per il recupero delle indennità corrisposte al danneggiato, lo stesso...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 6395 (01/04/2004)

Il vitalizio alimentare, con il quale una parte si obbliga, in corrispettivo dell'alienazione di un immobile o dell'attribuzione di altri beni o utilità, a fornire all'altra parte vitto, alloggio e assistenza, per tutta la durata della vita e in correlazione ai suoi bisogni, è soggetto al rimedio...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 771 (20/01/2004)

L'atto di costituzione in mora del debitore è atto giuridico in senso stretto, che non può essere ricompreso tra gli atti unilaterali tra vivi aventi contenuto patrimoniale di cui all'art. 1324 c.c., riferibile ai soli negozi giuridici unilaterali. Conseguentemente, sono ad esso inapplicabili le...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 8605 (06/05/2004)

La confideiussione implica l'esistenza di un collegamento tra le obbligazioni assunte dai singoli fideiussori. Nel senso che questi, mossi da un interesse comune, ed essendo ciascuno consapevole, nel momento in cui presta la propria, dell'esistenza delle altre fideiussioni, garantiscono...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 9982 (24/05/2004)

Nell'accollo cumulativo il creditore non può rivolgersi indifferentemente all'accollante o all'accollato o a entrambi, ma prima di rivolgersi all'accollato ha l'onere di chiedere l'adempimento all'accollante senza essere tuttavia tenuto a escluderlo agendo in executivis, e solo dopo che la richiesta...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 12317 (10/06/2005)

Ricorre la figura del leasing di godimento, pattuito con funzione di finanziamento, rispetto a beni non idonei a conservare un apprezzabile valore residuale alla scadenza del rapporto e dietro canoni che configurano esclusivamente il corrispettivo dell'uso dei beni stessi, mentre ricorre il leasing...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 15022 (15/07/2005)

Ritenuta la responsabilità aquiliana nell'ambito della bipolarità prevista dal codice vigente tra danno patrimoniale ( art. 2043 c.c.) e danno non patrimoniale ( art. 2059 c.c.), e ritenuto che, ferma la tipicità prevista da quest'ultima norma, il danno non patrimoniale debba essere risarcito non...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 19308 (03/10/2005)

Il diritto del proprietario di una unità immobiliare all'uso dell'area predisposta per il parcheggio degli autoveicoli, secondo la disciplina dell'articolo 41-sexies della legge urbanistica e di quella successiva (in particolare, articolo 26, comma 4, della legge n. 47 del 1985) deve necessariamente...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 21493 (07/11/2005)

In tema di responsabilità disciplinare dei notai, il divieto imposto dall'art. 28 comma primo n. 1 della legge 16 febbraio 1913, n. 89 - sanzionato con la sospensione a norma dell'art. 138, comma secondo - di ricevere atti espressamente proibiti dalla legge, attiene ad ogni vizio che dia luogo ad...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 22898 (11/11/2005)

In tema di fissazione degli interessi in misura ultralegale l'obbligo della forma scritta ad substantiam a norma dell'articolo 1284, comma 3, del Cc, non richiede che il documento negoziale contenga l'indicazione specifica del tasso pattuito. Detto obbligo, pertanto, può essere assolto anche...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 6558 (29/03/2005)

La cessione ex art. 1198 c.c. non estingue il credito originario, bensì affianca ad esso quello ceduto. Dal rinvio effettuato dall'art. 1198 c.c. all'art. 1267 comma II c.c., emerge che il cedente è liberato in caso di realizzazione del credito ceduto ovvero quando vi sia stato un comportamento...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 6728 (30/03/2005)

L'operazione di leasing finanziario, pur non dando luogo ad un contratto plurilaterale, realizza un collegamento negoziale tra contratto di fornitura e contratto di leasing, e tale collegamento ha l'effetto giuridico di legittimare l'utilizzatore a esercitare in nome proprio le azioni scaturenti dal...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 2999 (24/05/1979)

Il diritto di riscatto ex art. 1500 cod. civ. non può essere ceduto dal venditore, senza il consenso del compratore, a favore di un terzo estraneo al contratto, trattandosi di modifica che inciderebbe non solo sulla struttura soggettiva ma su quella oggettiva del contratto, in quanto comporterebbe...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 3749 (03/07/1979)

L' interesse alla stipulazione, nel contratto a favore di terzo, richiesto per la validità della pattuizione, può essere di qualsiasi natura e, quindi, anche morale, non esigendo l' art. 1411 cod. civ. che detto interesse debba avere necessariamente carattere patrimoniale. Pertanto, deve ritenersi...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 3849 (05/07/1979)

La querela di falso ed il disconoscimento della scrittura privata sono istituti preordinati a finalita diverse e del tutto indipendenti fra loro, in quanto il primo postula l' esistenza di una scrittura riconosciuta, della quale si intende eliminare l' efficacia probatoria attribuitale dall' art....

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 3969 (10/07/1979)

Il curatore speciale nominato, a norma dell' art. 78 cod. proc. civ., resta in carica fino a quando non venga meno la situazione contingente che abbia reso necessaria la nomina stessa, con la conseguenza che i poteri del curatore non si esauriscono con la pronunzia della sentenza conclusiva del...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 4536 (04/08/1979)

Quando nel corso di attuazione del piano di ripartizione delle terre di uso civico l'assegnatario di un fondo, con facoltà di affrancazione dopo l'esecuzione di un piano di miglioramento, stipuli un preliminare di vendita del fondo, subordinata alla sua affrancazione e con l'obbligo per il futuro...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 5693 (03/11/1979)

Il patto successorio nella forma di patto istitutivo, consiste in una convenzione obbligatoria in astratto suscettibile di coazione giuridica ad adempiere, ma nulla (soltanto) per il divieto posto dall'art. 458 Cod. civ., di cui la successiva disposizione testamentaria costituisca l'adempimento, e,...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 5747 (07/11/1979)

La rappresentazione, che nella linea collaterale, a norma dell'art. 468 cod. civ., ha luogo a favore di discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto, presuppone che i fratelli e le sorelle siano legittimi, in quanto fra più figli naturali del medesimo genitore non si instaura alcun rapporto....

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 6501 (13/12/1979)

Nel mandato senza rappresentanza il mandatario acquista i diritti e assume gli obblighi derivanti dagli atti compiuti con i terzi, che non abbiano avuto alcun rapporto col mandante, anche se questi avessero conoscenza del mandato. (Nella specie i giudici di merito hanno ritenuta irrilevante la...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 6504 (13/12/1979)

L'azione di revocazione della donazione (per ingratitudine, ai sensi dell'art. 801 Cod. civ.) e quella di annullamento della medesima (ai sensi dell'art. 775 cod. civ. o per vizio di volontà del donante) spettano unicamente al donante e, dopo la sua morte, ai suoi eredi. Pertanto, non è legittimato...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 726 (02/02/1979)

La clausola con la quale il donante stabilisce che l' attribuzione è fatta a titolo di anticipata successione in conto di legittima e, per l' eventuale eccedenza, sulla disponibile, non implica dispensa della donazione dalla collazione, in quanto alla collazione sono sottoposti tutti i beni donati,...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 1112 (14/02/1980)

Le disposizioni della legge notarile - in particolare quelle secondo cui ogni atto deve contenere la designazione precisa dei beni, indicandoli per quanto possibile, ove si tratti di beni immobili, con i dati catastali ed i confini - hanno carattere speciale e, pertanto, non costituiscono un...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 1592 (10/03/1980)

Il contratto plurilaterale, cui è applicabile la disciplina degli artt. 1420, 1446, 1459 e 1466 cod. civ., è caratterizzato dallo scopo comune di tutti coloro che vi partecipano, per modo che non rientrano nella predetta categoria, ancorché una parte contraente sia costituita da più persone...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 2285 (09/04/1980)

Qualora la cosa venduta sia gravata da un usufrutto a favore di terzi, dichiarato dal venditore all'atto della stipulazione del contratto e che il venditore si era obbligato ad estinguere, il compratore non può chiedere la riduzione del prezzo della vendita ai sensi dell'art. 1489 cod. civ. -...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 2290 (09/04/1980)

La petitio hereditatis, intesa a conseguire il rilascio di beni ereditari, può essere sperimentata sia contro colui che tali beni possiede vantando un titolo ereditario che non gli compete (possessio pro herede) sia contro chi li possiede senza alcun titolo (possessio pro possessore); e l'oggetto...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 2451 (15/04/1980)

L' art. 1327 Cod. civ. - secondo cui il contratto, ove la prestazione, per richiesta del proponente o per la natura dell' affare o secondo gli usi, deve eseguirsi senza una preventiva risposta, s' intende concluso nel momento e nel luogo in cui si è iniziata l' esecuzione- non può trovare...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 3183 (14/05/1980)

Dal confronto tra gli artt 320 e 394 cod. civ. si evince che, mentre il genitore può, senza bisogno dell'autorizzazione del giudice tutelare, stare in giudizio, e transigere, per il figlio minore, quando il giudizio e la transazione abbiano ad oggetto atti rientranti nell'ordinaria amministrazione,...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 4708 (18/07/1980)

Qualora il testatore lasci alcuni beni in legato ad un'erigenda fondazione, per il dichiarato perseguimento di determinati scopi, e, per il caso in cui questi non siano raggiungibili, come nell'ipotesi di mancato riconoscimento di tale fondazione, attribuisca i beni medesimi ad altro soggetto, senza...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 4936 (13/08/1980)

Nel caso in cui l'onere testamentario sia diretto a soddisfare un interesse morale dello stesso testatore, legittimati ad agire per l'adempimento sono non gli eredi in quanto tali, ma i prossimi congiunti del de cuius, ai quali si trasferisce la tutela degli interessi più intimamente connessi alla...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 5773 (27/10/1980)

L'istituzione di erede ex re certa va individuata attraverso la interpretazione, da effettuarsi in base alle comuni regole ermeneutiche, della volontà del testatore di attribuire uno o più beni determinati come quota del suo patrimonio e non già come lascito autonomo senza conferimento della qualità...