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art civile codice

Risultati 11516-11550 di 36957

Cass. civile, sez. I del 1999 numero 1925 (06/03/1999)

Le norme che disciplinano l'attività degli amministratori di una società di capitali, dettate al fine di consentire un corretto svolgimento dell'amministrazione della società, sono applicabili non soltanto ai soggetti immessi, nelle forme stabilite dalla legge, nelle funzioni di amministratori, ma...

Cass. civile, sez. I del 1999 numero 1945 (08/03/1999)

Il perfezionamento del contratto di mutuo, con la consequenziale nascita dell' obbligo di restituzione a carico del mutuatario, si verifica nel momento in cui la somma mutuata, ancorché non consegnata materialmente, sia posta nella disponibilità del mutuatario medesimo, non rilevando, a detto fine,...

Cass. civile, sez. I del 1999 numero 2574 (20/03/1999)

Nell' esercizio del potere di interpretazione e qualificazione della domanda, il giudice del merito non è condizionato dalla formula adottata dalla parte, dovendo egli tenere conto, piuttosto, del contenuto sostanziale della pretesa così come desumibile dalla situazione dedotta in causa e dalle...

Cass. civile, sez. I del 1999 numero 4716 (12/05/1999)

La costruzione realizzata da entrambi i coniugi sul suolo di proprietà esclusiva di uno di essi non rientra nella comunione legale dei beni di cui all'art. 159 cod. civ., con la conseguenza che il coniuge titolare esclusivo del manufatto così realizzato può, del tutto legittimamente, attribuire...

Cass. civile, sez. III del 2002 numero 14934 (23/10/2002)

La responsabilità professionale del notaio, nei confronti del cliente per inadempimento della prestazione professionale è di natura contrattuale: legittimato a farla valere, pertanto, è esclusivamente la parte che ha chiesto detta prestazione e, quindi, ha concluso il contratto d'opera...

Cass. civile, sez. III del 2002 numero 3500 (11/03/2002)

La denuntiatio prevista ai fini della prelazione agraria, deve contenere, quale requisito essenziale, il nome del promissario acquirente, e ciò per consentire al coltivatore di valutare il proprio interesse all'esercizio del diritto di prelazione, anche con riferimento al nuovo titolare del rapporto...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 10009 (24/06/2003)

Nell'ipotesi di simulazione relativa parziale, che si verifica allorché l'accordo simulatorio investe uno solo degli elementi del contratto, il contratto simulato non perde la sua connotazione peculiare ma conserva inalterati gli altri suoi elementi, ad eccezione di quello interessato dalla...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 12116 (19/08/2003)

L'azione generale di rescissione per lesione presuppone la simultanea ricorrenza di tre condizioni e, cioè, l'eccedenza di oltre la metà della prestazione rispetto alla controprestazione, l'esistenza di uno stato di bisogno, che funzioni come motivo dell'accettazione della sproporzione tra le...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 4380 (20/03/2003)

L'art. 1, comma 1, del decreto legge n. 394 del 2000, convertito dalla legge n. 24 del 2001, recante interpretazione autentica della legge n. 108 del 1996 concernente disposizioni in materia di usura,prevede che ai fini dell'applicazione dell' art. 1815, comma 2 del Cc si intendono per usurari gli...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 6290 (18/04/2003)

In tema di vendita di fondi rustici sussiste il diritto di prelazione del coltivatore diretto, proprietario di un fondo confinante con quello in vendita, qualora l' insediamento, sul fondo in vendita abbia - prima della stipulazione del rogito - perduto stabilità, per effetto di un accordo,...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 8393 (27/05/2003)

Il mandato ad alienare senza rappresentanza non è ammissibile, in modo particolare per i beni immobili e mobili registrati. Ne consegue che la vendita, in caso di mancata spendita del nome del mandante, non comporta altro effetto che quello di obbligare il mandatario a procurare all' acquirente l'...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 8399 (27/05/2003)

Poiché all'interno delle società di persone la soggettività giuridica riveste una funzione unicamente strumentale, volta a consentire alla pluralità di soci una unitarietà delle forme d'azione, deve considerarsi regolarmente instaurato il contraddittorio tutte le volte in cui, indipendentemente...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 10032 (25/05/2004)

L'operazione di "leasing" finanziario dà luogo ad una figura di collegamento negoziale tra contratto di fornitura e contratto di "leasing", senza che possa ravvisarsi un'operazione giuridica unitaria e un rapporto trilaterale. Ne consegue che l'inadempimento del venditore alla consegna...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 11015 (10/06/2004)

L'effetto interruttivo della prescrizione si produce anche se la costituzione in mora proviene da mandatario cui l'incarico sia stato conferito verbalmente, atteso che la disposizione di cui all'art. 1392 del Cc., che richiede per la procura la medesima forma prescritta per il contratto, non si...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 11599 (22/06/2004)

Nell'interpretazione delle clausole contrattuali il giudice del merito, allorché le espressioni usate dalle parti fanno emergere in modo immediato la comune loro volontà, deve arrestarsi al significato letterale delle parole, e non può fare applicazione degli ulteriori criteri ermeneutica...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 14605 (30/07/2004)

La buona fede nell'esecuzione del contratto si sostanzia in un generale obbligo di solidarietà (derivante soprattutto dall'art. 2 Cost.) che impone a ciascuna delle parti di agire in modo da preservare gli interessi dell'altra a prescindere tanto da specifici obblighi contrattuali, quanto dal dovere...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 20909 (28/10/2004)

In tema di prelazione agraria, la prova della sussistenza dei presupposti per l'esercizio del relativo diritto spetta a chi lo esercita, a nulla rilevando il difetto di espressa contestazione di controparte, potendosi ritenere dimostrata la sussistenza di tale diritto solo se questo sia ammesso dal...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 22586 (01/12/2004)

Ai fini della individuazione del giudice territorialmente competente per un'azione di risarcimento danni, il locus commissi delicti, quale luogo ove l'obbligazione risarcitoria sorge ex art. 20 c.p.c., è quello ove si produce il danno che è conseguenza del fatto lesivo ed in assenza del quale il...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 22593 (01/12/2004)

Ai prossimi congiunti di una persona che abbia riportato lesioni personali a causa di un fatto illecito di un terzo va accordato il risarcimento del danno morale concretamente accertato, quale componente del danno non patrimoniale ex art. 2059 c.c.; non deve invece essere risarcito il danno alla...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 23199 (13/12/2004)

In ipotesi di rappresentanza apparente, chi invoca la propria incolpevole aspettativa deve fornire esclusivamente la prova di aver confidato senza colpa nella situazione apparente; non occorre, invece, l’ulteriore elemento costituito dal comportamento colposo del soggetto nei cui confronti è...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 3549 (23/02/2004)

A norma dell' art. 2043 cod. civ., ai prossimi congiunti di un soggetto, deceduto in conseguenza del fatto illecito addebitabile ad un terzo, compete il risarcimento del danno anche patrimoniale, purché sia accertato in concreto che i medesimi siano stati privati di utilità economiche di cui già...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 4400 (04/03/2004)

Le obbligazioni inerenti l'esercizio di una attività professionale sono, di regola, obbligazioni di mezzi e non di risultato, in quanto il professionista, assumendo l'incarico, si impegna alla prestazione della propria opera per raggiungere il risultato considerato, ma non al suo conseguimento....

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 8214 (29/04/2004)

Con la liquidazione il debito di valore si converte in debito di valuta e non può, quindi, essere riconosciuta, dal giudice, la rivalutazione con riguardo al periodo successivo alla sua decisione. (Nella specie, in applicazione del riferito principio, la Suprema corte ha cassato la sentenza di...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 9091 (13/05/2004)

La parte adempiente che chiede la risoluzione del contratto preliminare di compravendita per inadempimento del promittente venditore ha diritto sia alla restituzione della somma pagata in contro prezzo, in virtù dell'efficacia retroattiva della risoluzione, sia al risarcimento del danno, comprensivo...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 1312 (21/01/2005)

La disposizione di cui al comma secondo, prima parte, dell'art. 1705 cod. civ. introduce - per ragioni di tutela dell'interesse del mandante - un'eccezione al fondamentale principio, enunciato nel comma primo, secondo cui il mandatario che agisce in nome proprio acquista i diritti ed assume gli...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 13890 (28/06/2005)

Non è sufficiente a soddisfare l'onere di apporre una specifica sottoscrizione alle clausole vessatorie, intesa a focalizzare l'attenzione del sottoscrittore sul contenuto sfavorevole delle clausole, il richiamo in blocco di tutte le condizioni generali di contratto e la sottoscrizione...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 15620 (26/07/2005)

I gravi motivi in presenza dei quali l'articolo 27 della legge 392/1978, indipendentemente dalle previsioni contrattuali, consente in qualsiasi momento il recesso del conduttore dal contratto di locazione devono collegarsi a fatti estranei alla volontà del conduttore, imprevedibili e sopravvenuti...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 15804 (28/07/2005)

Dedotta l'ammissibilità di un contratto sotto un profilo è precluso sia al giudice accogliere la pretesa sotto altro, sia alla parte modificare la richiesta in appello. Deriva da quanto precede, pertanto, che ove in primo grado sia chiesta la declaratoria di nullità di un contratto per mancanza di...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 19140 (29/09/2005)

In un contratto concluso mediante moduli o formulari, il contrasto tra una clausola facente parte delle condizioni particolari allegate al contratto più favorevole all'aderente e una clausola vessatoria specificamente sottoscritta, va risolto non già dando la prevalenza alla clausola vessatoria, per...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 28233 (20/12/2005)

La peculiarità della c.d. assicurazione fideiussoria sta nel suo porsi comer figura contrattuale intermedia tra il versamento cauzionale e la fideiussione ed è contraddistinta dall'assunzione dell'impegno, da parte di una banca o di una compagnia di assicurazioni, di pagare un determinato importo al...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 2838 (11/02/2005)

In ipotesi di trasferimento della proprietà o del godimento dell'azienda non accompagnata da pubblicità formale (nel caso in cui essa sia legislativamente imposta) o comunque di fatto idonea a rendere noto al pubblico l'avvenuto trasferimento, l'imprenditore cedente è - in forza del fenomeno...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 3370 (18/02/2005)

La clausola cd. "di regolazione del premio" inserita in un contratto di assicurazione si caratterizza, sul piano morfologico, per la sua natura di clausola onerosa che, come tale, richiede la specifica approvazione per iscritto da parte dell'assicurato, giusta disposto degli artt.1341 comma secondo...

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 18325 (27/08/2014)

In materia di contratti bancari, è da escludere che la violazione dell'onere della forma scritta si abbia con la stipulazione per iscritto di clausole del contratto di mutuo fondiario e dell'atto di erogazione e quietanza, con le quali le parti abbiano previsto l'eventualità dell'utilizzo, da parte...

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 19282 (12/09/2014)

Il mutuo fondiario non è mutuo di scopo. Già nel vigore della norma di cui al Regio Decreto n. 646/1905, art.18, si è’ affermato che, per la concessione e la validità di un contratto di mutuo fondiario, della somma erogata dall’istituto mutuante dovesse venir necessariamente pattuita la destinazione...

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 19636 (18/09/2014)

Il rilevante valore dell'oggetto donato può configurare una liberalità d'uso e non una donazione purché ricorrano elementi, quali le condizioni economiche del donante o altre circostanze peculiari dell'elargizione, tali da escludere l’animus donandi. (Fattispecie in tema di elargizione di denaro,...