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art civile codice

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Cass. civile, sez. III del 2005 numero 21493 (07/11/2005)

In tema di responsabilità disciplinare dei notai, il divieto imposto dall'art. 28 comma primo n. 1 della legge 16 febbraio 1913, n. 89 - sanzionato con la sospensione a norma dell'art. 138, comma secondo - di ricevere atti espressamente proibiti dalla legge, attiene ad ogni vizio che dia luogo ad...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 22898 (11/11/2005)

In tema di fissazione degli interessi in misura ultralegale l'obbligo della forma scritta ad substantiam a norma dell'articolo 1284, comma 3, del Cc, non richiede che il documento negoziale contenga l'indicazione specifica del tasso pattuito. Detto obbligo, pertanto, può essere assolto anche...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 6558 (29/03/2005)

La cessione ex art. 1198 c.c. non estingue il credito originario, bensì affianca ad esso quello ceduto. Dal rinvio effettuato dall'art. 1198 c.c. all'art. 1267 comma II c.c., emerge che il cedente è liberato in caso di realizzazione del credito ceduto ovvero quando vi sia stato un comportamento...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 6728 (30/03/2005)

L'operazione di leasing finanziario, pur non dando luogo ad un contratto plurilaterale, realizza un collegamento negoziale tra contratto di fornitura e contratto di leasing, e tale collegamento ha l'effetto giuridico di legittimare l'utilizzatore a esercitare in nome proprio le azioni scaturenti dal...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 2999 (24/05/1979)

Il diritto di riscatto ex art. 1500 cod. civ. non può essere ceduto dal venditore, senza il consenso del compratore, a favore di un terzo estraneo al contratto, trattandosi di modifica che inciderebbe non solo sulla struttura soggettiva ma su quella oggettiva del contratto, in quanto comporterebbe...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 3749 (03/07/1979)

L' interesse alla stipulazione, nel contratto a favore di terzo, richiesto per la validità della pattuizione, può essere di qualsiasi natura e, quindi, anche morale, non esigendo l' art. 1411 cod. civ. che detto interesse debba avere necessariamente carattere patrimoniale. Pertanto, deve ritenersi...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 3849 (05/07/1979)

La querela di falso ed il disconoscimento della scrittura privata sono istituti preordinati a finalita diverse e del tutto indipendenti fra loro, in quanto il primo postula l' esistenza di una scrittura riconosciuta, della quale si intende eliminare l' efficacia probatoria attribuitale dall' art....

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 3969 (10/07/1979)

Il curatore speciale nominato, a norma dell' art. 78 cod. proc. civ., resta in carica fino a quando non venga meno la situazione contingente che abbia reso necessaria la nomina stessa, con la conseguenza che i poteri del curatore non si esauriscono con la pronunzia della sentenza conclusiva del...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 4536 (04/08/1979)

Quando nel corso di attuazione del piano di ripartizione delle terre di uso civico l'assegnatario di un fondo, con facoltà di affrancazione dopo l'esecuzione di un piano di miglioramento, stipuli un preliminare di vendita del fondo, subordinata alla sua affrancazione e con l'obbligo per il futuro...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 5693 (03/11/1979)

Il patto successorio nella forma di patto istitutivo, consiste in una convenzione obbligatoria in astratto suscettibile di coazione giuridica ad adempiere, ma nulla (soltanto) per il divieto posto dall'art. 458 Cod. civ., di cui la successiva disposizione testamentaria costituisca l'adempimento, e,...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 5747 (07/11/1979)

La rappresentazione, che nella linea collaterale, a norma dell'art. 468 cod. civ., ha luogo a favore di discendenti dei fratelli e delle sorelle del defunto, presuppone che i fratelli e le sorelle siano legittimi, in quanto fra più figli naturali del medesimo genitore non si instaura alcun rapporto....

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 6501 (13/12/1979)

Nel mandato senza rappresentanza il mandatario acquista i diritti e assume gli obblighi derivanti dagli atti compiuti con i terzi, che non abbiano avuto alcun rapporto col mandante, anche se questi avessero conoscenza del mandato. (Nella specie i giudici di merito hanno ritenuta irrilevante la...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 6504 (13/12/1979)

L'azione di revocazione della donazione (per ingratitudine, ai sensi dell'art. 801 Cod. civ.) e quella di annullamento della medesima (ai sensi dell'art. 775 cod. civ. o per vizio di volontà del donante) spettano unicamente al donante e, dopo la sua morte, ai suoi eredi. Pertanto, non è legittimato...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 726 (02/02/1979)

La clausola con la quale il donante stabilisce che l' attribuzione è fatta a titolo di anticipata successione in conto di legittima e, per l' eventuale eccedenza, sulla disponibile, non implica dispensa della donazione dalla collazione, in quanto alla collazione sono sottoposti tutti i beni donati,...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 1112 (14/02/1980)

Le disposizioni della legge notarile - in particolare quelle secondo cui ogni atto deve contenere la designazione precisa dei beni, indicandoli per quanto possibile, ove si tratti di beni immobili, con i dati catastali ed i confini - hanno carattere speciale e, pertanto, non costituiscono un...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 1592 (10/03/1980)

Il contratto plurilaterale, cui è applicabile la disciplina degli artt. 1420, 1446, 1459 e 1466 cod. civ., è caratterizzato dallo scopo comune di tutti coloro che vi partecipano, per modo che non rientrano nella predetta categoria, ancorché una parte contraente sia costituita da più persone...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 2285 (09/04/1980)

Qualora la cosa venduta sia gravata da un usufrutto a favore di terzi, dichiarato dal venditore all'atto della stipulazione del contratto e che il venditore si era obbligato ad estinguere, il compratore non può chiedere la riduzione del prezzo della vendita ai sensi dell'art. 1489 cod. civ. -...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 2290 (09/04/1980)

La petitio hereditatis, intesa a conseguire il rilascio di beni ereditari, può essere sperimentata sia contro colui che tali beni possiede vantando un titolo ereditario che non gli compete (possessio pro herede) sia contro chi li possiede senza alcun titolo (possessio pro possessore); e l'oggetto...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 2451 (15/04/1980)

L' art. 1327 Cod. civ. - secondo cui il contratto, ove la prestazione, per richiesta del proponente o per la natura dell' affare o secondo gli usi, deve eseguirsi senza una preventiva risposta, s' intende concluso nel momento e nel luogo in cui si è iniziata l' esecuzione- non può trovare...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 3183 (14/05/1980)

Dal confronto tra gli artt 320 e 394 cod. civ. si evince che, mentre il genitore può, senza bisogno dell'autorizzazione del giudice tutelare, stare in giudizio, e transigere, per il figlio minore, quando il giudizio e la transazione abbiano ad oggetto atti rientranti nell'ordinaria amministrazione,...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 4708 (18/07/1980)

Qualora il testatore lasci alcuni beni in legato ad un'erigenda fondazione, per il dichiarato perseguimento di determinati scopi, e, per il caso in cui questi non siano raggiungibili, come nell'ipotesi di mancato riconoscimento di tale fondazione, attribuisca i beni medesimi ad altro soggetto, senza...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 4936 (13/08/1980)

Nel caso in cui l'onere testamentario sia diretto a soddisfare un interesse morale dello stesso testatore, legittimati ad agire per l'adempimento sono non gli eredi in quanto tali, ma i prossimi congiunti del de cuius, ai quali si trasferisce la tutela degli interessi più intimamente connessi alla...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 5773 (27/10/1980)

L'istituzione di erede ex re certa va individuata attraverso la interpretazione, da effettuarsi in base alle comuni regole ermeneutiche, della volontà del testatore di attribuire uno o più beni determinati come quota del suo patrimonio e non già come lascito autonomo senza conferimento della qualità...

Cass. civile, sez. II del 1981 numero 1341 (10/03/1981)

La vendita, da parte del genitore esercente la patria potestà, di un bene in parte del figlio minore, ove conclusa non già anche in nome del minore ma in nome proprio e senza dichiarare di non essere proprietario di tutto il bene, non è annullabile per la parte di spettanza del minore, poiché non da...

Cass. civile, sez. II del 1981 numero 3280 (18/05/1981)

Il danno derivato dall'inadempimento di un contratto di compravendita di cose mobili aventi un prezzo corrente ben può risultare superiore alla differenza fra il prezzo pattuito e quello realizzato attraverso la vendita a terzi delle medesime cose o di altre dello stesso genere, specialmente nel...

Cass. civile, sez. III del 2012 numero 6070 (18/04/2012)

Non è ostativa all'accettazione la precedente rinuncia all'eredità operata da due dei figli, in quanto il chiamato all'eredità che vi abbia inizialmente rinunciato può, ex art. 525 c.c., successivamente accettarla, in forza dell'originaria delazione, sempre che questa non sia venuta meno -...

Cass. civile, sez. III del 2012 numero 6263 (20/04/2012)

L’impegno del venditore di eliminare i vizi che rendano il bene inidoneo all’uso cui è destinato (ovvero che ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore economico) di per sé non dà vita ad una nuova obbligazione estintiva - sostitutiva dell’originaria obbligazione di garanzia, ma consente al...

Cass. civile, sez. III del 2013 numero 14040 (04/06/2013)

L’illecito ben può esplicare a carico degli stretti congiunti una sua potenzialità lesiva autonoma, venendo così ad assumere una valenza plurioffensiva, sì da poter essere considerato come causa immediata e diretta non solo del danno subito dalla vittima, ma anche di quello subito dal congiunto.

Cass. civile, sez. III del 2013 numero 16111 (26/06/2013)

In tema di diffamazione a mezzo stampa, il diritto del soggetto a pretendere che proprie, passate vicende personali non siano pubblicamente rievocate (nella specie, il cd. diritto all'oblio era invocato in relazione ad un'antica militanza in bande terroristiche) trova limite nel diritto di cronaca...

Cass. civile, sez. III del 2013 numero 17564 (18/07/2013)

Questa Corte, già con le sentenze" gemelle" n.4060, 4061, 4062/10, in osmosi con specialistica dottrina, ha avuto modo di ravvisare nelle modifiche apportate dal legislatore al testo dell'art. 2495 c.c., rispetto alla formulazione del precedente art.2456, che disciplinava la medesima materia, una...

Cass. civile, sez. III del 2013 numero 18904 (08/08/2013)

La disciplina delle società a responsabilità limitata, a seguito della novella di cui al d.lgs. n. 6/2003, non regolamenta le cause di ineleggibilità e di decadenza degli amministratori, sicché, riguardo ad essi, non trovano più applicazione, neppure per analogia, le norme dettate, per la società...

Cass. civile, sez. III del 2013 numero 18923 (08/08/2013)

Qualora una società in accomandita semplice si estingua per cancellazione dal registro delle imprese dopo la formazione di un titolo esecutivo nei suoi confronti, il titolo de quo ha efficacia contro i soci accomandanti, ex art. 477 c.p.c., nei confronti dei quali, pertanto, l'azione esecutiva potrà...

Cass. civile, sez. III del 2013 numero 2071 (29/01/2013)

Sussistono la responsabilità e il conseguente obbligo risarcitorio per il notaio che non esperisce le visure ipotecarie relative alla compravendita nonostante il negozio assuma la forma della scrittura privata autenticata per volere delle parti, scaturendo detto obbligo in capo al professionista dal...

Cass. civile, sez. III del 2013 numero 20896 (12/09/2013)

La responsabilità del vettore è accertata e la prova che la perdita della merce sia dipesa da dolo o colpa grave del vettore è necessaria solo per superare i limiti del risarcimento previsti dell’art. 1, n.2 l. n. 450/1985 , e accedere al risarcimento pari al valore della merce, di cui al n. 3 dello...

Cass. civile, sez. III del 2013 numero 21714 (23/09/2013)

La disciplina di cui all'art. 2495 c. c. (nel testo introdotto dall'art. 4 del d.lgs. n. 6/2003) non è estensibile alle vicende estintive della qualità di imprenditore individuale, sicché l'inizio e la fine di detta qualità sono subordinati all'effettivo svolgimento o al reale venir meno...