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Cass. civile, sez. III del 2007 numero 3260 (14/02/2007)

Nel caso di lesione che abbia portato a breve distanza di tempo all'esito letale, sussiste in capo alla vittima che abbia percepito lucidamente l'avvicinarsi della morte, un danno biologico di natura psichica, la cui entità non dipende dalla durata dell'intervallo tra lesioni e morte, bensì dalla...

Cass. civile, sez. III del 2007 numero 394 (11/01/2007)

In tema di risarcimento del danno la liquidazione del danno biologico può essere effettuata dal giudice, con ricorso al metodo equitativo, anche attraverso l’applicazione di criteri predeterminati e standardizzati, quali le cosiddette tabelle elaborate da alcuni uffici giudiziari, ancorché non...

Cass. civile, sez. III del 2007 numero 7500 (27/03/2007)

Nell'interpretazione delle clausole contrattuali il giudice del merito, allorché le espressioni usate dalle parti fanno emergere in modo immediato la comune loro volontà, deve arrestarsi al significato letterale delle parole e non può fare applicazione degli ulteriori criteri di ermeneutica...

Cass. civile, sez. III del 2007 numero 8051 (31/03/2007)

Affinché una condotta omissiva possa essere assunta come fonte di responsabilità per danni, non basta riferirsi al solo principio del “neminem laedere” o ad una generica antidoverosità sociale della condotta del soggetto che non abbia impedito l'evento, ma occorre individuare, caso per caso, a suo...

Cass. civile, sez. III del 2008 numero 15042 (06/06/2008)

La responsabilità per i danni provocati da cose in custodia (art. 2051 c.c.) trova applicazione anche in relazione ai beni demaniali. Essendo, tuttavia, tali beni particolarmente esposti a fattori di rischio non prevedibili e non controllabili dal custode, perchè determinati dal comportamento del...

Cass. civile, sez. III del 2008 numero 15986 (07/07/2008)

La convenzione negoziale per la quale i genitori concedono un immobile in comodato al proprio figlio affinchè lo adibisca ad abitazione coniugale, quando è priva di termine, integra la fattispecie del c.d. comodato precario, caratterizzato dalla circostanza che la determinazione del termine di...

Cass. civile, sez. III del 2008 numero 16642 (19/06/2008)

Il diritto di prelazione in favore del coerede, disciplinato dall'art. 732 c. c., e prevalente, ove anche il coerede sia coltivatore diretto, sul diritto di prelazione del coltivatore diretto del fondo, mezzadro, colono o compartecipante, conformemente a quanto previsto dall'art. 8, u.c., della l....

Cass. civile, sez. III del 2008 numero 20428 (25/07/2008)

La violazione di una norma imperativa non dà luogo necessariamente alla nullità del contratto, giacché l'art. 1418,comma I, c.c., con l'inciso "salvo che la legge disponga diversamente", impone all'interprete di accertare se il legislatore, anche in caso di inosservanza del precetto, abbia del pari...

Cass. civile, sez. III del 2008 numero 2670 (05/02/2008)

In tema di opere pubbliche è nulla, ai sensi dell'art. 1418 del c.c., per contrasto con le disposizioni imperative dell'art. 5 l. n. 741/1981, la clausola contenuta nella polizza fideiussoria che subordini la cessazione dell'obbligo dell'appaltatore garantito di pagare il premio a obblighi di...

Cass. civile, sez. III del 2008 numero 29216 (12/12/2008)

In tema di surrogazione legale, il fideiussore, che intenda surrogarsi al creditore garantito nei diritti vantati verso il debitore, subentra ai sensi dell'art. 1204 c.c. anche nelle garanzie concesse da terzi in favore del creditore originario solo a condizione che queste ultime siano accessorie e...

Cass. civile, sez. III del 2008 numero 7495 (20/03/2008)

Deve risarcire i danni il notaio che sbaglia a redigere un verbale di protesto. Anche se si tratta di un equivoco e lo scambio di persona è avvenuto per via dell'errore su una lettera nel nome. Inoltre i danni da risarcire sono sia quelli relativi alla reputazione sia quelli relativi alla lesione...

Cass. civile, sez. III del 2009 numero 24539 (20/11/2009)

Non è consentito al creditore di una determinata somma di denaro, dovuta in forza di un unico rapporto obbligatorio, di frazionare il credito in plurime richieste giudiziali di adempimento, contestuali o scaglionate nel tempo, in quanto tale scissione del contenuto dell'obbligazione, operata dal...

Cass. civile, sez. III del 2009 numero 5348 (05/03/2009)

Affinché sorga il diritto del mediatore alla provvigione è sufficiente che la conclusione dell'affare possa ricollegarsi all'opera dello stesso svolta per l'avvicinamento dei contraenti, purché, però, tale attività costituisca il risultato utile della condotta posta in essere dal mediatore stesso e,...

Cass. civile, sez. III del 2010 numero 13208 (31/05/2010)

In tema di contratti, il principio della buona fede oggettiva, cioè della reciproca lealtà di condotta, deve presiedere all'esecuzione del contratto, così come alla sua formazione ed alla sua interpretazione e, in definitiva, accompagnarlo in ogni sua fase; pertanto, l'apprezzamento della slealtà...

Cass. civile, sez. II del 1966 numero 2743 (09/11/1966)

Il disposto dell'art. 53 della legge notarile n. 89 del 1913, secondo cui le postille inserite nel documento dopo la sottoscrizione del notaio devono ritenersi non apposte, va intesa nel senso che esse restano estranee all'atto pubblico, gia` perfetto e concluso con la firma del notaio. ma tali...

Cass. civile, sez. II del 1968 numero 1554 (17/05/1968)

L'atto con cui viene conseguito il legato in sostituzione della legittima non può essere annullato per errore, in quanto l'art. 551 c.c. dispone che il legatario che consegue il legato perde il diritto di chiedere un supplemento nel caso che il valore del legato sia inferiore a quello della...

Cass. civile, sez. II del 1970 numero 1401 (12/09/1970)

La locazione, da parte di un socio di una società di persone, ad altro socio della propria quota sociale è ammissibile. (Nella specie l' usufruttuario di una quota sociale, costituita da parte dei locali e dell' azienda commerciale in essi gestita, aveva locato la stessa ad altro socio.

Cass. civile, sez. II del 1974 numero 1292 (07/05/1974)

L' art 2652, n 6, cod civ, nel disciplinare (tra l' altro) gli effetti della trascrizione della domanda di accertamento della nullità degli atti soggetti a trascrizione, fa salvi i diritti che i terzi hanno acquistato dal titolare apparente con atto trascritto anteriormente alla trascrizione della...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 1018 (17/03/1975)

Poiché l' art. 23 cod. civ. prevede soltanto ipotesi di annullabilità e non anche di nullità delle deliberazioni delle associazioni riconosciute, deve ritenersi che con tale norma, applicabile anche alle associazioni non riconosciute, il legislatore abbia convertito, per quanto riguarda le suddette...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 111 (13/01/1975)

La priorità dell' uso in tema di immissioni ha carattere oggettivo, in quanto l' uso o la destinazione considerati in rapporto con la loro priorità riguardano i fondi e la produzione industriale nei loro reciproci rapporti, e non i proprietari e gli imprenditori tra i quali sia sorta la...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 1561 (22/04/1975)

La divisione della comunione ereditaria non è impugnabile per errore, quando questo sia caduto sulle operazioni divisionali, ma è bensì impugnabile quando l' errore sia caduto sui presupposti della divisione (e così sulla quota spettante in astratto agli eredi). Tuttavia lo scioglimento della...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 1608 (24/04/1975)

Ricorre l'ipotesi del litisconsorzio necessario rispetto alla petizione di eredità, proposta dai successibili ex lege sul presupposto della falsità o della nullità del testamento in base al quale la successione è stata aperta, poiché l'azione è diretta ad ottenere una pronuncia in ordine a un...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 1893 (16/05/1975)

Nell' opzione il promittente, se nulla deve fare di positivo per la conclusione del contratto definitivo, deve tuttavia mantenere un comportamento di astensione affinché la conclusione del contratto definitivo non sia impedita. Trattasi di obbligazione negativa, il cui inadempimento non è opponibile...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 1895 (16/05/1975)

Il patto di riscatto introduce nella vendita una condizione risolutiva potestativa, il cui avveramento è rimesso alla libera determinazione del venditore e produce l' immediato ritorno della proprietà della cosa al medesimo, senza bisogno di un' apposita manifestazione di volontà del compratore e,...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 2737 (10/07/1975)

Nel caso di delazione condizionata dell'eredità, la condizione retroagisce, così che il chiamato in ordine successivo acquista l'eredità fin dal momento dell'apertura della successione. Ciò anche quando concorrano delazioni aventi cause diverse, come nell'ipotesi di successione testamentaria e...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 3045 (13/09/1975)

La dissimulazione di una donazione mediante una simulata vendita non è, di per se, sufficiente a configurare una dispensa tacita del donatario dall' obbligo della collazione ereditaria, di cui all' art. 737 Cod. civ., essendo all' uopo necessario accertare la inequivoca volontà del donante di...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 3123 (02/10/1975)

Il conduttore di un immobile in edificio condominiale ha la detenzione, non il possesso, dell' immobile medesimo e delle parti comuni dell' edificio; quindi, ove molestato nel godimento di una parte comune dell' edificio, da parte di uno dei condomini che sostenga di essere stato autorizzato dall'...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 3371 (16/10/1975)

La parte che intenda contestare l' autenticità di una scrittura privata non riconosciuta non deve proporre la querela di falso, ma deve impugnarne, in via di eccezione, la sottoscrizione, mediante il disconoscimento. Il ricorso alla querela di falso si rende, invece, indispensabile solo dopo che la...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 2619 (09/07/1976)

Si ha patto successorio dispositivo, vietato dall'art. 458 cod. civ., quando l'oggetto del contratto sia stato considerato dalle parti come compreso in una futura successione; si ha invece un valido contratto di compravendita di cosa altrui quando, secondo la comune intenzione delle parti, il...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 2817 (16/07/1976)

L'art. 1373 cod. civ. non stabilisce affatto che nei contratti ad esecuzione continuata o periodica il recesso sia una facoltà spettante ex lege al contraente; invece, la norma, in base al suo primo comma ed al richiamo alle forme di scioglimento previste dall'art. 1372 dello stesso codice, si...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 4395 (22/11/1976)

In materia di contratto di compravendita con oggetto illecito, se è vero che l' illiceità deve essere accertata con riferimento al dato oggettivo dell' esistenza di una norma imperativa e di un contrasto con questa, l' illiceità medesima, tuttavia, produce effetti diversi sulla validità del...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 1906 (03/04/1979)

La differenza tra vendita a corpo o a misura attiene normalmente all'influenza dell'estensione del bene sul prezzo pattuito e non produce effetti in ordine all'individuazione della cosa compravenduta, per la quale l'indicazione dei confini ha funzione essenziale ove sia precisa e riscontrabile sul...