Testo cercato:

art civile codice

Risultati 9696-9730 di 36873

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 22352 (22/10/2014)

In tema di locazione di immobili, la valutazione relativa alla configurabilità o meno del danno da ritardato rilascio di immobile va e effettuata, una volta che l'attore abbia provato l'esistenza di una favorevole occasione di vendere o di locare l'immobile, con valutazione prognostica ex ante in...

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 26907 (19/12/2014)

Quando i contraenti richiedano reciprocamente la risoluzione del contratto, ciascuno attribuendo all'altro la condotta inadempiente, il giudice deve comunque dichiarare la risoluzione del contratto, atteso che le due contrapposte manifestazioni di volontà, pur estranee ad un mutuo consenso negoziale...

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 3362 (13/02/2014)

In ordine ai contratti di leasing traslativo, i poteri dell'utilizzatore sono talmente ampi da poter essere assimilati ad una sorta di dominio utile, tale da rendere inaccettabile, perché non conforme alla natura del contratto e della operazione economica sottostante al contratto in questione, il...

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 3964 (19/02/2014)

La responsabilità dei genitori per i fatti illeciti commessi dal minore con loro convivente, prevista dall'art. 2048 c. c., è correlata ai doveri inderogabili posti a loro carico all'art. 147 c. c. e alla conseguente necessità di una costante opera educativa, finalizzata a correggere comportamenti...

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 5509 (10/03/2014)

Il soggetto nato dopo la morte del padre naturale, verificatasi per fatto illecito di un terzo durante la gestazione, ha diritto nei confronti del responsabile al risarcimento del danno per la perdita del relativo rapporto e per i pregiudizi di natura non patrimoniale e patrimoniale che gli siano...

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 5628 (12/03/2014)

La mancata rinnovazione dell'ipoteca comporta, allo spirare del termine di decadenza ventennale, non l'estinzione del titolo esecutivo - permanendo la possibilità di procedere in forza di esso ad una nuova iscrizione ipotecaria con un nuovo grado -, ma l'estinzione dell'ipoteca stessa, con la...

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 6203 (18/03/2014)

Deve escludersi che il comodato dell’immobile concesso a vita possa ritenersi precario laddove il termine del contratto esiste, per quanto prolungato per tutta l’esistenza del beneficiario, dovendo dunque ritenersi il termine certo nell’ an e incerto nel quando, ed escludersi che il comodante possa...

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 7518 (01/04/2014)

L'emittente di un vaglia cambiario o il traente di una cambiale tratta, quand'anche il titolo venga emesso a scopo di garanzia, è sempre cartolarmente obbligato (in via diretta nel primo caso, in via di regresso nel secondo) nei confronti del prenditore o del giratario, assumendo un'obbligazione...

Cass. civile, sez. III del 2015 numero 10546 (22/05/2015)

In tema di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere il contratto ed in ipotesi di compravendita immobiliare, la disposizione di cui all'art. 2932, comma II, c.c. - che subordina l'accoglimento della domanda diretta ad ottenere una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso...

Cass. civile, sez. III del 2015 numero 12900 (23/06/2015)

In tema di prelazione agraria, costituisce condizione impeditiva del sorgere del diritto del proprietario-coltivatore diretto del fondo confinante la presenza, sul fondo oggetto del trasferimento, di un insediamento che tragga origine da un rapporto agrario qualificato, nel senso cioè di un rapporto...

Cass. civile, sez. III del 2015 numero 1450 (16/11/2014)

L'azione revocatoria ordinaria presuppone, per la sua esperibilità, la sola esistenza di un debito, e non anche la sua concreta esigibilità, con la conseguenza che, prestata fideiussione in relazione alle future obbligazioni del debitore principale connesse all'apertura di credito regolata in conto...

Cass. civile, sez. III del 2015 numero 16272 (31/07/2015)

L'azione di risarcimento danni in caso di trascrizione illegittimamente eseguita al di fuori dei presupposti previsti dagli artt. 2652 e 2653 c.c. (nella specie, effettuata per un appezzamento di terreno più grande di quello oggetto della controversia) può essere proposta - a differenza dell'istanza...

Cass. civile, sez. III del 2015 numero 17009 (20/08/2015)

In tema di riscatto agrario, la parte che agisce in retratto iure successionis deve dimostrare la sussistenza dei presupposti richiesti dall'art. 8 della legge n. 590/1965 in riferimento al soggetto in luogo del quale il riscatto è stato esercitato, in quanto l'esercizio iure successionis comporta...

Cass. civile, sez. III del 2015 numero 21792 (27/10/2015)

Non sussiste la responsabilità del notaio se nell'atto di compravendita inserisce la clausola relativa all'estinzione del debito sull'immobile gravato da ipoteca che poi risulta non essere stato estinto dal venditore. Non rientra nei doveri del professionista l'accertamento della veridicità della...

Cass. civile, sez. III del 2015 numero 2750 (12/02/2015)

In tema di vendita, poiché la garanzia - sia quella per evizione che quella per vizi della cosa - ha la funzione di eliminare lo squilibrio delle prestazioni determinato dall'inadempimento del venditore, tale rimedio, essendo rafforzativo e non sostitutivo di quello generale previsto per i...

Cass. civile, sez. III del 2015 numero 811 (20/01/2015)

Deve rilevarsi che ricorrono numerosi casi in cui, pur non sussistendo un significativo danno biologico, sussiste invece un rilevante danno morale, ragione per la quale la valutazione del danno morale va operata caso per caso e senza che il danno biologico possa essere un riferimento assoluto e che...

Cass. civile, sez. III del 2016 numero 20417 (11/10/2016)

Nel caso in cui l’oggetto del trasferimento non riguardi l’intera azienda, bensì un ramo di essa, il principio della sorte comune dei beni unitariamente organizzati per l’esercizio dell’impresa non soffre eccezione alcuna, con la conseguenza che i rapporti riferibili a detto ramo – ossia quelli per...

Cass. civile, sez. III del 2016 numero 5889 (24/03/2016)

Il fondo patrimoniale è una delle convenzioni matrimoniali e la relativa costituzione è soggetta alle disposizioni dell’art. 162 c.c., ivi inclusa quella del comma IV, che ne condiziona l’opponibilità ai terzi all’annotazione del relativo contratto a margine dell’atto di matrimonio; mentre la...

Cass. civile, sez. III del 2016 numero 6230 (31/03/2016)

Per il debito di uno dei coniugi correttamente è sottoposto a pignoramento per l'intero il bene, pure se in parte compreso nella comunione legale con l'altro coniuge, con conseguente esclusione di ogni irritualità o illegittimità degli atti tutti della procedura, fino all'aggiudicazione ed al...

Cass. civile, sez. II del 1965 numero 719 (24/04/1965)

La norma di cui all'art. 1442 comma secondo cod. civ., secondo la quale, qualora l'annullabilità di un contratto dipende da incapacità legale di uno dei contraenti, l'azione di annullamento si prescrive nel termine di cinque anni decorrente dal giorno in cui è cessato lo stato d'interdizione (o...

Cass. civile, sez. II del 1966 numero 126 (07/01/1966)

L'atto notorio, nel quale le dichiarazioni sono raccolte senza garanzia del contraddittorio, presenta una sostanziale analogia con le scritture provenienti da terzi e non può avere altro valore se non quello di una prova indiziaria. Peraltro, in materia ereditaria, per la quale la legge, sia pure a...

Cass. civile, sez. II del 1968 numero 136 (19/01/1968)

Il procedimento di liquidazione delle società, previsto dagli artt. 197 e segg. dell'abrogato codice di commercio, costituiva una fase facoltativa e non obbligatoria per il passaggio dallo scioglimento alla estinzione della società. Pertanto la liquidazione, come atto conseguenziale allo...

Cass. civile, sez. II del 1968 numero 1405 (07/05/1968)

La revoca del testamento, però, quale esercizio dell'irrinunciabile ius poenitendi del testatore può essere manifestata anche in modo tacito.La revoca in forma tacita non è ammessa in via generale ma soltanto attraverso il compimento di determinati atti o fatti tassativi, che implicano...

Cass. civile, sez. II del 1969 numero 1988 (06/06/1969)

Il fondamento dell'istituto della collazione sta nella presunzione che il de cuius,nell'ipotesi in cui abbia fatto in vita donazione ad alcuni dei propri discendenti, o eventualmente a tutti, non abbia con ciò inteso alterare (salva espressa dispensa) il trattamento loro spettante a seguito...

Cass. civile, sez. II del 1969 numero 2920 (02/08/1969)

Il coniuge usufruttuario generale del patrimonio del de cuius, che, senza interruzione, ha continuato l'esercizio dell'azienda relitta, risponde integralmente delle obbligazioni derivanti dal contratto di lavoro a lui trasferitosi, anche per il periodo anteriore all'apertura della successione e può...

Cass. civile, sez. II del 1970 numero 00389 (19/02/1970)

L' art 590 cod civ non può trovare applicazione quando la nullità della disposizione testamentaria dipenda dalla contrarietà della disposizione stessa all' ordine pubblico, essendo la detta norma operante solo in quelle ipotesi in cui il testatore, con un suo valido atto di volontà, potrebbe...

Cass. civile, sez. II del 1970 numero 99 (17/01/1970)

Il termine di prescrizione dell'azione di riduzione di disposizioni testamentarie decorre dalla data della pubblicazione del testamento, circostanza dalla quale deriva una presunzione iuris tantum di conoscenza del testamento medesimo a carico di tutti gli interessati, presunzione vincibile con la...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 1218 (05/04/1975)

Il principio secondo cui l' obbligazione naturale acquista rilevanza giuridica ed entra nel mondo del diritto solo con l' adempimento porta ad escludere che l' obbligo morale e sociale possa formare oggetto di trasmissione ereditaria in senso tecnico. Cionondimeno, i doveri morali e sociali possono...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 2130 (27/05/1975)

Ai fini dell' interpretazione di una dichiarazione unilaterale di volontà oscura ed ambigua, rispetto alla quale sia dubbio se la parte abbia inteso porre in essere una rinunzia abdicativa ovvero una mera proposta contrattuale, il principio della conservazione del contratto, applicabile anche all'...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 2306 (11/06/1975)

Non sussiste una necessaria coincidenza fra i soggetti legittimati all'azione di adempimento di un onere testamentario e quelli legittimati a proporre l'azione di risoluzione della disposizione testamentaria gravata dall'onere per inadempimento dell'onere stesso. Infatti, la legittimazione alla...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 25 (07/01/1975)

Le azioni previste dagli artt 1537, 1538 cod. civ. in tema di vendite immobiliari a corpo ovvero a misura non escludono l'esperibilità della generale azione di risoluzione contrattuale e di risarcimento per dolo o colpa del contraente inadempiente di cui all'art. 1218 cod. civ.: le prime...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 2693 (09/07/1975)

La divisione ereditaria o lo scioglimento di qualsiasi altra comunione comporta il compimento di tre distinte operazioni: a) predisposizione di un progetto da parte del giudice istruttore, mediante la formazione di tante porzioni quanti sono i condividenti in proporzione delle loro quote (art. 789...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 2742 (11/07/1975)

Per identità di ratio, - l' opportunità di impedire 'facili impugnazioni del negozio -, deve ritenersi operante anche per il testamento pubblico il principio, sancito espressamente per quello olografo, che la non verità della data non è di per se stessa causa di invalidità del testamento e che,...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 2899 (24/07/1975)

Mentre la donazione con riserva di usufrutto in favore del donante configura un negozio unitario, avente ad oggetto il trasferimento immediato della nuda proprietà ed, a termine, il trasferimento dei diritti corrispondenti all'usufrutto, mantenuti temporaneamente dal donante, la donazione con...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 3655 (29/10/1975)

L' amministratore di un condominio, ai sensi dell' art. 1131 cod. civ., ha la rappresentanza dei partecipanti e può, quindi, agire a tutela di un interesse comune, sia contro i condomini sia contro i terzi, soltanto nei limiti delle attribuzioni stabilite dall' art. 1130 cod. civ.; pertanto, quando...