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Cass. civile, sez. III del 1958 numero 1134 (01/04/1958)

Il terzo che sia compulsato dal socio di una società di fatto per il pagamento di un suocredito personale, legittimamente può opporgli in compensazione il suo credito verso la società; unica eccezione che in tal caso compete al socio è quella del beneficiu excussionis (art. 2268 cod. civ.), che,...

Cass. civile, sez. III del 1966 numero 2445 (13/10/1966)

L'estinzione di una società registrata non si verifica con l'approvazione del bilancio finale di liquidazione, ma soltanto con la cancellazione della società dal registro dell'imprese. Il liquidatore è legittimato a rappresentare in giudizio la società anche dopo l'approvazione del bilancio finale...

Cass. civile, sez. III del 1968 numero 327 (01/02/1968)

Per la validità ed efficacia della risoluzione per mutuo consenso di un contratto stipulato da una società in nome collettivo poi messa in liquidazione, non è necessario l'intervento del liquidatore ove al contratto solutorio partecipino tutti i soci i quali, dato lo speciale tipo di società...

Cass. civile, sez. III del 1970 numero 35 (07/01/1970)

Quando il consulente tecnico non si limita ad assistere giudice nel compimento di determinati atti istruttori che medesimo assume, ma svolge direttamente indagini, dirette a ricostruire fatti, per poi riferire al giudice quanto ha rilevato, non può negarsi la funzione probatoria della consulenza...

Cass. civile, sez. III del 1975 numero 1899 (16/05/1975)

Il principio secondo cui, qualora nella vendita di cosa altrui non sia stabilito il termine necessario per l' adempimento della obbligazione del venditore di procurare l' acquisto della cosa venduta al compratore, questi deve chiederne al giudice la fissazione, oppure concedere al venditore un tempo...

Cass. civile, sez. III del 1975 numero 1909 (16/05/1975)

Se è vero che la perfetta aderenza al campione della cosa consegnata è giustamente richiesta ove la stessa possa essere uguale, nel senso che ogni esemplare debba essere identico al prototipo rappresentato dal campione, ciò non può verificarsi in assoluto laddove le cose, anziché fabbricate...

Cass. civile, sez. III del 1975 numero 2938 (29/07/1975)

Agli obblighi, gravanti sul locatore ai sensi dell' art. 1575 n. 2 cod. civ., di mantenere l' appartamento locato in istato da servire all' uso convenuto e da riportare l' obbligo, assunto per contratto, di assicurare il servizio di portierato (da cui nasce una responsabilità del locatore per fatto...

Cass. civile, sez. III del 1975 numero 3672 (29/10/1975)

Il principio secondo il quale l' inadempimento determina la risoluzione del contratto soltanto quando non sia di scarsa importanza va applicato avendo come criterio fondamentale di valutazione l' interesse dell' altra parte. Quindi, mentre non è giustificata rispetto alla norma dell' art. 1455 cod....

Cass. civile, sez. III del 1975 numero 491 (07/02/1975)

La disciplina del regresso nei rapporti interni fra condebitori solidali muta a seconda che si tratti di obbligazioni contrattuali o di obbligazioni per fatto illecito. Infatti, mentre nelle obbligazioni nascenti da contratto, si applica il principio di cui agli artt 1298 e 1299 cod. civ., secondo...

Cass. civile, sez. III del 1976 numero 1130 (29/03/1976)

L' interesse cui il giudice deve aver riguardo per stabilire, ai fini della possibile riduzione equitativa, se l' ammontare della penale debba ritenersi manifestamente eccessivo, non è quello al risarcimento del danno subito dal creditore in dipendenza dello inadempimento, ma quello che il creditore...

Cass. civile, sez. III del 1976 numero 2349 (23/06/1976)

Per l'applicabilità dell'art. 1489 cod. civ., non è sufficiente rilevare che la cosa compravenduta sia, in conseguenza di oneri o diritti non apparenti, insuscettibile di tutte le possibili forme di utilizzazione che la sua consistenza materiale astrattamente consentirebbe, ma occorre accertare che...

Cass. civile, sez. III del 1977 numero 1301 (05/04/1977)

Il possesso dei beni ereditari, previsto dall'art. 485 cod. civ. per l'acquisto della qualità di erede puro e semplice nel caso di mancata redazione dell'inventario nel termine prescritto, non consiste in un astratto possesso del diritto sui detti beni, ma si esaurisce in una relazione materiale fra...

Cass. civile, sez. III del 1977 numero 1842 (11/05/1977)

L' eccezione d' inadempimento del contratto sottostante, intercorso fra l' emittente ed il primo prenditore di una cambiale, può essere opposta a quest' ultimo, ovvero al giratario che sia soggetto alle eccezioni inerenti ai rapporti con il precedente portatore (nei casi previsti dagli artt 21-25...

Cass. civile, sez. III del 1977 numero 2202 (28/05/1977)

L'agenzia di viaggio turistica è un'impresa avente funzioni economiche che possono consistere non solo nella prestazione di un'attività di intermediazione tra le imprese di trasporto e la massa di coloro che fanno domanda dei relativi servizi, ma anche nell'organizzazione ed esecuzione, in nome e...

Cass. civile, sez. III del 1977 numero 2344 (07/06/1977)

Qualora il mandatario con potere di rappresentanza abbia posto in essere un negozio simulato in danno del mandante, non partecipe ed ignaro dell'accordo simulatorio, il mandante stesso è terzo rispetto al contratto simulato, ai fini di cui all'art. 1417 cod.civ., e, quindi, è ammesso a provare la...

Cass. civile, sez. III del 1977 numero 260 (19/01/1977)

Sussiste a tutti gli effetti, e quindi anche agli effetti della interruzione della prescrizione di cui all' art. 1310, primo comma cod. civ., il rapporto di solidarietà passiva tra soggetti giuridicamente responsabili per fatto illecito, anche se l' imputabilità del fatto e la conseguente...

Cass. civile, sez. III del 1977 numero 4081 (26/09/1977)

La circostanza che un contraente chieda solo la risoluzione di un contratto collegato non preclude al giudice di pronunciare la risoluzione di un più ampio rapporto, se ritiene che quello da risolvere secondo la domanda di parte costituisca elemento di un negozio complesso. Tale pronuncia, infatti,...

Cass. civile, sez. III del 1978 numero 130 (12/01/1978)

La presunzione di rinunzia alla solidarietà a favore di uno dei debitori, prevista dall'art 1311, n 1, cod. civ., si verifica solo se il creditore rilasci quietanza per la parte di luì e senza riserve per il credito residuo. A tal fine non è cioè sufficiente il mero fatto del pagamento a favore del...

Cass. civile, sez. III del 1978 numero 142 (12/01/1978)

Nel caso di mandato "rigido e specifico", il mandatario eccede i limiti del mandato e non soddisfa l'interesse del mandante allorquando, discostandosi dalle specifiche istruzioni ricevute, realizza uno scopo diverso da quello prefissogli dal mandante, compiendo un atto non corrispondente...

Cass. civile, sez. III del 1978 numero 1466 (29/03/1978)

Il diritto al risarcimento del danno vantato dal mittente nei confronti del vettore per la perdita di cose trasportate soggiace alla prescrizione breve prevista dall' art. 2951 cod. civ. non solo per quanto attiene alla durata di questa, stabilita in un anno dal primo comma dell' articolo citato, ma...

Cass. civile, sez. III del 1978 numero 3949 (23/08/1978)

Nel contratto di spedizione la custodia delle cose da trasportare, affidate allo spedizioniere, rientra tra le operazioni accessorie alla conclusione del contratto di trasporto, a cui lo spedizioniere si obbliga ai sensi dell'art. 1737 Cod. civ., ma, pur nell'unicità del complesso rapporto di...

Cass. civile, sez. III del 1978 numero 98 (11/01/1978)

Il trasferimento di titoli azionari a mezzo stanza di compensazione si articola in un duplice rapporto tra il girante e il capo della stanza e tra questo e il giratario: pertanto, chi acquista tramite stanza di compensazione assume, nei confronti del girante, la veste non di giratario diretto, bensì...

Cass. civile, sez. III del 1979 numero 2958 (22/05/1979)

La disposizione dell'art. 1945 cod. civ., secondo cui il fideiussore può opporre contro il creditore tutte le eccezioni che spettano al debitore principale, salva quella derivante dalla incapacità, non esclude una particolare valutazione di ciascuna eccezione in relazione ai caratteri di essa e al...

Cass. civile, sez. III del 1979 numero 3448 (21/06/1979)

L' associazione non riconosciuta, anche se sfornita di personalità giuridica, è tuttavia considerata dall' ordinamento come centro di imputazione di interessi, di situazioni e di rapporti giuridici e, quindi, come soggetto di diritti distinto dagli associati, essendo dotata di una propria...

Cass. civile, sez. III del 1979 numero 3585 (27/06/1979)

La norma dell' art. 1988 Cod. civ., disponendo che la promessa di pagamento e la ricognizione del debito dispensano colui a favore del quale vengono fatte dall' onere di provare il rapporto fondamentale, si limita a prevedere una presunzione juris tantum, in ordine all' esistenza del rapporto...

Cass. civile, sez. III del 1979 numero 4799 (18/09/1979)

Mentre nella delegazione pura l' obbligazione del delegato verso il delegatario prescinde del tutto dai vizi dei rapporti sottostanti di valuta e di provvista, a meno che non ricorra la nullità della doppia causa, nella delegazione titolata, in cui si ha un più intenso vincolo dei rapporti di base,...

Cass. civile, sez. III del 1979 numero 4820 (19/09/1979)

Il danneggiato il quale abbia proposto azione di risarcimento dei danni nei confronti di due soggetti da lui ritenuti corresponsabili, qualora abbia poi, in via transattiva, ottenuto da uno di questi il risarcimento di parte del danno, non può pretendere dall'altro soggetto - ancorché ne sia stata...

Cass. civile, sez. III del 1979 numero 4895 (22/09/1979)

L'affermazione della responsabilità del committente per i danni cagionati dal commesso non esige che questi sia munito di un potere rappresentativo del preponente, ma soltanto la sussistenza di un danno dovuto ad un comportamento illecito del preposto e un nesso di occasionalità necessaria fra le...

Cass. civile, sez. III del 1979 numero 704 (31/01/1979)

Il pagamento con surrogazione, di cui all' art. 1203, n. 3, Cod. civ. ha il limitato effetto di soddisfare il creditore originario senza liberare il debitore, con la conseguenza che il rapporto obbligatorio non si estingue e il solvens si sostituisce al creditore originario subentrando nel medesimo...

Cass. civile, sez. III del 1980 numero 1445 (04/03/1980)

Il patto di prelazione, col quale taluno prometta ad altri di dargli la preferenza, nell' ipotesi che decida di vendere una determinata cosa, integra gli estremi di un contratto preliminare e, se riguarda un immobile, deve essere redatto per iscritto. Identicamente, la comunicazione (cosiddetta...

Cass. civile, sez. III del 1980 numero 3381 (22/05/1980)

È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 1224 cod. civ. in riferimento all'art. 3 della costituzione sotto il profilo del trattamento differenziato che la norma istituisce fra i debiti di valuta e i debiti di valore per quanto concerne l'incidenza della...

Cass. civile, sez. III del 1980 numero 3771 (13/06/1980)

Il debitore non può essere considerato in mora se ha tempestivamente inviato un assegno bancario al creditore e questi l' abbia rifiutato, ritenendolo erroneamente non corrispondente all' importo del proprio credito. Ne il rifiuto di tale assegno, qualora esso sia stato inviato a titolo di...