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Risultati 11481-11515 di 37187

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 2690 (26/03/1996)

La fattispecie tipica del procedimento di opposizione all'esclusione, previsto in tema di società cooperative dall'art. 2527 c.c., ma modellato in base allo scioglimento del rapporto sociale previsto per le società in genere dagli art. 2286 e 2287 c.c., tende all'accertamento della sussistenza o...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 4235 (07/05/1996)

La disposizione dell' art. 2935 cod. civ., nello stabilire che la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere, ha riguardo solo alla possibilità legale dell' esercizio del diritto, non influendo sul decorso della prescrizione l' impossibilità di fatto,...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 4400 (10/05/1996)

Nei contratti per i quali sia prescritta la forma scritta, a pena di nullità, l' accettazione non deve essere necessariamente manifestata in modo esplicito, ma è sufficiente che la volontà di accettare la proposta sia desumibile, per implicito, da una dichiarazione redatta per iscritto, diretta alla...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 4484 (14/05/1996)

Nel contratto di assicurazione per il caso di morte, il beneficiario designato è titolare di un diritto proprio, derivante dal contratto, alla prestazione assicurativa. Qualora il contratto preveda che l' indennizzo debba essere corrisposto agli "eredi legittimi o testamentari", tale designazione...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 4944 (28/05/1996)

Nel caso in cui l' obbligazione solidale sia adempiuta per intero da uno dei condebitori mediante rilascio di un assegno, rimasto insoluto, ed il creditore esperisca azione causale, anche gli altri condebitori possono opporre a quest' ultimo l' eccezione di inammissibilità dell' azione causale...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 5596 (18/06/1996)

Con riguardo ai debiti pecuniari delle Pubbliche Amministrazioni, per i quali le norme sulla contabilità pubblica stabiliscono, in deroga al principio di cui all'art. 1182, comma terzo, cod. civ., che i pagamenti si effettuano presso gli Uffici di Tesoreria dell'Amministrazione debitrice, la natura...

Cass. civile, sez. I del 1999 numero 9518 (08/09/1999)

In tema di giudizio sul danno ulteriore ex art. 1224, secondo comma, cod. civ., con riguardo al creditore che eserciti attività imprenditoriale (come nel caso dell' attività del farmacista) ben possono essere fatte valere presunzioni connesse con il normale impiego del denaro nel ciclo produttivo,...

Cass. civile, sez. I del 1999 numero 9519 (08/09/1999)

Il condebitore solidale di imposta può giovarsi, ai sensi dell' art. 1306, secondo comma, cod. civ., del giudicato favorevole formatosi, in ordine all' accertamento dell' imponibile, tra l' Amministrazione finanziaria e altro condebitore, al fine di opporsi alla pretesa di pagamento dell' imposta...

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 11023 (23/08/2000)

L'amministratore di società cui sia demandato lo svolgimento di attività estranee al rapporto di amministrazione ha per queste diritto (ai sensi dell'art. 2389 c.c.) ad una speciale remunerazione sempre che tali prestazioni siano effettuate in ragione di particolari cariche che allo stesso siano...

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 16150 (22/12/2000)

L'annullamento della deliberazione di esclusione di un socio in esito ad opposizione proposta a norma dell'art. 2287, comma secondo, cod. civ., opera "ex tunc" e comporta la reintegrazione del socio stesso nella sua posizione anteriore e nella pienezza dei diritti da essa derivati.

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 291 (26/04/2000)

La domanda di liquidazione della quota di una società di persone, da parte del socio receduto o escluso, ovvero degli eredi del socio defunto, fa valere un'obbligazione non degli altri soci, ma della società, e, pertanto, ai sensi dell'art. 2266 cod.civ., va proposta nei confronti della società...

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 3708 (28/03/2000)

Avverso il decreto con il quale la Corte d'appello (in sede sia di reclamo contro il decreto del tribunale, sia di richiesta diretta) disponga in tema di iscrizione nel Registro delle imprese di deliberazione di società concernente modificazioni dell'atto costitutivo (ovvero, risolva questioni di...

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 4642 (12/04/2000)

La revocatoria ordinaria di atti a titolo gratuito non postula che il pregiudizio arrecato alle ragioni del creditore sia conosciuto, oltre che dal debitore, anche dal terzo beneficiario, trattandosi di requisito richiesto solo per la diversa ipotesi degli atti a titolo oneroso.

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 5286 (22/04/2000)

In tema di scoperto di conto corrente, la pattuizione di interessi moratori a tasso divenuto usurario a seguito della legge 108/96 è illegittima anche se convenuta in epoca antecedente all'entrata in vigore della detta legge, e comporta la sostituzione di un tasso diverso a quello ormai divenuto...

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 8376 (20/06/2000)

Il contratto di "franchising" o di affiliazione commerciale tra due società costituisce espressione del principio di libertà di iniziativa economica privata garantito dall'art. 1322 cod. civ. e ancor prima dall'art. 41 Cost., il quale consente e tutela l'aggregazione e l'affiliazione e comunque la...

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 960 (28/01/2000)

In tema di liquidazione della quota del socio receduto da società di persone (nella specie, società in nome collettivo), l'art. 2289, terzo comma, cod. civ., nel porre a favore e a carico di detto socio rispettivamente gli utili e le perdite inerenti ad "operazioni in corso" alla data del recesso,...

Cass. civile, sez. I del 2001 numero 11182 (22/08/2001)

La domanda di liquidazione della quota di una società di persone, da parte del socio receduto o escluso, ovvero degli eredi del socio defunto, fa valere un'obbligazione non degli altri soci, ma della società e, pertanto, ai sensi dell'art. 2266 c.c., va proposta nei confronti della società medesima,...

Cass. civile, sez. I del 2001 numero 12423 (11/10/2001)

L'art. 122 cod.civ., ai fini della configurabilità dell'errore essenziale sulle qualità personali dell'altro coniuge che legittima l'impugnativa del matrimonio, non richiede, nel caso in cui l'errore fatto valere concerna una malattia non conosciuta prima del matrimonio stesso, che l'infermità sia...

Cass. civile, sez. I del 2001 numero 15197 (29/11/2001)

Alle società in accomandita semplice è applicabile, in virtù del rinvio, operato dall'art. 2315 c.c., alla disciplina concernente le società in nome collettivo, ivi comprese quelle semplici - rinvio subordinato dalla stessa norma codicistica alla compatibilità di detta disciplina con la particolare...

Cass. civile, sez. I del 2001 numero 17843 (13/12/2001)

Posto che l'attività del giudice amministrativo nel giudizio di ottemperanza ha natura giurisdizionale, ai sensi dell'art. 2, comma 2, l. 13 aprile 1988 n. 117 è da escludere che dia luogo a responsabilità l'attività di interpretazione, in esso condotta, della pronuncia oggetto del giudizio, mirante...

Cass. civile, sez. I del 2001 numero 319 (11/01/2001)

La norma di cui al terzo comma dell'art.1385 cod.civ., stabilendo che, se la parte non inadempiente preferisce domandare la risoluzione del contratto il risarcimento è regolato dalle norme generali, non ha inteso negare alla parte stessa il diritto di esigere il doppio della caparra versata (nella...

Cass. civile, sez. I del 2001 numero 3744 (15/03/2001)

Perché si abbia riconciliazione, con conseguente cessazione degli effetti della separazione, occorre il ripristino del consorzio familiare attraverso la restaurazione della comunione materiale e spirituale dei coniugi cessata appunto con la separazione. Il relativo accertamento, implicando...

Cass. civile, sez. I del 2001 numero 7518 (04/06/2001)

Se il giudice è libero di utilizzare, per la formazione del suo convincimento, anche prove raccolte in un diverso processo svoltosi tra le stesse od altre parti, tale prova può valere, come indizio idoneo a fornire elementi di giudizio, solo una volta che la relativa documentazione sia ritualmente...

Cass. civile, sez. I del 2002 numero 11368 (31/07/2002)

Ai fini della configurabilità di un contratto come contratto autonomo di garanzia ovvero come fideiussione non è decisivo l'impiego di espressioni quali "dietro semplice richiesta" , ma la relazione in cui le parti hanno inteso porre l'obbligazione principale e l'obbligazione di garanzia. Infatti la...

Cass. civile, sez. I del 2002 numero 11994 (08/08/2002)

La presunzione di consenso dei creditori alla liberazione da responsabilità illimitata per le obbligazioni sociali degli accomandatari di una società in accomandita semplice trasformatasi in società a responsabilità limitata scaturisce della semplice comunicazione per raccomandata della delibera di...

Cass. civile, sez. I del 2002 numero 1289 (01/02/2002)

Poichè il ricorso giurisdizionale di annullamento del decreto di espropriazione non è suscettibile di trascrizione, non operano gli effetti della trascrizione della domanda diretta a far dichiarare la nullità del titolo di acquisto dell'"accipiens" e la sentenza di annullamento pronunciata nei...

Cass. civile, sez. I del 2002 numero 5703 (19/04/2002)

Il piano di ammortamento inserito nel contratto di mutuo ha natura di clausola negoziale con la conseguenza che, in caso di estinzione del contratto anteriormente alla sua naturale scadenza, esso rappresenta l'elemento contrattuale al quale occorre far riferimento in via esclusiva ai fini del...

Cass. civile, sez. I del 2003 numero 13438 (12/09/2003)

Nei giudizi instaurati nei confronti di una società di persone (nella specie, s.n.c.) è sufficiente, ai fini della rituale instaurazione del contraddittorio, la presenza in giudizio di tutti i soci, non essendo configurabile un interesse della società (intesa come autonomo soggetto giuridico) che...

Cass. civile, sez. I del 2003 numero 2471 (19/02/2003)

L'articolo 9 della legge 898/1970 prevede che nella ripartizione della pensione di reversibilità occorre tener conto della durata del matrimonio. Tale criterio, peraltro, nel contesto normativo, non si pone come unico ed esclusivo parametro cui conformarsi automaticamente e in base a un mero calcolo...

Cass. civile, sez. I del 2016 numero 10715 (24/05/2016)

Deve ritenersi che dall’art. 2320, comma III, c.c. scaturisca il diritto del socio di verificare la contabilità: ne consegue che è giustificato il comportamento dei soci accomandanti i quali si sono rifiutati di partecipare all'assemblea per l'approvazione dei bilanci senza essere stati messi nelle...

Cass. civile, sez. I del 2016 numero 2403 (08/02/2016)

La ratifica degli atti compiuti dall'ex socio accomandatario per conto della società non può avere efficacia limitata ed estende dunque i suoi effetti anche agli atti compiuti nel periodo compreso tra la cessazione della carica dell'accomandatario e la nomina del suo successore. Il negozio...

Cass. civile, sez. I del 2016 numero 4455 (07/03/2016)

L'art. 2506 quater, comma III, c.c., prevede solo un beneficium ordinis che presuppone esclusivamente la costituzione in mora del debitore. Altresì, ciascuna delle società risultanti dalla scissione può essere chiamata a rispondere solidalmente del passivo consolidato, ma solo la società cui il...

Cass. civile, sez. I del 2016 numero 9128 (06/05/2016)

In tema di fondo patrimoniale, la natura di atto di liberalità della costituzione del fondo medesimo ricorre non soltanto quando a costituire il fondo sia un terzo o uno soltanto dei coniugi, ma anche quando entrambi i coniugi conferiscano al fondo beni già di loro proprietà, rinunciando essi in...

Cass. civile, sez. I del 2017 numero 11504 (10/05/2017)

Il giudice del divorzio, richiesto dell'assegno di cui alla L. n. 898/1970, art. 5, c. VI, come sostituito dalla L. n. 74/1987, art. 10, nel rispetto della distinzione del relativo giudizio in due fasi e dell'ordine progressivo tra le stesse stabilito da tale norma: A) deve verificare, nella fase...

Cass. civile, sez. I del 2017 numero 14158 (07/06/2017)

Nei procedimenti in materia di amministrazione di sostegno è ammesso il reclamo alla Corte d’appello, ai sensi dell’art. 720 bis, comma II, c.p.c., avverso il provvedimento con cui il giudice tutelare si sia pronunciato sulla domanda di autorizzazione - proposta dall'amministratore di sostegno in...