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Cass. civile, sez. I del 2010 numero 13622 (04/06/2010)

In materia di fondo patrimoniale, ai sensi del combinato disposto degli artt.169 e 170 cod. civ. e dei principi costituzionali in tema di famiglia, i beni costituiti nel fondo, non potendo essere distolti dalla loro destinazione ai bisogni familiari, non possono costituire oggetto di iscrizione di...

Cass. Civile, sez. I del 2010 numero 21730 (22/10/2010)

Se, nell’ambito di un rapporto di apertura di credito in conto corrente, si manifesta un significativo peggioramento delle condizioni patrimoniali del debitore rispetto a quelle conosciute al momento dell’apertura del rapporto, tali da mettere a repentaglio la solvibilità del debitore medesimo, alla...

Cass. civile, sez. I del 2010 numero 3345 (12/02/2010)

Non viola il divieto dei patti successori, posto dall'art. 458 c.c., la clausola statutaria di una società a responsabilità limitata che, nel caso di morte del socio, preveda il diritto degli altri soci di acquistare la partecipazione posseduta dal de cuius versando agli eredi il relativo...

Cass. civile, sez. I del 2011 numero 11059 (19/05/2011)

La fusione di società realizza una successione universale corrispondente a quella mortis causa e produce gli effetti, tra loro interdipendenti, dell'estinzione della società incorporata e della contestuale sostituzione, nella titolarità dei rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo a questa,...

Cass. civile, sez. I del 2011 numero 13803 (26/06/2011)

In tema di equa riparazione ai sensi della l. n. 89/2001, qualora la parte costituita in giudizio sia deceduta anteriormente al decorso del termine di ragionevole durata del processo, l’erede ha diritto al riconoscimento dell’indennizzo, iure proprio, soltanto per il superamento della predetta...

Cass. civile, sez. I del 2012 numero 1242 (27/01/2012)

La natura reale del vincolo di destinazione impresso dalla costituzione del fondo patrimoniale in vista del soddisfacimento dei bisogni della famiglia, e la conseguente necessità che la sentenza faccia stato nei confronti di tutti coloro per i quali il fondo è stato costituito, comportano che nel...

Cass. civile, sez. I del 2012 numero 13287 (26/07/2012)

Coloro i quali contraggono obbligazioni in nome di una costituenda società di capitali assumono, in forza dell'art. 2331, comma II, c.c., una responsabilità personale e diretta, la quale permane, salvo patto contrario, anche quando la società abbia conseguito la personalità giuridica e ratificato...

Cass. civile, sez. I del 2012 numero 19115 (06/11/2012)

La presunzione di contitolarità di un conto corrente dà luogo solo all’inversione dell’onere probatorio e può essere superata con presunzioni semplici, purché gravi, precise e concordanti dalla parte che deduca una situazione giuridica diversa da quella risultante dalla cointestazione stessa. È...

Cass. civile, sez. I del 2012 numero 2758 (23/02/2012)

L'erogazione di somme, che a vario titolo i soci effettuano alle società da loro partecipate, può avvenire a titolo di mutuo, con il conseguente obbligo per la società di restituire la somma ricevuta ad una determinata scadenza, oppure di versamento destinato ad essere iscritto non tra i debiti, ma...

Cass. civile, sez. I del 2012 numero 390 (13/01/2012)

Nelle società per azioni la diligenza richiesta agli amministratori in sede di redazione del bilancio non si estende alla verifica analitica delle singole poste contabili in esso indicate, richiedendosi agli amministratori soltanto il controllo della corrispondenza delle poste del conto economico...

Cass. civile, sez. I del 2003 numero 157 (10/01/2003)

Sussiste la responsabiltà della pubblica amministrazione nei confronti del privato con il quale sia intercorsa una convenzione di lottizzazione, per i danni provocati dal deprezzamento del terreno, pur non essendo stato ancora conseguito lo ius edificandi, qualora l'edificabilità sia stata preclusa...

Cass. civile, sez. I del 2003 numero 16705 (07/11/2003)

La sopravvenienza della legge n. 154 del 1992, che ha modificato l'articolo 1938 del Cc, imponendo la determinazione dell'importo massimo garantito non influisce sulla validità ed efficacia della fideiussione prestata, anteriormente, in favore di un istituto di credito per tutte le obbligazioni...

Cass. civile, sez. I del 2003 numero 19531 (19/12/2003)

La trascrizione di una domanda giudiziale, al di fuori delle ipotesi tassativamente prefigurate dagli articoli 2652 e 2653 del Cc integra, indipendentemente dalla fondatezza o meno della domanda medesima, un illecito permanente potenzialmente. idoneo a produrre un danno risarcibile, avuto riguardo...

Cass. civile, sez. I del 2003 numero 6422 (22/04/2003)

Nel caso di cessione di credito futuro, quest’ultimo si trasferisce in capo al cessionario soltanto nel momento in cui il credito stesso viene in essere, per cui , fino a tale momento, il contratto di cessione ha esclusivamente effetti obbligatori fra le parti.

Cass. civile, sez. I del 2004 numero 13421 (20/07/2004)

In tema di opposizione alla stima, qualora l'ente espropriante, in sede di precisazione delle conclusioni sollevi l'eccezione di prescrizione, facendo riferimento all'indennità provvisoria, depositata presso la Cassa depositi e prestiti, perché non accettata dalla controparte, il giudice adito deve...

Cass. civile, sez. I del 2004 numero 20771 (26/10/2004)

In tema di società di capitali, nei confronti dei terzi creditori estranei all'organizzazione sociale, tra amministratore e società opera, in generale, il principio di immedesimazione organica, il quale comporta che la relativa obbligazione sorga direttamente in capo a quest'ultima, mentre una...

Cass. civile, sez. I del 2004 numero 3370 (20/02/2004)

In considerazione della natura dei beni "di secondo grado" delle azioni e delle quote di società, l'applicabilità delle norme sulla vendita alla cessione delle quote o delle azioni di una società di capitali, specialmente in tema di garanzia per vizi e mancanza di qualità della cosa, è da...

Cass. civile, sez. I del 2004 numero 4520 (03/03/2004)

È legittimo, il cosiddetto pegno rotativo, che si realizza quando nella convenzione costitutiva della garanzia le parti prevedano la possibilità di sostituire i beni originariamente costituiti in garanzia con la conseguenza che la sostituzione posta non determina effetti novativi sul rapporto...

Cass. civile, sez. I del 2004 numero 5720 (23/03/2004)

Non è nullo il contratto di fideiussione cosiddetto omnibus in cui sia sancita la sopravvivenza dell' obbligazione di garanzia anche in caso di invalidità dell' obbligazione principale e che preveda la riviviscenza dell' obbligazione fideiussoria in caso di invalidità o di revoca di pagamenti, da...

Cass. civile, sez. I del 2004 numero 7755 (23/04/2004)

A seguito della pronuncia della Corte costituzionale n. 442 del 1993, che ha, a sua volta, evidenziato come l'interpretazione letterale dell'articolo 5-bis della legge n. 359 del 1992 avrebbe determinato pronuncia d'incostituzionalità della norma, un'interpretazione sistematica della disposizione...

Cass. civile, sez. I del 2005 numero 10692 (20/05/2005)

La produzione della denuncia di successione, richiesta dall'art. 49 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 637, si pone come condizione di esigibilità del credito ereditario, salvo che la pretesa creditoria sia fatta valere in giudizio (o dinanzi agli arbitri). Ne consegue che, fin quando l'erede non abbia...

Cass. civile, sez. I del 2005 numero 13380 (22/06/2005)

Benché, per il principio di intangibilità della quota di riserva, i diritti del legittimario vadano soddisfatti con beni (o denaro) provenienti dall'asse ereditario, pur senza l'osservanza di un criterio qualitativo, e ex art. 735 c.c. sia nulla (se si risolve in una preterizione del legittimario),...

Cass. civile, sez. I del 2005 numero 13442 (22/06/2005)

Qualora una clausola statutaria di società di capitali preveda che i due componenti del consiglio di amministrazione possono compiere disgiuntamente gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, con la sola eccezione di quei particolari atti per i quali ciascun amministratore avrebbe dovuto...

Cass. civile, sez. I del 2005 numero 15503 (27/07/2005)

La contrarietà all'indissolubilità del matrimonio può comportare anche lo scioglimento del vincolo civile. Il matrimonio viziato da riserva mentale di uno dei due contraenti circa l'indissolubilità del vincolo, conosciuta o conoscibile dall'altro, può essere dichiarato nullo non solo sotto il...

Cass. civile, sez. I del 2005 numero 21086 (28/10/2005)

In tema di tutela del marchio, l'apprezzamento sulla confondibilità fra segni distintivi similari dev'essere compiuto dal giudice di merito - le cui valutazioni si sottraggono al controllo di legittimità se congruamente e correttamente motivate - non in via analitica, attraverso il solo esame...

Cass. civile, sez. I del 2006 numero 1182 (20/01/2006)

La liquidazione della quota, ex art. 2289, II comma, c.c. deve esser fatta in base alla situazione patrimoniale della società nel giorno in cui si verifica lo scioglimento del rapporto sociale limitatamente a un singolo socio. Ne consegue che gli eventuali debiti sorti a carico della società in...

Cass. civile, sez. I del 2006 numero 2597 (07/02/2006)

Costituiscono oggetto della comunione ai sensi dell'art. 177 lett. c) c.c. tutti quei redditi individuali prodotti da ciascuno dei coniugi, sia derivanti da capitale, sia provenienti dalla propria attività che residuino al tempo dello scioglimento della comunione, fino a tale momento rimanendo di...

Cass. civile, sez. I del 2006 numero 5997 (18/03/2006)

Nel contratto autonomo di garanzia il garante assume l'impegno di effettuare il pagamento di una determinata somma di denaro in favore del beneficiario della garanzia per il solo fatto che tale soggetto, allegando l'inadempimento dell'obbligazione principale, ne faccia richiesta. Nell'assumere tale...

Cass. civile, sez. I del 2006 numero 7692 (31/03/2006)

I versamenti operati dai soci in conto capitale (o con altra analoga dizione indicati), non andando ad aumentare in via immediata il capitale sociale, non sono contrassegnati da condizione giuridica propria del capitale, in particolare non richiedendo l'adozione di una preventiva deliberazione...

Cass. civile, sez. I del 1999 numero 9392 (04/09/1999)

In sede di liquidazione della quota di partecipazione al socio uscente di una società di fatto (nella specie composta da due soci), deve ritenersi viziata da inadeguata motivazione la sentenza di merito, la quale consideri esclusivamente come socio d'opera il socio uscente, ancorchè egli avesse...

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 13277 (05/10/2000)

Le parti che abbiano convenuto l'adozione della forma scritta per un determinato atto ben possono, nella loro autonomia negoziale, rinunciare al formalismo convenzionale, anche tacitamente; la revoca tacita del patto di forma, tuttavia, comporta la necessità di provare la sussistenza di atti...

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 15192 (24/11/2000)

La responsabilità dello Stato, ai sensi dell'art. 13, comma 1, l. n. 117 del 1988, per i danni conseguenti a fatti costituenti reato commessi dal magistrato nell'esercizio delle sue funzioni ed accertati dal giudice penale non è esclusa dalla circostanza che il comportamento del magistrato non sia...

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 15778 (14/12/2000)

Nell'ipotesi in cui un soggetto abbia erogato il denaro per l'acquisto di un immobile in capo al proprio figlio, si deve distinguere il caso della donazione diretta del denaro, in cui oggetto della liberalità rimane quest'ultimo, da quello in cui il denaro sia fornito quale mezzo per l'acquisto...

Cass. civile, sez. I del 2000 numero 1602 (14/02/2000)

In tema di rapporti societari, l'indagine in tema di giusta causa di recesso (art. 2285 cod. civ.) va necessariamente ricondotta (così come per i rapporti di lavoro, di mandato, di apertura di credito, e per tutti quelli cui la legge attribuisca particolari effetti al concetto di "giusta causa")...