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art civile codice

Risultati 12391-12425 di 37566

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 8899 (28/10/1994)

Tra i requisiti formali del testamento olografo (costituiti, a norma dell' art. 602 cod. civ., dalla sua totale autografia, dall' opposizione della data - per la quale non è richiesta una particolare posizione rispetto al testo dell' atto - e dalla sottoscrizione in calce - che può anche non essere...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 9304 (09/11/1994)

La sopravvenuta impossibilità che, ai sensi dell' art. 1256 cod. civ., estingue l' obbligazione è quella che concerne direttamente la prestazione e non quella che pregiudica le possibilità della sua utilizzazione da parte del creditore. (Nella specie, l' acquirente di un forno da installare in un...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1037 (28/01/1995)

L' impossibilità sopravvenuta della prestazione, che derivi da causa non imputabile al debitore ai sensi dell' art. 1218 cod. civ., opera, paralizzandola, più propriamente in relazione ad una domanda di adempimento, determinando, essa, di diritto, nei contratti con prestazioni corrispettive, se...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1040 (28/01/1995)

Se è vero che obbligazione inerenti all' esercizio di un' attività professionale sono generalmente obbligazioni di mezzi, in determinate circostanze esse assumono le caratteristiche delle obbligazioni di risultato in cui il professionista si impegna a realizzare un determinato "opus". Tale è il caso...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 11521 (04/11/1995)

Il venditore di un bene immobile destinato ad abitazione, quando non vi siano patti contrari, ha l'obbligo di dotare tale bene della licenza di abitabilità senza della quale esso non acquista la normale attitudine a realizzare la sua funzione economico-sociale e tale requisito giuridico essenziale...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1156 (01/02/1995)

L' articolo 844 cod. civ. impone nei limiti della normale tollerabilità e dell' eventuale contemperamento delle esigenze della produzione con le ragioni della proprietà, l' obbligo di sopportazione delle propagazioni inevitabili determinate dall' uso delle proprietà attuato nell' ambito delle norme...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 12422 (01/12/1995)

Nel caso di inadempimento di obbligazioni pecuniarie il creditore, il quale intenda ottenere il risarcimento dell' ulteriore danno non assorbito dal tasso legale degli interessi, ai sensi dell' art. 1224 comma secondo cod. civ., ha l' onere di allegare e provare la propria appartenenza ad una...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1255 (02/02/1995)

Nel condominio degli edifici la comproprietà delle parti comuni indicate dall' art. 1117 cod. civ. e, più in generale, che servono per l' esistenza e l' uso delle singole proprietà immobiliari, alla quale si lega l' obbligo di partecipazione alle relative spese di manutenzione e conservazione (che...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 12576 (06/12/1995)

Il principio secondo cui la cessione del contratto importa il trasferimento di questo nel suo complesso unitario di diritti ed obblighi, lasciandone immutati gli elementi oggettivi essenziali e realizzando soltanto una sostituzione soggettiva, non esclude che, a cessione avvenuta o contestualmente...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1790 (18/02/1995)

La risoluzione di un contratto di trasferimento o di costituzione o di risoluzione di diritti reali immobiliari richiede la forma scritta "ad substantiam" non soltanto quando il contratto da risolvere sia definitivo, e quindi il contratto risolutorio rientri nell' espressa previsione dell' art. 1350...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1981 (22/02/1995)

Non sussiste indebito soggettivo, con il conseguente diritto del "solvens" alla ripetizione, ove un soggetto abbia adempiuto un debito altrui, con la consapevolezza di non essere debitore, non potendo tale pagamento considerarsi effettuato in situazione di errore, salva la surrogazione del "solvens"...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1992 (22/02/1995)

L' adesione ad una associazione non riconosciuta si perfeziona con l' incontro delle volontà delle parti per la cui manifestazione non sono richieste forme particolari e perciò nel momento in cui al proponente perviene l' accettazione dell' associazione, fatto del quale il proponente medesimo non...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 2170 (25/02/1995)

L' amministratore della comunione non può agire in giudizio in rappresentanza dei partecipanti contro uno dei comunisti, se tale potere non gli sia stato attribuito nella delega di cui al secondo comma dell' art. 1106 cod. civ., non essendo applicabile analogicamente - per la presenza della...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 2347 (01/03/1995)

L' azione generale di rescissione per lesione prevista dall' art. 1448 cod. civ. richiede la simultanea ricorrenza di tre requisiti e cioè l' eccedenza di oltre la metà della prestazione rispetto alla controprestazione, l' esistenza di uno stato di bisogno, che funzioni come motivo dell'...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 244 (10/01/1995)

Poiché la norma imperativa dell'art. 18 della legge 6 agosto 1967 n. 765 ha riconosciuto ai condomini un diritto reale d'uso sugli spazi riservati al parcheggio dei veicoli, nel caso in cui il costruttore dell'edificio, in violazione di tale norma, abbia ceduto le unità immobiliari riservandosi la...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 3378 (23/03/1995)

L'indennità dovuta al proprietario del fondo a favore del quale è stata costituita la servitù di passaggio coattivo non rappresenta il corrispettivo dell'utilità conseguita dal fondo dominante, ma un indennizzo risarcitorio da ragguagliare al danno cagionato al fondo servente. Ne consegue che ai...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 3550 (25/03/1995)

La qualità della cosa compravenduta, qualora sia espressamente promessa, assume, per volontà dei contraenti, un carattere di essenzialità di per se stesso incompatibile con la tollerabilità della sua mancanza, la quale comporta il diritto del compratore di ottenere la risoluzione del contratto.

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 3670 (28/03/1995)

Nel contratto che ha per oggetto il trasferimento di beni immobili stipulato dal rappresentante nel nome e per conto del rappresentato, la "contemplatio domini", pur non richiedendo l' uso di formule sacramentali, deve risultare, "ad substantiam", dallo stesso documento, restando irrilevante la...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 4014 (06/04/1995)

Le ricevute bancarie costituiscono non il titolo originario del credito, ma solo una modalità del rapporto tra la banca ed il creditore per la riscossione del credito verso terzi ed assumono la natura di quietanza solo dopo che la banca abbia in esse attestato l' avvenuto pagamento del debito.Ne...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 4368 (19/04/1995)

L' emissione di un assegno in bianco o postdatato, cui di regola si fa ricorso per realizzare il fine di garanzia - nel senso che esso è consegnato a garanzia di un debito e deve essere restituito al debitore qualora questi adempia regolarmente alla scadenza della propria obbligazione, rimanendo nel...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 6036 (29/05/1995)

Il secondo comma dell' art.1118 cod.civ., a norma del quale il condomino non può, rinunciando al diritto sulle parti comuni, sottrarsi al contributo delle spese per la loro conservazione, non si limita a regolare la partecipazione dei condomini alle spese delle parti comuni nonostante la rinuncia...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 6787 (15/06/1995)

Qualora il liquidatore di una società - il quale sia stato investito della rappresentanza di questa, in qualità di amministratore, anche prima del suo scioglimento - si avvalga, per l'inizio di un'azione giudiziaria (nella specie, ricorso per cassazione) della qualifica rivestita prima del passaggio...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 7200 (24/06/1995)

La molestia possessoria può realizzarsi, anche senza attività materiali, attraverso manifestazioni di volontà che devono però esprimere la ferma intenzione del dichiarante di tradurre in atto il suo proposito, mettendo così in pericolo l' altrui possesso. Invece, se le manifestazioni di volontà,...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 8498 (03/08/1995)

In tema di servitù discontinua di passaggio, nell'indagine diretta a stabilire, alla stregua di ogni circostanza del caso concreto, se l'attività corrispondente all'esercizio della servitù sia stata compiuta con l'altrui tolleranza e quindi sia inidonea all'acquisto del possesso - posto che detta...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 987 (27/01/1995)

La comunione legale fra i coniugi, di cui all' art. 177 cod. civ., riguarda gli acquisti, cioè gli atti implicanti l' effettivo trasferimento della proprietà della "res" o la costituzione di diritti reali sulla medesima, non quindi i diritti di credito sorti dal contratto concluso da uno dei...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 10306 (22/11/1996)

La "divisio inter liberos" regolata dall' art. 734 cod. civ. ricorre quando il testatore intende compiere egli stesso la divisione totale o parziale dei suoi beni fra gli eredi, con effetti reali immediati. Tale fattispecie si distingue da quella regolata dall' art. 733 cod. civ. con la quale il...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 10323 (22/11/1996)

Nella controversia fra due aventi causa dall' unico originario proprietario di fabbricato poi divenuto condominiale, circa la proprietà di terrazza a livello, svolgente funzione di copertura dei sottostanti piani dell' edificio, che sia contigua a(ed accessibile da) entrambi gli appartamenti, deve...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 1279 (19/02/1996)

L'eccezione di annullamento del contratto è proponibile anche dopo il termine di prescrizione dell'azione di annullamento solo dalla parte convenuta per l'esecuzione del contratto (art. 1442 comma quarto cod. civ.) e non può essere utilmente opposta, quindi, dopo che il contratto ha avuto...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 2604 (23/03/1996)

L' azione di manutenzione, la quale è ammissibile anche contro l' immissione di fumi o rumori, è soggetta al termine di decadenza di un anno dalla turbativa, il quale deve essere raccordato all' inizio delle immissioni stesse allorquando i vari episodi costituiscano, nella loro essenza e modalità...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 2699 (27/03/1996)

Quando l'inserimento della promessa del fatto del terzo è operata nel contesto di altro contratto a prestazioni corrispettive, con effetti integrativi dell'obbligazione gravante su uno dei contraenti a vantaggio dell'altro, sì da condizionare la funzionalità causale del contratto stesso, l'autonomia...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 2714 (27/03/1996)

Quando il compratore oltre a chiamare in causa il venditore per la denuncia della lite ex art. 1485 cod. civ., propone contro di questi nel medesimo processo anche l'azione di garanzia, fra la causa principale e quella di garanzia (propria) si instaura un vincolo non di inscindibilità ma di...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 2890 (29/03/1996)

Ogni apprezzabile accrescimento dell' altrui concreta possibilità di "inspicere" e "prospicere" su un terreno contiguo all' abitazione ed adibito prevalentemente allo svolgimento dell' attività familiare concreta di per sé una turbativa del possesso dell' avente diritto, in quanto determina una...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 2892 (29/03/1996)

Nel caso di vendita di cosa parzialmente altrui, il compratore può chiedere la risoluzione del contratto solo se, quando lo ha concluso, ignorava che la cosa non era di proprietà del venditore e possa ritenersi, secondo le circostanze, che non avrebbe acquistato il bene senza quella parte di cui è...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 3713 (19/04/1996)

A norma dell'art. 1461 cod. civ. il contraente può sospendere l'esecuzione della prestazione da lui dovuta quando sussista un pericolo attuale di inadempimento della controprestazione, ancorché questa non sia ancora né scaduta, né liquida. Siffatta situazione di pericolo può essere correttamente...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 4260 (08/05/1996)

Ai fini della pronuncia di risoluzione per inadempimento nei contratti a prestazioni corrispettive, per stabilire da quale parte sia l' inadempimento colpevole non basta la valutazione dell' inadempimento di un solo contraente ma occorre procedere ad una valutazione unitaria e comparativa dei...