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art civile codice

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Cass. civile, sez. II del 1971 numero 1572 (27/05/1971)

Nell'ordinamento giuridico italiano è ammessa la fattispecie del negozio di accertamento, caratterizzato, per ciò che attiene alla sua causa, dall'intento di eliminare l'incertezza di una situazione o rapporto giuridico preesistente, attraverso la precisazione dell'essenza, del contenuto e degli...

Cass. civile, sez. II del 1971 numero 3605 (11/12/1971)

Le controdichiarazioni relative alle convenzioni matrimoniali, alle quali si riferiscono le disposizioni di cui agli artt. 1383 cod.civ. del 1865 e 164 cod.civ. in vigore, per raggiungere gli effetti che sono loro propri, non richiedono la forma dell'atto pubblico, necessaria invece per il mutamento...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 2574 (02/07/1975)

Nelle controversie per lo scioglimento della comunione avente a oggetto immobili non comodamente divisibili, il giudice deve tener presente, quale necessaria componente del suo giudizio, la concreta entità delle quote dei singoli condividenti, per adempiere il precetto di legge secondo cui gli...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 2954 (02/08/1975)

Quando oggetto del giudizio sia un'obbligazione pecuniaria, alla condanna al pagamento della somma richiesta può aggiungersi la condanna al pagamento degli interessi moratori solo se vi sia esplicita domanda, trattandosi di obbligazione accessoria, mentre, se oggetto del giudizio è il risarcimento...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 132 (15/01/1976)

La deliberazione con la quale l'assemblea di un condominio di edificio, alla stregua del regolamento condominiale, accerti eccessi od abnormita nell'uso dei beni comuni da parte di un singolo condomino (nella specie, per deposito di materiali nel cortile e nell'androne), ed applichi, nei confronti...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 1383 (20/04/1976)

Poiché nello spoglio del possesso l' animus spoliandi è insito nello stesso atto d' impossessamento della cosa e non è escluso dalla convinzione di essere proprietario della medesima, l' eccezione feci sed iure feci non vale a contrastare l' azione di reintegrazione se sia fondata su un preteso ius...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 1407 (21/04/1976)

Gli istituti della successione e dell'accessione, disciplinati in relazione al possesso dell'art. 1146 cod. civ., non sono applicabili alla detenzione: invero, costituendo la detenzione di un determinato bene manifestazione di facoltà proprie di un rapporto obbligatorio, una successione sia a titolo...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 2120 (09/06/1976)

Poiché la turbativa del possesso configura attività antigiuridica incidente in misura minore dello spoglio sul potere di fatto del possessore, nella proposizione da parte di quest' ultimo della domanda di reintegrazione deve ritenersi implicita l' istanza di manutenzione. Pertanto, non incorre nel...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 3083 (03/09/1976)

I coeredi possono esercitare il riscatto, previsto dall'art. 732 cod. civ., nel caso che oggetto della vendita sia stata una quota ereditaria costituita soltanto dalla nuda proprietà di immobili caduti nella successione, e ciò ancorchè l'acquirente di detta quota abbia anche acquistato, da un...

Cass. civile, sez. II del 1976 numero 3246 (04/10/1976)

In materia testamentaria, la captazione non si concreta in una qualsiasi influenza d'ordine psicologico esercitata mediante blandizie, richieste o suggerimenti, quantunque insistenti ed interessati, ma deve esprimersi in raggiri ed artifici, cioè in mezzi fraudolenti posti in essere direttamente nei...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 1761 (26/03/1979)

Il requisito dello stato di comunione ereditaria, di cui all'art. 732 cod. civ., è soltanto un presupposto per l'esercizio del diritto di prelazione spettante al coerede e della relativa azione (cosiddetto retratto successorio), ma tale presupposto opera pur sempre nell'ambito della prescrizione,...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 2167 (12/04/1979)

L'azione di riduzione del prezzo, previsto dall'ultimo comma dell'art. 1492 cod. civ., in tema di vendita, è applicabile, a norma dell'art. 1555 cod. civ., anche al contratto di permuta, dal momento che devono ritenersi compatibili, con quest'ultimo contratto, tutte quelle norme in materia di...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 2211 (19/04/1979)

L'azione intesa a ottenere il rilascio di beni ereditari da chi li possiede vantando un titolo successorio che non gli compete (possessor pro herede) ovvero senza alcun titolo (possessor pro possessore) si inquadra nello schema della petitio hereditatis se ha come necessario presupposto...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 2617 (08/05/1979)

Le persone giuridiche, pur potendo accettare l'eredità solo con il beneficio d'inventario non sono esonerate dalla redazione del medesimo nel termine perentorio, prorogabile per una sola volta, di cui agli artt 485 e 487 cod. civ., in quanto verrebbe altrimenti meno ogni tutela di coloro nel cui...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 2935 (21/05/1979)

Il terzo che infondatamente pretende di avere diritti sulla cosa venduta, costringendo il compratore a chiamare in garanzia il venditore ex art. 1485 cod. civ., legittimamente viene condannato alla rifusione delle spese sopportate dal predetto chiamato in garanzia.

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 2937 (21/05/1979)

Nell'ipotesi di più masse costituite da beni immobili, perché i partecipanti alla comunione di ogni massa possano unificarle con i conseguenti reciproci trasferimenti delle rispettive partecipazioni, è richiesta la forma scritta ad substantiam, a norma dell'art. 1350 n. 3 cod. civ., secondo cui i...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 3634 (28/06/1979)

Il potere rappresentativo conferito dal condomino ad altro soggetto per la partecipazione all' assemblea condominiale, qualora riguardi affari di ordinaria amministrazione, può essere attribuito anche verbalmente, e la prova dell' esistenza, dell' oggetto e dei limiti del mandato, può essere...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 5619 (26/10/1979)

A seguito del rilascio dei beni ereditari a favore dei creditori, da parte dell'erede, il curatore assume l'incarico di procedere alla liquidazione del patrimonio ereditario nell'interesse dei creditori, dei legatari e dello stesso erede, cui spetta l'eventuale residuo. Pertanto, qualora sia...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 5893 (13/11/1979)

La manifestazione di volontà del legatario di rinunziare al legato - il cui acquisto avviene ipso iure - può essere anche tacita, e, trattandosi di legato in sostituzione di legittima, il materiale conseguimento del legato ha portata confermativa dell'acquisto già operante de iure, con la...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 986 (15/02/1979)

Per effetto del diverso regime probatorio della simulazione connesso alla diversa situazione di diritto sostanziale della parte o del terzo, il medesimo negozio può essere dichiarato simulato nei confronti del terzo e non nei confronti della parte o dei suoi aventi causa, e ciò anche se tutti...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 1172 (18/02/1980)

Dimostrato il potere di fatto esercitato sulla cosa, ne deriva, a norma del secondo comma dell'art. 1141 Cod. civ., la presunzione che esso integri il possesso ed incombe al controinteressato l'onere di provare che l'esercizio di tale potere è iniziato come detenzione. Detta prova non può essere...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 1521 (01/01/1980)

In sede di divisione ereditaria, le richieste di ciascun coerede di prelevamenti dal relictum a soddisfazione di crediti verso il de cuius configurano non delle eccezioni ma delle vere e proprie domande, soggette, perciò, al divieto stabilito dal primo comma dell'art. 345 cod. proc. civ., in quanto...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 1590 (10/03/1980)

Dall'art. 659 c.c. si desume indirettamente che il legato di debito può valere ad estinguere il debito del testatore nei confronti del legatario, ove nel testamento sia fatta menzione del debito, a condizione che il legato abbia lo stesso importo e valore che con esso il testatore intende...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 1851 (19/03/1980)

Qualora il de cuius abbia stipulato in vita un preliminare di compravendita di un bene immobile sostituendo a se il proprio figlio nel contratto definitivo e fornendogli il denaro per il pagamento del prezzo dell' immobile, deve ravvisarsi, stante l' intimo collegamento tra il preliminare ed il...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 4582 (15/07/1980)

Nel caso di istituzione ex re certa, che non esaurisca l'intero patrimonio, occorre accertare se il testatore abbia inteso o meno assegnare quei beni come quota delle attività e delle passivita che rappresentano l'intero patrimonio, perché, solo in questo caso l'istituito acquista la qualità di...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 593 (24/01/1980)

La vendita obbligatoria in cui l'efficacia traslativa del contratto è differita al verificarsi di un certo fatto o al compimento di un determinato atto, senza necessità di una ulteriore manifestazione di volontà delle parti, differisce dal contratto preliminare di vendita per il fatto che le parti...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 6236 (24/11/1980)

La domanda di annullamento di un testamento per incapacità naturale del testatore non è preclusa dall'esistenza di un giudicato penale di assoluzione dal reato di circonvenzione di incapace per insufficienza delle prove sull'attività dolosa del beneficiario del testamento impugnato per la captazione...

Cass. civile, sez. II del 1981 numero 1154 (25/02/1981)

La disposizione testamentaria con cui sia imposto all' erede di prestare presso di sè assistenza materiale e morale ad un terzo, vita natural durante, configura un onere ai sensi dell' art 647 cod civ, assimilabile, nel contenuto e nella portata, al vitalizio alimentare ex art 1872 cod civ e,...

Cass. civile, sez. II del 1981 numero 1288 (07/03/1981)

Poiché l'esatta esecuzione del contratto di trasporto non si esaurisce nell'attività di trasferimento delle cose da luogo a luogo - che pur ne costituisce il dato peculiare dal punto di vista economico - ma comprende altresì l'adempimento delle altre obbligazioni accessorie, necessarie al...

Cass. civile, sez. II del 1981 numero 1944 (06/04/1981)

Il patto di opzione - che è un vero e proprio contratto per cui una delle parti rimane vincolata alla propria proposta contrattuale, completamente determinata nel contenuto, per un certo tempo, durante il quale l' altra parte ha facoltà di manifestare la accettazione e di determinare cosi il...

Cass. civile, sez. II del 1981 numero 2413 (23/04/1981)

La rilevabilità d'ufficio della nullita del contratto, ai sensi dello art 1421 cod civ, va coordinata con i principi della domanda e della disponibilita delle prove e, pertanto, postula che risultino dagli atti i presupposti della nullita medesima, non potendo il giudice procedere di sua iniziativa...

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 1608 (27/01/2014)

In tema di divulgazione illecita di dati personali, vengono riconosciuti i danni morali ed esistenziali se, dal servizio giornalistico, si può risalire all’identità del protagonista del caso di cronaca, anche in assenza delle sue generalità. Sono sufficienti una serie di elementi ‘individualizzanti’...

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 17050 (28/07/2014)

La parte che chieda la restituzione di somme asseritamente date a mutuo è tenuta a provare rigorosamente il titolo della consegna solo ove ponga a fondamento della domanda di restituzione esclusivamente uno specifico e particolare contratto, senza formulare neppure in subordine domanda di...

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 18188 (25/08/2014)

La responsabilità personale e solidale prevista dall'art. 38, comma II, c.c. per colui che agisce in nome e per conto dell'associazione non riconosciuta non è collegata alla mera titolarità della rappresentanza dell'associazione, bensì all'attività negoziale concretamente svolta per conto di essa e...