Testo cercato:

art civile codice

Risultati 11936-11970 di 36873

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1529 (11/02/1995)

In tema di divisione ereditaria, l'errore riguardante le operazioni divisionali, cioè i beni da dividere, la loro essenza e il loro valore, non costituisce causa di annullamento della divisione, dovendo trovare piena applicazione, in tal caso, la norma speciale dell'art. 761 cod.civ. che annovera...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 3366 (23/03/1995)

L' art. 1130 n. 4 cod. civ. che attribuisce all' amministratore del condominio il potere di compiere gli atti conservativi dei diritti inerenti alle parti comuni dell' edificio deve interpretarsi estensivamente nel senso che oltre agli atti conservativi necessari ad evitare pregiudizi a questa od a...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 3548 (25/03/1995)

L'azione esercitata dal creditore ai sensi dell'art. 524 cod. civ. per essere autorizzato ad accettare l'eredità in nome ed in luogo del debitore rinunziante ha una funzione strumentale per il soddisfacimento del credito, in quanto mira a rendere inopponibile al creditore la rinunzia e a...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 369 (13/01/1995)

La svalutazione monetaria, al pari di ogni altro accadimento dal quale derivi squilibrio tra le prestazioni contrattuali, può giustificare la risoluzione del negozio giuridico per eccessiva onerosità, ai sensi e nei limiti dell'art. 1467 cod. civ., qualora per la sua entità presenti i caratteri di...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 4011 (06/04/1995)

La presunzione stabilita dall' art. 1988 cod. civ. nel caso di ricognizione di debito (come in quello di promessa di pagamento) la quale riguarda l' esistenza di una "causa debendi" che obbliga il dichiarante a corrispondere al destinatario della dichiarazione ciò che forma oggetto del...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 4012 (06/04/1995)

Per fatto sfavorevole al dichiarante e favorevole all' altra parte, al fine di stabilire se la dichiarazione dalla quale esso risulta abbia i caratteri della confessione, deve intendersi quello che, avuto riguardo all' oggetto della controversia ed ai termini della contestazione, è in concreto...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 4265 (13/04/1995)

Ciò che distingue essenzialmente la cosiddetta "punctatio" tanto dalla proposta contrattuale, quanto dal contratto preliminare è il fatto che essa, anziché contenere, sia pure in "nuce", tutti gli elementi o, quanto meno, quelli essenziali del contratto, contempli dati limitati o generici del...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 4371 (19/04/1995)

Con riguardo all' azione di simulazione assoluta di una compravendita immobiliare proposta con successo da un terzo nei confronti delle parti contraenti, le quali in quel giudizio abbiano sostenuto la realtà del negozio impugnato, il giudicato sulla simulazione non spiega effetto nel successivo...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 602 (19/01/1995)

La delibera condominiale di accertamento e ricognizione dell' esistenza di una determinata tabella millesimale, con riserva di successivo riesame, ed il pagamento per diversi anni da parte dei condomini in base a tale tabella accertata essere di fatto applicata, costituiscono prova certa e sicura...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 7079 (22/11/1995)

Il requisito della determinatezza o determinabilità dell'oggetto di un contratto preliminare relativo a bene immobile non postula la necessaria indicazione dei numeri del catasto o delle mappe censuarie e di tre almeno dei suoi confini - che sono indicazioni rilevanti ai fini della trascrizione...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 7145 (23/06/1995)

La svalutazione della moneta o l'aumento dei prezzi di mercato degli immobili, verificatisi successivamente alla stipulazione del contratto preliminare, non presentano i caratteri distintivi (straordinarietà ed imprevedibilità) dei fatti che, a norma dell'art. 1467 cod. civ., giustificano la...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 7202 (24/06/1995)

La buona fede rilevante, ai sensi dell' art. 1153 cod. civ., per l' acquisto della proprietà di beni mobili da parte dell' acquirente "a non domino", deve ricorrere solo nel momento dell' acquisto (mala fides superveniens non nocet") ed, essendo presunta iuris tantum, può essere vinta anche con...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 7231 (26/06/1995)

Il principio di cui all' art. 2055 cod. civ. - secondo il quale, ove il fatto dannoso sia imputabile a più persone, tutte sono obbligate in solido al risarcimento del danno - anche se dettato in tema di responsabilità extracontrattuale, si estende anche all' ipotesi che uno o taluni degli autori del...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 7595 (11/07/1995)

La locazione finanziaria (cosiddetta leasing) si svolge come un rapporto trilaterale, in cui l'acquisto ad opera del concedente é effettuato per conto dell'utilizzatore con la previsione - quale elemento naturale del negozio - dell'esonero del primo da ogni responsabilità in ordine alle condizioni...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 7667 (13/07/1995)

In tema di condominio di edifici, poiché l' uso delle cose comuni è in funzione del godimento delle parti di proprietà esclusiva, la maggiore o minore comodità di uso cui fa riferimento l' art. 1119 cod. civ. ai fini della divisibilità delle cose stesse, va valutata oltre che con riferimento alla...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 8630 (05/08/1995)

Il contratto avente ad oggetto il trasferimento della proprietà di un'area in cambio di un fabbricato o di alcune sue parti da costruire sull'area stessa, a cura e con mezzi del cessionario, può integrare sia un contratto di permuta di un bene esistente con un bene futuro, sia un contratto misto,...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 948 (26/01/1995)

In tema di condominio, poiché l' art. 70 disp. att. cod. civ. prevede che per le infrazioni al regolamento di condominio può essere stabilito, a titolo di sanzione, il pagamento di una somma fino al lire cento, sono nulle, in quanto "contra legem", le eventuali disposizioni del regolamento di...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 10632 (29/11/1996)

Poiché a norma dell' art. 1453 comma terzo cod. civ., il debitore inadempiente non può più adempiere la propria obbligazione dopo la proposizione nei suoi confronti della domanda di risoluzione, il giudice nel valutare la gravità dell' inadempimento (art. 1455 cod. civ.) non deve tenere conto degli...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 1102 (14/02/1996)

Le dichiarazioni di scienza contenute in un atto di transazione ben possono assumere valore confessorio quando abbiano per oggetto la ricognizione di situazioni di fatto preesistenti o di situazioni giuridiche considerate, però, sub specie facti, perché‚ la funzione della transazione, che tende alla...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 1657 (04/03/1996)

La vendita con patto di riscatto o di retrovendita, anche quando sia previsto il trasferimento effettivo del bene, è nulla se stipulata per una causa di garanzia (piuttosto che per una causa di scambio) nell' ambito della quale il versamento del danaro, da parte del compratore, non costituisca...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 2469 (22/03/1996)

Per suolo su cui sorge l' edificio, con riferimento al quale l' art. 1117 cod. civ. stabilisce una presunzione di comunione, deve intendersi quella porzione di terreno sulla quale poggia l' intero edificio ed, immediatamente, la parte infima di esso. Pertanto, rientrano in tale nozione la superficie...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 301 (16/01/1996)

La possibilità di attribuire efficacia costitutiva ad una dichiarazione ricognitiva dell'altrui diritto dominicale su un bene immobile (nella specie, contenuta in un contratto di compravendita di altro immobile) presuppone che anche la causa della dichiarazione risulti dall'atto dato che,...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 4018 (02/05/1996)

Il credito del professionista per il compenso delle sue prestazioni è di valuta e non di valore e si estingue, quindi, con moneta avente corso legale nello Stato e per il suo valore nominale, salvo il diritto del creditore, in presenza dei presupposti richiesti dall' art. 1224 cod. civ., al...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 4088 (03/05/1996)

Nell' indagine in ordine al requisito dell' apparenza di una servitù di passaggio, al fine di accertare se sia visibile o meno la funzione strumentale di un sentiero rispetto al bisogno del fondo da considerare come dominante, non è necessario che il tracciato continui anche in quest' ultimo fondo...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 4089 (03/05/1996)

La cosiddetta sdemanializzazione tacita, ossia il passaggio dei beni del demanio pubblico al patrimonio dello Stato, delle Regioni, delle Provincie, dei Comuni nonostante la mancanza di un formale atto di declassificazione, non può desumersi dalla sola circostanza che un bene non sia più adibito...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 4503 (15/05/1996)

L' alea, connaturale al contratto di rendita vitalizia, postula una situazione di incertezza circa il vantaggio economico o la perdita che potrà alternativamente verificarsi nello svolgimento e nella durata del rapporto.Tale elemento manca, rendendo nullo il contratto per difetto di causa, sia...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 5434 (13/06/1996)

Il riconoscimento da parte del venditore dell' esistenza dei vizi della cosa venduta, impedisce il verificarsi a carico del compratore della decadenza di cui all' art. 1495, comma secondo, cod. civ, per la mancata denunzia dei vizi entro il termine di otto giorni dalla loro scoperta, previsto nel...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 5959 (01/07/1996)

Anche alle prescrizioni presuntive, disciplinate dagli artt. 2954 e seguenti cod. civ., è applicabile il principio di cui all' art. 2938 che fa divieto al giudice di rilevare d' ufficio la prescrizione non opposta. Ne consegue che quando la parte abbia genericamente eccepito l' intervenuta...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 6262 (10/07/1996)

IL requisito della forma scritta per i contratti degli enti pubblici non esclude che la loro conclusione possa risultare da un insieme di dichiarazioni scambiate fra le parti contraenti, (dichiarazioni che nella fase formativa del contratto si atteggiano come proposta e accettazione fra assenti)...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 635 (27/01/1996)

Il diritto potestativo di risolvere il rapporto, in conseguenza dell' inadempimento di una parte, quando sia prevista la clausola risolutiva espressa, diritto che si esercita mediante la manifestazione di volontà di avvalersi della clausola stessa (art. 1456, secondo comma, cod. civ.), è soggetto a...