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Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 68

Il notaro può ricevere in deposito, in originale od in copia, atti rogati in paese estero, purchèé siano debitamente legalizzati, redigendo, apposito verbale, che dev'essere annotato a repertorio. Tali atti, ove siano redatti in lingua straniera, debbono essere accompagnati dalla traduzione in...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 7

Il segretario del Consiglio notarile, appena sia ordinata la iscrizione dell'aspirante notaro tra i praticanti, prende nota del provvedimento nel registro dei praticanti, di cui all'art. 99 , n. 4, del presente regolamento. L'iscrizione deve essere datata; e deve enunciare il cognome, il nome, il...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 71

TITOLO III Degli atti notarili CAPO II Della custodia degli atti presso il notaro, e dei repertori Colui che depositò un documento presso un notaro ha diritto di averne a sua richiesta la restituzione, sempre che dall'atto di deposito risulti che questo segui nel suo esclusivo interesse. ...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 79

La copia conforme del testamento pubblico dev'essere chiusa in busta con l'impronta del sigillo in ceralacca, ed inviata poi al conservatore dell'archivio entro un'altra busta. Sulla busta interna il notaro deve annotare il numero del repertorio, la data in cui il testamento è stato ricevuto, il...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 84

(comma abrogato) Per le copie il notaro non può servirsi della stampa o di altri mezzi meccanici, se la impressione dei caratteri non sia fatta con inchiostri indelebili, e salvo sempre il disposto dell'articolo 1336 del Codice civile. E' vietato al notaro di asportare dall'ufficio gli originali,...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. unico

Per la esecuzione della legge sull'ordinamento del notariato e degli archivi notarili 16 febbraio 1913, n. 89 , è approvato l'annesso regolamento, visto, d'ordine Nostro, dal guardasigilli, Ministro di grazia e giustizia e dei culti e dal Ministro del tesoro. Regolamento per l'esecuzione della legge...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 16

I contratti sono stipulati da un pubblico ufficiale delegato a rappresentare l'amministrazione e ricevuti da un funzionario designato quale ufficiale rogante, con le norme stabilite dal regolamento. I processi verbali di aggiudicazione nelle aste e nelle licitazioni private sono parimenti formati...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 16ter

Il pagamento delle spese di cui al primo e secondo comma del precedente articolo è eseguito in contanti dal cassiere per i contratti stipulati dalle amministrazioni centrali, anche autonome, e dal funzionario delegato per quelli stipulati da uffici periferici, sulla base di ordini di accreditamento...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 26

I direttori capi delle singole ragionerie delle amministrazioni centrali e coloniali sono nominati dal Ministro delle finanze, sulla proposta del ragioniere generale dello Stato (Così modificato dall'art. 16, secondo comma, della L. 26 luglio 1939, n. 1037).

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 29

I disegni di legge, che importino o riflettano spese a carico dello Stato, sono proposti dal ministro da cui dipendono i servizi ai quali le spese si riferiscono, di concerto col Ministro delle finanze. Sono del pari emanati di concerto col Ministro delle finanze, gli altri provvedimenti che...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 36

1. I residui delle spese correnti e delle spese in conto capitale, non pagati entro il secondo esercizio successivo a quello in cui è stato iscritto il relativo stanziamento, si intendono perenti agli effetti amministrativi. Le somme eliminate possono riprodursi in bilancio con riassegnazione ai...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 38bis

[Prima dell'inizio di ogni esercizio, ciascuno ministro, di intesa con quello per il tesoro, provvede a ripartire in articoli la somma stanziata sui singoli capitoli, in relazione alla natura delle spese ed all'orientamento dei servizi. È data, tuttavia, facoltà ai ministri medesimi, d'intesa con...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 40bis

[Nello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro è istituito un fondo speciale per la riassegnazione dei residui perenti di cui al secondo comma dell'articolo 36. A richiesta delle amministrazioni competenti, con decreti del Ministro per il tesoro, registrati alla Corte dei conti,...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 41

[Con decreti del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per il tesoro, sentito il Consiglio dei Ministri, possono iscriversi nella parte passiva del bilancio, le somme occorrenti per restituire tributi indebitamente percetti, ovvero tasse su prodotti che si esportano, per pagare...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 53

Decorso il termine di cui al secondo comma del precedente art. 30, sarà, per ogni capitolo di bilancio, determinata con decreto ministeriale, da registrarsi alla Corte dei conti, la somma da conservarsi in conto residui per impegni riferibili all'esercizio scaduto. L'accertamento di tale somma è...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 6

Qualora, per speciali ed eccezionali circostanze, che dovranno risultare nel decreto di approvazione del contratto, non possano essere utilmente seguite le forme indicate negli artt. 3 e 4, il contratto potrà essere concluso a trattativa privata. Se l'importo previsto superi le lire 150.000.000 il...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 60

Ogni semestre, o in quegli altri periodi che fossero stabiliti da speciali regolamenti e, in ogni caso, al termine dell'esercizio, i funzionari delegati devono trasmettere i conti delle somme erogate, insieme con i documenti giustificativi, alla competente amministrazione centrale per i riscontri...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 66

Gli assegni emessi dalle amministrazioni centrali e dai funzionari delegati possono essere girati nelle forme ammesse dal codice di commercio. La girata può essere fatta esclusivamente a favore di un agente della riscossione o di una banca. La girata a favore dell'agente della riscossione, quando...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 7

Ove il contratto riguardi materia per la quale esistono capitolati d'oneri approvati dopo sentito il Consiglio di Stato e le condizioni del contratto siano conformi a quelle dei detti capitolati, i limiti di somma stabiliti per il parere del Consiglio stesso dagli artt. 5 e 6 sono aumentati della...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 74

Gli agenti incaricati della riscossione delle entrate e dell'esecuzione dei pagamenti delle spese, o che ricavano somme dovute allo Stato e altre delle quali lo Stato diventa debitore, o hanno maneggio qualsiasi di denaro ovvero debito di materia, nonché coloro che si ingeriscono negli incarichi...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 75

Presso le cassa del Tesoro, gestite direttamente dallo Stato, è istituito uno speciale servizio di controllo. Le funzioni dei controlli e le norme per le ispezioni e verificazioni di cassa sono determinate dai regolamenti, i quali stabiliscono pure le modalità e le norme per il controllo...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 80

Entro il primo giorno non festivo del mese di ottobre il Ministro per il bilancio fa la esposizione economico-finanziaria e il Ministro per il tesoro l'esposizione relativa al bilancio di previsione (Così sostituito dall'art. 1, L. 1° marzo 1964, n. 62)

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 81

Capo VII - Della responsabilità dei pubblici funzionari I funzionari amministrativi, incaricati di assumere impegni e di disporre pagamenti, i capi delle ragionerie delle amministrazioni centrali e i funzionari a favore dei quali vengono disposte aperture di credito debbono rispondere dei danni...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 83

I funzionari di cui ai precedenti artt. 81 e 82 sono sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti la quale, valutate le singole responsabilità, può porre a carico dei responsabili tutto o parte del danno accertato o del valore perduto. I direttori generali e i capi di servizio i quali,...

Regio Decreto del 1928 numero 332 art. 10

Gli usi civici di pesca non daranno luogo a divisione e si eserciteranno in base a regolamenti deliberati dai Comuni ed approvati dai Consigli provinciali dell'economia. Le questioni relative all'esistenza ed estensione dei detti usi civici saranno risolute dal Commissario a norma dell'art. 29...

Regio Decreto del 1928 numero 332 art. 11

Il perito ufficiale di cui all'art. 6 della legge, ricevuta comunicazione della nomina, avviserà le parti interessate a mezzo di lettera raccomandata con ricevuta di ritorno del giorno ed ora in cui si recherà sopraluogo. Egli farà risultare dai verbali delle sue operazioni l'intervento delle parti...

Regio Decreto del 1928 numero 332 art. 18

I Commissari riesamineranno anche quelle promiscuità che per disposizioni anteriori si trovassero autorizzate, e, sentito il parere dei Comuni o delle Associazioni agrarie interessate e dell'autorità forestale, faranno anche per esse il rapporto al Ministero, proponendo, secondo la convenienza, la...

Regio Decreto del 1928 numero 332 art. 21

Quando in applicazione di leggi anteriori o per effetto di concessioni valide sia stata acquistata da Associazioni o comunioni di particolari la proprietà di alberi su terre comuni, la promiscuità sarà sciolta nel modo seguente. Se si tratti di interi corpi sui quali non sia ancora avvenuta la...

Regio Decreto del 1928 numero 332 art. 22

Quando la proprietà degli alberi o del suolo sia stata acquistata da singoli particolari nei modi anzidetti si farà luogo alla divisione delle terre col Comune in base al valore dei rispettivi diritti, salvo che non si tratti di piccole estensioni, nel qual caso si imporrà un canone a favore del...

Regio Decreto del 1928 numero 332 art. 28

Le terre, rispetto alle quali i concessionari non abbiano adempito agli obblighi della concessione, saranno rimesse in massa per essere ripartite a norma dell'art. 13 della legge, ed ove i possessori non le rilascino volontariamente, il Commissario provvederà a norma dell'art. 29 della legge. Lo...

Regio Decreto del 1928 numero 332 art. 40

Salva diversa disposizione del Ministro per l'economia nazionale, saranno soggette all'applicazione della legge e rientreranno a far parte delle terre comuni o dei demani comunali tutte quelle terre per le quali è stato emesso decreto di alienabilità anteriormente al 22 maggio 1924 e che si trovano...

Regio Decreto del 1928 numero 332 art. 42

Capo II Regolamento degli usi civici Dopo che sarà stato approvato il piano di massima per la destinazione delle terre o si sarà provveduto ai sensi dell'art. 37 del presente regolamento, il Commissario regionale emanerà un decreto nel quale indicherà gli usi civici accertati sulle terre...

Regio Decreto del 1928 numero 332 art. 43

I Comuni e le Associazioni agrarie, dopo ricevuta comunicazione del decreto, provvederanno alla compilazione dei regolamenti di uso civico, in armonia con i piani economici dei boschi e dei regolamenti per il godimento dei pascoli montani previsti dalla legge forestale 30 dicembre 1923, n. 3267, e...

Regio Decreto del 1928 numero 332 art. 46

Quando le rendite delle terre non bastino al pagamento delle imposte su di esse gravanti ed alle spese necessarie per la loro amministrazione e sorveglianza, il Comune o l'Associazione agraria potrà, per sopperirvi, imporre agli utenti un corrispettivo per l'esercizio degli usi consentiti. Le erbe...