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amministratore art sostegno

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Cass. civile, sez. II del 1986 numero 1180 (25/02/1986)

Con riguardo al contratto di compravendita con pluralità di venditori, in qualità di comproprietari del bene oggetto di trasferimento, la nullità del rapporto, attinente ad uno soltanto di detti venditori (nella specie, per minore età), configura nullità parziale regolata dall' art.. 1419 cod. civ....

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 11551 (22/10/1992)

Il diritto di prelazione tra i coeredi, in costanza di comunione ereditaria, non è trasmissibile a favore dei successori del coerede perché la norma dell' art. 732 cod. civ., che eccezionalmente lo prevede (solo per il coerede), in deroga al generale principio della libertà ed autonomia negoziale e...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 1160 (15/02/1996)

Nell' ipotesi di versamento di una somma di denaro, a titolo di caparra confirmatoria, la parte adempiente che abbia agito per l' esecuzione o risoluzione del contratto e per la condanna al risarcimento del danno, ai sensi dell' art. 1453 cod. civ., può, in sostituzione di dette pretese, chiedere...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 3299 (10/04/1996)

In tema di garanzia per i vizi della cosa venduta, quando l'azione di riduzione del prezzo sia accordata al compratore non in via esclusiva (art. 1492, comma terzo, cod. civ.), ma in via concorrente con l'azione di risoluzione (art. 1492, comma primo, cod. civ.) deve negarsi l'ammissibilità della...

Cass. civile del 1986 numero 4116 (20/06/1986)

Il patto di prelazione relativo alla vendita d'immobile non impegna il promittente a concludere il contratto, ma solo a preferire caeteris paribus il promissario se si deciderà a compierlo. Ne consegue che, in caso di inadempimento del promittente, il patto di prelazione ne comporta unicamente la...

Cass. civile, sez. I del 1997 numero 4060 (09/05/1997)

Le trattative per comporre bonariamente la vertenza, le proposte, le concessioni e le rinunce fatte dalle parti a scopo transattivo, se non raggiungono l' effetto desiderato, non avendo come proprio presupposto l' ammissione totale o parziale della pretesa avversaria e non rappresentando, quindi,...

Appello di Bari del 1994 (12/12/1994)

E' da ritenersi inammissibile per assoluta contradditorietà tra la parte dispositiva e la motivazione il diniego di omologazione di deliberazioni di modifica statutarie di una società, in sé legittime, quando è accertata d' ufficio l' illegittimità di norme statutarie della stessa società già a suo...

Tribunale di Bologna del 1994 (05/02/1994)

E' proponibile la domanda dell'amministratore di società in nome collettivo revocato ex art. 2259, codice civile, diretta ad ottenere in via cautelare la reintegrazione nelle sue funzioni. E' necessaria la ricorrenza di una giusta causa per la revoca dell'amministratore di società in nome collettivo...

Società in accomandita semplice e figure analoghe

La distinzione tra società in accomandita semplice e l'associazione in partecipazione (art. cod. civ. ) è, in linea teorica, perspicua. Poiché con il contratto di associazione in partecipazione viene attribuito all'associato, verso il corrispettivo di un determinato apporto, una partecipazione agli...

Requisiti dell'interprete

La legge notarile richiede che l'interprete ex art. l.n., necessario nel caso di intervento in atto di sordo che non può leggere l'atto, abbia tutti gli stessi requisiti per essere chiamato a fungere da testimone, ad eccezione di un eventuale vincolo di parentela o coniugio col soggetto portatore...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 1156 (01/02/1995)

L' articolo 844 cod. civ. impone nei limiti della normale tollerabilità e dell' eventuale contemperamento delle esigenze della produzione con le ragioni della proprietà, l' obbligo di sopportazione delle propagazioni inevitabili determinate dall' uso delle proprietà attuato nell' ambito delle norme...

Cass. civile, sez. Unite del 2002 numero 11104 (26/07/2002)

Il decreto con il quale il presidente del tribunale abbia provveduto alla nomina dei liquidatori di una società di persone ai sensi dell`art. 2275 cod. civ., non è suscettibile di ricorso per cassazione a norma dell`art. 111 Cost., trattandosi di provvedimento di volontaria giurisdizione che non...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 697 (29/01/1980)

Anche nel regime della comunione è consentito ai suoi partecipanti, in forza del principio dell' autonomia negoziale, di modificare il contenuto degli obblighi di taluno di loro in ordine alle cose comuni con la conseguente assunzione da parte di alcuni dei comunisti di obbligazioni di fare alcunché...

Tribunale di Ferrara del 2015 (29/09/2015)

La norma ex art. 2929 bis c.c. (d.l. n. 83/2015, art. 23) prevede una forma di azione revocatoria nei confronti di un atto gratuito che comporti pregiudizio della garanzia patrimoniale offerta ai creditori, che viene esercitata in uno con il pignoramento laddove l’inefficacia dell’atto dispositivo è...

Tribunale di Milano del 1986 (02/10/1986)

La titolarità dell'azione di responsabilità ex art. 2393, codice civile, spetta esclusivamente alla società, all'ente personificato, dotato di autonomia patrimoniale assoluta e portatore di un interesse superiore e distinto da quello dei singoli soci, oggetto, come tale, di una autonoma tutela...

Cass. civile, sez. II del 2022 numero 35086 (29/11/2022)

Nel caso di acquisto di un immobile effettuato dopo il matrimonio da uno dei coniugi in regime di comunione legale, la partecipazione all'atto di acquisto dell'altro coniuge non acquirente, prevista dal II comma dall'art. 179 cod.civ., non può assumere portata confessoria qualora la dichiarazione...

La prova della qualità di erede

La qualità ereditaria di un soggetto possiede due distinte dimensioni: una definibile come “fisiologica”, l’altra legata all’accertamento contenzioso. Da quest’ultimo punto di vista vengono in considerazione le azioni giudiziarie di petizione d’eredità (art. cod.civ.) e di mero accertamento della...

Competenza al promuovimento della petizione ereditaria

L'azione di petizione d'eredità ( cod.civ.) non può essere definita sotto il profilo del suo contenuto economico. La competenza per valore sarà dunque del tribunale (divenuto giudice unico di primo grado in esito all'entrata in vigore, a decorrere dal 2 giugno 1999, della riforma operata dalla Legge...

Cass. civile, sez. II del 1982 numero 1839 (23/03/1982)

Il vizio redibitorio (art. 1490 cod. civ.) e la mancanza di qualità nella cosa venduta (art. 1497 cod. civ.) presuppongono entrambi l'appartenenza della cosa al genere pattuito, ma si differenziano perché il vizio redibitorio riguarda le imperfezioni inerenti al processo di produzione,...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 9990 (29/08/1992)

Nel caso in cui nel regime anteriore alla legge 27 dicembre 1977 n.968 (recante nuove norme per la protezione della fauna e la disciplina della caccia) un capo di selvaggina fuoriuscito da una riserva venga fortuitamente investito ed ucciso da un autoveicolo circolante su strada non si è in presenza...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 5434 (13/06/1996)

Il riconoscimento da parte del venditore dell' esistenza dei vizi della cosa venduta, impedisce il verificarsi a carico del compratore della decadenza di cui all' art. 1495, comma secondo, cod. civ, per la mancata denunzia dei vizi entro il termine di otto giorni dalla loro scoperta, previsto nel...

Cass. civile, sez. III del 1981 numero 3249 (16/05/1981)

Ai sensi dell'art 1483 cod civ, la garanzia per evizione - che sanziona l'inadempimento del venditore all'obbligazione di cui all'art 1476 n 2 cod civ - impone al venditore medesimo di risarcire il danno nei limiti del cosiddetto interesse negativo, tranne che si accerti che l'alienante abbia agito...

Cass. civile, sez. III del 1981 numero 6244 (24/11/1981)

Ai sensi dell' art. 1967 cod. civ., la transazione deve farsi ad substantiam per atto pubblico o per scrittura privata solo nei casi previsti dal n. 12 dell' art. 1350 dello stesso codice, cioè nei casi di transazioni aventi oggetto controversie relative a rapporti giuridici che concernono beni...

Cass. civile del 1982 numero 4361 (30/07/1982)

La dichiarazione di ratifica del contratto concluso dal rappresentante senza poteri, ad eccezione del caso in cui per il contratto da ratificare sia richiesto l'atto scritto ad substantiam, non deve necessariamente estrinsecarsi in maniera espressa, ma può risultare per facta concludentia, e cioè...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 4235 (07/05/1996)

La disposizione dell' art. 2935 cod. civ., nello stabilire che la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere, ha riguardo solo alla possibilità legale dell' esercizio del diritto, non influendo sul decorso della prescrizione l' impossibilità di fatto,...

Cass. civile, sez. I del 1994 numero 2755 (22/03/1994)

Con riguardo al trasferimento di azienda per atto tra vivi, il contestuale trasferimento della ditta (ai sensi dell' art. 2565, secondo comma, cod. civ.) deve essere oggetto di una distinta manifestazione di volontà negoziale, ma tale manifestazione non richiede un' esplicita menzione della ditta...

Regime fiscale della condizione: imposta di registro

In ragione del principio di alternatività tra IVA ed imposta di registro, se l’atto è concluso tra privati è soggetto solo ad imposta di registro (artt. 5 e 40, D.P.R. n. 131/1986). I negozi sottoposti a condizione sospensiva sono atti ad efficacia differita all’avveramento della condizione che...

Tutela possessoria del diritto di servitù

A tutela della situazione di fatto corrispondente alla servitù è possibile esperire le azioni possessorie di reintegrazione (art. cod.civ.) e di manutenzione (art. cod.civ.), come meglio si vedrà in tema di possesso in generale . E' stata comunque negata la possibilità di agire fruendo dell'azione...

Tribunale di Milano del 1996 (30/09/1996)

Il mancato rilevamento di un'ipoteca da parte di un notaio incaricato di redigere un atto di compravendita immobiliare non può essere imputato al professionista se dipende dalle disfunzioni o dai ritardi delle conservatorie dei registri immobiliari. In mancanza di uno specifico incarico il notaio...

Decreto Ministeriale del 2010, 16 aprile 2010 art. 2

AMBITO DI APPLICAZIONE 1. Il presente decreto è rivolto ai seguenti soggetti: a) i soggetti iscritti nell'albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e nell'albo dei consulenti del lavoro; b) ogni altro soggetto che rende i servizi forniti da periti, consulenti e altri soggetti...

Decreto Ministeriale del 2010, 16 aprile 2010 art. 3

INDICATORI DI ANOMALIA 1. Al fine di agevolare l'attività di valutazione dei professionisti in ordine agli eventuali profili di sospetto delle operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, si forniscono nell'allegato 1 al presente decreto indicatori di anomalia. 2. Gli indicatori...

Decreto Ministeriale del 2010, 16 aprile 2010 art. Allegato1

A. INDICATORI DI ANOMALIA CONNESSI AL CLIENTE: 1. Il cliente fornisce informazioni palesemente inesatte o incomplete ovvero false riguardo: la propria identità e quella dell'eventuale titolare effettivo; lo scopo e la natura della prestazione richiesta; l'attività esercitata ovvero la situazione...

Decreto Ministeriale del 2010, 23 dicembre 2010 art. 2

1. Le disposizioni di cui al presente decreto si applicano agli atti pubblici formati, agli atti giudiziari pubblicati o emanati, alle scritture private autenticate e a quelle non autenticate presentate per la registrazione, alle successioni apertesi ed alle donazioni fatte a decorrere dalla data...