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contratto favore terzo

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Decreto Legislativo del 2020 numero 147 art. 39

MODIFICHE ALLA PARTE SECONDA DEL DECRETO LEGISLATIVO 12 GENNAIO 2019, N. 14 1. L'articolo 380 del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14, è sostituito dal seguente: «Art. 380. (Cause di scioglimento delle società di capitali). - 1. All'articolo 2484, primo comma, del codice civile dopo il...

Legge del 1996 numero 108 art. 2

1. Il Ministro del tesoro, sentiti la Banca d'Italia e l'Ufficio italiano dei cambi, rileva trimestralmente il tasso effettivo globale medio, comprensivo di commissioni, di remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per imposte e tasse, riferito ad anno, degli interessi praticati dalle...

Decreto Legislativo del 2017 numero 56 art. 93

MODIFICHE ALL'ARTICOLO 152 DEL DECRETO LEGISLATIVO 18 APRILE 2016, N. 50 1. All'articolo 152 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 4, dopo il primo periodo, è inserito il seguente: “Nei casi in cui viene previsto il raggiungimento...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 119

DECRETO DI CHIUSURA 1. La chiusura del fallimento è dichiarata con decreto motivato del tribunale su istanza del curatore o del debitore ovvero di ufficio, pubblicato nelle forme prescritte nell'art. 17. 2. Quando la chiusura del fallimento è dichiarata ai sensi dell'articolo 118, primo comma, n....

Disciplina giuridica della vendita a termine di titoli di credito

In linea generale, salva la sempre più accentuata dematerializzazione dei titoli negoziati, si può dire che colui che acquista titoli di credito a termine ne diviene proprietario soltanto in esito all'individuazione. Tuttavia, anche prima di questa operazione, la legge attribuisce all'acquirente...

Obbligo di consegna di beni conformi (vendita di beni di consumo)

L'art. del D. Lgs. 6 settembre 2005, n. 206 (Codice del consumo) prescrive a carico del venditore di beni di consumo l'obbligazione di fare consegna al consumatore di beni conformi al contratto di vendita. Appare assolutamente evidente la specificità dell'obbligo, che viene a sovvenire sempre più...

Codice Civile art. 1460

ECCEZIONE D'INADEMPIMENTO 1. Nei contratti con prestazioni corrispettive, ciascuno dei contraenti può rifiutarsi di adempiere la sua obbligazione, se l' altro non adempie o non offre di adempiere contemporaneamente la propria, salvo che termini diversi per l' adempimento siano stati stabiliti...

Codice Civile art. 2074

EFFICACIA DOPO LA SCADENZA 1. Il contratto collettivo, anche quando è stato denunziato, continua a produrre i suoi effetti dopo la scadenza, fino a che sia intervenuto un nuovo regolamento collettivo. (Le norme corporative sono state abrogate, quali fonti di diritto, per effetto della...

Codice Civile art. 2231

MANCANZA D'ISCRIZIONE 1. Quando l' esercizio di un' attività professionale è condizionato all' iscrizione in un albo o elenco, la prestazione eseguita da chi non è iscritto non gli dà azione per il pagamento della retribuzione. 2. La cancellazione dall' albo o elenco risolve il contratto in...

Codice Civile art. 2272

SEZIONE IV Dello scioglimento della società (CAUSE DI SCIOGLIMENTO) 1. La società si scioglie: 1) per il decorso del termine; 2) per il conseguimento dell' oggetto sociale o per la sopravvenuta impossibilità di conseguirlo; 3) per la volontà di tutti i soci; 4) quando viene a mancare la...

Decreto Legislativo del 2005 numero 206 art. 67-octies

INFORMAZIONI RELATIVE AL RICORSO 1. Le informazioni relative al ricorso riguardano: a) l'esistenza o la mancanza di procedure extragiudiziali di reclamo e di ricorso accessibili al consumatore che è parte del contratto a distanza e, ove tali procedure esistono, le modalità che consentono al...

Cass. civile, sez. II del 1984 numero 4346 (25/07/1984)

La determinazione della natura e del contenuto di un contratto, e correlativamente degli obblighi che ne derivano per le parti, dipende dalla reale volontà negoziale, quale manifestata; peraltro, il giudice ben può dare al negozio sottoposto al suo esame una qualificazione giuridica diversa da...

Cass. civile, sez. II del 1986 numero 6629 (12/11/1986)

Agli effetti della configurabilità della responsabilità precontrattuale per interruzione delle trattative, a norma dell' art.. 1337 cod. civ., non rileva, in contrario, l' eventuale breve durata od il numero minimo degli incontri intervenuti tra le parti, ove la detta interruzione ad opera di una...

Cass. civile, sez. II del 2013 numero 21189 (17/09/2013)

Costituiscono causa di risoluzione per inadempimento di un contratto preliminare di compravendita la sussistenza di carenze igienico-sanitarie per violazione di norme urbanistiche, con conseguente rifiuto della licenza di abitabilità, non potendosi ritenere superato l'obbligo di garanzia incombente...

Cass. civile, sez. III del 1980 numero 4293 (05/07/1980)

Nell' ipotesi di contratto concluso per mezzo di rappresentante, l' accettazione dell' ordinativo da parte di costui pone in essere l' incontro dei consensi tra venditore e compratore, e la conclusione del negozio deve considerarsi avvenuta attraverso il consenso manifestato dalle parti presenti,...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 9596 (25/09/1998)

Nel deposito, avente natura reale, la consegna della cosa è necessaria per il perfezionamento del contratto. Tuttavia la consegna può realizzarsi con una "ficta traditio" attraverso la ritenzione della cosa da parte del depositario (la S.C. ha affermato il principio in un caso in cui l'erede...

Cass. civile, sez. V del 2013 numero 17237 (12/07/2013)

La natura accessoria del contratto di fideiussione in campo civilistico (artt. 1939 e 1941 c.c.) non può essere riportata nell'ambito tributario, e segnatamente nell'ambito della disciplina dell'imposta di registro, per la quale, ai sensi dell'art. art. 22 DPR n. 131/1986, vale invece il principio...

Cass. civile, sez. III del 2014 numero 19738 (19/09/2014)

In tema di esecuzione forzata, l'atto notarile, che contenga l'indicazione degli elementi strutturali essenziali di una obbligazione di somma di denaro (nella specie, generata dal contratto di mutuo ivi documentato), ha valore di titolo esecutivo in quanto dotato di pubblica fede e non in dipendenza...

Legge del 1985 numero 765 art. 9

1.Le parti sono vincolate dagli usi ai quali hanno assentito e dalle abitudini stabilitesi fra di loro. 2.Salvo convenzione contraria delle parti, si ritiene che questesi siano tacitamente riferite nel contratto e per la sua elaborazionea qualsiasi uso di cui erano o avrebbero dovuto essere a...

Legge del 1995 numero 218 art. 51

Capo VIII - Diritti reali Possesso e diritti reali. Il possesso, la proprietà e gli altri diritti reali sui beni mobili ed immobili sono regolati dalla legge dello Stato in cui i beni si trovano. La stessa legge ne regola l'acquisto e la perdita, salvo che in materia successoria e nei casi in...

Diritti di uso ed abitazione

L'uso e l'abitazione corrispondono sostanzialmente a fattispecie di usufrutto limitate. L'uso consiste infatti nel diritto di servirsi di un bene compresa la facoltà, se esso è fruttifero, di raccoglierne i frutti. Il tutto comunque limitatamente ai bisogni propri e della propria famiglia (art. ...

Accessione e successione nel possesso

Il possesso, inteso come potere di fatto che si esercita su una cosa, situazione di vantaggio per il possessore, è indubbiamente una componente attiva del patrimonio di costui. Similmente alle situazioni giuridiche attive che corrispondono al diritto soggettivo, anche nel possesso è dato pertanto il...

Decreto Presidente Repubblica del 1959 numero 2 art. 13

Eliminazione di vincoli sulla proprietà L'assegnatario, prima del contratto di acquisto della proprietà dell'alloggio, con atto notificato a mezzo di ufficiale giudiziario, può chiedere all'ente proprietario di intervenire per far cessare le servitù, pesi, vincoli o molestie costituiti da altri...

Disposizioni Attuative Codice Civile art. 167

Le disposizioni dell' articolo 1462 del codice si applicano anche se la clausola ivi prevista sia inserita in un contratto stipulato prima del giorno dell' entrata in vigore del codice stesso, quando l' eccezione del debitore sia opposta dopo o, se proposta prima, il relativo giudizio sia ancora...

Cass. civile, sez. III del 1993 numero 3378 (22/03/1993)

L'accordo delle parti, ai fini della conclusione del contratto, può considerarsi inesistente solo quando sia impossibile la giuridica identificazione di una espressione della volontà comune che, sorretta da comune intenzione, abbia forza di legge tra le parti, e non anche nei casi in cui il consenso...

Cass. civile, sez. III del 1996 numero 3887 (26/04/1996)

La rappresentanza legale della società semplice, a norma dell' art. 2266, secondo comma, cod. civ., spetta a ciascun socio amministratore, in mancanza di diversa disposizione del contratto; con la conseguenza che le parti possono pattiziamente derogare a tale disciplina, affidando l' indicata...

Cass. civile, sez. Unite del 2014 numero 8510 (11/04/2014)

La parte che, ai sensi dell’art. 1453, comma II, c.c. chieda la risoluzione del contratto per inadempimento nel corso del giudizio dalla stessa promosso per ottenere l’adempimento, può domandare, contestualmente all’esercizio dello ius variandi, oltre alla restituzione della prestazione eseguita,...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 3850 (05/07/1979)

L' opzione non rappresenta un atto prenegoziale che si inserisce nella fase delle trattative rivolte alla conclusione del contratto, ma, costituendo un accordo con cui si conferisce all' oblato il potere di decisione rispetto alla stipulazione del negozio, postula che il contenuto di questo sia già...

Tribunale di Milano del 1995 (21/08/1995)

La clausola inserita in un contratto di mandato, la quale preveda il pagamento di una somma da parte del contraente revocante, non ha natura di clausola penale, né rientra nell' alveo di cui all' art. 1725 cod.civ., bensì configura la semplice pattuizione di un corrispettivo per l' esercizio del...

Cass. civile, sez. III del 1981 numero 2351 (22/04/1981)

Poichè l' accordo per lo scioglimento, per mutuo dissenso, di un contratto per il quale la legge richiede la forma scritta ad substantiam, deve rivestire la stessa forma stabilita per la sua conclusione, è inammissibile l' interrogatorio formale avente ad oggetto la dimostrazione di un tale accordo.

Cass. civile, sez. III del 1996 numero 11322 (18/12/1996)

L' interposizione fittizia di persona, pur avendo come presupposto indispensabile l' accordo simulatorio fra i tre soggetti che vi partecipano, non esige che esso preesista alla stipulazione del contratto che si assuma simulato, poiché l' intesa trilaterale può attuarsi anche contestualmente all'...

Appello di Milano del 1998 (01/07/1998)

La clausola di prelazione non è una fattispecie contrattuale estranea al contratto sociale, ma costituisce una clausola organizzativa posta a tutela dell' interesse sociale: pertanto la sua introduzione, come pure la sua soppressione, possono essere deliberate con le maggioranze previste per le...

Delegazione liberatoria o privativa

Si parla di privatività o di cumulatività della delegazione a seconda del fatto che si determini o meno la liberazione del debitore delegante nei confronti del creditore delegatario. La distinzione ovviamente riguarda la sola delegazione di debito. Nella delegazione di pagamento infatti si determina...

Decreto Legge del 2013 numero 104 art. 1

CAPO I Disposizioni per gli studenti e per le famiglie (WELFARE DELLO STUDENTE) 1. Al fine di favorire il raggiungimento dei più alti livelli negli studi nonché il conseguimento del pieno successo formativo, incrementando l'offerta di servizi per facilitare l'accesso e la frequenza dei corsi...