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9 - Trasformazione eterogenea in società per azioni

Massima27 maggio 2011 Trasformazione eterogenea in società per azioni - art. cod. civ.- applicabilità Sono applicabili all'ipotesi di trasformazione eterogenea in società per azioni le disposizioni dell'art. cod. civ. sul conferimento di beni in natura o crediti senza relazione di stima....

Cass. civile, sez. Unite del 2017 numero 21622 (19/09/2017)

Deve essere considerata legittima e pertanto valida la clausola di proroga della giurisdizione inserita nelle condizioni generali di un contratto stipulato a distanza tra due aziende, a mezzo di comunicazioni avvenute tramite e-mail. Infatti, laddove la clausola di proroga della giurisdizione, ex...

Cass. civile, sez. VI-V del 2015 numero 5016 (12/03/2015)

La notificazione di un avviso di liquidazione per l'integrazione dell'imposta di registro, ipotecaria e catastale relativa ad una compravendita registrata telematicamente dal notaio rogante, che in tale veste abbia provveduto all'autoliquidazione e al relativo versamento, vale solo a costituirlo...

Corte cost. del 1991 numero 156 (12/04/1991)

E' costituzionalmente illegittimo l' art. 442 cod. proc. civ. nella parte in cui non prevede che il giudice, quando pronuncia sentenza di condanna al pagamento di somme di denaro per crediti relativi a prestazioni di previdenza sociale, deve determinare, oltre gli interessi nella misura legale, il...

Tribunale di Firenze, sez. II del 2015 numero 280 (02/02/2015)

Deve essere condannata al risarcimento del danno la donna che, tacendo al partner del momento il rapporto intimo con altra persona, lo induce a riconoscere come proprio figlio il minore nato fuori dal matrimonio. Detta omissione costituisce una violazione del principio basilare di buona fede e...

Cass. civile, sez. V del 2020 numero 22738 (20/10/2020)

Deve ritenersi implicitamente abrogato il D.Lgs. n. 346 del 1990, art.8, comma 4, norma che prevedeva il cumulo del donatum con il relictum al solo fine di determinare l'aliquota progressiva da applicare, data la pratica incompatibilità di esso con il regime impositivo caratterizzato dall'aliquota...

Cass. civile, sez. V del 2021 numero 8719 (30/03/2021)

La retrocessione del patrimonio in trust appare fenomeno del tutto neutrale, nel tributo successorio e donativo, anche nell'ipotesi in cui i beni che lo compongono non siano gli stessi di quelli a suo tempo segregati. La non individuabilità, nella costituzione del vincolo, di un autonomo presupposto...

Cass. civile, sez. III del 2023 numero 4092 (09/02/2023)

Il diritto di abitazione spettante al coniuge ex art. 540 cod.civ. è opponibile al creditore che abbia pignorato, in danno di un coerede, una quota indivisa della proprietà dell'immobile, anche se non sia stato trascritto (o lo sia stato successivamente all'iscrizione ipotecaria e alla trascrizione...

Cass. civile, sez. II del 1987 numero 1489 (11/02/1987)

Gli usi negoziali o interpretativi, in quanto operanti sullo stesso piano delle clausole contrattuali, non possono considerarsi inseriti nel contratto se non in virtù di un' espressa o implicita manifestazione di volontà dei contraenti, e ciò tanto più quando si tratti di usi che deroghino...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 395 (14/01/1993)

Il regolamento convenzionale di condominio - anche se non materialmente inserito nel testo del contratto di compravendita dei singoli appartamenti dell' edificio condominiale - fa corpo con esso, purché espressamente richiamato ed approvato, di modo che le sue clausole rientrano, almeno "per...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 8259 (23/07/1993)

Per stabilire, ai fini del diritto di prelazione e retratto del coerede (art. 732 cod. civ.), se la promessa di vendita da parte di altro coerede della propria quota di comproprietà di un bene ereditario abbia ad oggetto una quota di un bene determinato o la quota ereditaria del promittente, la...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 7666 (06/09/1994)

L' art. 732 cod. civ. riconosce ai partecipanti ad una comunione ereditaria due distinti diritti: a) lo "ius prelationis", in base al quale, perdurando il regime di comunione, se uno dei partecipanti ad essa vuole alienare la propria quota a titolo oneroso, deve notificare agli altri la relativa...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 3804 (30/03/1995)

Il proprietario del fondo servente ha diritto di chiudere o recintare il proprio fondo lasciando "libero e comodo l' ingresso a chi ha un diritto di servitù che renda necessario il passaggio per il fondo stesso" (art. 1064 cod. civ.) e può, quindi, anche collocare un cancello sull' ingresso del suo...

Cass. civile, sez. II del 2014 numero 25364 (28/11/2014)

In mancanza di titoli che dispongano un diverso regolamento, la communio incidens di una strada agraria privata sorge per il solo fatto che essa sia stata costituita con il conferimento di sedime dei fondi latistanti, sicché, in tal caso, il diritto di proprietà pro indiviso dell'intera strada e la...

Cass. civile, sez. III del 1995 numero 2752 (09/03/1995)

Le rimesse effettuate alla banca in conto corrente dal debitore principale dopo il recesso del fideiussore hanno natura solutoria - e quindi effetti riduttivi sul contenuto dell' obbligazione di garanzia, per il principio contenuto nell' art. 1941 cod. civ. - quando esse afferiscono ad un conto non...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 6420 (01/07/1998)

Quando un minore non svolgente attività lavorativa abbia subito (in conseguenza di un sinistro stradale) lesioni personali con postumi incidenti sulla capacità lavorativa, il relativo danno da lucro cessante può essere liquidato - in via equitativa - ponendo a base del calcolo il reddito che il...

Cass. civile, sez. VI-II del 2017 numero 9713 (14/04/2017)

Per i beni soggetti al regime tavolare, ai sensi del r.d. n. 499/1929, l'efficacia costitutiva dell'iscrizione o intavolazione è limitata ai soli atti tra vivi e non è estensibile ai trasferimenti per successione ereditaria, in relazione ai quali, ex art. 3 del citato decreto, l'intavolazione...

Cass. civile, sez. I del 2007 numero 8221 (02/04/2007)

In tema di invalidità delle deliberazioni dell'assemblea delle società per azioni, si ha un'inversione dei criteri regolatori del diritto negoziale, in quanto per esse vige il principio in virtú del quale la regola generale è quella dell'annullabilità (art. 2377 c.c.), mentre la previsione della...

Cass. civile, sez. I del 2005 numero 28242 (20/12/2005)

La disposizione di cui all'art.2504-quater c.c., richiamata anche per le operazioni di scissione dall'art.2504-novies (oggi art.2506-ter c.c.), secondo cui, una volta eseguita l'iscrizione dell'atto di fusione delle società, l'invalidità dello stesso non può piú essere dichiarata, pone una...

Tribunale di Marsala del 2006 (14/12/2006)

La pronunzia giudiziale di scioglimento della divisione, avendo funzione suppletiva di quella negoziale, incontra gli stessi limiti di quest’ultima, poiché altrimenti opinando si finirebbe per attribuire alla prima una funzione elusiva delle norme imperative che governano la seconda. Ne consegue...

Tribunale di Prato del 2011 (23/02/2011)

L’art.31, comma III, del d.lgs. n. 58/1998, reiterando il disposto del più generale art. 2049 c.c., configura, in capo all’intermediario, una responsabilità oggettiva indiretta per il fatto illecito del promotore finanziario cui abbia conferito l’incarico. Tale responsabilità sorge a prescindere...

Il procedimento di trasformazione

Il dettato normativo previsto dal riformato Capo X, Sez. I del codice civile, ha introdotto una disciplina organica dell'istituto della trasformazione, prevedendo sia le ipotesi di trasformazione c.d. "evolutiva" (vale a dire il passaggio da una società in nome collettivo o in accomandita semplice...

Le regole del rischio relative al perimento del bene

Riveste notevole rilievo mettere a fuoco gli effetti della risoluzione per impossibilità sopravvenuta della prestazione in un contratto sottoposto a termine, a condizione ovvero munito di patto di riservato dominio, in dipendenza dell'oggetto della convenzione. Si evidenziano, infatti,...

Cass. civile, sez. II del 1990 numero 3485 (26/04/1990)

Ai fini della distinzione del contratto estimatorio del mandato, è da considerare elemento caratteristico del primo, ai sensi dello art. 1556 cod. civ., l'attribuzione alla parte, che ha ricevuto una o più cose mobili dall'altra, della facoltà di restituirle (ove non ne paghi il prezzo alla scadenza...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 12028 (04/12/1993)

In tema di condominio di edifici il divieto di tenere negli appartamenti i comuni animali domestici non può essere contenuto negli ordinari regolamenti condominiali, approvati dalla maggioranza dei partecipanti, non potendo detti regolamenti importare limitazioni delle facoltà comprese nel diritto...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 4558 (17/04/1993)

Le obbligazioni contratte verso i terzi dall' amministratore del condominio (o da chi altri sia stato delegato dai condomini a contrarle) per conto del condominio e nei limiti delle sue attribuzioni o eseguendo deliberazioni dell' assemblea, sono direttamente riferibili ai singoli condomini che, in...

Cass. civile, sez. II del 2000 numero 8686 (26/06/2000)

L'autonomia dell'appaltatore il quale esplica la sua attività nell'esecuzione dell'opera assunta con propria organizzazione apprestandone i mezzi, nonché curandone le modalità ed obbligandosi verso il committente a prestargli il risultato della sua opera, comporta che, di regola, l'appaltatore deve...

Cass. civile, sez. II del 2013 numero 24564 (31/10/2013)

In caso di preliminare di vendita nulla osta a che il creditore, dopo avere chiesto in giudizio l'adempimento della prestazione, possa, nel corso conseguire la manutenzione dal contratto, avvalersi della clausola risolutiva espressa, non essendovi alcuna ragione per negare lo ius variandi ammesso in...

Cass. civile, sez. II del 2017 numero 7093 (20/03/2017)

In tema di simulazione assoluta di un negozio soggetto a forma scritta a pena di nullità, il documento che può costituire principio di prova per iscritto deve provenire dalla controparte e non dalla parte che chiede la prova, né da un terzo, e non è necessario un preciso riferimento al fatto...

Cass. civile, sez. III del 1993 numero 6897 (22/06/1993)

La pattuizione volta a dispensare il creditore dall'onere previsto dall'art. 1956 cod. civ. di conseguire una specifica autorizzazione del fidejussore per nuove concessioni di credito in caso di mutamento delle condizioni patrimoniali del debitore principale, rientrava, secondo la disciplina...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 5876 (14/06/1999)

Nel caso in cui l' assicuratore della responsabilità civile automobilistica ritardi colposamente il pagamento dell' indennizzo al danneggiato, il danno causato dal ritardo nell' adempimento va liquidato distinguendo due ipotesi: a) ove l' indennizzo sia inferiore al massimale di polizza, spettano al...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1992 numero 3901 (30/03/1992)

L' art. 2, comma diciannovesimo, del D.L. 12 settembre 1983 n. 463 (convertito con legge n. 638 del 1983), che, come altre norme della legislazione speciale configuranti casi di sospensione "ope legis" ulteriori rispetto a quelli di cui agli artt. 2941 e 2942 cod. civ., prevede la sospensione per un...