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Cass. civile, sez. Lavoro del 1991 numero 4586 (26/04/1991)

L'indennità di scioglimento del contratto e quella suppletiva di clientela, previste in favore dell'agente, differiscono in particolare per il fatto che, mentre l'indennità di scioglimento, dopo l'entrata in vigore della legge n. 911 del 1971 (modificativa dell'originario testo dell'art. 1751 cod....

Luogo e tempo del pagamento del prezzo nella compravendita

L'art. cod.civ. rimette alle parti la fissazione del luogo e del tempo del pagamento del prezzo. Tuttavia, in assenza di accordo espresso, si deve far riferimento agli usi e, in via ulteriormente subordinata, si deve considerare luogo del pagamento il luogo in cui deve avvenire la consegna (art. ,...

La trasformazione nell'ambito delle società di persone

E' pacifico che le società semplici, le società in nome collettivo e le società in accomandita semplice possano trasformarsi le une nelle altre. Risulta tuttavia chiaro che, stante il modo di disporre dell'art. cod. civ. , né una società in nome collettivo, né una società in accomandita semplice...

Disciplina generale della comunione

L'esame della disciplina della comunione importa l'analisi specifica delle regole in forza delle quali vengono tra i contitolari ripartiti vantaggi ed i pesi afferenti al bene comune. Quest'ultimo infatti può essere utilizzato da tutti conformemente alla destinazione di uso, ma è evidente che...

Apponibilità del termine di efficacia

Non tutti gli atti (fatta avvertenza che, nel prosieguo, si farà riferimento non soltanto ad atti aventi natura negoziale, bensì anche a fattispecie qualificabili in chiave di meri atti ) tollerano l'apposizione di un termine sia iniziale, sia finale. Non può essere contratto a termine il...

Cass. civile, sez. II del 1984 numero 5386 (23/10/1984)

La norma dell' art. 1108 comma terzo cod. civ., secondo cui è necessario il consenso di tutti i partecipanti alla comunione per gli atti di alienazione o di costituzione di diritti reali sul fondo comune, si limita a stabilire che l' alienazione o la costituzione di un diritto reale da parte di un...

Cass. civile, sez. Unite del 1997 numero 1484 (18/02/1997)

La buona fede che esclude che il proprietario possa obbligare il terzo a togliere dal suo fondo le piantagioni, le costruzioni o le opere dal terzo stesso ivi realizzate (art. 936, comma terzo, cod.civ.), è presunta, secondo la disposizione dell' art. 1147 cod. civ., la quale contiene un principio...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1995 numero 3496 (25/03/1995)

La norma di cui all' art. 2126 cod.civ (sulla "prestazione di fatto con violazione di legge") ha carattere eccezionale e può trovare applicazione solo nell' ambito del lavoro subordinato, senza possibilità di estensione a rapporti di lavoro autonomi, neppure se riconducibili all' ipotesi del lavoro...

Cass. Pen. sez. II del 2015 numero 12601 (25/03/2015)

Integra il reato di truffa aggravata ex art. 61, n. 7, c.p. la condotta del dipendente dell'agenzia immobiliare che, in concorso con i proprietari dell'immobile in vendita, che induce un soggetto a stipulare il preliminare d'acquisto del bene facendogli credere che sul cespite gravi soltanto...

Cass. civile, sez. I del 1988 numero 6332 (25/11/1988)

La clausola del contratto di appalto di opera pubblica (nella specie, l' art. 41 del capitolato generale amministrativo di appalto delle opere che si eseguono dall' azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato - approvato dal Consiglio di amministrazione il 9 aprile 1909), che fissi il termine di...

Tribunale di Roma del 1988 (29/04/1988)

È rilevante e non manifestamente infondata, in riferimento agli art. 3, 97, 101 comma 2, 104 comma 1 cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 16 comma 2 l. 13 aprile 1988 n. 117 e art. 131 ultimo comma c.p.c. che impone la compilazione del processo verbale dei provvedimenti...

Tribunale di Milano del 1998 (29/10/1998)

Per stabilire il regime dell' invalidità delle deliberazioni assembleari aventi ad oggetto la ripartizione delle spese condominiali è necessario distinguere le deliberazioni con le quali vengono fissati i criteri di ripartizione ex art. 1123 cod.civ. ovvero sono modificati, in via generale ed...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 4944 (28/05/1996)

Nel caso in cui l' obbligazione solidale sia adempiuta per intero da uno dei condebitori mediante rilascio di un assegno, rimasto insoluto, ed il creditore esperisca azione causale, anche gli altri condebitori possono opporre a quest' ultimo l' eccezione di inammissibilità dell' azione causale...

Inefficacia soggettiva (compravendita)

La legge contempla un'ipotesi che può essere qualificata in chiave di inefficacia per motivi soggettivi. Il fallito viene infatti privato dell'amministrazione e della disponibilità dei propri beni a far tempo dalla pronunzia dichiarativa di fallimento e fino alla chiusura della procedura concorsuale...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 3641 (08/04/1998)

La penale di cui all' art. 1382 cod. civ. costituisce debito valuta e non di valore. Consegue che ove la prestazione oggetto della penale non sia eseguita o sia eseguita in ritardo, per essa sono dovuti, ricorrendone le rispettive condizioni, gli interessi moratori e l' eventuale maggior danno di...

Cass. civile del 1989 numero 1993 (28/04/1989)

Stante il carattere generale della previsione del contratto a favore di terzo ex art. 1411, Codice civile, é ammissibile la stipulazione di un contratto preliminare (nella specie, di lavoro subordinato) a favore di un terzo, non ostandovi né la mancata corrispondenza tra il soggetto che si impegna e...

Regime fiscale dei contratti invalidi: imposte sui redditi

Se successivamente alla conclusione, il contratto risulta invalido la legge fiscale pone diverse regole che tengono conto del venir meno dell’operazione. Diversa è l’ipotesi degli effetti sui contratti delle violazioni tributarie e dei . Se il contratto era posto in essere nell’ambito di...

Cass. civile, sez. II del 2005 numero 6474 (25/03/2005)

Poichè i locali della portineria e dell'alloggio del portiere (art. 1117 n. 2 c.c.), a differenza degli altri beni (art.1117 nn. 1 e 3 c.c.), sono suscettibili di utilizzazione individuale, deve accertarsi se l'atto che li sottrae alla presunzione di proprietà comune contenga anche la risoluzione o...

Cass. civile, sez. II del 2017 numero 7940 (28/03/2017)

I danni derivati al compratore di un immobile per l'inadempimento del venditore all'obbligo di consegnarglielo, dopo l'ottenimento del trasferimento coattivo della proprietà di esso (art. 2932 c.c.), decorrono dalla data stabilita per la stipula del definitivo, sostituito inter partes, con identico...

Cass. civile, sez. I del 1995 numero 2652 (07/03/1995)

Lo scioglimento della comunione legale di beni fra i coniugi si verifica "ex nunc", solo con il passaggio in giudicato della sentenza di separazione o con l' omologa degli accordi di separazione consensuale, ai sensi dell' art. 191 cod. civ., mentre non spiega alcun effetto al riguardo il...

Cass. civile, sez. III del 1997 numero 7822 (21/08/1997)

Ai fini dell' operatività della disposizione di cui al secondo comma dell' art. 1419 cod. civ il quale contempla la sostituzione delle clausole nulle di un contratto contrastanti con norme inderogabili, con la normativa legale, non si richiede che le disposizioni inderogabili, oltre a prevedere la...

Cass. civile, sez. I del 1994 numero 3291 (07/04/1994)

E' manifestamente infondata la questione d' illegittimità costituzionale dell' art. 1845 cod. civ. - secondo cui la banca non può recedere dal contratto di apertura di credito se non per giusta causa, salvo patto contrario -, in relazione all' art. 77 Cost., sotto il profilo dell' eccesso di delega,...

Interruzione del termine prescrizionale

Durante la maturazione del termine prescrizionale, è possibile che intervengano circostanze che ne interrompano o ne sospendano il decorso, impedendone il compimento. L'interruzione è causata dal venir meno dell'inerzia del titolare del diritto: a far tempo dall'atto interruttivo decorre un...

Cass. civile, sez. III del 1987 numero 5371 (18/06/1987)

La disciplina unitaria della condictio indebiti trova il suo completamento nella norma di cui all' art.. 2035 cod. civ. la quale funge da limite legale all' applicabilità del precedente art. 2033, di modo che il giudice di merito, chiamato a pronunziarsi su una "condictio ob iniustam causam", deve...

Comodato di ramo di azienda

Rep. n. 726 Racc. n. 539 COMODATO DI RAMO DI AZIENDA REPUBBLICA ITALIANA L’anno duemilanove il giorno ventuno del mese di aprile, in San Cipriano Picentino, in Via Parlamento n. 65, presso l'abitazione del Signor CIOFFI MASSIMO, innanzi a me, Dr....

Il termine in materia testamentaria

In materia testamentaria il termine non può essere apposto all'istituzione d'erede (art. cod.civ.). La disposizione istitutiva d'erede sottoposta a termine, comunque, non é nulla, dal momento che esso si considera non apposto. Per quanto attiene al legato, il I comma dell'art. cod.civ. ne...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 12784 (22/12/1998)

La cessazione della curatela dell' eredità giacente, a seguito di accettazione dell'eredità da parte del chiamato, in un giudizio nel quale la curatela stessa sia parte costituita determina l'interruzione del processo, a norma dell'art. 300 cod. proc. civ., dal momento in cui l'evento interruttivo...

Liberalità: la causa

La causa liberale evoca la disposizione spontanea, che ha quale conseguenza il depauperamento del disponente ed il conseguente arricchimento del beneficiario. Si tratta di una dinamica negoziale nella quale assume preponderante considerazione l'intento di una soltanto delle parti, tanto è vero...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 1375 (14/02/1997)

La dichiarazione di illegittimità costituzionale dell' art. 1 della legge 14 giugno 1974 n. 270, nella parte in cui non prevede che i valori di riferimento da essi prescelti per la determinazione dei canoni enfiteutici siano periodicamente aggiornati mediante l' applicazione di coefficienti di...