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Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 41

Nel caso di trasferimento del notaro in altra residenza, il presidente del Consiglio notarile non può fornire il nuovo sigillo, sino a che il notaro, non abbia provveduto alla consegna del vecchio sigillo, a norma dell'art. 40 della legge e 37 del presente regolamento.

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 51

Il notaro, che abbia ottenuto un permesso di assenza, deve far conoscere al Consiglio notarile da qual giorno egli comincerà ad usufruire della concessione; designando, a seconda dei casi, il notaro della residenza o un notaro viciniore, perchèé sia incaricato di compierne in tutto od in parte le...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 55

I cancellieri dei Tribunali, delle Corti o sezioni di Corte di appello debbono trasmettere prontamente al Consiglio notarile ed all'archivio notarile del luogo un estratto di tutte le sentenze civili e penali divenute irrevocabili, portanti interdizione, inabilitazione, dichiarazione di fallimento,...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 60

La incapacità all'adempimento dell'ufficio notarile per debolezza di mente o per infermità dev'essere partecipata dal presidente del Consiglio notarile alle stesse autorità di cui all'articolo 51 , capoverso 2°, del presente regolamento, nonchèé al presidente del Tribunale o dei Tribunali civili...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 64

Qualora il notaro od i suoi eredi non adempiano all'obbligo di cui all'art. 40 della legge, il pretore, sull'istanza del presidente del Consiglio notarile, procede al sequestro ed alla successiva consegna del sigillo al detto presidente. Il notaro sospeso, inabilitato, od interdetto temporaneamente...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 66

Il notaro, che voglia ottenere la nomina di un coadiutore, deve farne domanda all'Autorità competente a concedergli il permesso di assenza, fornire la prova di trovarsi in uno dei casi tassativamente indicati nell'art. 45 , prima parte, della legge, e designare la persona da cui intende farsi...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 74

(comma abrogato) I fogli dei repertori sono rigati a caselle, ed è assolutamente vietato al notaro di iscrivere più di un atto in ciascun ordine di caselle. Il conservatore dell'archivio, dopo aver numerati e firmati i fogli, prende nota in apposito registro della quantità e della specie dei...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 77

Le copie degli annotamenti mensili ai repertori e l'importo delle tasse, che il notaro ha l'obbligo di trasmettere all'archivio notarile ogni mese, ai sensi dell'art. 65 della legge, debbono pervenire in archivio non più tardi del giorno ventisei del mese successivo a quello in cui gli atti furono...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 9

Il praticante, che intenda di proseguire la pratica presso altro notaro dello stesso distretto, deve farne analoga dichiarazione alla segreteria del Consiglio notarile, presentando il certificato di avere adempiuto i doveri della pratica pel tempo anteriore, ed il certificato di accettazione del...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 92

TITOLO IV Dei Collegi e dei Consigli notarili CAPO I Dei collegi notarili L'avviso di convocazione del collegio notarile contiene la data e l'ora della convocazione e l'ordine del giorno. Esso è pubblicato nella sala delle riunioni del Consiglio e trasmesso, raccomandato per mezzo della...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 94

TITOLO IV Dei Collegi e dei Consigli notarili CAPO II Dei Consigli notaril Quando il numero dei membri dei Consigli notarili sia di 5, 7 e 11, il terzo da rinnovare è rispettivamente: nel 1° anno, di 1, 2 e 3; nel 2° anno, di 2, 2 e 4; e nel 3° anno, di 2, 3 e 4. Nelle elezioni dei membri...

Regio Decreto del 1914 numero 1326 art. 99

L'ufficio del Consiglio notarile deve tenere: 1° il registro per la corrispondenza diretta al Consiglio o da esso spedita, nel quale debbono essere anche annotate, giorno per giorno, le istanze pervenute; 2° il registro delle adunanze e delle deliberazioni del Collegio; 3° il registro delle...

Regio Decreto del 1922 numero 1403 art. 2

Le nuove tariffe di rendite vitalizie immediate si applicano ai versamenti eseguiti dopo la pubblicazione del presente decreto: quelle di rendite vitalizie differite si applicano ai versamenti eseguiti dal 1° gennaio 1920, salvo quanto è disposto nel comma seguente. Per le assicurazioni popolari di...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 10

Per l'acquisto all'estero di combustibili, di tabacchi, di beni la cui produzione è garantita da privativa industriale, di macchinari, di strumenti ed oggetti di precisione che solo ditte straniere possono fornire con i requisiti tecnici ed il grado di perfezione richiesti, nonché per l'esecuzione...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 14

Deve essere sentito il parere del Consiglio di Stato prima di approvare gli atti di transazione diretti a prevenire od a troncare contestazioni giudiziarie qualunque sia l'oggetto della controversia, quando ciò che l'amministrazione dà o abbandona sia determinato o determinabile in somma eccedente...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 15

Deve essere sentito il Consiglio di Stato, qualunque sia l'oggetto ed il valore del contratto, nei casi nei quali si tratti di riconoscere se siano in tutto od in parte applicabili le clausole penali stipulate a carico dei fornitori o appaltatori, quando la somma in controversia o che...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 16bis

Le spese di copia, stampa, carta bollata e tutte le altre inerenti ai contratti sono a carico dei contraenti con l'amministrazione dello Stato. Sono altresì a carico di detti contraenti le spese di registrazione dei contratti, in conformità del disposto dell'articolo 55 del decreto del Presidente...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 18

I contratti stipulati con ditte o società commerciali devono contenere l'indicazione delle persone legalmente autorizzate a riscuotere e quietanzare. L'accertamento della capacità dello stipulante ad impegnare legalmente la ditta o società, come pure il riconoscimento della facoltà delle persone...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 21

L'alienazione degli immobili dello Stato, quando non sia regolata, per determinate categorie di beni, da leggi speciali, deve essere autorizzata, caso per caso, con particolari provvedimenti legislativi. Restano ferme le disposizioni delle leggi vigenti per quanto concerne l'alienazione delle navi...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 24

La ragioneria generale dello Stato riassume i risultati dei conti delle entrate accertate, riscosse e versate e delle spese impegnate e pagate; riassume altresì le modificazioni che si verificano nella consistenza del patrimonio mobile ed immobile dello Stato. Le ragionerie delle amministrazioni...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 25

La ragioneria generale, sulle proposte e sugli elementi che i singoli ministeri devono trasmettere a quello delle finanze, predispone il progetto del bilancio di previsione, i provvedimenti di variazioni al bilancio ed il rendiconto generale consuntivo da presentare al Parlamento. Prepara inoltre...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 28

Le ragionerie delle amministrazioni centrali compilano gli schemi degli stati di previsione della entrata e della spesa ed il rendiconto consuntivo, da trasmettersi al Ministro delle finanze e adempiono ogni altro incarico loro affidato dai singoli ministri.

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 32

[Sono materie del conto del bilancio: 1) le entrate accertate e scadute durante l'anno finanziario; 2) le spese ordinate e liquidate e quelle impegnate nello stesso periodo di tempo; 3) le riscossioni degli agenti, i versamenti nelle casse del tesoro e i pagamenti riguardanti lo stesso esercizio...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 35bis

[Agli stati di previsione della spesa dei singoli Ministeri sono annessi, secondo le rispettive competenze, i conti consuntivi degli enti per i quali la presentazione al Parlamento è prevista dalla legge] (Articolo aggiunto dall'art. 2, L. 1° marzo 1964, n. 62, e poi abrogato dall'art. 33, L. 5...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 42

[Per provvedere alle eventuali deficienze delle assegnazioni di bilancio, che non riguardino le spese di cui ai precedenti artt. 40 e 41, è iscritto, nello stato di previsione della spesa del Ministero delle finanze, un «fondo di riserva per le spese impreviste». La prelevazione di somme da questo...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 47

Il direttore generale del Tesoro vigila al versamento nelle tesorerie delle somme riscosse dagli agenti di tutte le amministrazioni dello Stato e di quelle dovute dai debitori diretti. Alla sua vigilanza sono sottoposti gli agenti di riscossione ed il versamento del denaro.

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 48

Quando col denaro incassato gli agenti della riscossione abbiano, a ciò autorizzati, estinto titoli di pagamento, essi produrranno tali titoli regolarmente quietanzati. L'importo relativo è considerato, agli effetti del corrispondente discarico, come denaro versato.

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 49

Capo IV - Delle spese dello Stato [I ministri impegnano ed ordinano le spese nei limiti dei fondi assegnati in bilancio. Per le spese straordinarie ripartite per legge in più esercizi finanziari, può l'impegno estendersi a più anni, ma i pagamenti devono essere contenuti nei limiti dei fondi...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 62

Il pagamento degli stipendi, delle pensioni, dei fitti e delle altre spese in importo e scadenze determinate può effettuarsi in base a ruoli emessi dalle amministrazioni centrali, riconosciuti regolari dalla ragioneria e dalla Corte dei conti, ai sensi del terzo e quarto comma del precedente art....

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 64

[Ove, per qualsiasi motivo di irregolarità, il capo della ragioneria non creda di poter apporre il visto ad un atto di impegno di spesa o ad un titolo di pagamento, ne riferisce direttamente al ministro. Quando il ministro giudichi che, ciò nonostante, l'atto di impegno o il titolo di pagamento...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 67

Gli assegni sono esigibili secondo le norme che regolano la circolazione di tali titoli, in quanto applicabili, e sono soggetti alle prescrizioni di cui all'art. 919, n. 2, del Codice di commercio. Gli altri titoli di spesa debbono, all'atto del pagamento, essere sottoscritti per quietanza dagli...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 67bis

[In deroga al disposto del secondo comma del precedente articolo, i titoli di spesa emessi a favore di persone giuridiche pubbliche e di persone giuridiche private, di cui agli articoli 11 e 12 del codice civile nonché di enti, associazioni ed istituzioni non riconosciuti giuridicamente - sottoposti...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 68

Gli assegni non consegnati ai creditori entro il mese di luglio successivo all'esercizio in cui furono emessi sono dagli uffici incaricati della consegna ed entro il 10 agosto restituiti all'amministrazione o al funzionario delegato che li ha emessi, perché provvedano al loro annullamento. Gli...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 71

L'emissione dei buoni ordinari del Tesoro ed il limite massimo della somma che può tenersene in circolazione sono stabiliti annualmente dalla legge che approva lo stato di previsione dell'entrata e da leggi speciali. La loro emissione può aver luogo soltanto in seguito all'effettivo versamento...