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Cass. civile, sez. III del 1995 numero 7024 (21/06/1995)

In tema di inadempimento delle obbligazioni pecuniarie il risarcimento del maggior danno da svalutazione monetaria postula che il creditore, escluso ogni automatismo fondato sugli indici ISTAT, deduca e dimostri il pregiudizio in concreto da lui subito, avvalendosi di ogni mezzo di prova, con...

Cass. civile, sez. III del 1995 numero 9772 (16/09/1995)

Il principio costituzionale dell' integrale ed illimitabile tutela risarcitoria del diritto alla salute, come diritto fondamentale dell' individuo ex art. 32 Cost., riguarda prioritariamente ed indefettibilmente il danno biologico in sé considerato, il quale sussiste a prescindere dall' eventuale...

Cass. civile, sez. Unite del 1986 numero 3078 (08/05/1986)

Il principio della libertà della prova nella ricerca della paternità naturale, di cui all'art. 269, comma 2 c.c. manifestamente non si pone ij contrasto con l'art. 30, u.c., Cost. facente carico al legislatore ordinario di fissare i limiti circa la suddetta indagine, atteso che questa disposizione...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1996 numero 6690 (25/07/1996)

La prassi aziendale ha natura di uso (non già normativo ma) negoziale, la cui rilevanza non è condizionata - come invece avviene per l' efficacia degli usi normativi ex artt. 8 disp. prel. cod. civ. e 2078 cod. civ. - nè al richiamo da parte di leggi o regolamenti, nè alla mancanza di disposizioni...

Cass. Pen. sez. V del 2017 numero 52572 (17/11/2017)

Integra la fattispecie criminosa di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico protetto (art. 615 ter c.p.) la condotta di accesso o di mantenimento nel sistema posta in essere da soggetto che, pure essendo abilitato, violi le condizioni e di limiti risultanti dal complesso delle...

Cass. civile del 1995 numero 7666 (13/07/1995)

Il divieto della prova testimoniale della simulazione sancito dagli art. 1417 e 2722 Codice civile nei confronti delle parti opera anche nei confronti dell'erede che agisca per l'acquisizione al patrimonio ereditario di beni che hanno formato oggetto del negozio simulato cui ha partecipato il de...

Cass. civile del 1986 numero 3628 (29/05/1986)

La deliberazione di scioglimento di una società, che sia stata adottata dai soci nelle forme legali e con le maggioranze all'uopo prescritte, può essere invalidata, in difetto delle ragioni tipiche all'uopo previste (art. 2377-2379, Codice civile), sotto il profilo dell'abuso od eccesso di potere,...

Cass. civile del 1992 numero 12302 (17/11/1992)

Il principio che non é configurabile la simulazione di una società di capitali iscritta nel registro delle imprese, in considerazione delle particolari e inderogabili formalità che presiedono alla sua organizzazione, non trova deroga con riguardo alla disposizione di cui all'art. 2332, Codice civile...

Cass. civile, sez. I del 1995 numero 2921 (14/03/1995)

In tema di remissione del debito, il carattere neutro della causa remissoria, secondo la previsione tipica dell' art. 1236 cod. civ., rende conciliabile la figura con un particolare assetto di interessi di più ampia portata perseguito pattiziamente dal creditore e dal debitore del rapporto, in cui...

Cass. civile, sez. II del 1978 numero 5002 (03/11/1978)

La pretesa del condomino, fondata sull'art. 1102 cod. civ. ed avente per fine il ripristino di una cosa comune illegittimamente alterata da uno dei condomini, si basa su presupposti diversi da quelli della pretesa, fondata sull'art. 1108 cod. civ., di attuare innovazioni intese al miglioramento...

Rapporto tra stipulante e terzo, IVA

Se il rapporto sottostante (stipulante-terzo) intercorre tra privati, il corrispettivo incassato dallo stipulante è escluso dal campo di applicazione del tributo. Se, invece, lo stipulante agisce in qualità di imprenditore commerciale l’operazione è soggetta ad IVA ed il momento impositivo si...

Tribunale di Busto Arsizio del 1983 (06/01/1983)

In caso di sinistro stradale provocato dalla presenza di un cane su autostrada, la disciplina applicabile, è quella dell'art. 2043 c.c. e sul danneggiato grava l'onere probatorio di dimostrare che la presenza del cane è addebitabile a comportamento colposo dell'ente proprietario...

Cass. civile, sez. VI-I del 2021 numero 26239 (28/09/2021)

Ai fini dell'opponibilità al terzo contraente delle limitazioni dei poteri di rappresentanza degli organi di società di capitali, la normativa vigente richiede non già la mera conoscenza della esistenza di tali limitazioni da parte del terzo, ma altresì la sussistenza di un accordo fraudolento o,...

Recesso convenzionale

Le parti di un contratto hanno la possibilità di convenire, nell'ambito dell'autonomia negoziale (art. cod. civ.) loro riconosciuta, la facoltà di recedere a favore di una o anche di entrambe . Ai sensi del I comma dell'art. cod. civ. occorre, tuttavia, che il recesso venga esercitato dalla...

La cessione del contratto

La cessione del contratto (art. cod.civ.) è l'accordo (o l'effetto legale) in forza del quale una delle parti di un contratto a prestazioni corrispettive (che assume la qualità di cedente) sostituisce a sé un terzo (cessionario) con il consenso dell'altra parte (contraente ceduto). La...

Forma della vendita d'eredità

La vendita dell'eredità deve, ai sensi dell' cod.civ., essere effettuata per atto scritto a pena di nullità. Si tratta di un formalismo ad substantiam actus che prescinde dalla considerazione della natura dei singoli cespiti ereditari. Non importa se nell'asse ereditario si rinvengono soltanto beni...

La comunione legale dei beni tra i coniugi

Al tempo dell'emanazione del codice civile l'originario regime patrimoniale della famiglia corrispondeva a quello della separazione dei beni, in considerazione del quale veniva imputato a ciascuno dei coniugi quanto acquistato individualmente . In esito alla riforma del diritto di famiglia del...

Cass. civile, sez. I del 1999 numero 9286 (03/09/1999)

Il concetto di indennità cosiddetta "virtuale" di espropriazione, con cui si esprime l'esigenza che la base di calcolo dell'indennità di occupazione di urgenza debba commisurarsi a quella dell'indennità di espropriazione, si deve ritenere applicabile a tutti i casi in cui l'occupazione non sia...

Superamento dell'incapacità relativa di agire: l'assistenza

Il soggetto relativamente capace può compiere da solo tutti gli atti che non eccedono l'ordinaria amministrazione. Sotto questo profilo la capacità di agire del soggetto deve essere considerata ordinariamente. L'incapacità relativa o parziale (minore emancipato, inabilitato) produce i propri...

Cass. civile, sez. II del 1988 numero 3285 (30/04/1988)

Una servitù di passaggio è suscettibile di tutela possessoria indipendentemente dall' esistenza di opere visibili e permanenti destinate al suo esercizio, atteso che tale requisito - pur rilevante ai fini della prova dell' esercizio della servitù e del suo contenuto - non è necessario per la...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 2802 (09/03/1992)

L' art. 1141 del codice civile nello stabilire che il detentore può acquistare il possesso mediante un atto di opposizione da lui compiuto contro il possessore, si riferisce al detentore in senso proprio o detentore qualificato, il quale mutando il proprio "animus" e dichiarando di voler esercitare...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 637 (27/01/1996)

Il principio secondo cui gli interessi sulle somme di denaro, liquidate a titolo risarcitorio, decorrono dalla data in cui il danno si è verificato, è applicabile solo in tema di responsabilità extracontrattuale da fatto illecito, in quanto, ai sensi dell' art. 1219, secondo comma, cod. civ., il...

Cass. civile, sez. II del 2019 numero 4826 (19/02/2019)

In tema di compravendita, la consegna del bene, dalla quale decorre il termine annuale di prescrizione ex art. 1495 cod.civ. per fare valere la garanzia per vizi della cosa ai sensi dell'art. 1490 cod.civ., è quella effettiva e materiale, vale a dire quella che pone il compratore a diretto contatto...

Cass. civile, sez. III del 1988 numero 24 (11/01/1988)

Con riguardo al ritardo nel pagamento di debiti di valuta, qualora il creditore invochi il fatto notorio della svalutazione monetaria a sostegno della domanda di liquidazione del maggior danno derivatogli dalla mora del debitore (art. 1224 cod. civ.), il giudice può procedere alla relativa...

Cass. civile, sez. III del 1994 numero 9802 (19/11/1994)

La violazione del dovere di buona fede in sede di stipulazione del contratto, che ricorre anche nel caso di omessa comunicazione di circostanze significative rispetto alla economia del contratto e può dar luogo a responsabilità precontrattuale, ai sensi degli artt. 1337-1338-1427 cod. civ., non può...

Cass. civile, sez. III del 1997 numero 814 (27/01/1997)

E' da ritenere esercente un' attività pericolosa colui che produce una sostanza potenzialmente lesiva - nella specie emoderivata - da utilizzare per comporre un farmaco destinato ad essere iniettato nell' organismo umano; pertanto ai sensi dell' art. 2055 cod. civ. egli è responsabile in solido con...

Cass. civile, sez. III del 1999 numero 6405 (23/06/1999)

In caso di concessione di un bene in locazione ad uno dei comproprietari, venuto a conclusione il rapporto locatizio per scadenza del termine o per la pronuncia della sua risoluzione per inadempimento del conduttore, questo - avendo diritto al godimento dello stesso in proporzione della sua quota -...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1996 numero 5939 (27/06/1996)

Il riconoscimento dell' altrui diritto, al quale l' art. 2944 cod. civ. ricollega l' effetto interruttivo della prescrizione, non ha natura negoziale ma costituisce un atto giuridico in senso stretto di carattere non recettizio, il quale non richiede, in chi lo compie una specifica intenzione...