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Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 36

Per le concessioni di derivazioni d'acqua a uso promiscuo di irrigazione e di bonificazione, il canone è ridotto alla metà di quello stabilito per la irrigazione senza obbligo di restituzione delle colature o residui di acqua, ed al quinto per quelle aventi per unico scopo la bonificazione per...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 39

I crediti dello Stato per canoni demaniali, per lavori eseguiti d'ufficio e per qualunque altro ricupero, sono privilegiati su tutti gli impianti relativi alla concessione, compresi quelli che, al termine della concessione, non passano gratuitamente allo Stato. Tale privilegio prende grado...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 48

Qualora il regime di un corso di acqua o di un bacino di acqua pubblica sia modificato per cause naturali, lo Stato non è tenuto ad alcuna indennità verso qualunque utente, salvo la riduzione o la cessazione del canone in caso di diminuita o soppressa utilizzazione dell'acqua. Gli utenti, se le...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 5

In ogni provincia è formato e conservato a cura del ministero delle finanze il catasto delle utenze di acqua pubblica. Per la formazione del catasto tutti gli utenti debbono fare la dichiarazione delle rispettive utenze. La dichiarazione deve indicare: a) i luoghi in cui trovansi la presa e la...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 53

Il Ministro per le finanze, sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici, può stabilire, con proprio decreto, a favore dei Comuni rivieraschi e delle rispettive Province, un ulteriore canone annuo, a carico del concessionario, fino a lire 436 per ogni chilowatt nominale concesso. Con lo...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 55

E' in facoltà del Ministro per i lavori pubblici e, nel caso contemplato dalla successiva lettera e) del Ministro per le finanze, di dichiarare la decadenza dal diritto di derivare ed utilizzare l'acqua pubblica: a) per non uso durante un triennio consecutivo; b) per cattivo uso in relazione ai...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 56

Compete all'ingegnere capo del Genio civile la facoltà di concedere licenze per l'attingimento di acqua pubblica a mezzo di pompe mobili o semifisse, di altri congegni elevatori o di sifoni, posti sulle sponde ed a cavaliere degli argini, purché: 1) la portata dell'acqua attinta non superi i 100...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 57

Alla raccolta delle osservazioni idrografiche e meteorologiche riguardanti i corsi d'acqua ed i bacini imbriferi del territorio nazionale provvede il Servizio idrografico, istituito alla dipendenza del Ministro dei lavori pubblici. Il Servizio idrografico comprende: - l'Ufficio idrografico per...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 60

I proponenti la costituzione di un consorzio obbligatorio debbono allegare alla relativa istanza: a) il piano tecnico indicante i limiti del bacino idrografico e le opere da costruire o da esercitarvi; b) l'elenco delle utenze da consorziare; c) il progetto del reparto provvisorio delle spese; ...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 62

Il Ministro dei lavori pubblici ordina la pubblicazione, a mezzo del Genio civile e secondo le norme da stabilire nel regolamento, dell'elenco di coloro che debbono essere consorziati a termini dell'art. 59, del piano tecnico delle opere, nonché del piano finanziario e del riparto provvisorio...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 70

I consorzi obbligatori sono soggetti alla vigilanza del Ministero dei lavori pubblici, che su ricorso degli interessati o anche d'ufficio può annullarne le deliberazioni illegittime. Con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dei lavori pubblici, sentito il Consiglio...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 71

Per la coordinazione dell'attività dei consorzi finitimi può essere costituito, anche d'ufficio, con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dei lavori pubblici, un consorzio di secondo grado con lo scopo d'armonizzare l'opera dei singoli consorzi di primo grado. Il...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 80

Il contributo può essere vincolato a garanzia di operazioni finanziarie per la provvista di capitali occorrenti alla costruzione delle opere. A tale scopo, il Ministro dei lavori pubblici, sentito il Ministro delle finanze, ha facoltà di rilasciare certificati di credito scontabili fino alla...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 86

Anche indipendentemente dalla domanda degli interessati, l'amministrazione può, nell'esame delle istanze e dei progetti di derivazione, prescrivere che vengano in questi ultimi introdotte quelle modifiche e quelle maggiori opere che siano del caso per migliorare il regime del corso d'acqua e...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 87

Nell'esame delle istanze e dei progetti di derivazione, l'amministrazione prescriverà che siano introdotte nei progetti stessi quelle modifiche o maggiori opere e siano adottate quelle norme di esercizio che occorrano per non peggiorare il regime del corso d'acqua.

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 89

Nella parte straordinaria del bilancio del Ministero dei lavori pubblici è inscritta la spesa in distinti capitoli per le sovvenzioni previste dal presente capo e per le eventuali costruzioni di cui all'articolo precedente. Le somme annue da stanziare sono determinate con la legge di ...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 97

Chi è autorizzato ad eseguire le opere per ricerche di acque sotterranee ai sensi dell'art. 95, ha diritto di introdursi nelle proprietà private, osservate le norme stabilite dall'art. 7 della L. 25 giugno 1865, n. 2359, ed eseguirvi le opere e gli impianti previsti nella domanda, adottando...

Regio Decreto del 1939 numero 1016 art. 10

(regio decreto-legge 20 novembre 1927, numero 2525, art. 2, comma 4°). - Nelle concessioni di derivazione d'acqua debbono prescriversi le opere necessarie nell'interesse dell'industria della pesca (scale di monta, piani inclinati, graticci all'imbocco dei canali di presa, ecc.), in base agli...

Regio Decreto del 1939 numero 1127 art. 12

abrogato [Possono costituire oggetto di brevetto le invenzioni nuove che implicano un'attività inventiva e sono atte ad avere un'applicazione industriale. Non sono considerate come invenzioni ai sensi del precedente comma in particolare: a) le scoperte, le teorie scientifiche e i metodi...

Regio Decreto del 1939 numero 1127 art. 5

abrogato [Il brevetto per invenzione industriale, la cui attuazione implichi quella di invenzioni protette da precedenti brevetti per invenzioni industriali ancora in vigore, non può essere attuato, né utilizzato, senza il consenso dei titolari di questi ultimi]. Il presente decreto è stato...

Regio Decreto del 1939 numero 1127 art. 66

abrogato [Debbono essere resi pubblici per mezzo della trascrizione presso l'Ufficio centrale dei brevetti: 1) gli atti fra vivi, a titolo oneroso o gratuito, che trasferiscono, in tutto o in parte, diritti su brevetti nazionali per invenzioni industriali; 2) gli atti fra vivi, a titolo...

Regio Decreto del 1939 numero 1127 art. 83

abrogato [1. Il titolare dei diritti di brevetto per invenzione industriale può chiedere che sia disposta l'inibitoria della fabbricazione, del commercio e dell'uso di quanto costituisce contraffazione del brevetto, secondo le norme del codice di procedura civile concernenti i procedimenti...

Regio Decreto del 1939 numero 1238 art. 125

La parte seconda dei registri di matrimonio è suddivisa in tre serie, distinte rispettivamente con le lettere A, B, C. Nella serie A, composta di fogli con moduli stampati, si trascrivono gli atti dei matrimoni celebrati nello stesso comune davanti ai ministri del culto cattolico e davanti ai...

Regio Decreto del 1939 numero 1238 art. 134

Le sentenze e i provvedimenti indicati nell'art. 125, comma quinto, ai numeri 5, 6, 7 e 8, e nell'articolo 134-bis, comma 3, alle lettere d), e) e f), devono essere trasmessi in copia autentica, a cura del cancelliere del tribunale o della corte che li ha pronunciati, all'ufficiale dello stato...

Regio Decreto del 1939 numero 1238 art. 37

Se uno solo degli originali in corso è smarrito o distrutto, il procuratore della Repubblica provvede affinché, sotto la vigilanza del giudice delegato dal presidente del tribunale, sia fatta copia esatta dell'originale che ancora si conserva. Nello stesso modo provvede il procuratore della...

Regio Decreto del 1942 numero 239 art. 12

Girata dei titoli azionari. La girata dei titoli azionari deve essere datata e sottoscritta dal girante, il quale deve indicare tutte le generalità e la nazionalità del giratario richieste dall'articolo 4 per l'intestazione dei titoli. Se il titolo non è interamente liberato, è necessaria anche la...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 100

abrogato IMPUGNAZIONE DEI CREDITI AMMESSI [1. Entro quindici giorni dal deposito dello stato passivo in cancelleria ciascun creditore può impugnare i crediti ammessi, con ricorso al giudice delegato. 2. Il giudice fissa con decreto l'udienza in cui le parti e il curatore devono comparire davanti...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 11

FALLIMENTO DELL'IMPRENDITORE DEFUNTO 1. L'imprenditore defunto può essere dichiarato fallito quando ricorrono le condizioni stabilite nell'articolo precedente. 2. L'erede può chiedere il fallimento del defunto, purché l'eredità non sia già confusa con il suo patrimonio; l'erede che chiede il...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 117

RIPARTIZIONE FINALE 1. Approvato il conto e liquidato il compenso del curatore, il giudice delegato, sentite le proposte del curatore, ordina il riparto finale secondo le norme precedenti. 2. Nel riparto finale vengono distribuiti anche gli accantonamenti precedentemente fatti. Tuttavia, se la...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 119

DECRETO DI CHIUSURA 1. La chiusura del fallimento è dichiarata con decreto motivato del tribunale su istanza del curatore o del debitore ovvero di ufficio, pubblicato nelle forme prescritte nell'art. 17. 2. Quando la chiusura del fallimento è dichiarata ai sensi dell'articolo 118, primo comma, n....

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 125

ESAME DELLA PROPOSTA E COMUNICAZIONE AI CREDITORI 1. La proposta di concordato è presentata con ricorso al giudice delegato, il quale chiede il parere del curatore, con specifico riferimento ai presumibili risultati della liquidazione ed alle garanzie offerte. Quando il ricorso è proposto da un...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 126

CONCORDATO NEL CASO DI NUMEROSI CREDITORI 1. Ove le comunicazioni siano dirette ad un rilevante numero di destinatari, il giudice delegato può autorizzare il curatore a dare notizia della proposta di concordato, anziché con comunicazione ai singoli creditori, mediante pubblicazione del testo...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 129

GIUDIZIO DI OMOLOGAZIONE 1. Decorso il termine stabilito per le votazioni, il curatore presenta al giudice delegato una relazione sul loro esito. 2. Se la proposta è stata approvata, il giudice delegato dispone che il curatore ne dia immediata comunicazione a mezzo posta elettronica certificata...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 130

EFFICACIA DEL DECRETO 1. La proposta di concordato diventa efficace dal momento in cui scadono i termini per opporsi all'omologazione, o dal momento in cui si esauriscono le impugnazioni previste dall'articolo 129. 2. Quando il decreto di omologazione diventa definitivo, il curatore rende conto...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 134

abrogato RENDICONTO DEL CURATORE [1. Appena la sentenza di omologazione è passata in giudicato, il curatore deve rendere il conto a norma dell'art. 116]. (Articolo abrogato dall'art. 122, D.Lgs. 9 gennaio 2006, n. 5, con la decorrenza indicata nell'art. 153 dello stesso decreto)