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1129 art

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Cass. civile, sez. III del 1983 numero 246 (13/01/1983)

Il diritto di riscatto ex art. 732 cod. civ. è attribuito singolarmente a ciascun coerede, sicché il rapporto processuale conseguente all'esercizio di tale diritto si instaura esclusivamente tra il riscattante ed il terzo acquirente e lo accoglimento della domanda importa l'acquisto della quota o...

Cass. civile, sez. II del 1977 numero 2980 (06/07/1977)

Se la prestazione postuli un certo tempo per poter essere eseguita, e le parti non abbiano determinato un termine, il giudice può ritenere l' inadempimento, anche senza che il creditore gli abbia previamente chiesto la fissazione del termine ex art. 1183, quando ritenga che il ritardo del debitore...

Appello di Napoli del 1999 (06/11/1999)

In caso di indebito oggettivo l' obbligazione restitutoria configura un debito di valuta e non di valore cosicché sulla somma sono dovuti gli interessi compensativi ma non deve essere computata la svalutazione monetaria, della quale si potrà tenere conto soltanto in sede di liquidazione del maggior...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 4423 (13/05/1987)

L' estinzione per compensazione (legale) di due debiti (art.. 1242 cod. civ.) postula non solo la liquidità ed esigibilità degli stessi ma anche la loro certezza, e di tale carattere difetta il credito riconosciuto da una sentenza, o da altro titolo, provvisoriamente eseguibile, poiché la...

Cass. civile, sez. II del 2021 numero 15137 (31/05/2021)

In tema di usucapione, la pronunzia della sentenza dichiarativa del fallimento e la sua trascrizione, ex art. 88 del r.d. n. 267 del 1942, sono inidonee ad interrompere il tempo per l'acquisto del diritto di proprietà, conseguendo l'interruzione del possesso solo all'azione del curatore tesa al...

Interessi convenzionali

Gli interessi sono definiti convenzionali quando le parti stesse, nel titolo costitutivo dell'obbligazione o in un successivo accordo modificativo, pattuiscono che il debitore sia tenuto a versare al creditore, a titolo di remunerazione del capitale, anche gli interessi (ad esempio la banca nel...

La volontà negoziale come motore degli effetti del contratto

Da tempo e con insistenza si parla di un progressivo venir meno del ruolo della volontà contrattuale come motore degli effetti del contratto e, più in generale, degli atti negoziali . Da un lato vi sono alcuni rapporti che, stante la rilevanza socio-economica generale, sono stati oggetto di...

Società in nome collettivo: il regime dell'amministrazione

Salva diversa pattuizione nella società in nome collettivo l'amministrazione della società compete a ciascun socio disgiuntamente dagli altri. Al riguardo vige la regola generale che l'art. cod.civ. pone per la società semplice. Ne segue che ciascun socio amministratore possa agire in nome e per...

Assicurazione per conto altrui o per conto di chi spetta

Nell'assicurazione per conto altrui o per conto di chi spetta (art. cod.civ.) la figura del soggetto assicurato (vale a dire colui su cui grava in concreto il rischio, che verrebbe cioè a risentire in modo diretto ed immediato delle conseguenze pregiudizievoli: danni a cose, insorgenza di una...

Rapporto tra promittente e stipulante, imposte sui redditi

Se l’operazione è posta in essere tra privati si applicano i criteri propri della categoria reddituale cui appartengono i proventi, ad esempio se oggetto del contratto a favore di terzo è il trasferimento di un bene immobile, il promittente dovrà pagare l’eventuale plusvalenze derivante dalla...

Patti sull'imposta

La verifica della validità delle clausole che spostano l’onere del tributo dal debitore all’altra parte contrattuale passa, innanzi tutto, dalla risposta al quesito se sia consentito ai privati trasferire, lato sensu, il rapporto di debito con il Fisco da un soggetto ad un altro e, quindi,...

Cass. civile, sez. II del 1984 numero 2759 (07/05/1984)

Dalla concettuale impossibilità di coesistenza tra il recesso (convenzionale o legale) - configurabile come il diritto potestativo di risolvere, eccezionalmente, dall' interno, ex uno latere, il contratto - e la risoluzione per l' inadempimento ex art.. 1453 cod. civ., consegue che, chiesta...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 2708 (06/03/1992)

L' art. 1346 cod.civ. ancorché dettato in materia di contratti, deve ritenersi applicabile per la sua portata generale ad ogni tipo di negozio, "inter vivos" o "mortis causa" relativamente ai requisiti dell' oggetto. Pertanto è valido il legato di somme di danaro non direttamente determinate dal...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 4371 (19/04/1995)

Con riguardo all' azione di simulazione assoluta di una compravendita immobiliare proposta con successo da un terzo nei confronti delle parti contraenti, le quali in quel giudizio abbiano sostenuto la realtà del negozio impugnato, il giudicato sulla simulazione non spiega effetto nel successivo...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 4018 (02/05/1996)

Il credito del professionista per il compenso delle sue prestazioni è di valuta e non di valore e si estingue, quindi, con moneta avente corso legale nello Stato e per il suo valore nominale, salvo il diritto del creditore, in presenza dei presupposti richiesti dall' art. 1224 cod. civ., al...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1991 numero 6741 (14/06/1991)

Ove nel contratto di agenzia sia stata pattuita la garanzia dello "star del credere" senza la previsione a tale titolo di un supplemento di provvigione, l'agente ha comunque diritto per l'assunzione di detta garanzia ad un corrispettivo che il giudice può determinare secondo equità ai sensi...

Cass. civile, sez. VI-II del 2019 numero 6167 (01/03/2019)

L'art. 485 c.c. relativo alla chiamata all'eredità di chi è in possesso di beni va inteso nel senso che la nozione di "possesso" ivi contemplata comprenda quella di compossesso. La nozione di "possesso" ex art. 485 c.c., si identifica, infatti, in una qualunque relazione materiale con i beni...

Cass. civile, sez. I del 1984 numero 2860 (10/05/1984)

Il consenso di tutti i soci, necessario per la modifica del contratto sociale nella società di persone (art. 2252 cod. civ.), non è soggetto a forme vincolate e èuò essere desunto anche da atti o comportamenti che dimostrino inequivocabilmente l'unanime volontà dei soci medesimi (nella specie,...

I.H.19 - Legittimità della clausola di esclusione del socio che sia una società legata alla modifica non autorizzata della sua compagine sociale

Massima1° pubbl. 9/15 – motivato 9/15 Si reputa legittima come giusta causa di esclusione del socio ex art. c.c. quella in forza della quale un socio possa essere escluso dalla società qualora il medesimo sia a sua volta una società e, senza il consenso dei restanti soci della partecipata, muti...

Cass. civile, sez. II del 2023 numero 28043 (5/10/2023)

Il testamento redatto dal “de cuius” che, al momento della sua predisposizione, già avesse figli, dei quali fosse nota l’esistenza, non è soggetto a revocazione per il caso di successiva sopravvenienza di un altro figlio, ex art. 687 cod.civ., attesa la natura eccezionale – e, dunque, non...

Cass. Civile, sez. III del 2024 numero 28482 (05/11/2024)

È compatibile con il contratto di mutuo un termine di restituzione in potestate creditoris; tuttavia, la clausola di ripetibilità ad nutum deve rispettare lo schema causale del mutuo e, dunque, non implicare un’esigibilità immediata del debito di restituzione. (Nella specie, la S.C. ha confermato la...

Eventuale recesso del socio nelle società di capitali

In materia di società di capitali non viene prevista esplicitamente, come invece si può dire in materia di società di persone (art. cod. civ. ), un'ipotesi specifica di recesso del socio conseguente alla decisione dell'assemblea di addivenire alla fusione. A tal proposito occorre quindi ritenere...

Cass. civile, sez. II del 1981 numero 3482 (27/05/1981)

Gli interessi sulla somma liquidata a carico dell'appaltatore con la sentenza d'appello, per responsabilita ex art 1669 cod. civ., previo computo della svalutazione monetaria verificatasi sino alla data di detta sentenza, devono decorrere dal giorno del deposito della stessa, e non dalla pronunzia...

Cass. civile, sez. II del 1981 numero 4489 (09/07/1981)

L' art 1328 primo comma cod civ, il quale prevede che la proposta contrattuale può essere revocata finchè il contratto non sia concluso, va inteso, in correlazione con la diversa disciplina dettata per la revoca dell' accettazione dal secondo comma, nonchè tenendo conto del carattere recettizio di...

Cass. civile, sez. II del 1981 numero 6674 (16/12/1981)

La disciplina degli oneri inerenti al legato prevista nelle due ipotesi contemplate dall'art. 668 cod. civ. non è applicabile al credito del professionista per prestazione d'opera riguardante la cosa legata, atteso che per tale credito non ricorre né l'inerenza alla res altrui, rispetto a cui l'opus...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 4405 (10/05/1992)

La domanda di uno dei condomini per l' accertamento della invalidità ed inefficacia della tabella millesimale deliberata dall' assemblea dei condomini senza voto unanime, deve essere necessariamente proposta nei confronti di tutti i condomini, e non anche del solo amministratore del condominio, la...

Cass. civile, sez. III del 1977 numero 3250 (20/07/1977)

La violazione dei doveri di correttezza e di buona fede (artt 1175 e 1375 cod. civ.) ove non siano considerati in forma primaria ed autonoma da una norma - come nell' ipotesi di concorrenza sleale ex art. 2598 n. 3 cod. civ. - costituisce solo un criterio di qualificazione e di valutazione del...

Cass. civile, sez. Lavoro del 2001 numero 6810 (18/05/2001)

L'art. 2499 c.c., secondo il quale la trasformazione di una società libera i soci illimitatamente responsabili per le obbligazioni sociali anteriori alla trasformazione, ove risulti che i creditori sociali hanno dato il loro consenso alla trasformazione stessa, non trova applicazione per i crediti...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 5106 (11/06/1987)

La ricognizione del debito, prevista dall' art. 1988 cod. civ. costituisce una dichiarazione unilaterale recettizia che, in virtù di astrazione meramente processuale, produce l' effetto della inversione dell' onere della prova in ordine all' esistenza del sottostante rapporto debitorio. La...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1991 numero 6752 (14/06/1991)

Il ricorso agli "usi interpretativi", che non hanno valore di fonte normativa ma funzione di criterio ermeneutico di carattere sussidiario, presuppone, secondo l' espresso tenore letterale dell' art. 1368 cod. civ. (che riferisce l' applicabilità di tale criterio alle "clausole ambigue"), una...

Cass. civile, sez. III del 2016 numero 6533 (05/04/2016)

Nell’ipotesi in cui risulti accertata l’inesistenza del diritto per cui è stata iscritta ipoteca giudiziale e la normale prudenza del creditore nel procedere all’iscrizione dell’ipoteca giudiziale, è configurabile in capo al suddetto creditore la responsabilità ex art.96, comma II c.p.c., quando non...