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1130 art

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Cass. pen. del 1986 (13/11/1986)

Il notaio il quale attesti falsamente l'avvenuta identificazione della firma in sua presenza risponde di falsita' ideologica in atto pubblico, ai sensi degli art. 476 e 479 c.p., mentre si rende colpevole di falsita' ideologica in certificato, di cui all'art. 480 c.p., qualora egli attesti la...

Cass. civile, sez. I del 1985 numero 5625 (16/11/1985)

Al fine di stabilire se l'attribuzione di beni determinati configuri istituzione di eredità o legato, deve innanzitutto considerarsi il contenuto della disposizione, cioè il modo di attribuzione dei beni secondo il criterio stabilito dalla legge (art. 588, Codice civile), mentre l'attribuzione...

Cass. civile, sez. I del 2006 numero 1182 (20/01/2006)

La liquidazione della quota, ex art. 2289, II comma, c.c. deve esser fatta in base alla situazione patrimoniale della società nel giorno in cui si verifica lo scioglimento del rapporto sociale limitatamente a un singolo socio. Ne consegue che gli eventuali debiti sorti a carico della società in...

Cass. civile, sez. II del 2023 numero 33751 (04/12/2023)

La costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia, ex art. 1062 cod.civ., trova applicazione non solo nell’ipotesi del singolo proprietario, ma anche di comproprietari nel loro insieme, giacché anche in questo caso si configura l’estremo essenziale della unicità del diritto...

Cass. civile, sez. III del 1992 numero 13015 (09/12/1992)

L'elenco contenuto nel comma 3 dell'art. 2054 c.c. ha carattere tassativo e non esemplificativo, onde, vertendosi in ipotesi di norma eccezionale, non suscettibile di applicazione analogica, nel caso di scissione tra proprietà e disponibilità del veicolo, la responsabilità non è da considerarsi...

Cass. civile, sez. I del 1996 numero 2850 (28/03/1996)

Le delibere del Consiglio d'amministrazione di una s.p.a. possono essere impugnate anche dai soci, quando siano direttamente lesive dei loro diritti, in quanto i poteri degli amministratori sono circoscritti al campo della gestione e non possono estendersi al mutamento delle caratteristiche...

Figli incestuosi riconoscibili previa autorizzazione

La situazione successoria dei figli che possono essere o non essere riconosciuti (previa autorizzazione del Giudice) in quanto incestuosi (art. cod.civ. ) è assolutamente peculiare. L' cod.civ. prevede infatti a favore degli stessi un trattamento la cui natura giuridica esamineremo...

Collegati obbligatori ed accrescimento

Può ritenersi che abbia luogo l'accrescimento anche in relazione ai legati obbligatori di prestazioni periodiche? Si pensi a questo proposito al legato di rendita vitalizia, figura che, per propria natura, tollera l'apposizione del patto di accrescimento in sede di costituzione negoziale (cfr....

Cass. civile, sez. I del 1978 numero 2365 (15/05/1978)

La norma imperativa dell' art. 2355 cod. civ., nello stabilire che l' atto costitutivo della società può sottoporre a particolari condizioni l' alienazione delle azioni nominative, sancisce implicitamente il divieto di introdurre clausole che escludano incondizionatamente l'alienazione, sia all'...

Cass. civile, sez. II del 1983 numero 2854 (26/04/1983)

Quando il fondo compravenduto risulti sottoposto a vincolo di inedificabilità in forza di uno specifico provvedimento amministrativo, stante il carattere particolare, e non generale e normativo, dell'atto impositivo, non può presumersi la conoscenza del vincolo stesso da parte del compratore, il...

Cass. civile, sez. II del 1985 numero 6534 (20/12/1985)

Ai fini della valutazione della liceità delle immissioni, l' art.. 844 cod. civ. enuncia tre diversi criteri, di cui due obbligatori ed uno facoltativo e sussidiario: i criteri obbligatori sono quelli della normale tollerabilità e del contemperamento delle ragioni della proprietà con le esigenze...

Cass. civile, sez. II del 1998 numero 8337 (22/08/1998)

In mancanza di trascrizione dell' atto di acquisto di un immobile, il conflitto tra più acquirenti va risolto non già in base all' art. 2650 cod. civ., applicabile soltanto nel caso vi sia continuità tra le trascrizioni, bensì in base al principio prior in tempore, potior in iure, con la conseguenza...

Cass. civile, sez. III del 1992 numero 4377 (09/04/1992)

L' esclusione della prova testimoniale per i patti aggiunti o contrari al contenuto di un documento ( art. 2722 cod. civ.) non opera nel caso in cui si tratti di scrittura che provenga da una sola parte e contenga una promessa di pagamento o una ricognizione di debito, mirando detta esclusione...

Cass. civile, sez. III del 1997 numero 4564 (22/05/1997)

La promessa di pagamento e la ricognizione di debito, in quanto atti giuridici unilaterali aventi contenuto patrimoniale rivolti ad un soggetto determinato, caratterizzati dall' astrazione processuale della "causa debendi", hanno effetto negoziale quando sono indirizzati alla persona del creditore e...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1990 numero 3358 (23/04/1990)

La ratifica del contratto concluso dal rappresentante senza poteri, ai sensi ed agli effetti dell' art. 1399 cod. civ., può derivare, sia il "dominus" persona fisica ovvero persona giuridica, non soltanto da dichiarazione espressa, ma anche da atti o fatti che implichino necessariamente la volontà...

Cass. civile del 1985 numero 6073 (04/12/1985)

In tema di pegno di beni mobili, la forma scritta é richiesta perché‚ abbia luogo la prelazione (art. 2787, Codice civile), per rendere cioè opponibile la garanzia ai creditori del terzo datore od agli altri creditori del debitore costituente il pegno medesimo, mentre, nel rapporto fra le parti, il...

Cass. civile, sez. I del 1990 numero 2197 (16/03/1990)

È valida la clausola dello statuto di una società per azioni con cui si disponga la decadenza dell'intero consiglio di amministrazione al venir meno (per dimissioni od altra causa) della maggioranza dei suoi membri (simul stabunt, simul cadent), non essendo contraria ai principi sub art. 2383 e...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 7283 (12/05/2003)

Alla risarcibilità del danno non patrimoniale di cui agli art. 2059 c.c. e 185 c.p. non osta il mancato positivo accertamento della colpa dell'autore del danno se essa, come nel caso di cui all'art. 2054 c.c., debba ritenersi sussistente in base ad una presunzione di legge e se, ricorrendo la colpa,...

Cass. civile, sez. II del 1981 numero 2413 (23/04/1981)

La rilevabilità d'ufficio della nullita del contratto, ai sensi dello art 1421 cod civ, va coordinata con i principi della domanda e della disponibilita delle prove e, pertanto, postula che risultino dagli atti i presupposti della nullita medesima, non potendo il giudice procedere di sua iniziativa...

Tribunale di Napoli del 1971 (10/02/1971)

Il contratto ha efficacia nei confronti dei terzi solo quando (ex art. 1321 e 1372 c.c.) la legge prescrive che gli effetti debbano estendersi a persone diverse dai contraenti. Nelle ipotesi di prelazione volontaria il patto ha natura meramente obbligatoria e non reale rimanendo valido tra le parti...

Tribunale di Napoli del 1993 (23/07/1993)

In caso di scissione di società di capitali a beneficio di altre società di capitali, se l'aumento di capitale deliberato dalle assemblee di queste ultime a fronte dell'apporto patrimoniale proveniente dalla società scissa non supera il valore nominale della quota di patrimonio netto a ciascuna...

Cass. civile, sez. II del 1985 numero 3867 (27/06/1985)

La diffida ad adempiere, intimata a norma dell' art. 1454 cod. civ., ha l' effetto di rimettere in termini il debitore fino alla data assegnata con la diffida medesima, con la conseguenza che il suo inadempimento può essere dedotto a sostegno di una successiva domanda di risoluzione del contratto...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 948 (26/01/1995)

In tema di condominio, poiché l' art. 70 disp. att. cod. civ. prevede che per le infrazioni al regolamento di condominio può essere stabilito, a titolo di sanzione, il pagamento di una somma fino al lire cento, sono nulle, in quanto "contra legem", le eventuali disposizioni del regolamento di...

Cass. civile, sez. II del 2015 numero 25034 (11/12/2015)

L'immissione in possesso all'atto del preliminare di vendita di immobile non può costituire di per sé titolo idoneo abilitativo al fine di una eventuale usucapione del bene. La mera detenzione, infatti, ancorché qualificata, non può mai costituire valido esercizio di quella attività corrispondente...

Cass. civile, sez. III del 1979 numero 5956 (16/11/1979)

La fattispecie del mutuo con interessi usurari, di cui al secondo comma dell' art. 1815 cod. civ., ricorre solo quando sussistano tutti gli elementi del reato di usura, e cioè, non soltanto l' esorbitanza degli interessi convenuti, ma anche lo stato di bisogno del mutuatario e il consapevole...

Appello di Roma del 2012 numero 5716 (15/11/2012)

L'ingiuria grave richiesta, ex art. 801 c.c., quale presupposto necessario per la revocabilità di una donazione per ingratitudine, deve essere caratterizzata dalla manifestazione, nel comportamento del donatario, di un durevole sentimento di disistima delle qualità morali e di irrispettosità della...

Cass. civile del 2002 numero 12230 (19/08/2002)

Il requisito della buona fede del costruttore, ai fini della declaratoria dell'accessione invertita ex art. 938 cod. civ. , deve sussistere solo nel momento iniziale, in cui nell'effettuare la costruzione di un edificio il costruttore operi inconsapevolmente lo sconfinamento sul fondo altrui,...

Cass. civile, sez. II del 1975 numero 3045 (13/09/1975)

La dissimulazione di una donazione mediante una simulata vendita non è, di per se, sufficiente a configurare una dispensa tacita del donatario dall' obbligo della collazione ereditaria, di cui all' art. 737 Cod. civ., essendo all' uopo necessario accertare la inequivoca volontà del donante di...

Giudice di Pace di La Spezia del 2015 numero 640 (29/09/2015)

L’ente pubblico deve essere condannato a risarcire al contribuente il danno non patrimoniale per la reiterata richiesto di adempimento a un versamento in realtà già corrisposto dovendosi ritenere detta condotta contraria al principio generale di prudenza e diligenza ex art. 2043 c.c. e ricordare che...

Tribunale di Isernia del 1996 (28/06/1996)

È rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 2043 c.c., nella parte in cui non prevede la risarcibilità dei danni derivanti a terzi dalla emanazione di atti o provvedimenti amministrativi illegittimi, lesivi, oltre che di interessi legittimi, di...

Figure affini alla rendita vitalizia

Cosa riferire dell'ipotesi in cui il contratto vitalizio oneroso o gratuito preveda a carico del vitaliziante prestazioni diverse rispetto a quelle tipiche, consistenti nella erogazione periodica di una somma di denaro o altre cose fungibili? Viene a tal proposito in considerazione il c.d....

La rescindibilità

La rescissione è un rimedio concesso dalla legge nel solo ambito dei contratti a prestazioni corrispettive, nell'ipotesi in cui si verifichi una difettosità genetica della causa, vale a dire un vizio attinente al meccanismo della corrispettività risalente al tempo della stipulazione del...

Atti soggetti ad IVA

L’IVA e l’imposta proporzionale di registro sono tributi alternativi (artt. 5 e 40, D.P.R. n. 131/1986). Vale a dire che se l’atto è soggetto ad IVA è esclusa l’imposta proporzionale e si applica l’imposta fissa di registro (ove solo alcune disposizioni contenute nell’atto siano soggette ad IVA,...