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Legge del 1865 numero 2359 art. 82

Le disposizioni di questo capo potranno essere applicate per legge anche alle opere che s'intraprendessero per conto delle Province, dei Comuni o dei consorzi. Nulla è innovato alle disposizioni vigenti circa i consorzi obbligatori. (Articolo così abrogato dall'art. 58 dpr 327/2001).

Legge del 1865 numero 2359 art. 89

Diventato definitivo il piano, dal giorno della sua pubblicazione i proprietari dei terreni e degli edifizi in esso compresi, volendo far nuove costruzioni o riedificare o modificare quelle esistenti, sia per volontà loro, sia per necessità, debbono uniformarsi alle norme tracciate nel piano. ...

Legge del 1865 numero 2359 art. 91

L'area degli edifizi ed i terreni sui quali è proibito di edificare, come l'area pubblica sulla quale devonsi estendere le fabbricazioni dei privati, non cessano dall'appartenere al rispettivo proprietario, finché non sia eseguito il deposito od il pagamento delle indennità determinate a seconda...

Legge del 1865 numero 2359 art. 92

L'approvazione del piano regolatore equivale ad una dichiarazione di pubblica utilità, e potrà dar luogo alle espropriazioni delle proprietà nel medesimo comprese, osservate le prescrizioni della presente legge. (Articolo così abrogato dall'art. 58 dpr 327/2001).

Legge del 1865 numero 2359 art. 95

Gli atti di vendita, di quietanza ed altri, relativi all'acquisto dei beni soggetti ad espropriazione per causa di pubblica utilità, possono estendersi a forma di processo verbale, nel quale potranno comprendersi parecchie cessioni od atti. (Articolo così abrogato dall'art. 58 dpr 327/2001).

Legge del 1885 numero 2892 art. 1

Sono dichiarate di pubblica utilità tutte le opere necessarie al risanamento della città di Napoli, giusta il piano che, in seguito a proposta del municipio, sarà approvato per Regio Decreto. La proposta del municipio sarà fatta nel termine di un mese dalla pubblicazione della presente legge. Il...

Legge del 1885 numero 2892 art. 15

Per la costruzione di nuove case ad uso di abitazione nel perimetro del piano di risanamento di cui all'art. 1, gli istituti di credito fondiario potranno far prestiti fino al montare di tre quinti del valore dell'immobile, compreso il terreno sul quale presto sarà costruito risultante da...

Legge del 1885 numero 2892 art. 19

Con regolamento da approvarsi per Decreto reale saranno determinati i lavori da eseguire d'urgenza e sarà provveduto alla esecuzione della presente legge. Ordiniamo che la presente, munita del sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno ...

Legge del 1885 numero 2892 art. 4

Le emissioni saranno fatte dallo Stato. Gli interessi annuali, pagabili a semestri maturati fino al 1898, e le annualità fisse d'interessi e di ammortamento per gli anni successivi, giusta il precedente articolo 3, saranno per metà a carico dello Stato, e per metà a carico del comune di Napoli.

Legge del 1885 numero 2892 art. 7

Saranno versate nelle casse del tesoriere provinciale di Napoli, costituendone un fondo speciale di cui si terrà conto a parte: a) il capitale di 100 milioni ricavato dalla emissione dei titoli suddetti; b) le somme che saranno contribuite da altri enti morali per il bonificamento di cui...

Legge del 1885 numero 2892 art. 8

I contratti per le espropriazioni, per la esecuzione delle nuove opere e tutti gli atti relativi saranno stipulati dal municipio; e diverranno esecutivi quando il ministero dell'interno li abbia approvati.

Legge del 1885 numero 2892 art. 9

La parte straordinaria del bilancio del comune di Napoli, relativa alle opere ed ai lavori da farsi colle somme di cui agli articoli precedenti, dovrà essere approvata anche dal ministero dell'interno. In ogni anno dovrà erogarsi una somma non inferiore a 10 milioni di lire.

Legge del 1907 numero 403 art. 10

Quando, nell'applicazione della presente legge sorgano controversie, tutti i proprietari dei fondi sui quali s'intenda imporre la servitù, potranno essere convenuti in un solo giudizio, ed in questo caso sarà competente il magistrato del luogo ove è il fondo soggetto a maggiore tributo verso lo...

Legge del 1913 numero 272 art. 44

Per i soli contratti conclusi con l'intervento degli agenti di cambio o tra essi ed altre persone, quando la tassa sia stata debitamente soddisfatta, se una delle parti non esegue il contratto nel tempo stabilito, l'altra, entro il quarto giorno non festivo successivo alla scadenza, può richiedere...

Legge del 1913 numero 89 art. 108

1. Quando sia seguito il deposito degli atti originali, dei repertori e dei registri, si procederà immediatamente alla ispezione e verificazione di tutti i detti atti, repertori e registri, in presenza del conservatore dell'archivio, e se ne farà constare con apposito verbale da redigersi dal...

Legge del 1913 numero 89 art. 111

1. Il conservatore, nella qualità di tesoriere dell'archivio, riscuote, con la procedura indicata nell'art. 94, i diritti e le tasse spettanti all'archivio a norma della tariffa annessa alla presente legge; provvede alle spese del servizio, e paga gli stipendi secondo le norme da stabilirsi nel...

Legge del 1913 numero 89 art. 116

1. Salvo le maggiori penalità stabilite dal Codice penale, i contravventori all'articolo precedente sono punibili con la sanzione amministrativa di lire 10.000, estensibile a lire 16.000 in caso di recidiva; e se il recidivo è un impiegato dell'archivio, potrà essere punito anche con la sospensione...

Legge del 1913 numero 89 art. 133

1. Di ciascuna ispezione è redatto verbale in doppio esemplare in carta libera. Il verbale è formato e conservato secondo le norme del regolamento di cui al regio decreto 10 settembre 1914, n. 1326 e successive modificazioni. (Articolo così sostituito dall’art. 16, D.Lgs. 1° agosto 2006, n. 249,...

Legge del 1913 numero 89 art. 160

CAPO IV Disposizioni comuni (Intitolazione aggiunta dall’art. 48, D.Lgs. 1° agosto 2006, n. 249, con i limiti e la decorrenza indicati, rispettivamente, negli artt. 54 e 55 dello stesso decreto) 1. Per quanto non espressamente previsto dalla presente legge, ai procedimenti amministrativi...

Legge del 1913 numero 89 art. 163

1. Il Governo del Re è autorizzato a pubblicare per decreto Reale, udito il Consiglio di Stato, il regolamento per la esecuzione della presente legge, con facoltà di comminare la pena dell'ammenda fino a L. 50 per le contravvenzioni alle disposizioni del medesimo. (Reca disposizioni transitorie...

Legge del 1913 numero 89 art. 177

1. Entro due anni dall'attuazione della presente legge potranno essere dispensati dall'impiego, su conforme parere della commissione di cui all'articolo 98, gli impiegati degli archivi notarili che per infermità o debolezza di mente giudicata permanente o per accertata inettitudine non potessero...

Legge del 1913 numero 89 art. 28

1. Il notaro non può ricevere o autenticare atti: 1° se essi sono espressamente proibiti dalla legge, o manifestamente contrari al buon costume o all'ordine pubblico; 2° se v'intervengano come parti la sua moglie, i suoi parenti od affini in linea retta, in qualunque grado, ed in linea...

Legge del 1913 numero 89 art. 30

CAPO III Della decadenza della nomina di notaro, della cessazione, sospensione o interruzione dell'esercizio notarile 1. Il notaio decade dalla nomina se, nel termine di cui all'articolo 24, non assume l'esercizio delle sue funzioni e non adempie gli obblighi stabiliti dagli articoli 18 e 24. (Il...

Legge del 1913 numero 89 art. 45

1. Un coadiutore può essere nominato, per un periodo non inferiore ad un mese, in luogo del delegato di cui all'articolo 44, in sostituzione del notaio assente in permesso o temporaneamente impedito. Competente per la nomina è il presidente del consiglio notarile ovvero il consigliere anziano,...

Legge del 1913 numero 89 art. 46

1. Il notaro depositario, delegato o coadiutore deve in ogni atto, non escluse le autenticazioni delle copie, degli estratti, e dei certificati, far menzione dell'avuta nomina o delegazione, indicandone la data senza esprimerne la causa. 2. Al notaio, quando non può esercitare temporaneamente la...

Legge del 1913 numero 89 art. 49

1. Il notaio deve essere certo dell'identità personale delle parti e può raggiungere tale certezza, anche al momento della attestazione, valutando tutti gli elementi atti a formare il suo convincimento. 2. In caso contrario il notaio può avvalersi di due fidefacienti da lui conosciuti, che possono...

Legge del 1913 numero 89 art. 50

1. I testimoni debbono essere maggiorenni, cittadini della Repubblica o stranieri in essa residenti che abbiano compiuto il diciottesimo anno di età, avere la capacità di agire e non essere interessati nell'atto. (Comma così modificato dall'art. 1, L. 10 maggio 1976, n. 334) 2. Non sono testimoni...

Legge del 1913 numero 89 art. 57

1. Se alcuna delle parti sia un muto o un sordomuto, oltre l'intervento dell'interprete prescritto nell'articolo precedente, si osserveranno le seguenti norme: il muto o sordomuto, che sappia leggere e scrivere, deve egli stesso leggere l'atto e scrivere alla fine del medesimo, prima delle...