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1130 art

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Cass. civile, sez. II del 2012 numero 4088 (14/03/2012)

Il diritto di abitazione, che la legge riserva al coniuge superstite (art. 540, comma II, c.c.), può avere ad oggetto soltanto l'immobile concretamente utilizzato prima della morte del de cuius come residenza familiare. Il suddetto diritto, pertanto, non può mai estendersi ad un ulteriore e diverso...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 959 (30/01/1998)

Il principio contenuto nell' art. 46, secondo comma cod. civ., secondo cui in caso di divergenza tra la sede legale e la sede effettiva i terzi possono considerare come sede della persona giuridica anche quest' ultima, ha valenza generale, nel senso che individua qual è il concetto di "sede" al...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1990 numero 7686 (01/08/1990)

Il criterio dell' imputazione del pagamento, quale previsto dall' art. 1193 cod. civ., riguarda solo le obbligazioni per le quali il creditore possa pretendere l' adempimento e non si riferisce anche ai debiti prescritti, il cui pagamento costituisce un caso di adempimento di obbligazione naturale e...

Cass. civile, sez. I del 1993 numero 5754 (20/05/1993)

In presenza di due patti contrattuali, ciascuno con chiaro significato, ma fra loro contrapposti, trova applicazione il criterio ermeneutico di cui all' art. 1369 cod. civ., sull' interpretazione più conveniente alla natura ed all' oggetto del contratto, tenendo conto che la norma, riferendosi alle...

Cass. civile, sez. II del 1980 numero 3992 (25/06/1980)

Il principio della necessità dell'importanza dell'inadempimento ai fini della risoluzione del contratto (art. 1455 cod. civ.) ha carattere generale ed è applicabile anche in tema di garanzia per i vizi della cosa venduta e, pertanto, nel caso di azione redibitoria, non ogni vizio della merce...

Cass. civile, sez. II del 1978 numero 4584 (13/10/1978)

La facoltà concessa al coerede di troncare l'azione di rescissione della divisione corrispondendo il supplemento della porzione ereditaria (art. 767 cod. civ.) non è applicabile alla diversa ipotesi dell'azione di annullamento per incapacità naturale, nel qual caso, quindi, l'azione non può essere...

Decreto Legge del 2016 numero 18

DL 14 febbraio 2016, n. 18, convertito in legge, con modificazioni, dall’ art. 1, comma 1, L. 8 aprile 2016, n. 49, Misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relativo alle procedure di crisi e la...

Tribunale di Milano del 1998 (26/03/1998)

In materia di condizioni generali di contratto, la necessità di specifica approvazione per iscritto delle clausole vessatorie indicate nell' art. 1341 c.c. sussiste anche riguardo ai contratti stipulati da privati aderendo alle condizioni predisposte dalla pubblica amministrazione (nella specie è...

Tribunale di Milano del 1999 (11/02/1999)

Il condomino che abbia contribuito alle spese sostenute dal condominio per il risarcimento dei danni cagionati a terzi da parti comuni dell'edificio, non ha diritto di ripetere dal precedente proprietario, suo dante causa e condomino al momento dell'evento dannoso, la quota versata, in quanto...

Tribunale di Milano del 2001 (07/06/2001)

La curatela fallimentare può agire nei confronti dell'organo amministrativo della società di capitali fallita per ottenerne la condanna a titolo di responsabilità ex art. 146 l. fall., 2393 e 2394 c.c. laddove detto organo, in presenza di un annullamento del capitale sociale per perdite, abbia...

Cass. civile, sez. II del 1991 numero 11213 (23/10/1991)

La specifica approvazione per iscritto delle clausole cosiddette vessatorie (nella specie: deroga alla competenza territoriale) ai sensi dell' art. 1341, secondo comma, cod. civ. è requisito per l' opponibilità delle clausole medesime al contraente aderente (che è il solo legittimato a farne valere...

Cass. civile, sez. II del 1996 numero 2469 (22/03/1996)

Per suolo su cui sorge l' edificio, con riferimento al quale l' art. 1117 cod. civ. stabilisce una presunzione di comunione, deve intendersi quella porzione di terreno sulla quale poggia l' intero edificio ed, immediatamente, la parte infima di esso. Pertanto, rientrano in tale nozione la superficie...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1992 numero 12165 (12/11/1992)

Il criterio della buona fede - che, ai sensi dell' art. 1366 cod. civ., costituisce strumento sussidiario d' interpretazione della volontà negoziale ed è perciò inutilizzabile ove questa risulti di per sé chiara attraverso l' interpretazione letterale - corrisponde a regole oggettive di lealtà e...

Cass. civile, sez. I del 1986 numero 2828 (22/04/1986)

Con riguardo alla fidejussione solidale (art.. 1944 primo comma cod. civ.), nella quale il creditore ha facoltà di agire contro l'uno o l'altro dei coobbligati, la proposizione di domanda giudiziale nei confronti del solo fidejussore, entro il termine fissato dall'art.. 1957 cod. civ. a partire...

Cass. civile, sez. I del 1978 numero 4521 (11/10/1978)

In tema di società semplice, il diritto di un socio, ancorché con poteri di amministrazione, alle informazioni, alla consultazione di documenti ed al rendiconto, con riguardo ad affari in concreto svolti da altro socio amministratore (art. 2261 cod. civ.), implica la facoltà di ricorrere alla...

Tribunale di Cassino del 2000 (28/10/2000)

La revoca giudiziale per giusta causa dall'amministratore di una società di persone può operare anche d'urgenza ex art. 700 c.p.c.. L'azione giudiziale di revoca dell'amministratore, rappresentando un'ipotesi residuale, è proponibile solo a condizione che sia quantomeno dedotta l'inerzia della...

Cass. civile, sez. II del 1991 numero 7638 (10/07/1991)

Il contratto preliminare di vendita di un immobile pervenuto in eredità ad un minore, stipulato dal genitore senza la previa autorizzazione del tribunale prescritta dall' art. 747 C.p.c., non è inesistente o nullo bensì solo annullabile, salvo che le parti nella legittima esplicazione della loro...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 11290 (15/10/1992)

L' art. 732 cod. civ., che prevede il diritto di prelazione e di riscatto dei coeredi, non è applicabile quando il testatore abbia effettuato direttamente la divisione, ancorché assegnando ad un gruppo di discendenti un bene in comunione, in quanto tale comunione è diversa da quella ereditaria,...

Cass. civile, sez. II del 1998 numero 5112 (22/05/1998)

Tra le obbligazioni che scaturiscono, come effetti naturali, dal contratto di appalto, vi è quella, gravante sulla parte committente, di assicurare all'appaltatore, fin dall'inizio del rapporto, e per tutta la durata di questo, la possibilità giuridica e concreta di eseguire il lavoro affidatogli,...

Cass. civile, sez. III del 1976 numero 4319 (18/11/1976)

La clausola di irrevocabilità della proposta contrattuale, qualora venga pattuita per un termine tale da comportare per il proponente limitazioni alla facoltà di opporre eccezioni alla controparte (nella specie, in quanto operava fino a dopo la scadenza del termine assegnato all' altra parte per l'...

Cass. civile, sez. III del 1995 numero 12978 (20/12/1995)

L' esistenza della condizione di reciprocità prevista dall' art. 16 delle preleggi, ponendosi come fatto costitutivo del diritto azionato dallo straniero, deve da lui essere provata in caso di contestazione e, poiché la conoscenza della legge straniera si risolve in una "quaestio facti", la prova...

Cass. civile, sez. III del 1997 numero 1683 (24/02/1997)

Gli insegnanti delle scuole elementari rispondono dei danni cagionati dall'atto illecito dei loro allievi nel tempo in cui sono sottoposti alla loro vigilanza, se non provano ex art. 2048 c.c. di non aver potuto impedire il fatto e, quindi, dimostrando di avere esercitato la vigilanza sugli alunni...

Cass. civile del 1995 numero 4371 (19/04/1995)

Con riguardo all'azione di simulazione assoluta di una compravendita immobiliare proposta con successo da un terzo nei confronti delle parti contraenti, le quali in quel giudizio abbiano sostenuto la realtà del negozio impugnato, il giudicato sulla simulazione non spiega effetto nel successivo...

Cass. civile, sez. I del 1991 numero 6622 (11/06/1991)

Nel regime di comunione legale, la costruzione realizzata, durante il matrimonio, su suolo di proprietà esclusiva di uno dei coniugi, appartiene esclusivamente a questo in virtù delle disposizioni generali in materia di accessione e, pertanto, non costituisce oggetto della comunione medesima ai...

Cass. civile, sez. III del 2009 numero 463 (13/01/2009)

Il creditore ipotecario può opporre il proprio titolo al coniuge del debitore che, alla morte di questi, abbia acquistato "ex" art. 540 c.. c.. il diritto di abitazione sulla casa familiare. Ne consegue che la procedura esecutiva già iniziata prima della morte del debitore può validamente proseguire...

Pretura di Prato del 1998 (11/02/1998)

La disciplina dettata dall' art. 1725 cod.civ., che prevede che in caso di revoca senza preavviso del mandato oneroso da parte del mandante questi è tenuto a risarcire il danno in mancanza di giusta causa, può trovare applicazione solo in difetto di una diversa disciplina pattizia. Pertanto, è...

Tribunale di Mantova del 2011 (24/02/2011)

La fidejussione prestata dal donante in favore del donatario a garanzia dei debiti di quest’ultimo (con specifico riferimento a quelli assunti in forza di un mutuo ipotecariamente garantito sull’immobile oggetto della liberalità) è nulla in quanto negozio in frode alla legge ex art. 1344 c.c.,...

Cass. civile, sez. II del 2019 numero 32684 (12/12/2019)

La mancanza di interclusione del fondo preteso dominante non costituisce elemento ostativo al riconoscimento della servitù per destinazione del padre di famiglia ex art. 1062 cod.civ. in quanto la sua costituzione avviene nel momento in cui i fondi, dominante e servente, hanno cessato di appartenere...

Cass. civile, sez. VI-V del 2022 numero 29216 (07/10/2022)

In caso di scioglimento della comunione mediante assegnazione del bene in natura a un condividente e versamento agli altri di somme pari al valore delle quote, si applica l'aliquota di divisione e non quella di vendita, giacché quest'ultima, a norma del D.P.R. n. 131 del 1986, art. 34, si applica...

Disegni e modelli ornamentali

La Sezione III del Capo II del c.d. Codice della proprietà industriale (D. Lgs. ) è intitolata "Disegni e modelli". Per questa via la disciplina dei modelli ornamentali (di cui all'art. cod.civ.) è stata oggetto di una precisa individuazione. I disegni ed i modelli di quest'ultima specie infatti...

Atto scritto con più disposizioni, atti giuridici connessi

Secondo la normativa fiscale è atto a contenuto plurimo quello che contiene una pluralità di disposizioni negoziali distinte che non derivano necessariamente, per la loro intrinseca natura, le une dalle altre; vale a dire quando in un solo documento è racchiusa una pluralità di autonomi negozi...

Cass. civile, sez. I del 1983 numero 2012 (22/03/1983)

L'art. 1420 cod. civ., nel disporre che, nel contratto con più di due parti, ove le prestazioni di ciascuna siano dirette al conseguimento di uno scopo comune, la nullità che colpisce il vincolo di una sola delle parti non importa la nullità dell' intero rapporto, fa salvo il caso in cui la...

Cass. civile, sez. I del 1997 numero 4244 (14/05/1997)

L' adesione ad un' associazione non riconosciuta, presupponendo l' accordo delle parti anche in ordine allo scopo dell' associazione stessa ed alle regole del suo ordinamento interno, comporta - come espressione del libero estrinsecarsi dell' autonomia privata in ragione dell' espressa previsione...