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Codice Civile art. 878

MURO DI CINTA 1. Il muro di cinta e ogni altro muro isolato che non abbia un' altezza superiore ai tre metri non è considerato per il computo della distanza indicata dall' articolo 873. 2. Esso, quando è posto sul confine, può essere reso comune anche a scopo d' appoggio, purché non preesista al...

Codice Civile art. 887

FONDI A DISLIVELLO NEGLI ABITATI 1. Se di due fondi posti negli abitati uno è superiore e l' altro inferiore, il proprietario del fondo superiore deve sopportare per intero le spese di costruzione e conservazione del muro dalle fondamenta all' altezza del proprio suolo, ed entrambi i proprietari...

Codice Civile art. 895

DIVIETO DI RIMPIANTARE ALBERI A DISTANZA NON LEGALE 1. Se si è acquistato il diritto di tenere alberi a distanza minore di quelle sopra indicate, e l' albero muore o viene reciso o abbattuto, il vicino non può sostituirlo, se non osservando la distanza legale. 2. La disposizione non si applica...

Codice Civile art. 898

COMUNIONE DI SIEPI 1. Ogni siepe tra due fondi si presume comune ed è mantenuta a spese comuni, salvo che vi sia termine di confine o altra prova in contrario. 2. Se uno solo dei fondi è recinto, si presume che la siepe appartenga al proprietario del fondo recinto, ovvero di quello dalla cui...

Codice Civile art. 900

SEZIONE VII Delle luci e delle vedute (SPECIE DI FINESTRE) 1. Le finestre o altre aperture sul fondo del vicino sono di due specie: luci, quando danno passaggio alla luce e all' aria, ma non permettono di affacciarsi sul fondo del vicino; vedute o prospetti, quando permettono di affacciarsi e di...

Codice Civile art. 902

APERTURA PRIVA DEI REQUISITI PRESCRITTI PER LE LUCI 1. L' apertura che non ha i caratteri di veduta o di prospetto è considerata come luce, anche se non sono state osservate le prescrizioni indicate dall' articolo 901. 2. Il vicino ha sempre il diritto di esigere che essa sia resa conforme alle...

Codice Civile art. 907

DISTANZA PER L'APERTURA DI VEDUTE LATERALI OD OBLIQUE 1. Quando si è acquistato il diritto di avere vedute dirette verso il fondo vicino, il proprietario di questo non può fabbricare a distanza minore di tre metri, misurata a norma dell' articolo 905. 2. Se la veduta diretta forma anche veduta...

Codice Civile art. 909

SEZIONE IX Delle acque (DIRITTO SULLE ACQUE ESISTENTI NEL FONDO) 1. Il proprietario del suolo ha il diritto di utilizzare le acque in esso esistenti, salve le disposizioni delle leggi speciali per le acque pubbliche e per le acque sotterranee. 2. Egli può anche disporne a favore d' altri, qualora...

Codice Civile art. 910

Abrogato [1. Il proprietario di un fondo limitato o attraversato da un' acqua non pubblica, che corre naturalmente e sulla quale altri non ha diritto, può, mentre essa trascorre, farne uso per l' irrigazione dei suoi terreni e per l' esercizio delle sue industrie, ma deve restituire le colature e...

Codice Civile art. 912

CONCILIAZIONE DI OPPOSTI INTERESSI 1. Se sorge controversia tra i proprietari a cui un' acqua non pubblica può essere utile, l' autorità giudiziaria deve valutare l' interesse dei singoli proprietari nei loro rapporti e rispetto ai vantaggi che possono derivare all' agricoltura o all' industria...

Codice Civile art. 913

SCOLO DELLE ACQUE 1. Il fondo inferiore è soggetto a ricevere le acque che dal fondo più elevato scolano naturalmente, senza che sia intervenuta l' opera dell' uomo. 2. Il proprietario del fondo inferiore non può impedire questo scolo, né il proprietario del fondo superiore può renderlo più...

Codice Civile art. 921

CONSORZI COATTIVI 1. Nel caso indicato dall' articolo 918, il consorzio può anche essere costituito d' ufficio dall' autorità amministrativa, allo scopo di provvedere a una migliore utilizzazione delle acque. 2. Per le forme di costituzione e di funzionamento si osservano le norme stabilite per i...

Codice Civile art. 924

SCIAMI DI API 1. Il proprietario di sciami di api ha diritto d' inseguirli sul fondo altrui, ma deve indennità per il danno cagionato al fondo; se non li ha inseguiti entro due giorni o ha cessato durante due giorni d' inseguirli, può prenderli e ritenerli il proprietario del fondo.

Codice Civile art. 932

TESORO 1. Tesoro è qualunque cosa mobile di pregio, nascosta o sotterrata, di cui nessuno può provare d' essere proprietario. 2. Il tesoro appartiene al proprietario del fondo in cui si trova. Se il tesoro è trovato nel fondo altrui, purché sia stato scoperto per solo effetto del caso, spetta per...

Codice Civile art. 944

AVULSIONE 1. Se un fiume o torrente stacca per forza istantanea una parte considerevole e riconoscibile di un fondo contiguo al suo corso e la trasporta verso un fondo inferiore o verso l' opposta riva, il proprietario del fondo al quale si è unita la parte staccata ne acquista la proprietà. Deve...

Codice Civile art. 948

CAPO IV Delle azioni a difesa della proprietà (AZIONE DI RIVENDICAZIONE) 1. Il proprietario può rivendicare la cosa da chiunque la possiede o detiene e può proseguire l' esercizio dell' azione anche se costui, dopo la domanda, ha cessato, per fatto proprio, di possedere o detenere la cosa. In tal...

Codice Civile art. 954

ESTINZIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE 1. L' estinzione del diritto di superficie per scadenza del termine importa l' estinzione dei diritti reali imposti dal superficiario. I diritti gravanti sul suolo si estendono alla costruzione, salvo, per le ipoteche, il disposto del primo comma dell' articolo...

Codice Civile art. 96

RICHIESTA DELLA PUBBLICAZIONE 1. La richiesta della pubblicazione deve farsi da ambedue gli sposi o da persona che ne ha da essi ricevuto speciale incarico.

Codice Civile art. 970

PRESCRIZIONE DEL DIRITTO DELL'ENFITEUTA 1. Il diritto dell' enfiteuta si prescrive per effetto del non uso protratto per venti anni.

Codice Civile art. 978

TITOLO V Dell'usufrutto, dell'uso e dell'abitazione - CAPO I Dell'usufrutto - SEZIONE I Disposizioni generali - (COSTITUZIONE) 1. L' usufrutto è stabilito dalla legge o dalla volontà dell' uomo. Può anche acquistarsi per usucapione.

Codice Penale art. 110

CAPO III Del concorso di persone nel reato (PENA PER COLORO CHE CONCORRONO NEL REATO) 1. Quando più persone concorrono nel medesimo reato, ciascuna di esse soggiace alla pena per questo stabilita, salve le disposizioni degli articoli seguenti.

Codice Penale art. 29

CASI NEI QUALI ALLA CONDANNA CONSEGUE L'INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI 1. La condanna all'ergastolo e la condanna alla reclusione per un tempo non inferiore a cinque anni importano l'interdizione perpetua del condannato dai pubblici uffici; e la condanna alla reclusione per un tempo non...

Codice Penale art. 32

INTERDIZIONE LEGALE Il condannato all'ergastolo è in stato di interdizione legale. (Comma così sostituito dall'art. 119, L. 24 novembre 1981, n. 689, che modifica il sistema penale) La condanna all'ergastolo importa anche la decadenza dalla responsabilità genitoriale. (Comma prima sostituito...

Codice Penale art. 326

RIVELAZIONE ED UTILIZZAZIONE DI SEGRETI DI UFFICIO Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola...

Codice Penale art. 341

OLTRAGGIO A UN PUBBLICO UFFICIALE [1. Chiunque offende l'onore o il prestigio di un pubblico ufficiale, in presenza di lui e a causa o nell'esercizio delle sue funzioni, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. 2. La stessa pena si applica a chi commette il fatto mediante comunicazione...

Codice Penale art. 38

CONDIZIONE GIURIDICA DEL CONDANNATO ALLA PENA DI MORTE 1. Il condannato alla pena di morte è equiparato al condannato all'ergastolo, per quanto riguarda la sua condizione giuridica. (La pena di morte per i delitti previsti dal codice penale è stata abolita, dall'art. 1, D.Lgs.Lgt. 10 agosto 1944,...

Codice Penale art. 41

CONCORSO DI CAUSE 1. Il concorso di cause preesistenti o simultanee o sopravvenute, anche se indipendenti dall'azione od omissione del colpevole, non esclude il rapporto di causalità fra l'azione od omissione e l'evento. 2. Le cause sopravvenute escludono il rapporto di causalità quando sono...

Codice Penale art. 473

CONTRAFFAZIONE, ALTERAZIONE O USO DI MARCHIO SEGNI DISTINTIVI OVVERO DI BREVETTI, MODELLI E DISEGNI 1. Chiunque, potendo conoscere dell’esistenza del titolo di proprietà industriale, contraffà o altera marchi o segni distintivi, nazionali o esteri, di prodotti industriali, ovvero chiunque, senza...

Codice Penale art. 483

FALSITÀ IDEOLOGICA COMMESSA DAL PRIVATO IN ATTO PUBBLICO Chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale [c.p. 357], in un atto pubblico, fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità, è punito con la reclusione fino a due anni. Se si tratta di false attestazioni in atti dello stato...

Codice Penale art. 495

FALSA ATTESTAZIONE O DICHIARAZIONE A UN PUBBLICO UFFICIALE SULLA IDENTITÀ O SU QUALITÀ PERSONALI PROPRIE O DI ALTRI Chiunque dichiara o attesta falsamente al pubblico ufficiale l'identità, lo stato o altre qualità della propria o dell'altrui persona è punito con la reclusione da uno a sei anni. ...

Codice Penale art. 50

CONSENSO DELL'AVENTE DIRITTO 1. Non è punibile chi lede o pone in pericolo un diritto, col consenso della persona che può validamente disporne.

Codice Penale art. 52

DIFESA LEGITTIMA 1. Non è punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa. 2. Nei casi previsti dall'articolo 614, primo e...

Codice Penale art. 541

PENE ACCESSORIE ED ALTRI EFFETTI PENALI [1. La condanna per alcuno dei delitti preveduti in questo titolo importa la perdita della patria potestà o dell'autorità maritale o l'interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela e alla cura, quando la qualità di genitore, di marito, di...

Codice Penale art. 584

OMICIDIO PRETERINTENZIONALE Chiunque, con atti diretti a commettere uno dei delitti preveduti dagli articoli 581 e 582, cagiona la morte di un uomo, è punito con la reclusione da dieci a diciotto anni.