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Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 229

Per gli impianti di cui agli articoli precedenti è accordata, insieme con la sovvenzione di cui agli articoli stessi, e finché dura la sovvenzione, ma in ogni caso non oltre l'anno 1940, l'esenzione nell'applicazione dell'imposta di ricchezza mobile per il reddito o parte del reddito...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 35

Le utenze di acqua pubblica sono sottoposte al pagamento di un annuo canone, secondo le norme seguenti: per ogni modulo (litri cento al minuto secondo) di acqua potabile o di irrigazione, senza obbligo di restituire le colature o residui d'acque, annue lire duecento; se con obbligo di...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 38

Il canone sulle utenze, riconosciute o da riconoscere, decorre dal 1 luglio 1924 in qualunque tempo sia avvenuto o avvenga il riconoscimento. Decorre pure dal 1 luglio 1924 il canone sulle concessioni che l'amministrazione accordi, in sanatoria, a favore di utenti che avrebbero avuto titolo al...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 44

E' in facoltà del Ministro dei lavori pubblici, sentito il Consiglio superiore, di sostituire in ogni tempo, in tutto od in parte, alla quantità di acqua o di energia idraulica utilizzata una corrispondente quantità di acqua o di energia idraulica od elettrica, ugualmente utilizzabile, senza...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 45

Quando una domanda di concessione per un'importante utilizzazione di acqua risulti tecnicamente incompatibile con meno importanti utilizzazioni legittimamente costituite o concesse, si può ugualmente, sentito il Consiglio superiore, sentiti gli interessati, far luogo alla concessione. In tal...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 66

Nonostante la costituzione del consorzio obbligatorio, è sempre in facoltà dell'amministrazione di disporre quanto è necessario per la difesa ed il buon regime delle acque. Nuove utilizzazioni non possono essere attuate dal consorzio, senza regolare concessione da parte della amministrazione, la...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 75

Il Ministro dei lavori pubblici, di concerto con quello delle finanze, può concedere un contributo nella spesa di costruzione di serbatoi o laghi artificiali sino al trenta per cento dell'importo dei lavori risultanti dal progetto esecutivo approvato dal Consiglio superiore dei lavori pubblici,...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 82

Ove sia accordato il contributo di cui agli articoli precedenti, può essere stabilita nel disciplinare di concessione, sentito il consiglio superiore, la partecipazione dello Stato agli utili dell'azienda, da percepire con le modalità fissate nel disciplinare stesso e nella misura del quarto...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 85

Quando nella zona, nella quale si costruiscano laghi artificiali o si attuino nuove derivazioni, esistano pozzi o fontanili, il concessionario ha diritto di far accertare a sue spese lo stato dei pozzi o fontanili, prima e dopo l'esecuzione delle opere, allo scopo di evitare che siano...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 9

1. Tra più domande concorrenti, completata l'istruttoria di cui agli articoli 7 e 8, è preferita quella che da sola, o in connessione con altre utenze concesse o richieste, presenta la più razionale utilizzazione delle risorse idriche in relazione ai seguenti criteri: a) l'attuale livello di...

Regio Decreto del 1933 numero 1775 art. 94

Il governo è autorizzato a stabilire con successivi decreti, da emanarsi su proposta del Ministro dei lavori pubblici di concerto con quello dell'agricoltura, i comprensori nei quali la ricerca, l'estrazione e l'utilizzazione di tutte le acque sotterranee sono soggette alla tutela della pubblica...

Regio Decreto del 1939 numero 1127 art. 68

abrogato [Gli atti e le sentenze di cui al precedente art. 66, tranne i testamenti e gli altri atti e sentenze indicati ai numeri 4, 9 e 10 finché non siano trascritti, non hanno effetto di fronte ai terzi che a qualunque titolo hanno acquistato e legalmente conservato diritti sul brevetto (Comma...

Regio Decreto del 1939 numero 1127 art. 7

abrogato [I diritti nascenti dalle invenzioni industriali, tranne il diritto di esserne riconosciuto autore, sono alienabili e trasmissibili. Il diritto di esserne riconosciuto autore può essere fatto valere, dopo la morte dell'autore, dalla persona che egli abbia designato a tale effetto;...

Regio Decreto del 1939 numero 1127 art. 82

abrogato [1. Salvo quanto diversamente disposto dai commi successivi, i procedimenti di cui all'art. 81 sono disciplinati dalle norme del codice di procedura civile concernenti i procedimenti cautelari rispettivamente di istruzione preventiva e di sequestro. 2. La descrizione e il sequestro...

Regio Decreto del 1939 numero 1238 art. 59

TITOLO IV Dei registri di cittadinanza Nei registri di cittadinanza sono iscritte dall'ufficiale dello stato civile tutte le dichiarazioni relative alla cittadinanza prevedute nella legge 13 giugno 1912, n. 555, e successive modificazioni, e che sono a lui fatte a norma dell'art. 16 della legge...

Regio Decreto del 1942 numero 239 art. 5

Omessa distribuzione delle azioni Le società per azioni hanno facoltà di deliberare in assemblea straordinaria che non si distribuiscano ai soci i titoli delle azioni. In tal caso, la qualità di socio è provata dall'iscrizione nel libro dei soci, ed i vincoli reali sulle azioni si costituiscono...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 102

PREVISIONE DI INSUFFICIENTE REALIZZO 1. Il tribunale, con decreto motivato da adottarsi prima dell'udienza per l'esame dello stato passivo, su istanza del curatore depositata almeno venti giorni prima dell'udienza stessa, corredata da una relazione sulle prospettive della liquidazione, e dal...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 105

SEZIONE II Della vendita dei beni (L’intitolazione della sezione II, precedentemente posta prima dell’art. 106, è stata così modificata e ricollocata prima dell’art. 105, ai sensi di quanto disposto dai commi 2 e 3 dell’art. 7, D.Lgs. 12 settembre 2007, n. 169, con la decorrenza ed i limiti previsti...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 106

CESSIONE DEI CREDITI, DEI DIRITTI E DELLE QUOTE, DELLE AZIONI, MANDATO A RISCUOTERE (Rubrica così modificata dal comma 4 dell’art. 7, D.Lgs. 12 settembre 2007, n. 169, con la decorrenza ed i limiti previsti dall’art. 22 dello stesso decreto) 1. Il curatore può cedere i crediti, compresi quelli di...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 114

RESTITUZIONE DI SOMME RISCOSSE 1. I pagamenti effettuati in esecuzione dei piani di riparto non possono essere ripetuti, salvo il caso dell'accoglimento di domande di revocazione. 2. I creditori che hanno percepito pagamenti non dovuti, devono restituire le somme riscosse, oltre agli interessi...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 115

PAGAMENTO AI CREDITORI 1. Il curatore provvede al pagamento delle somme assegnate ai creditori nel piano di ripartizione nei modi stabiliti dal giudice delegato, purché tali da assicurare la prova del pagamento stesso. 2. Se prima della ripartizione i crediti ammessi sono stati ceduti, il...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 116

RENDICONTO DEL CURATORE 1. Compiuta la liquidazione dell'attivo e prima del riparto finale, nonché in ogni caso in cui cessa dalle funzioni, il curatore presenta al giudice delegato l'esposizione analitica delle operazioni contabili e della attività di gestione della procedura. 2. Il giudice...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 120

EFFETTI DELLA CHIUSURA Con la chiusura cessano gli effetti del fallimento sul patrimonio del fallito e le conseguenti incapacità personali e decadono gli organi preposti al fallimento. (Comma così sostituito dall'art. 9, comma 3, D.Lgs. 12 settembre 2007, n. 169, a decorrere dal 1° gennaio...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 121

CASI DI RIAPERTURA DEL FALLIMENTO 1. Nei casi preveduti dai nn. 3 e 4 dell'articolo 118, il tribunale, entro cinque anni dal decreto di chiusura, su istanza del debitore o di qualunque creditore, può ordinare che il Fallimento già chiuso sia riaperto, quando risulta che nel patrimonio del fallito...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 122

CONCORSO DEI VECCHI E NUOVI CREDITORI 1. I creditori concorrono alle nuove ripartizioni per le somme loro dovute al momento della riapertura, dedotto quanto hanno percepito nelle precedenti ripartizioni, salve in ogni caso le cause legittime di prelazione. 2. Restano ferme le precedenti...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 131

RECLAMO 1. Il decreto del tribunale è reclamabile dinanzi alla corte di appello che pronuncia in camera di consiglio. 2. Il reclamo è proposto con ricorso da depositarsi nella cancelleria della corte d'appello nel termine perentorio di trenta giorni dalla notificazione del decreto fatta dalla...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 140

GLI EFFETTI DELLA RIAPERTURA 1. Gli effetti della riapertura sono regolati dagli artt. 122 e 123. 2. Possono essere riproposte le azioni revocatorie già iniziate e interrotte per effetto del concordato. 3. I creditori anteriori conservano le garanzie per le somme tuttora ad essi dovute in base...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 144

ESDEBITAZIONE PER I CREDITI CONCORSUALI NON CONCORRENTI 1. Il decreto di accoglimento della domanda di esdebitazione produce effetti anche nei confronti dei creditori anteriori alla apertura della procedura di liquidazione che non hanno presentato la domanda di ammissione al passivo; in tale caso,...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 151

FALLIMENTO DI SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA: POLIZZA ASSICURATIVA E FIDEIUSSIONE BANCARIA 1. Nei fallimenti di società a responsabilità limitata il giudice, ricorrendone i presupposti, può autorizzare il curatore ad escutere la polizza assicurativa o la fideiussione bancaria rilasciata ai...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 153

EFFETTI DEL CONCORDATO DELLA SOCIETÀ 1. Salvo patto contrario, il concordato fatto da una società con soci a responsabilità illimitata ha efficacia anche di fronte ai soci e fa cessare il loro fallimento. (Comma così modificato dall'art. 136, D.Lgs. 9 gennaio 2006, n. 5, con la decorrenza...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 156

PATRIMONIO DESTINATO INCAPIENTE; VIOLAZIONE DELLE REGOLE DI SEPARATEZZA 1. Se a seguito del fallimento della società o nel corso della gestione il curatore rileva che il patrimonio destinato è incapiente provvede, previa autorizzazione del giudice delegato, alla sua liquidazione secondo le regole...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 162

INAMMISSIBILITA' DELLA PROPOSTA 1. Il Tribunale può concedere al debitore un termine non superiore a quindici giorni per apportare integrazioni al piano e produrre nuovi documenti. 2. Il Tribunale, se all'esito del procedimento verifica che non ricorrono i presupposti di cui agli articoli 160,...

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 164

DECRETI DEL GIUDICE DELEGATO 1. I decreti del giudice delegato sono soggetti a reclamo a norma dell'articolo 26. (Articolo così sostituito dall'art. 141, D.Lgs. 9 gennaio 2006, n. 5, con la decorrenza indicata nell'art. 153 dello stesso decreto)

Regio Decreto del 1942 numero 267 art. 168

EFFETTI DELLA PRESENTAZIONE DEL RICORSO 1. Dalla data della pubblicazione del ricorso nel registro delle imprese e fino al momento in cui il decreto di omologazione del concordato preventivo diventa definitivo, i creditori per titolo o causa anteriore non possono, sotto pena di nullità, iniziare...