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1130 art

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Forma ad substantiam

Con il termine forma ad substantiam si intende evocare un determinato formalismo che la legge prescrive a pena di nullità per il compimento di un atto. E' precisamente a questa nozione di forma che si riferisce il n. 4 dell'art. cod. civ. quando, in tema di elementi essenziali del contratto,...

Cass. civile, sez. III del 2013 numero 8596 (09/04/2013)

In tema di società di capitali, la cancellazione dal Registro delle imprese determina l'immediata estinzione della società, indipendentemente dall'esaurimento dei rapporti giuridici ad essa facenti capo, nel caso in cui tale adempimento abbia avuto luogo in data successiva all'entrata in vigore...

Novazione ed obbligazioni solidali

Ai sensi dell'art. cod. civ. , nelle obbligazioni solidali, la novazione intercorsa tra il creditore e uno dei condebitori produce effetto liberatorio anche per gli altri. La norma fa salva la possibilità che risulti il contrario: che cioè si sia voluto limitare l'effetto novativo al singolo...

Presupposto legale di efficacia

Il presupposto  legale di efficacia consiste in quel requisito d'efficacia dell'atto che deve precedere il perfezionamento di esso, che, al più tardi, deve sussistere nel momento in cui il negozio è compiuto. Secondo un'opinione sarebbero presupposti legali la capacità di agire e le...

Tribunale di Brindisi del 2014 numero 1672 (10/10/2014)

Se anche il Legislatore, con il decreto Balduzzi, ha voluto suggerire l’adesione al modello di responsabilità civile medica come disegnato anteriormente al 1999, in cui, come noto, in assenza di contratto, il paziente poteva richiedere il danno iatrogeno esercitando l’azione aquiliana, nondimeno è...

Cass. civile, sez. II del 1981 numero 5439 (17/10/1981)

Le trattative per comporre bonariamente la vertenza, le proposte, le concessioni e le rinunzie fatte dalle parti a scopo transattivo, se non raggiungono l' effetto desiderato, non avendo come proprio presupposto l' ammissione totale o parziale della pretesa avversaria e non rappresentando, quindi,...

Cass. civile, sez. II del 1983 numero 5236 (29/07/1983)

L' esperibilità dell' azione di arricchimento senza causa (art. 2041 cod. civ.), postula che l' arricchimento di un soggetto e la corrispondente diminuzione patrimoniale di altro soggetto siano legati tra loro da un nesso di interdipendenza necessaria e, siano quindi, riconducibili ad uno stesso ed...

Cass. civile, sez. II del 1985 numero 252 (22/01/1985)

Le regole ermeneutiche dettate in materia di contratti sono applicabili anche ai negozi mortis causa con la sola esclusione di quelle incompatibili con la natura di questi ultimi (art.. 1366, 1368, 1370 cod. CIV.). Tra tali regole, il cui impiego deve tendere, rispetto all' interpretazione...

Cass. civile, sez. II del 1985 numero 4106 (10/07/1985)

Il negozio con cui si scioglie una comunione incidentale ereditaria, ove posto in essere senza tener conto della proporzionalità tra valore dell'asse e quota attribuita (elemento essenziale del negozio divisorio) per dirimere o prevenire controversie insorgenti dallo stato di comunione, integra una...

Cass. civile, sez. II del 1987 numero 2003 (25/02/1987)

La donazione, anche indiretta, tra i coniugi (ammessa dopo la dichiarazione di incostituzionalità del relativo divieto, con sentenza n. 91 del 1973 della corte Cost.) non si sottrae (anche nel vigore del regime di parità introdotto con la riforma del diritto di famiglia) alla revocazione per...

Cass. civile, sez. II del 1988 numero 6630 (06/12/1988)

L'offerta di modificare un contratto rescindibile in modo da ricondurlo ad equità (art. 1450 cod. civ.) costituisce una dichiarazione di volontà negoziale che può essere formulata anche con domanda giudiziale, purché riconducibile alla parte mediante sottoscrizione dell'atto contenente la relativa...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 7692 (13/07/1993)

Il diritto di ritenzione spettante al possessore di buona fede a norma dell' art. 1152 cod. civ. mira a tutelare la pretesa creditoria al pagamento della indennità e, come tale, è ad essa intimamente connesso, per cui allo stesso modo di questa deve essere fatto valere in via riconvenzionale nel...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 12422 (01/12/1995)

Nel caso di inadempimento di obbligazioni pecuniarie il creditore, il quale intenda ottenere il risarcimento dell' ulteriore danno non assorbito dal tasso legale degli interessi, ai sensi dell' art. 1224 comma secondo cod. civ., ha l' onere di allegare e provare la propria appartenenza ad una...

Cass. civile, sez. II del 1997 numero 2599 (25/03/1997)

Affinché un precarista possa invocare l' acquisto della proprietà del bene per intervenuta usucapione, occorre che dimostri innanzi tutto l' "interversio possessionis", che, se avviene per opposizione del detentore ( art. 1141, secondo comma, cod. civ.), deve rivolgersi contro colui per conto del...

Cass. civile, sez. II del 2012 numero 12260 (17/07/2012)

In tema di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto di compravendita di un immobile, non osta all'emissione della sentenza ex art. 2932 c.c. la mancanza dell'allegazione dell'attestato di certificazione energetica, di cui all'art. 5 della legge regionale Piemonte n. 13/2007,...

Cass. civile, sez. II del 2013 numero 19890 (29/08/2013)

In tema di vendita immobiliare a corpo, l'art. 1538, comma I, c. c., risponde alla necessità di ripristinare l'equilibrio delle prestazioni quale in concreto fissato dalle parti e, tuttavia, pregiudicato dalla sperequazione emersa dopo la stipula. Pertanto, la revisione del prezzo non deve seguire...

Cass. civile, sez. III del 1991 numero 7763 (12/07/1991)

Con riguardo al concorso a pronostici del "totocalcio", che integra un contratto di natura privatistica (natura compatibile con l' approvazione ministeriale prevista per le attività di gioco riservate al CONI), le clausole fissate nell' apposito regolamento, ancorché di tipo vessatorio, quale quella...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 2675 (11/03/1998)

La cessione del contratto di locazione di immobile urbano adibito ad attività imprenditoriale, in connessione con la cessione o locazione dell' azienda ivi esercitata, per esser opponibile al locatore, gli deve esser comunicata dal conduttore (art. 36 legge 27 luglio 1978 n. 392)- anche con modalità...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1990 numero 11652 (04/12/1990)

Ai sensi degli artt. 1176 e 1218 cod. civ., nelle obbligazioni di mezzi, quando la prestazione del debitore non è mancata, grava sul creditore l' onere di allegare (e provare), mediante eccezione in senso proprio soggetta alla preclusione di cui all' art. 416 cod. proc. civ. e non proponibile per la...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1979 numero 3400 (16/06/1979)

La cessione del credito derivando da un contratto tra creditore e terzo non può essere revocata unilateralmente e ha effetto nei confronti del debitore ceduto quando questi l' ha accettata o quando gli è stata notificata (art. 1264 Cod. civ.); ne consegue che dal momento in cui si verifichi uno di...

Cass. civile del 1990 numero 8219 (11/08/1990)

La successione nei contratti prevista dall'art. 2558 Codice civile, nel caso di cessione di azienda, é istituto diverso dalla cessione del contratto di cui agli art. 1406 segg. Codice civile, in quanto può intervenire in qualsiasi fase del rapporto contrattuale, purché‚ non del tutto esaurito, e...

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 1040 (16/03/1977)

L' ordinanza, con la quale il pretore od il presidente del tribunale, in applicazione dell' art. 446 Cod. civ., fissano un assegno provvisorio di alimenti, può essere posta in esecuzione nei confronti dell' obbligato solo previa notificazione al medesimo con la formula esecutiva, ai sensi degli artt...

Cass. civile del 1994 numero 1340 (09/02/1994)

La nullità del contratto é rilevabile d'ufficio solo nella controversia promossa per far valere diritti presupponenti la validità del contratto medesimo, in considerazione del potere-dovere del giudice di verificare la sussistenza delle condizioni dell'azione, non anche nella diversa ipotesi in cui...

Cass. civile del 1995 numero 3227 (20/03/1995)

Poiché il contratto preliminare ha come oggetto finale, mediato dalla prestazione del consenso al contratto definitivo, lo stesso oggetto di quest' ultimo, il deferimento ad un terzo della determinazione della prestazione non postula necessariamente un contratto definitivo, ben potendo le parti con...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 4380 (20/03/2003)

L'art. 1, comma 1, del decreto legge n. 394 del 2000, convertito dalla legge n. 24 del 2001, recante interpretazione autentica della legge n. 108 del 1996 concernente disposizioni in materia di usura,prevede che ai fini dell'applicazione dell' art. 1815, comma 2 del Cc si intendono per usurari gli...

Corte cost. del 2014 numero 6 (15/01/2014)

L’illegittimità della norma si concreta nella mancata previsione – a favore delle persone fisiche che acquistano a seguito di procedura espropriativa o di pubblico incanto – del diritto potestativo, al contrario riconosciuto all’acquirente in libero mercato, di far riferimento, ai fini della...

Tribunale di Mantova del 2012 (04/01/2012)

Non può essere iscritto al Registro delle imprese il progetto di scissione di una società ex art. 2506 c.c. con costituzione di due nuove società , entrambe unipersonali con presenza del solo socio accomandatario e con riserva di ciascuno dei due soci accomandatari di ricostituire la pluralità dei...

Giudice di Pace di S. Valentino A. C. del 1998 (18/12/1998)

La società autostradale risponde di generica responsabilità ex art. 2043 c.c. dei danni provocati al parabrezza di un'autovettura da un sasso di ragguardevoli dimensioni, probabilmente rotolato dal terrapieno laterale e schizzato da sotto le ruote di altra autovettura sorpassata. La società che...

Cass. civile, sez. II del 1988 numero 2891 (12/04/1988)

Quando le parti abbiano dichiarato nel contratto preliminare o definitivo di compravendita di riservarsi la fissazione del corrispettivo senza alcuna indicazione delle modalità della futura determinazione, il prezzo non può considerarsi ancora determinato, né determinabile ai sensi dell' art. 1474...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 11946 (02/12/1993)

La caparra ha normalmente carattere confirmatorio e la sua previsione in contratto, quand'anche accompagnata dalla definizione di "penitenziale" e dal richiamo alla norma di legge che tale tipo di caparra contempla (art. 1386 cod. civ.), non è sufficiente a far ritenere sussistente un diritto di...

Cass. civile, sez. III del 1980 numero 3771 (13/06/1980)

Il debitore non può essere considerato in mora se ha tempestivamente inviato un assegno bancario al creditore e questi l' abbia rifiutato, ritenendolo erroneamente non corrispondente all' importo del proprio credito. Ne il rifiuto di tale assegno, qualora esso sia stato inviato a titolo di...

Cass. civile, sez. III del 1995 numero 4029 (06/04/1995)

La legittima difesa putativa è disciplinata dalla norma dell'art. 2045 c.c., che disciplina la responsabilità civile da fatto commesso in stato di necessità, con il conseguente riconoscimento della riparazione del danno nel modo attenuato dell'equo indennizzo.L' art. 2045 cod. civ. (il quale prevede...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 1630 (16/02/1998)

I patti di esclusiva e di irrevocabilita temporanea sono compatibili con il rapporto di mediazione, in quanto rappresentano delle semplici cautele ai fini di un non motivato ripensamento del proponente, legittimamente consentito nell'ambito dei poteri di autonomia spettanti alle parti. E' possibile,...