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Cass. civile, sez. I del 1986 numero 3266 (17/05/1986)

L' art. 2362 cod. civ., il quale prevede la responsabilità illimitata dell' unico azionista per le obbligazioni sociali, è qualificabile come norma imperativa, cioè sottratta ad ogni possibilità di deroga negoziale, in quanto, con il vietare che detto unico azionista utilizzi l' ente societario come...

Decreto Legislativo del 1999 numero 185 art. 3

abrogato INFORMAZIONI PER IL CONSUMATORE [1. In tempo utile, prima della conclusione di qualsiasi contratto a distanza, il consumatore deve ricevere le seguenti informazioni: a) identità del fornitore e, in caso di contratti che prevedono il pagamento anticipato, l'indirizzo del fornitore; b)...

Decreto Ministeriale del 21 febbraio 2013 art. 13

APPLICAZIONE DELL'IMPOSTA 1. L'imposta è calcolata giornalmente ed è dovuta qualora il rapporto, nella singola giornata di negoziazione, tra la somma degli ordini cancellati e degli ordini modificati, e la somma degli ordini immessi e degli ordini modificati, sia superiore al 60 per cento, con...

Decreto Presidente Repubblica del 1959 numero 2 art. 23

Cooperative a proprietà indivisa Le cooperative già costituite ai sensi dell'art. 90 del testo unico delle leggi sull'edilizia popolare ed economica approvato con regio decreto 28 aprile 1938, n. 1165, e che abbiano usufruito del contributo dello Stato per la costruzione di alloggi, possono...

Cass. civile, sez. I del 1956 numero 97 (16/01/1956)

Il decreto del giudice che autorizza il negozio (nella specie, alienazione di beni dell'assente) se si presenta nei soui elementi essenziali come come atto legalmente emanato dall'autorità alla quale spetta il corrispondente potere, non soltanto assume giuridica esistenza, ma integra gli estremi...

Operatività della ratifica

Il negozio concluso dal falsus procurator viene, in esito alla ratifica considerato efficace ab initio, come se fosse stato posto in essere originariamente da persona fornita di poteri rapresentativi . Tale piena efficacia e validità è riferibile all'intero contratto, senza che il soggetto...

Nozione e causa del mandato di credito

Il mandato di credito, previsto dall' cod.civ. corrisponde all'accordo con il quale una persona si obbliga verso un'altra, che le ha conferito l'incarico, a fare credito ad un terzo, in nome e per conto proprio. In questo caso colui che ha dato l'incarico risponde come un fideiussore di un debito...

Vendita di cosa futura ( emptio rei speratae )

Dibattuta è la determinazione della natura giuridica della vendita di cosa futura la cui venuta ad esistenza è stata pianificata dalle parti come evento ordinario e regolare ( emptio rei speratae ), per la quale sono state proposte diverse soluzioni circa la natura del meccanismo effettuale. ...

Decreto Legislativo del 2006 numero 163 art. 140

(abrogato) PROCEDURE DI AFFIDAMENTO IN CASO DI FALLIMENTO DELL'ESECUTORE O RISOLUZIONE DEL CONTRATTO (art. 5, commi 12-bis, ter, quater, quinquies, decreto-legge n. 35/2005, conv. in legge n. 80/2005) (Rubrica così modificata dall'art. 4, comma 2, lett. p), n. 1), D.L. 13 maggio 2011, n. 70,...

Cass. civile, sez. III del 2005 numero 574 (13/01/2005)

Ai contratti non espressamente disciplinati dal cod. civ. sono applicabili - oltre alle norme generali in materia di contratti - quelle regolatrici dei singoli contratti nominati tutte le volte in cui il concreto atteggiarsi del rapporto, quale risultante dagli interessi delle parti, evidenzi...

Mandato con rappresentanza

Il mandato vale a disciplinare l'aspetto gestorio, interno del rapporto tra mandante e mandatario. In questo senso il contratto di mandato di per sè si palesa come estraneo alla nozione di rappresentanza . Quest'ultima infatti evoca un nesso di imputazione dell'attività di un soggetto...

Decreto Legge del 2015 numero 83 art. 8

CAPO IV Contratti pendenti nel concordato preventivo (CONTRATTI PENDENTI) 1. All'articolo 169-bis del regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, sono apportate le seguenti modificazioni: a) alla rubrica, le parole “in corso di esecuzione” sono sostituite dalla seguente: “pendenti”; b) il primo comma...

Permuta e fallimento

Stante il rinvio operato dall'art. cod.civ., risulta pienamente applicabile alla permuta la normativa prevista dalla legge fallimentare per la vendita, sia pure tenuto conto del fatto che nella permuta le parti pongono in essere un'attribuzione traslativa reciproca che non consente di distinguere...

Decreto Legislativo del 2019 numero 14 art. 270

APERTURA DELLA LIQUIDAZIONE CONTROLLATA 1. Il tribunale, in assenza di domande di accesso alle procedure di cui al titolo IV e verificati i presupposti di cui agli articoli 268 e 269, dichiara con sentenza l'apertura della liquidazione controllata. (Per la modifica del presente comma, a...

Decreto Legislativo del 2003 numero 276 art. 42

FORMA E COMUNICAZIONI 1. Il contratto di lavoro ripartito e' stipulato in forma scritta ai fini della prova dei seguenti elementi: a) la misura percentuale e la collocazione temporale del lavoro giornaliero, settimanale, mensile o annuale che si prevede venga svolto da ciascuno dei lavoratori...

Cass. civile, sez. II del 1995 numero 369 (13/01/1995)

La svalutazione monetaria, al pari di ogni altro accadimento dal quale derivi squilibrio tra le prestazioni contrattuali, può giustificare la risoluzione del negozio giuridico per eccessiva onerosità, ai sensi e nei limiti dell'art. 1467 cod. civ., qualora per la sua entità presenti i caratteri di...

Cass. civile, sez. II del 2003 numero 8801 (30/05/2003)

Per l'applicazione della norma di cui all' art.1359 del Cc, volta a sanzionare i comportamenti del contraente che ha un interesse contrario all' avveramento della condizione contrari a correttezza e buona fede, è necessaria la sussistenza di una condotta dolosa o colposa di detto contraente, non...

Cass. civile, sez. III del 1977 numero 1205 (28/03/1977)

La distinzione fra contratto complesso e contratti collegati consiste nel corrispondere il contratto complesso al fenomeno della giustapposizione nel contenuto precettivo di un unico negozio di più elementi, ciascuno dei quali, isolatamente considerato, rientra nel contenuto di un distinto negozio...

Cass. civile, sez. III del 1978 numero 4546 (11/10/1978)

Il "fatto del creditore", al quale l'art. 1955 Cod. civ. riconosce effetto estintivo dell'obbligazione del fideiussore, ove pregiudichi la surrogazione di quest'ultimo nei diritti del creditore medesimo verso il debitore principale, può ravvisarsi esclusivamente nella colposa violazione di un dovere...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1988 numero 6114 (11/11/1988)

L'indennità di scioglimento del contratto e quella suppletiva di clientela, che assolvono funzioni distinte pur se concorrenti, differiscono in particolare per il fatto che, mentre l'indennità di scioglimento, dopo l'entrata in vigore della legge n. 911 del 1971 (modificativa dell'originario testo...

Cass. civile del 1995 numero 369 (13/01/1995)

La svalutazione monetaria, al pari di ogni altro accadimento dal quale derivi squilibrio tra le prestazioni contrattuali, può giustificare la risoluzione del negozio giuridico per eccessiva onerosità, ai sensi e nei limiti dell'art. 1467 Codice civile, qualora per la sua entità presenti i caratteri...

Cass. civile, sez. I del 1983 numero 7580 (22/12/1983)

La sopravvenuta impossibilità della prestazione, se non è imputabile al debitore, determina l' estinzione dell' obbligazione, mentre, se è imputabile al debitore, determina la conversione dell' obbligazione di adempimento in quella di risarcimento del danno e, se costituisce l' oggetto di un...

Cass. civile, sez. I del 1985 numero 2081 (23/03/1985)

Nel caso di contratto nullo per violazione di norme valutarie, che sia stato stipulato in un momento in cui la violazione stessa integrava mera infrazione amministrativa e non reato (nella specie, prima dell' entrata in vigore del D.L. 4 marzo 1976 n. 31, convertito in legge 30 aprile 1976 n. 159),...

Legge del 2004 numero 129 art. 6

OBBLIGHI PRECONTRATTUALI DI COMPORTAMENTO 1. L'affiliante deve tenere, in qualsiasi momento, nei confronti dell'aspirante affiliato, un comportamento ispirato a lealtà, correttezza e buona fede e deve tempestivamente fornire, all'aspirante affiliato, ogni dato e informazione che lo stesso ritenga...

Forma della clausola compromissoria

Ai sensi dell'art. cod.proc.civ. la clausola compromissoria (quand'anche introduca un arbitrato di tipo irrituale, ai sensi dell'art. ter cod.civ. , introdotto per effetto della novellazione di cui al d.lgs. 2 febbraio 2006, ) deve risultare da atto avente la forma richiesta per il compromesso ai...

Collegamento negoziale

Il fenomeno del collegamento negoziale consiste in un nesso di interdipendenza tra due o piú negozi. Ordinariamente tali unità negoziali intercorrono tra le stesse parti. Tuttavia si può dare collegamento quand'anche i singoli atti siano stipulati da soggetti differenti (Cass. Civ. Sez. II, ). ...

Negozi con causa esterna

La definizione di "negozio con causa esterna" è evocativa di fattispecie che non sembrano neppure, a stretto rigore logico, possedere tanto una consistenza negoziale, quanto piuttosto quella dell'atto di adempimento. Si tratta per lo più di pattuizioni che producono effetti traslativi in ordine...

Legge del 1985 numero 222 art. 37

L'Istituto per il sostentamento del clero che intende vendere, a soggetti diversi da quelli indicati nel terzo comma, un immobile per un prezzo superiore a lire 1.500 milioni, deve darne, con atto notificato, comunicazione al Prefetto della provincia nella quale è ubicato l'immobile, dichiarando...

Cass. civile, sez. II del 2015 numero 4164 (02/03/2015)

In tema di contratto preliminare di vendita, il promittente venditore di una cosa che non gli appartiene, anche nel caso di buona fede dell'altra parte, può adempiere la propria obbligazione procurando l'acquisto del promissario direttamente dall'effettivo proprietario. Pertanto, il promissario...

Cass. civile, sez. III del 1996 numero 4427 (10/05/1996)

La novazione oggettiva del contratto va ravvisata nella sola ipotesi in cui le pari sostituiscono alla originaria obbligazione una nuova obbligazione avente oggetto o titolo diverso, sempreché risulti in modo non equivoco la volontà di estinguere la precedente obbligazione e di sostituirla con una...

Cass. civile, sez. Lavoro del 2017 numero 4263 (17/02/2017)

La società di capitali può ratificare, anche per facta concludentia, atti o negozi posti in essere dal falsus procurator in un periodo antecedente alla sua costituzione, ovvero alla sua iscrizione nel registro delle imprese, ma gli effetti della ratifica retroagiscono sino al momento della...