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contratto preliminare

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Regime fiscale della condizione: imposte sui redditi e IVA

La condizione, intervenendo sulla efficacia del contratto, assume rilevanza anche ai fini fiscali sia delle imposte sui redditi, sia dell’imposta sul valore aggiunto e di registro. Imposte sui redditi Nel caso di contratto ad effetti traslativi sospensivamente condizionato, cioè contenente una...

Decreto Ministeriale del 24 settembre 2010 art. 6

CONVENZIONE TRA IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO E L'AGENZIA NAZIONALE PER L'ATTRAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E LO SVILUPPO D'IMPRESA 1. L'istruttoria tecnica preliminare alla stipula del contratto di sviluppo è affidata all'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo...

Cass. civile, sez. Unite del 2009 numero 553 (14/01/2009)

Il venditore che ha fatto causa all'acquirente per ottenere la risoluzione di un contratto preliminare non andato a buon fine, e quindi per avere il risarcimento del danno, non può, a contenzioso già iniziato, convertire la sua richiesta in una domanda di recesso che apre la possibilità di...

Cass. civile del 1982 numero 3009 (13/05/1982)

L'eventuale trascrizione del patto di prelazione - costituente un contratto preliminare unilaterale di compravendita, con il duplice obbligo, a carico del promittente, della denuntiatio al promissario del proposito di addivenire alla vendita e di astenersi dalla relativa stipula con soggetti diversi...

Controdichiarazione e risoluzione per mutuo consenso

Dalla natura meramente ricognitiva della controdichiarazione la giurisprudenza ha dedotto l'impossibilità che la stessa possa esser posta nel nulla per mutuo consenso (Cass. Civ., ). Il problema consiste nel mettere a fuoco la consistenza stessa della controdichiarazione: essa infatti non...

Trascrizione della vendita di cose future

Un tempo vivamente disputata, oggi tuttavia sostanzialmente pacifica, è la possibilità che la vendita avente ad oggetto una cosa (immobile) futura possa essere assoggettata alla formalità della trascrizione. Negava, in particolare, tale esito chi reputava che la vendita di cosa futura si palesasse,...

Legge del 1978 numero 392 art. 38

DIRITTO DI PRELAZIONE 1. Nel caso in cui il locatore intenda trasferire a titolo oneroso l'immobile locato, deve darne comunicazione al conduttore con atto notificato a mezzo di ufficiale giudiziario. 2. Nella comunicazione devono essere indicati il corrispettivo, da quantificare in ogni caso in...

Cass. civile, sez. II del 2003 numero 16930 (11/11/2003)

In caso di negoziazione di beni immobili con destinazione residenziale tra i documenti relativi alla proprietà e all'uso della cosa che il promittente venditore o l'alienante deve mettere a disposizione del promissario, o dell'acquirente, è compreso il certificato di abitabilità, atteso che il...

Cass. civile del 1993 numero 11836 (29/11/1993)

La buona fede rilevante ai fini dell'accessione invertita di cui all'art. 938 Codice civile consiste nel ragionevole convincimento del costruttore di edificare sul proprio suolo e di non commettere alcuna usurpazione. Essa, diversamente da quanto si verifica in materia di possesso (art. 1147, Codice...

Decreto Legislativo del 2019 numero 14 art. 385

PARTE TERZA Garanzie in favore degli acquirenti di immobili da costruire (MODIFICHE ALL'ARTICOLO 3 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 122 DEL 2005) 1. All'articolo 3 del decreto legislativo 20 giugno 2005, n. 122 sono apportate le seguenti modificazioni: a) il comma 1 è sostituito dal seguente: «1. La...

Decreto Legislativo del 2006 numero 163 art. 175

(abrogato) PROMOTORE E FINANZA DI PROGETTO (art. 8, d.lgs. n. 190/2002) [1. Il Ministero pubblica nel sito informatico di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici 6 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 100 del 2 maggio 2001, nonché nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica...

La forma del mutuo consenso

Per quanto attiene alla forma del mutuo consenso, vale a dire dell'atto inteso a porre nel nulla un precedente accordo negoziale, sorgono particolari difficoltà interpretative. Nessun problema si pone nell'affermare l'esigenza della forma vincolata ad substantiam actus, ogniqualvolta l'effetto...

Beni presenti e beni futuri

La distinzione tra beni presenti e beni futuri ha come termine di riferimento il fatto dell'esistenza o meno in natura della cosa (futurità oggettiva). Si parla anche, meno ordinariamente, di futurità soggettiva per designare l'altruità del bene, pure esistente in natura ma non di proprietà del...

Trascrizione della vendita di cosa altrui

La possibilità che la vendita di cosa (immobile) altrui possa essere assoggettata a trascrizione non è pacifica. Coloro che propendono per la soluzione negativa osservano che la trascrizione potrebbe operare solo quando avesse avuto luogo il trasferimento del diritto, quando cioè il venditore...

Decreto Legislativo del 2008 numero 152 art. 1

(abrogato) DISPOSIZIONI DI ADEGUAMENTO COMUNITARIO [1. Al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, sono apportate le seguenti modificazioni: a) all'articolo 3, comma 8, primo periodo, dopo le parole: «I "lavori"» sono inserite le seguenti: «di cui all'allegato I» e al terzo periodo, le...

Dolo omissivo

Quanto alla reticenza, alla mera omissione non connotata da ulteriori condotte ingannatorie (c.d. dolo omissivo), vale a dire al fatto di tacere circostanze che avrebbero potuto indurre la controparte a rinunciare alla stipulazione dell'atto, sorgono difficoltà. In tema di contratto di...

Esistenza, validità ed efficacia dell'atto negoziale

L'atto negoziale si può definire esistente quando tutti gli elementi che ne qualificano la struttura possono dirsi posti in essere nella forma richiesta dalla legge . Dall' esistenza, nozione che vale semplicemente ad individuare puntuativamente il momento del perfezionamento della fattispecie...

Il dolo: gli artifici o raggiri

Per quanto riguarda il comportamento ingannevole, è sufficiente ad integrare la condotta del dolo qualsiasi manovra fraudolenta usata per indurre in errore la vittima (e, si ribadisce, qualsiasi tipo di errore: non indispensabilmente essenziale). L'art. cod.civ. parla genericamente di "raggiri". ...

Condizioni di rilevanza del dolo

Affinchè il dolo possieda rilevanza in tema di contratto in generale esso deve anzitutto provenire dall'altro contraente (art. , I comma, cod.civ. ). Se ciascuna delle parti ha cercato d'ingannare l'altra (c.d. dolo reciproco) secondo un'opinione vi sarebbe una sorta di compensazione tra le due...

Vendita di cose generiche

La vendita di cosa generica, espressamente prevista dal codice civile del 1865, in quello vigente non è più connotata da una apposita disciplina. La fattispecie può ritenersi regolata dall'art. cod.civ., disposizione relativa al contratto in generale, in base alla quale nei contratti che hanno per...

Invito alla ratifica e silenzio

Ai sensi del IV comma dell' cod.civ., dettato in tema di contratto concluso a nome altrui da un soggetto privo di poteri rappresentativi, "il terzo contraente può invitare l'interessato a pronunziarsi sulla ratifica assegnandogli un termine, scaduto il quale, nel silenzio, la ratifica s'intende...

Gli usi contrattuali o negoziali

Gli usi negoziali o contrattuali sono quelle consuetudini che consistono in pratiche seguite da una determinata cerchia di contraenti. Secondo l'opinione prevalente l'art. cod.civ., nel disporre che le clausole d'uso s'intendono inserite nel contratto, a meno che non emerga una difforme volontà...

Il silenzio

Il silenzio ex se parrebbe del tutto privo di un significato giuridico. Esso viene in considerazione in rapporto a circostanze di fatto e di diritto particolari, nelle quali cioè esso assume una portata specifica . Non si puó omettere a questo proposito di evidenziare la rilevanza...

I presupposti della successione legittima

Presupposto fondamentale della successione legittima è l'apertura della successione a seguito dell'evento rappresentato dalla morte del soggetto. Da tale momento e non prima, infatti, può aversi la chiamata del successore ed è solo in questo tempo che sussiste un erede, legittimato attraverso...

Cass. civile, sez. II del 2004 numero 3642 (24/02/2004)

Nell'ipotesi di donazione di somma di denaro occorre distinguere l'ipotesi in cui questo sia impiegato successivamente dal beneficiario in un acquisto immobiliare con propria autonoma e distinta determinazione, nel qual caso oggetto della donazione rimane il denaro stesso, da quella in cui il...

Decreto Legislativo del 2006 numero 163 art. 53

(abrogato) CAPO III Oggetto del contratto, procedure di scelta del contraente e selezione delle offerte - SEZIONE I Oggetto del contratto e procedure di scelta del contraente (TIPOLOGIA E OGGETTO DEI CONTRATTI PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE) (art. 1, direttiva 2004/18; art. 19, art. 20, co....

Il factoring: nozione ed elemento causale

Il factoring, schema negoziale che risponde all'esigenza di prontamente esitare i crediti delle imprese fornitrici ( supplier ) nei confronti dei clienti ai quali si è soliti accordare dilazioni di pagamento anche cospicue, è connotato da uno schema peculiare. Il factor (cioè un impresa che...

Rapporto tra condizioni generali e clausole d'uso

Un uso negoziale può possedere un contenuto corrispondente a quello di una delle clausole per le quali l'art. cod.civ. prescrive la sottoscrizione separata a pena di inefficacia (c.d. clausole vessatorie). In questo senso, si può osservare che l'utilizzo reiterato e costante, in un determinato...

Inserzione automatica di clausole

A mente dell'art. cod.civ. le clausole, i prezzi di beni o di servizi imposti dalla legge vengono inseriti di diritto nel contratto, anche in sostituzione delle clausole difformi apposte dalle parti . Si tratta del fenomeno della inserzione automatica di clausole, comunque prevalente sulla...

Usi aziendali

Gli usi aziendali corrispondono a quelle consuetudini che si instaurano tra un determinato datore di lavoro e dipendenti del medesimo . Si avvicinano in un certo senso all'uso individuale poiché una parte contrattuale è sempre la stessa, vale a dire l'imprenditore (sia esso individuale, sia...

Cass. civile, sez. II del 2020 numero 2196 (30/01/2020)

Il mancato o il tardivo rilascio del certificato di abitabilità dell’immobile oggetto di preliminare di vendita, a prescindere dalle cause che abbiano determinato una tale evenienza, comporta comunque l’inadempimento del promittente venditore agli obblighi contrattuali sussistenti verso il...