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concorrenza divieto

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Cass. civile, sez. I del 1997 numero 549 (20/01/1997)

In tema di divieto di concorrenza, la disposizione contenuta nell'art. 2557 cod. civ. non ha il carattere della eccezionalità, in quanto con essa (e con la disposizione di cui all'art. 2596 cod. civ.) il legislatore non ha inteso porre una norma derogativa del principio di libera concorrenza, bensì...

Cass. civile, sez. I del 1965 numero 756 (29/04/1965)

Il divieto di concorrenza imposto dall' art. 2557 cod. civ. vale soltanto per il caso di alienazione di azienda o di un ramo autonomo di essa, e non sussiste, quindi, a carico dei soci di una società in nome collettivo che cedano la propria quota sociale, anche se per effetto di tali cessioni altri...

Patti successori istitutivi

E' definibile come patto successorio istitutivo la negoziazione a causa di morte con la quale l'ereditando dispone della propria futura successione convenendone le relative pattuizioni con l'erede o il legatario. Si tratta dell'ipotesi direttamente assunta in considerazione dall'art. cod.civ.. Si...

Legge del 1941 numero 633 art. 100

CAPO VIII - Protezione del titolo, delle rubriche, dell'aspetto esterno dell'opera, degli articoli e di notizie - Divieto di taluni atti di concorrenza sleale 1. Il titolo dell'opera, quando individui l'opera stessa, non può essere riprodotto sopra altra opera senza il consenso dell'autore. 2....

Cass. civile, sez. I del 1997 numero 7266 (06/08/1997)

Nell'ipotesi in cui il patto di non concorrenza sia contenuto in un contratto di scioglimento di una società (nella specie in nome collettivo) non può negarsi l'applicabilità della limitazione di tale divieto ad un quinquennio, giacchè detto patto non integra in via di principio la causa di un...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1987 numero 5776 (02/07/1987)

Anche agli effetti del divieto - fatto all'agente dall'art.. 1743 cod. civ. - di trattare "per lo stesso ramo gli affari di più imprese concorrenti tra loro", la nozione di concorrenza non va necessariamente individuata in relazione alla produzione o commercializzazione di identici prodotti da parte...

Cass. civile, sez. I del 1976 numero 4712 (22/12/1976)

Qualora sia stata denunciata in primo grado la violazione del divieto di concorrenza stabilito dall'art. 2301 cod. civ. a carico del socio accomandante, per aver questi assunto la qualità di socio amministratore in una società a responsabilità limitata concorrente della società in accomandita,...

Tribunale di Verona, sez. IV del 2011 numero 3817 (03/06/2011)

Perché, con riguardo all’ipotesi della cessione di quote sociali, sia ravvisabile quella sostituzione di un soggetto ad un altro che giustifica l’estensione ad essa del divieto di concorrenza di cui all’art. 2557, comma I, c.c., è necessario che il socio alienante sia titolare dell’intero capitale...

Cass. civile, sez. II del 2015 numero 26146 (30/12/2015)

Integra la figura di illecito disciplinare, ai sensi dell’art. 26 della legge n. 89/1913 (anche a seguito della nuova formulazione ex comma IV dell’art. 12, del d.l. n. 1/2012), la condotta del notaio che non ha prestato assistenza personale ai propri clienti in studio nei giorni ed orari...

Patti successori obbligatori

Il divieto dei patti successori non riguarda soltanto le convenzioni destinate a sortire un effetto immediatamente dispositivo (Primo istituisce erede contrattualmente Caio verso corrispettivo, Mevio cede a Filano i propri diritti successori dipendenti dalla futura successione del padre, Sempronio...

Codice Civile art. 2301

DIVIETO DI CONCORRENZA 1. Il socio non può, senza il consenso degli altri soci, esercitare per conto proprio o altrui un' attività concorrente con quella della società, né partecipare come socio illimitatamente responsabile ad altra società concorrente. 2. Il consenso si presume, se l' esercizio...

Decreto Legge del 2006 numero 223 art. 2

DISPOSIZIONI URGENTI PER LA TUTELA DELLA CONCORRENZA NEL SETTORE DEI SERVIZI PROFESSIONALI 1. In conformità al principio comunitario di libera concorrenza ed a quello di libertà di circolazione delle persone e dei servizi, nonchè al fine di assicurare agli utenti un'effettiva facoltà di scelta...

Cass. civile, sez. I del 1989 numero 2887 (16/06/1989)

Nel giudizio di opposizione avverso la deliberazione di esclusione di un socio dalla società, ai sensi dell'art. 2287 cod. civ., non si può tener conto di motivi di esclusione diversi da quelli enunciati nella delibera della maggioranza dei soci. Il divieto di concorrenza, previsto dall'art. 2301...

Decreto Legislativo del 2006 numero 303 art. 2

MODIFICHE ALLA LEGGE 10 OTTOBRE 1990, N. 287 1. L'articolo 20 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, è modificato come segue: a) prima del comma 4 è inserito il seguente: «04. Nel caso in cui l'intesa, l'abuso di posizione dominante o la concentrazione riguardino imprese operanti in settori...

Consiglio di Stato Sez. V del 2011 numero 77 (11/01/2011)

Il divieto di partecipazione a gare d'appalto, previsto dall'art. 13, commi 1 e 2 del D.L. n. 223/2006 (c.d. decreto Bersani 1), per le società c.d. strumentali, non si applica, anche con riferimento alle c.d. "società miste", vale a dire quelle che, come nel caso di specie, non presentano, quale...

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 406 (27/01/1977)

Qualora il socio di una società in nome collettivo incorra in violazione del divieto di concorrenza, previsto dall'art. 2301 primo comma cod. civ., la legittimazione ad agire per il risarcimento dei danni, ai sensi del terzo comma della norma medesima, spetta esclusivamente alla società, e non,...

Cass. civile, sez. I del 2003 numero 6169 (17/04/2003)

La disposizione contenuta nell'art. 2557 del Codice civile, la quale stabilisce che chi aliena l'azienda deve astenersi, per un periodo di cinque anni dal trasferimento, dall'iniziare una nuova impresa che per l'oggetto, l'ubicazione o altre circostanze, sia idonea a sviare la clientela dell'azienda...

Patti successori rinunziativi

I patti successori rinunziativi, vietati al pari di quelli istitutivi e dispositivi dall'art. cod.civ. , devono, a ben vedere, essere ricondotti alla più vasta categoria di questi ultimi, di cui condividono pertanto la natura di atto inter vivos . Infatti, la rinunzia ai diritti scaturenti da una...

Tipologie di patti successori

Nel corso dell'esame che segue assumeremo in considerazione i patti successori c.d. istitutivi, veri e propri negozi a causa di morte nonchè i patti successori dispositivi e rinunziativi (convenzioni queste da qualificarsi come inter vivos). Rilevanza specifica deve essere...

Cass. civile, sez. III del 1980 numero 2669 (23/04/1980)

Il divieto di concorrenza imposto all'alienante dall'art. 2557 Cod. civ. vale soltanto per l'ipotesi di alienazione dell'azienda o di un ramo autonomo di essa e non può essere esteso per analogia all'ipotesi di cessione della quota sociale, la quale - sia in relazione alle persone dei contraenti che...

Cass. civile del 1974 numero 4266 (13/12/1974)

Il patto di vendita a prezzo imposto non é riconducibile nell'ambito della normativa sulla restrizione, convenzionale della concorrenza (art. 2596, Codice civile), ma é soggetto alla disciplina dettata dall'art. 1379, Codice civile, la quale trova applicazione non soltanto nel caso di divieto...

Effetti conseguenti alla cessione dell'azienda

Seguono alla cessione dell'azienda alcuni effetti relativamente alla successione nei contratti (art. cod.civ. ), alla cessione dei crediti (art. cod.civ. ) ed all'accollo dei debiti (art. cod.civ. ). Queste tre norme introducono una disciplina derogatoria rispetto ai principi generali in tema...

Soluzione delle controversie in tema di patti di famiglia

Le controversie relative all'applicazione ed all'interpretazione delle norme in tema di patto di famiglia (art. bis cod. civ. ) sono preventivamente devolute, ai sensi dell'art. octies cod.civ., ad uno degli organismi di conciliazione previsti dall'art. del D.Lgs. 17 gennaio 2003, n. 5 (vale a...

Cass. civile del 1995 numero 6976 (21/06/1995)

Nelle obbligazioni di durata assistite da una clausola penale il divieto di cumulo fra la prestazione principale e la penale previsto dall'art. 1383 Codice civile riguarda le sole prestazioni già maturate e inadempiute e non quelle non ancora maturate e per le quali permane l'obbligo...

Cass. civile, sez. I del 2016 numero 10715 (24/05/2016)

Deve ritenersi che dall’art. 2320, comma III, c.c. scaturisca il diritto del socio di verificare la contabilità: ne consegue che è giustificato il comportamento dei soci accomandanti i quali si sono rifiutati di partecipare all'assemblea per l'approvazione dei bilanci senza essere stati messi nelle...

Regio Decreto Legge del 1937 numero 1666 art. 14

abrogato [1. Fermo il disposto dell'art. 147 della legge 16 febbraio 1913, n. 89, è vietato al notaro di fare concorrenza ai colleghi servendosi dell'opera di procacciatori di clienti, di richiami, di pubblicità, o di qualunque altro mezzo non confacente al decoro ed al prestigio della classe...

Decreto Legge del 2011 numero 201 art. 36

TUTELA DELLA CONCORRENZA E PARTECIPAZIONI PERSONALI INCROCIATE NEI MERCATI DEL CREDITO E FINANZIARI 1. È vietato ai titolari di cariche negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo e ai funzionari di vertice di imprese o gruppi di imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi...

Società in accomandita semplice: normativa applicabile

L'art. cod. civ. prevede che alla società in accomandita semplice si applichino le disposizioni relative alla società in nome collettivo (ed alla società semplice cui viene fatto ulteriormente rinvio), previa valutazione di compatibilità rispetto alla specifica (ma scarna) normativa di cui al capo...

Cass. civile, sez. I del 1973 numero 1977 (09/07/1973)

Nelle società di persone non è prevista l' assemblea quale organo della società e, pertanto, non è obbligatorio il metodo assembleare per la formazione della maggioranza. Nelle società di persone non è necessaria, per la legittimità della deliberazione di esclusione di un socio la preventiva...

Cass. civile, sez. III del 2006 numero 18498 (25/08/2006)

Quando tra due soggetti i rispettivi debiti e crediti hanno origine da un unico, ancorché complesso, rapporto, come nel caso in cui i reciproci crediti al risarcimento dei danni derivino da un unico evento prodotto dalle concomitanti azioni colpose, presunte tali ex art. 2054 c.c., di entrambi i...

Caratteri della nullità dei patti successori

La nullità che l'art. cod.civ. commina in relazione al perfezionamento del patto successorio è tale a tutti gli effetti. Ne segue l'applicabilità delle disposizioni relative alla rilevabilità ope judicis ed alla assolutezza della legittimazione attiva in ordine alla relativa azione (art. cod.civ....

Cass. civile, sez. III del 1969 numero 1848 (24/05/1969)

Ad una lettera del sindaco di un comune, che non rientri nella categoria dell'atto pubblico di cui all'art. 2699 cod. civ. e non sia stata formata nell'esercizio dei poteri certificativi spettanti al sindaco stesso, può attribuirsi, in quanto prodotta in un giudizio vertente fra privati, solamente...

Legge del 1990 numero 287 art. 20

CAPO IV Disposizioni speciali (AZIENDE ED ISTITUTI DI CREDITO, IMPRESE ASSICURATIVE E DEI SETTORI DELLA RADIODIFFUSIONE E DELL'EDITORIA) 1. [Nei confronti delle imprese operanti nei settori della radiodiffusione e dell'editoria l'applicazione degli articoli 2, 3, 4 e 6 spetta all'autorità garante...