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buona fede

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Codice Civile art. 1337

TRATTATIVE E RESPONSABILITA' PRECONTRATTUALE 1. Le parti, nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto, devono comportarsi secondo buona fede.

Il principio possesso vale titolo

Nell'ambito delle modalità di acquisto di un diritto a titolo derivativo si può riferire dell'operatività della regola che si compendia nel brocardo secondo il quale nemo plus íuris transferre potest quam ipse habet. La forza di tale principio, che va ravvisata, ancor prima che nelle regole...

Cass. civile, sez. II del 1991 numero 4633 (27/04/1991)

Nel caso di possesso esclusivo della cosa comune, esercitato da un partecipante alla comunione, il possessore ha in ogni caso l' obbligo, quale mandatario espresso o tacito degli altri partecipanti, di rendere loro il conto dei frutti, così come ha diritto alla contribuzione nelle spese sostenute...

Codice Civile art. 2037

RESTITUZIONE DI COSA DETERMINATA 1. Chi ha ricevuto indebitamente una cosa determinata è tenuto a restituirla. 2. Se la cosa è perita, anche per caso fortuito, chi l' ha ricevuta in mala fede è tenuto a corrisponderne il valore; se la cosa è soltanto deteriorata, colui che l' ha data può chiedere...

Codice Civile art. 1157

POSSESSO DI TITOLI DI CREDITO 1. Gli effetti del possesso di buona fede dei titoli di credito sono regolati dal titolo V del libro IV.

Accessione e successione nel possesso

Il possesso, inteso come potere di fatto che si esercita su una cosa, situazione di vantaggio per il possessore, è indubbiamente una componente attiva del patrimonio di costui. Similmente alle situazioni giuridiche attive che corrispondono al diritto soggettivo, anche nel possesso è dato pertanto il...

Cass. civile, sez. VI-III del 2013 numero 23873 (21/10/2013)

La regola posta dall'art. 1337 c.c. non si riferisce alla sola ipotesi della rottura ingiustificata delle trattative ma ha valore di clausola generale, il cui contenuto non può essere predeterminato in modo preciso ed implica il dovere di trattare in modo leale, astenendosi da comportamenti...

Il possesso nell'usucapione

Elemento base, indispensabile al fine di ritenere verificato l'effetto acquisitivo proprio dell'usucapione, è il possesso (che deve manifestarsi come ininterrotto e corrispondente all'esercizio del diritto dominicale o, comunque, di un diritto reale: cfr. Cass. Civ., Sez. VI-II, ; Cass. Civ., Sez....

Cass. civile, sez. I del 2013 numero 25296 (11/11/2013)

In tema di limiti derivanti ai poteri degli amministratori delle società di capitali dall'oggetto sociale, la buona fede cui fa riferimento l'art. 2384 bis c.c. (nel testo anteriore al d.lgs. 2003, n. 6/2003) consiste nell'ignoranza dell'estraneità dell'atto all'oggetto sociale e, dunque, la mala...

Successione legittima del coniuge putativo

Ai sensi dell' cod.civ. , quando il matrimonio è stato dichiarato nullo dopo la morte di uno dei coniugi, al coniuge superstite di buona fede spetta il trattamento proprio del coniuge il cui vincolo è valido (compresa l'attribuzione del prelegato ex lege di cui al II comma dell' cod.civ. ). Tali...

Cass. civile, sez. VI-II del 2013 numero 26365 (26/11/2013)

La disciplina stabilita dall’art. 1665 c.c., per il diritto dell’appaltatore al pagamento del corrispettivo, non si sottrae alla regola generale secondo la quale il principio inadimplenti non est adimplendum va applicato secondo buona fede e, pertanto, il giudice del merito deve accertare se la...

Cass. civile, sez. III del 2022 numero 33439 (14/11/2022)

È obbligo del notaio per il rogito di compravendita immobiliare e, in parte, obbligo di buona fede oggettiva lo svolgimento delle attività accessorie e successive necessarie per conseguire il risultato voluto dalle parti e, in particolare, il compimento delle c.d. “visure” catastali e ipotecarie per...

Cass. civile, sez. I del 1981 numero 6719 (18/12/1981)

Poiché l'obbligo di restituire i frutti della cosa che incombe al possessore di mala fede è del tutto indipendente dal diritto dello stesso (sia di buona che di mala fede) di essere indennizzato dei miglioramenti che abbia apportato e sussistano all'atto della restituzione, l'estinzione del giudizio...

L'avente causa dall'erede dell'erede apparente

E' possibile che Tizio, erede di Caio, il quale a propria volta si presentava esteriormente come l'erede di Sempronio pur senza esserlo, ponga in essere atti di alienazione di diritti già spettanti a Sempronio. Ciò nella propria riferita qualità di successore mortis causa di Caio. Viene in esame...

Acquisto dall'erede apparente

L'art. cod.civ. al II comma prevede che sono salvi i diritti acquistati, per effetto di convenzione a titolo oneroso con l'erede apparente, dai terzi i quali provino di avere contrattato in buona fede. Deve esser svolta una precisazione relativamente all'espressione dell'art. 534 cod.civ. che...

Annullabilità dipendente da causa diversa dall'incapacità legale

In relazione alle cause invalidanti comportanti annullabilità diverse dal difetto di capacità legale (incapacità naturale, vizi del consenso: errore, violenza, dolo; conflitto di interesse nella rappresentanza, mancanza del consenso di entrambi i coniugi in relazione ad atto di disposizione di bene...

Codice di Procedura Civile art. 742

REVOCABILITA' DEI PROVVEDIMENTI 1. I decreti possono essere in ogni tempo modificati o revocati, ma restano salvi i diritti acquistati in buona fede dai terzi in forza di convenzioni anteriori alla modificazione o alla revoca.

Codice Civile art. 1445

EFFETTI DELL'ANNULLAMENTO NEI CONFRONTI DI TERZI 1. L' annullamento che non dipende da incapacità legale non pregiudica i diritti acquistati a titolo oneroso dai terzi di buona fede, salvi gli effetti della trascrizione della domanda di annullamento.

Rimborso delle spese (garanzia per evizione della cosa venduta)

Il II comma dell'art. cod. civ. dispone che il venditore sia obbligato a corrispondere al compratore che ha subìto l'evizione le spese che egli abbia fatte per la denunzia della lite e quelle che abbia dovuto rimborsare all'attore. Le prime si sostanziano nelle spese per la chiamata in causa del...

Decreto Presidente Repubblica del 1969 numero 1127 art. 6

Dopo l'art. 2384 del codice civile è aggiunto il seguente: Art. 2384-bis. Atti che eccedono i limiti dell'oggetto sociale. L'estraneità all'oggetto sociale degli atti compiuti dagli amministratori in nome della società non può essere opposta ai terzi in buona fede.

Cass. civile, sez. II del 1987 numero 3323 (06/04/1987)

Perché l'acquirente (o il promissario acquirente) possa avvalersi della facoltà di sospendere il pagamento del prezzo ai sensi dell'art.. 1481, primo comma, cod. civ. - il quale costituisce una particolare applicazione al contratto di compravendita del generale principio dell'eccezione di...

Decreto Legislativo del 2007 numero 221 art. 2

MODIFICHE ALL'ARTICOLO 2 DEL DECRETO LEGISLATIVO 6 SETTEMBRE 2005, N. 206 1. Al comma 2 dell'articolo 2 del Codice del consumo, dopo la lettera c) è inserita la seguente: «c-bis) all'esercizio delle pratiche commerciali secondo principi di buona fede, correttezza e lealtà;».

Cass. civile, sez. I del 1979 numero 4374 (21/07/1979)

La presunzione di buona fede,prevista dall' art. 1147 cod. civ., ha natura iuris tantum e pertanto contro di essa può essere fornita la prova contraria, anche attraverso presunzioni semplici ed indizi, cui il giudice può ricorrere ove risultino acquisiti al processo.

Decreto Legislativo del 2005 numero 206 art. 39

TITOLO II Esercizio dell'attività commerciale - CAPO I Disposizioni generali (REGOLE NELLE ATTIVITA' COMMERCIALI) 1. Le attività commerciali sono improntate al rispetto dei princìpi di buona fede, di correttezza e di lealtà, valutati anche alla stregua delle esigenze di protezione delle categorie...

Cass. civile, sez. Unite del 2007 numero 23726 (15/11/2007)

E' contraria alla regola generale di correttezza e buona fede, in relazione al dovere inderogabile di solidarietà di cui all'art. 2 della Costituzione, e si risolve in abuso del processo (ostativo all'esame della domanda), il frazionamento giudiziale (contestuale o sequenziale) di un credito...

Codice Civile art. 1358

COMPORTAMENTO DELLE PARTI NELLO STATO DI PENDENZA 1. Colui che si è obbligato o che ha alienato un diritto sotto condizione sospensiva, ovvero lo ha acquistato sotto condizione risolutiva, deve, in pendenza della condizione, comportarsi secondo buona fede per conservare integre le ragioni dell'...

Cass. Pen. sez. I del 2014 numero 34039 (30/07/2014)

L'applicazione della confisca non determina l'estinzione del preesistente diritto di pegno costituito a favore di terzi sulle cose che ne sono oggetto quando costoro, avendo tratto oggettivamente vantaggio dall'altrui attività criminosa, riescano a provare di trovarsi in una situazione di buona fede...